Steve è felice, ha
finalmente trovato una donna meravigliosa, si è innamorato follemente di lei e
a quanto pare il sentimento è reciproco, ha faticato a dormire pensando alla
serata trascorsa, alle emozioni e sensazioni che ha provato con lei…
La mattina Steve chiama
Amanda, “Pronto?”
“Ciao Amanda, sono Steve.”
Amanda sorride, “Steve, come
sono andate le cose ieri sera?”
Anche Steve sorride, “Bene,
oggi andiamo a fare un giro…”
“Sono contenta che
cominciate a vedervi regolarmente.”
“Amanda ho una domanda che
mi frulla per la testa da un po’, mi è capitato più volte di trovarmi tra i
piedi quella tua amica, Stephany, abita da queste parti?”
“A dire il vero no, ma ti avevo detto che è una che non molla la presa…”
“Grazie, allora ci vediamo
presto, ah Amanda….” Aspetta di avere tutta la sua attenzione, “Ieri sera è
andata alla grande…”
Amanda ride, finalmente….
“Ciao Steve, ci vediamo…”
La settimana successiva
Steve e Emily si vedono regolarmente, anche se lui non si ferma mai a dormire
tutta la notte da lei, passano molte ore insieme e quando capita di incontrarsi
per caso in ospedale, fanno finta di niente ma è ogni giorno più difficile.
Un pomeriggio Steve entra in
ospedale per chiedere notizie su di un ragazzo rimasto coinvolto in una
sparatoria durante una rapina in un supermercato, trova suo padre che firma dei
documenti, “Ciao papà, posso parlarti?”
“Certo Steve, vieni andiamo
a prendere un caffè, mi prendo una pausa.”
Quando entrano nella
caffetteria si siedono ad un tavolo vuoto, Steve si piazza in modo che possa
vedere l’ingresso, non si sa mai, dovesse entrare Emily si può preparare.
“Papà, ti sembra normale che
più cresce il mio rapporto con la donna con cui mi vedo, più cresce la paura
dei miei sentimenti?”
Mark sorseggia il caffè,
“Per me è normalissimo, vedi figliolo, tu hai avuto molte storie in passato ma
probabilmente mai serie come questa, io sono stato terrorizzato di perdere tua
madre all’inizio, poi ho capito quanto mi amasse e ho capito che sarebbe durata
a lungo.”
“Ho paura di perderla…”
Steve si guarda le mani, “Non so come hai fatto tu a superare la mancanza della
mamma…”
Mark accarezza la mano di
suo figlio, “E’ semplice, non l’ho mai superata, ci soffro ancora…”
“Mi spiace…” Steve sorride a
suo padre, poi il sorriso si blocca quando vede entrare Amanda e Emily dalla
porta, ma è in qualche modo riuscito a non farsi vedere da suo padre.
“C’è Amanda…”
Mark si gira e fa cenno alle
due donne di avvicinarsi, i due uomini si alzano quando queste arrivano, Mark
fa segno loro di sedersi, “Ciao Amanda, Emily…. Steve ricordi la dottoressa
Spencer?”
Amanda sorride, lei si
accorge della tensione tra i due, Steve allunga la mano e stringe quella di
Emily, “Si, è la dottoressa che ha operato Miller, mi fa piacere incontrarla
nuovamente.”
Le ragazze si siedono, Emily
evita di guardare Steve, Amanda cerca di toglierli dall’imbarazzo, “Sai Mark
che il bambino che Emily ha operato è già andato a casa, sta molto meglio, la
prossima settimana ci sarà una festa nel reparto pediatrico, manca il clown e
mi sono permessa di fare il tuo nome.”
Mark sorride, “Sarò molto
felice di partecipare.”
Steve si alza, “Vorrei poter
restare, ma devo tornare al lavoro, ciao papà ti lascio con queste due graziose
fanciulle…”
“Ciao figliolo, ci vediamo
stasera?” E’ un po’ che Steve non mangia a casa, un po’ gli manca la sua
compagnia.
“Non so ancora se mi fermo a
cena oppure no, ti faccio sapere.”
Steve va via e i tre dottori
parlano di lavoro.
