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Autore: kuwari    28/07/2014    4 recensioni
Sai, sono gli errori e gli sbagli che ci fanno crescere… Ci temprano e ci fortificano. E’ dai nostri errori che capiamo il vero valore della nostra esistenza e capiamo gli insegnamenti. La vita è fatta anche di questo, da errori ed imperfezioni. C’è chi evita di sbagliare ma è solo da questi nostri errori che possiamo migliorarci e crescere…
...Le persone davvero forti e coraggiose sono quelle che non scappano davanti ad un problema, ma con coraggio l’aspettano e l’affrontano. Il vero coraggio non è non cadere mai, ma rialzarsi dopo ogni caduta. Il coraggio è saper scorgere la luce laddove c’è il buio… Solo chi ha sofferto davvero è davvero forte perché ha conosciuto il dolore e sa come affrontarlo...
...La paura è parte di ciò che siamo, l’unica cosa che posso dirti è di non farti sopraffare da lei. A tutti capita di avere paura, di dover affrontare qualcosa che ci terrorizza o che temiamo. La cosa più sbagliata sarebbe quella di scappare, questo però non risolve nulla. Tutto quello che ci troviamo davanti va affrontato e combattuto se necessario, anche se pensiamo di non averne la forza. Se scappiamo abbiamo già perso in partenza…
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7

 

I giorni che susseguirono furono lunghi e senza fine. Si aspettava con ansia e trepidazione il momento in cui i medici avessero deciso di risvegliare Davide. Invano i Braccialetti e i genitori del ragazzo avevano chiesto di vederlo, anche solo pochi minuti. I medici erano stati irremovibili, nessuno di loro poteva vederlo, solo alla dottoressa Lisandri, al dottor Alfredi e ad un ristretto numero di infermieri era permesso di entrare.

Come mamma Lilia immaginava che, anche se incosciente, Davide si sentisse comunque “solo” e “spaventato”, aveva cercato di convincere i medici a farla entrare ma niente... E così lei ed il compagno potevano solo aspettare in corridoio, sbirciando di tanto in tanto quando qualcuno oltrepassava quella stramaledetta porta! Anche i Braccialetti erano praticamente di continuo insieme a loro, se ne andavano solamente per dormire o se dovevano fare una qualche visita. Si erano messi comunque d'accordo e quindi si erano organizzati in modo che almeno uno di loro ci fosse sempre. All'inizio in verità avevano passato del tempo nella stanza di Rocco, infatti avevano pensato erroneamente che Davide si trovasse nel limbo con lui... A malincuore però avevano constato che il Bello non era finito lì. Non capivano come mai, visto che tutti quelli che erano in uno stato comatoso o senza sensi passavano da Rocco. Anche il bambino non sapeva perché, si era infatti preparato ad accogliere l'amico ma niente...

Infermiere: -Dottore quando pensa che potremmo svegliarlo?-

Alfredi: -Direi che nel pomeriggio potremmo iniziare con le procedure per il risveglio... Preparate tutto, informo i genitori e torno... Maria vieni con me?-

Lisandri: -Si... eccomi-

I due medici uscirono dalla stanza di Davide e, come pensavano, li trovarono tutti lì. C'erano la mamma ed il papà del ragazzo, Leo, Vale, Cris e Toni... Non c'era stata una sola volta in cui quel corridoio non era stato “occupato” da qualcuno di loro... La dottoressa chiamò dentro la stanza i genitori del ragazzo, aveva bisogno di parlare con loro e di informarli sulle condizioni del ragazzo ma lo avrebbe fatto di certo non in corridoio. I due adulti così entrarono. Da un vetro videro Davide, era ancora addormentato. Tantissime macchine e strumenti monitoravano le sue condizioni in continuazione. Sembrava così piccolo ed indifeso in quel momento, così diverso dal ragazzo “bullo e stronzo della scuola”. Notarono che, insieme ai due medici, ce n'era uno che avevano spesso visto entrare ed uscire dalla stanza di Davide.

Papà di Davide: -Ci sono novità?-

Lisandri: -Oggi pomeriggio risvegliamo Davide-

Lilia: -Quindi sta meglio se avete deciso di interrompere il come farmacologico?!-

Lisandri: -Si e no...-

Papà di Davide: -Cosa vuol dire?-

Alfredi: -Calmi... Il dottor De Grandis vi spiegherà-

Il medico in questione era un uomo alto e molto robusto che, più o meno, avrà avuto la stessa età del dottor Alfredi. Aveva un paio di occhiali sui suoi occhi azzurri e pochissimi capelli grigi. Aveva uno sguardo che incuteva non poca soggezione in coloro che erano in sua presenza.