Dopo qualche minuto il
cellulare di Emily suona, lei si congeda dai colleghi e risponde, “Ciao Steve,
è stato così difficile ignorarti…”
“Sono stato tentato di
esordire con la frase: ok papà, sappi che è lei la donna che amo, per poi
baciati davanti a tutti, spero di non trovarmi nuovamente in una situazione
simile, perché non mi tratterrò nuovamente…”
Emily sorride, ha avuto
anche lei la tentazione di baciarlo, “Senti Steve, non c’è niente di più al
mondo che il desiderio di vederti questa sera, ma forse potresti stare a casa
con tuo padre, mi sembrava un po’ triste la sua richiesta se cenavi con lui o
no.”
Steve vorrebbe averla tra le
braccia per farle capire quanto le vuole bene, “Ti avevo chiamato proprio per
quello, io lo conosco e non mi direbbe mai che si sente trascurato, ma lo
capisco, e a quanto pare lo capisci anche tu, non ti spiace?”
“Beh, certo che mi spiace un
po’, ma tu e tuo padre avete un rapporto magnifico e si merita una serata tutta
per se…”
“Ci sentiamo più tardi, ti
amo Emily…”
“Anche io ti amo Steve, ti
chiamo io.”
La sera Mark e Steve passano
una bella serata, Mark è sollevato di vedere suo figlio felice, mentre Steve si
accorge della curiosità crescente di suo padre, ne parlerà con Emily, forse è
giunto il momento di uscire allo scoperto.
Il mattino dopo Steve arriva
al distretto e trova l’agente Rotmans al parcheggio, “Ciao Steve, è dalle
selezioni scolastiche che non riusciamo a parlare un po’.”
“Ciao Linda, certo che è
strano, ho dovuto accompagnare una mia amica e il figlio alle gare scolastiche
per scoprire che una mia collega, che conosco da sei anni, ha una figlia.”
“Beh vedi Steve, io amo
molto la mia privacy, e poi non abbiamo mai veramente avuto occasione di
parlare di altro all’infuori del nostro lavoro.”
Steve sorride e cede il
passo alla collega, le mette una mano sulla spalla, ed entrano nell’edificio.
Stephany Sommers è in
macchina dall’altra parte della strada che osserva la scena.
“Ancora quella puttanella
della sua collega, sarà lei quella a cui si riferiva Amanda quando ha detto che
il mio Steve sta vedendo una donna, questa settimana non sono riuscita a
seguirlo, devo rimediare se voglio che lui sia solo mio, come si permette a
trascurarmi per una così…”
Accende il motore e va via
piena di rabbia.
Quel pomeriggio Steve è alla
sua scrivania, il capitano lo chiama, “Sloan…” Quando Steve lo guarda continua,
“Vai al 2032 di Beker Street, ci sono problemi…”
“Si capo.”
Quando Steve arriva su posto
ci sono già altri poliziotti, “Tenente… Da questa parte…” Un agente lo chiama.
Quando si avvicina alla scena vede un corpo riverso nell’erba, indossa chiaramente
una divisa della polizia, “Tenente, è una dei nostri…”
Steve chiude gli occhi per
un attimo, è sempre difficile…
“Chi è?”
“L’agente Rotmans, signore…”
Steve sente una stretta al
cuore, si avvicina e guarda da vicino l’agente che giace morta in terra,
“Rotmans…” Di fronte a lui c’è proprio il corpo della donna che quella mattina
ha parlato e scherzato con lui.
“Che cosa è successo?”
L’altro poliziotto ha la
voce bassa, “Ancora non sappiamo tenente, pare che l’agente Rotmans abbia
risposto ad una chiamata più di un’ora fa, pare un tentativo di rapina, e poi
non si è più saputo niente, ed è per questo che il capitano ha emesso un
bollettino di ricerca per lei e la sua auto di servizio, che tra l’altro è
parcheggiata la.”
L’agente indica l’altro lato
della strada dove una pattuglia è parcheggiata a lato del marciapiede.
Steve guarda di nuovo il
corpo, l’hanno appena girata in posizione supina, ha due fori di proiettile sul
petto, non ha avuto scampo…
Steve guarda il personale
del coroner che porta via il corpo, “Vengo con voi all’obitorio.”
Amanda è stata avvista che
stanno portando il corpo di una poliziotta per l’autopsia, e quando vede che
Steve è con loro si avvicina, “Steve…”
Lui guarda la barella con la
sacca nera che procede verso l’obitorio, “Rotmans…”
Amanda è sconvolta, “Linda?”
Steve accenna col capo, “Oh mio dio, no…”
Amanda segue la salma e
Steve va a cercare suo padre, lo trova in sala dottori con Jesse.
Mark sorride quando vede
entrare suo figlio, “Ciao Steve…” Poi si rende conto del viso tirato di suo
figlio, “Che cosa succede?”
Steve si siede al tavolo con
loro, “Una mia collega, l’agente Linda Rotmans, è stata uccisa…”
Mark non ha parole e Jesse
mette una mano sulla spalla del suo amico.
Nessuno ha parole da dire…
Dopo qualche minuto Steve si
alza, “Inizieremo subito le indagini, Amanda farà l’autopsia, ma ora bisognerà
dire a una bambina di sette anni che la sua mamma non tornerà più a casa.” Con
queste parole va via.
Steve è seduto in auto nel
parcheggio dell’ospedale, quando suona il telefono vede che è Emily, quindi
risponde, “Ciao…”
“Steve ho appena saputo, mio
dio è terribile, come stai?”
Steve sospira, “Sono
sconvolto, ho parlato e scherzato con lei questa mattina entrando al lavoro,
non riesco ancora a crederci.” Ha la voce roca, lei vorrebbe averlo vicino per
abbracciarlo.
“Se vuoi possiamo evitare di
uscire stasera…”
Lui non le lascia finire la
frase, “No ti prego, ho bisogno di vederti, non voglio stare a casa…”
“Va bene, ci sentiamo più
tardi.” Emily si rende conto di stare male dal momento che lui sta soffrendo.
Quella sera quando si
vedono, Steve le parla del suo lavoro, di quanto sia difficile perdere un
collega e di tante altre cose, finche si addormentano abbracciati sul divano.
Nei giorni a venire le
indagini portano alla conclusione che probabilmente l’agente Rotmans conosceva
il suo assassino, ma non vengono a capo di nulla.
Dopo circa una settimana, il
sabato sera Steve si trova a cena da Emily.
“Che ne dici se prendiamo la
decisione di rivelare la nostra relazione a mio padre? Tra un po’ impazzisce
per la curiosità, ed io non riesco più a fare l’indifferente quando ci
incontriamo in sua presenza.” Steve le ha preso la mano.
“Ne sarei felice Steve.” Lei
lo attira a se e lo bacia.
“Possiamo pranzare tutti
insieme domani, e poi andare sulla spiaggia…”
“Vuoi dire una più vicino di
San Diego…”
Scoppiano a ridere, Steve la
bacia di nuovo, “Mi devi solo promettere di non scaricarmi per il dottor Mark
Sloan, dopo che avrai assaggiato la sua cucina…”
Lei ride, “Ma io ho
accalappiato il figlio apposta…. Conosco la sua fama di cuoco…”
“Allora siamo d’accordo,
vieni tu o ti passo a prendere?”
“Vengo io, indirizzo?”
Steve le scrive l‘indirizzo,
lei lo legge e sorride, “Posto da sogno a giudicare dal nome della via… Ci
vediamo per mezzogiorno, va bene?”
Steve la bacia, “Va
benissimo, ti aspetteremo.”
La mattina presto Steve esce
per andare a correre, è più presto del solito, ma è talmente felice della piega
che ha preso la sua vita che non riusciva più a stare a letto. Dopo qualche
chilometro scorge in lontananza l’amica di Amanda, quella scocciatrice di
Stephany, che gli viene incontro, ma lui non accenna ne a diminuire la velocità
ne a cambiare direzione, se si dovrà fermare a salutare non importa, tanto la
giornata è in previsione magnifica, e non vuole che nulla lo turbi.
Stephany alza la mano e lo
saluta, “Steve…” Appena lui si avvicina e rallenta il passo, lei si mette a
correre al suo fianco, ha il fiatone, “Ciao come stai?”