De Grandis: -Per il momento le condizioni di Davide sono stabili e stazionarie. Siamo riusciti a stabilizzarlo ma questo non è sufficiente... Deve essere operato e presto anche...-

Papà di Davide: -Operarlo? Ma perché? Di che operazione parlate?-

De Grandis: -Vostro figlio ha un difetto congenito, più precisamente una coartazione dell’aorta…-

Sia il papà di Davide che Lilia si guardarono terrorizzati. Speravano di aver capito male…

Lisandri: -In pratica l’aorta si restringe e questo fa sì che Davide fatichi a respirare ed abbia dolore al petto… Nelle condizioni più gravi il rischio è il manifestarsi di un’ infarto-

Lilia: -O mio dio…-

De Grandis: -Se non interveniamo subito Davide rischia di morire. Non vi nascondo che è un intervento complicato, pericoloso e difficile ma è l'unica speranza per lui...-

Freddo e glaciale. Questo era come il medico era apparso a Lilia e al compagno. In poche semplici frasi aveva spiegato loro la delicatissima situazione di Davide. Aveva usato termini elementari e facilmente comprensibili ma il modo con cui aveva parlato aveva fatto gelare gli animi! Il dottor Alfredi, intuendo bene come potevano sentirsi i genitori del ragazzo, intervenne per cercare di tranquillizzarli. Ammirava e rispettava il dottor Ivo De Grandis, era un'eccellente cardio-chirurgo e una specie di guru della medicina ma del tatto e della sensibilità era assai carente...

Alfredi: -Dovete stare tranquilli... L'operazione è si complessa ma non così tanto come si possa pensare... In pratica il medico provvederà alla resezione del tratto che si è ristretto…-

Lilia: -E quando pensate di operarlo?-

De Grandis: -Presto... Molto presto ma non saremo noi ad operarlo... Non siamo attrezzati per un intervento del genere-

Papà di Davide: -Cosa? E chi?-

Lisandri: -Siamo già in contatto con i colleghi che lo opereranno... Stanno già preparando tutto. Non appena Davide si sarà ripreso e sarà in grado di sostenere il viaggio lo trasferiremo-

Papà di Davide: -Il viaggio? Non lo operate qui?-

De Grandis: -Purtroppo no... L'ospedale non è equipaggiato per una tale operazione, ma anche se Davide sarà operato in un’altra struttura, io, il dottore Alfredi e la dottoressa Lisandri andremo con lui...-

Lisandri: -Esattamente...-

Alfredi: -Certo! Andrà tutto bene...-

E mentre i dottori continuavano a dar loro maggiori dettagli, i due adulti continuavano a fissare attraverso il vetro Davide... Così giovane eppure aveva già tanto, troppo sofferto... Aveva perso la mamma quando era piccolo ed ora doveva subire una delicatissima operazione. Secondo quanto stavano dicendo i medici, aveva un 50-50 di farcela, era una percentuale altissima! Il rischio era enorme, ma ancora più rischioso sarebbe stato non operarlo!

Nel frattempo in corridoio la tensione era altissima! I ragazzi aspettavano con una velata impazienza che qualcuno uscisse e informasse anche loro sulle condizioni di Davide. Le loro richieste vennero esaudite quando videro poco tempo dopo uscire Lilia, il papà di Davide ed i dottori. Li videro salutarsi e poi i genitori del ragazzo gli si fecero incontro. Fu l'uomo a spiegare ai Braccialetti la situazione, delle condizioni di Davide, dell'imminente operazione e del fatto che l'intervento sarebbe avvenuto in un altro ospedale.

Papà di Davide: -E questo è tutto...-

Vale: -Ma vi hanno detto in quale ospedale lo trasferiscono?-

Lilia: -No... Appena sarà tutto pronto ci informeranno. Comunque hanno detto che ci vorrà ancora un po'... Davide deve ristabilirsi e recuperare le forze-

Toni: -Ma possiamo vederlo?-

Papà di Davide: -Ancora no... Noi siamo riusciti a vederlo solo attraverso un vetro...-

Toni: -Ma non è giusto!-

Leo: -Calmati Toni! Vedrai che lo riportano in camera!-

Cris: -E tu come fai a saperlo?-

Leo: -Perché quella è una stanza in cui i pazienti sono tenuti solo per un breve periodo...-

Vale: -Speriamo...-

Papà di Davide: -Leo ha ragione... Presto porteranno Davide nella sua stanza. Ma fino a quel momento non voglio più vedervi qui! Avete fatto fin troppo... Sono sicuro che anche Davide non vorrebbe sapervi sempre qui. Ora è fuori pericolo...-

Cris: -Ma a noi non pesa!-

Toni: -Infatti! Siamo forti noi Braccialetti!-

Lilia: -Lo sappiamo bene che siete forti!-

I due adulti riuscirono, non senza difficoltà, a convincerli ad andare via. Erano grati a loro per tutto quello che avevano fatto e per come si erano preoccupati per Davide...

Leo, Vale, Toni e Cris si riunirono quindi nella stanza del Leader e del Vice-Leader. Erano sia felici che tristi. Felici perché ora Davide stava meglio, ma anche tristi e ansiosi per quello che attendeva il Bello. Inoltre non piaceva affatto l'idea che fosse trasferito da un'altra parte, in questo modo non avrebbero potuto stargli accanto!

Leo: -Raga calmiamoci! Andrà tutto bene!-

Cris: -Non mi piace però che debba essere operato in un altro ospedale...-

Vale: -Neanche a me...-

 

 

Proprio in quel momento, a qualche centinaio di chilometro di distanza, veniva celebrato un funerale... Erano accorse tantissime persone tra amici, parenti e conoscenti per un ultimo saluto al defunto... La sua morte aveva colto tutti di sorpresa, quella tragedia aveva sconvolto e stravolto la vita di molti... E, presto, la vita di alcuni di loro sarebbe cambiata (e forse migliorata) per sempre…

 

 

Angolo mio:

Scusate il ritardoooooo!!! Ringrazio intanto chi segue la storia!!!!!!

Sono contenta che vi piaccia!!! Presto ci saranno novità!!!

  
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