Steve sorride cordiale,
“Bene, grazie, oggi è una bella giornata per correre…”
Lei fatica a tenere il passo
di lui anche se va piano, “Sta diventando un’abitudine questo nostro incontro
mattutino…”
Steve accelera un po’ il
passo sperando che lei desista dal seguirlo, “Come sta suo figlio?” Vuole
portare il discorso in un’altra direzione.
Lei sorride, “Molto bene,
ieri ha passato la giornata con CJ, che gli ha parlato molto di te Steve, mio
figlio vorrebbe conoscerti un po’ meglio.” Cerca di riuscire ad invitarlo a
casa sua, perché è sicura che lui capitolerebbe tra le sue braccia.
Steve si accorge che lei
arranca per stargli dietro, “Si metta d’accordo con Amanda, possiamo portarli
entrambi a prendere un gelato.”
Con questa ultima frase lei
si ferma, “Va bene, arrivederci Steve.”
Lui alza la mano per
salutare e corre via, allungando la falcata.
Stephany lo guarda, “Allora
Amanda ha detto la verità, c’è una donna che vuole portarmelo via… E forse non
è la poliziotta che ho ucciso… Mio caro, oggi non posso tenerti d’occhio, ma da
domani sarò la tua ombra.”
Dopo circa un’ora Steve
rientra in casa e si butta sotto la doccia, quando esce sente profumo di
frittelle che arriva dalla cucina, questo vuol dire che suo padre è sveglio e
sta preparando la colazione. Così quasi corre di sopra, “Ciao papà.”
“Ciao figliolo.”
Steve allunga il collo per
vedere cosa prepara suo padre, “Steve…” Mark lo ha notato, “Non puoi aspettare
dieci minuti così facciamo colazione insieme, anzi occupa questo tempo per
preparare la tavola fuori sul terrazzo.”
Steve sorride e prende il
necessario e lo porta fuori.
Appena Mark si siede con
Steve iniziano a mangiare, “Stamattina ho di nuovo fatto brutti incontri,
l’amica di Amanda… A questo punto sono convinto che non siano fortuiti i nostri
incontri.”
Mark lo fissa, “Credi che ti
aspetti?”
“Si, sono sempre stato
gentile con lei, ma la prossima volta le dico chiaro e tondo che sono
innamorato di un’altra donna, così spero smetta di seguirmi.”
Mark guarda suo figlio negli
occhi, “Innamorato?”
Steve sorride, “Si papà, le
sere che sono andato a cena a casa sua abbiamo mangiato tutto freddo, colpa
della passione… Mi sono davvero innamorato e il sentimento è reciproco da parte
sua, sai cosa pensavo…” Non finisce la frase perché quando sente suonare il suo
cellulare corre dentro per rispondere.
Mark beve un sorso di caffè,
“Eh l’amore…”
Steve afferra il cellulare e
sorride quando vede il nome di Emily, “Pronto…”
“Ciao Steve, come stai?”
“Sto bene, sono estremamente
felice Emily, e tutto questo è merito tuo, vorrei solo un giorno potermi
svegliare con te accanto…”
Emily è ancora a letto e
stringe il cuscino dove si è appoggiato Steve, “Io ho dormito con il tuo
profumo che mi ha cullato, credo che non laverò più la fodera del cuscino…”
Steve ride, “Allora oggi ti
va di venire a pranzo qui da noi?”
“Si, voglio conoscere meglio
tuo padre.”
Steve s’immagina la scena,
“Ed io non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando scopre chi è la donna
misteriosa che io amo alla follia.”
“Steve, anche io ti amo,
tanto… Ci vediamo a mezzogiorno.”
Steve chiude il telefono e
torna sul terrazzo, “Papà… Avremo ospiti a pranzo oggi…”
Mark sorride, “Finalmente…
Sono felice di conoscere questa donna Steve.”
Steve guarda suo padre e
sorride, “Papà ti faccio una confessione, tu già la conosci, è solo che non sai
chi sia…”
Mark diventa improvvisamente
serio, “Figliolo, se volevi portare all’eccesso la mia curiosità ci sei
riuscito in pieno…”
Steve ride, “Faccio un salto
a comprare una cosa, hai bisogno?”
Mark inizia a ritirare i
rimasugli della colazione, “Si…. Il nome della donna del mistero…”
Entrambi scoppiano a ridere,
poi Steve esce con la macchina.
Quando arriva ai grandi
magazzini a Venice, prima di scendere dalla macchina chiama Amanda, “Pronto?”
“Ciao Amanda…”
“Steve… ciao, come stai?”
Steve scende dalla macchina
e s’incammina verso l’ingresso, “Mai stato meglio, oggi a pranzo Emily viene a
casa nostra, vuoi venire anche tu?”
Amanda aspettava da tempo
questo momento, “Certo, anzi facciamo così, chiamo Emily e veniamo insieme, non
voglio perdermi l’espressione di Mark quando la vede, so che Jesse è via per il
week end e CJ è da suo padre…”
Steve ride, “Allora ci
vediamo per mezzogiorno.”
Steve entra in una
gioielleria, “Buongiorno signore posso esserle utile?” La commessa si avvicina
al banco.
Steve sorride, “Spero
proprio di si, devo fare un regalo.”
“Uomo o donna?”
“Donna…”
“Occasione?”
Già occasione? Steve ci
pensa, “Da qualche mese ha cambiato la mia vita e voglio farle sapere quanto la
amo…”
La commessa sorride, “Allora
esistono ancora uomini romantici… Che ne dice di un bel braccialetto?”
“Posso vederne qualcuno?”
La ragazza va nel retro e
quando esce ha con se delle scatole, “Ecco, questi sono molto belli…”
Steve li guarda uno a uno,
poi uno di questi attira a sua attenzione, è un braccialetto molto semplice,
d’oro, ma molto fine, lo tira su, “Mi piace questo…”
“Ottima scelta, vede quella
piccola placchetta?... possiamo incidere qualcosa se vuole…”
Steve nota l’oggetto
indicato, “Potete scrivere un nome?”
“Si.”
“Allora scriva Steve…”
“Bene, può passare tra
mezzora così lo faccio fare al nostro orafo?”
“Grazie, passo dopo.” Steve
lascia il negozio e va a fare un giro, dopo mezzora torna, guarda il
braccialetto con l’incisione, “E’ molto bello grazie.” Paga, si fa fare un
pacchetto regalo e torna a casa.
Quando arriva sono le
undici, “Papà…”
“Sono qui figliolo.” La voce
arriva dalla cucina.
Steve si affaccia, “Ciao,
hai bisogno di aiuto?”
“In cucina? No grazie,
almeno…. Non da te!”
Scoppiano a ridere, poi
Steve gli mette una mano sulla spalla, “Ti voglio bene papà, te lo dico poche
volte.”
Mark sorride, “Non ne hai
bisogno, lo fai capire, anzi potresti smettere di farmi soffrire dicendomi il
nome della donna misteriosa…”
Steve ride, “Lo scoprirai
tra poco, a proposito viene anche Amanda… O meglio vengono insieme.”
“Amanda sa chi è?”
L’espressione di Mark è buffa.
“Ebbene si….”
Mark fa il finto offeso, “Eh
già, i genitori sono sempre gli ultimi a sapere…. Prepara tavola figlio
ingrato…”
Steve prende la roba
ridendo.
Dopo qualche minuto è tutto
pronto, Steve va giù a cambiarsi.
Intanto Amanda parcheggia
l’auto davanti casa degli Sloan, “Eccoci…”
Emily si guarda intorno, “E’
molto bello come posto.”
Amanda scende dalla macchina
sorridendo, “Aspetta di vedere il panorama dal terrazzo, sempre che riuscirai a
guardare oltre Steve…”
Emily sorride, “Mi sono
davvero presa un’imbarcata folle… Non sono mai stata così felice in vita mia…
Non vedo l’ora di far sapere a Mark che sono io la donna che Steve frequenta,
sono due uomini straordinari.”
Amanda s’incammina, “Andiamo
a vedere lo stupore di Mark…”
Entrambe ridono.
Steve è sul terrazzo quando
sente suonare alla porta, poi sente la voce di Amanda, “Ragazzi… siamo
arrivate…”
Steve va loro incontro, e
Mark lo segue.
Quando Mark si ritrova
davanti la dottoressa Spencer lo stupore è massimo. Vorrebbe dire qualcosa ma
apre e chiude la bocca come un pesce fuor d’acqua.
“Ciao Mark, Steve.” Amanda
sorride alla faccia di Mark.
Steve si avvicina a Emily e
la bacia, “Ciao amore, finalmente…”
Emily ricambia il bacio,
“Ciao… Buongiorno Mark.” Sorride.
Steve l’abbraccia da dietro
e tutti e tre guardano Mark, “Papà… Puoi anche dire qualcosa…”
Mark ad un certo punto
sorride, “Siete riusciti a fregarmi per bene nei mesi passati… Non ho
sospettato nulla…”
Amanda si mette a ridere,
“Emily devi sapere che mentre vi frequentavate da qualche giorno, Mark voleva
invitarti a cena per farti conoscere meglio Steve…”
Steve sorride continuando a
stringere Emily da dietro, “Davvero?”
Mark ride, “Già, questa
donna mi è piaciuta subito, e l’ho pensato tante altre volte, ma ora se
riuscite a staccarvi possiamo andare sul terrazzo a mangiare…”
Ridono tutti, Steve prende
per mano Emily e l’accompagna verso il terrazzo, passando da un bacio sulla
guancia ad Amanda, “Grazie…”
Amanda gli accarezza il
braccio, “Ne valeva la pena…”
Quando arrivano su terrazzo
Emily si guarda intorno, “Avevi ragione Amanda è bellissimo…”
Quando si siedono Mark porta
in tavola quello che ha preparato, Emily sorride, “Steve mi ha detto che lei è
un ottimo cuoco Mark.”
Mark ritira nuovamente il
braccio con il piatto, “Se non mi dai de tu mia cara oggi fai digiuno.”
Emily lo guarda, “Va bene
Mark, è un piacere.”
Mentre mangiano Mark si
rende conto che Emily e Steve continuano a guardarsi negli occhi e la
conversazione è veramente piacevole, “E’ una gioia vedervi ragazzi…”
Steve guarda suo padre, “Mi
spiace averti tenuto segreto il nostro rapporto, ma come ti ho detto volevamo
essere sicuri dei nostri sentimenti prima di esporci, ma ora che sono sicuro di
amare alla follia questa donna non ci saranno più segreti… Anche se è stato
divertente nasconderci, ma anche molto difficile.”
Emily guarda Mark, “Sai che
l’altro giorno alla caffetteria ci siamo quasi traditi, tu non lo hai notato ma
anche se abbiamo evitato di guardarci negli occhi ci stavamo tenendo per mano
sotto il tavolo…”
Mark ride, “O io sono
proprio ingenuo o voi siete stati molto bravi…”
Quando Mark si alza per
andare a prendere il dolce Amanda lo accompagna, Emily si alza e si avvicina
alla ringhiera per ammirare l’oceano, “Qui è bellissimo, e avevi ragione tuo
padre è un ottimo cuoco.”
Steve la gira e la bacia,
“Qualità che io non ho ereditato…”
“Non importa, per me sei
perfetto così come sei, ti amo Steve, e non vorrei che fossi diverso in nulla.”
Steve le prende il viso tra
le mani e la fissa negli occhi, “Emily, ti amo da morire, non potrei più fare a
meno di te, sei continuamente nei miei pensieri, e mi rende orgoglioso ora
avere la possibilità di dire al mondo intero che sei
Emily ride alla parola ‘mia
donna’, poi si baciano e in quel momento escono Mark ed Amanda, mettono il
dolce sul tavolo e Mark sorride, “Avete deciso di saltare il dolce?”
I due si girano e sorridono,
poi Steve sbotta, “Non sia mai, il dolce non si rifiuta mai… Per il resto
possiamo aspettare…”
Ridono tutti.
Dopo un po’ Mark si alza,
“Metto a posto, voi potete fare quello che volete, ma volevo farvi sapere che
mi avete reso felice, siete una coppia fantastica e sono contento che sia tu
Emily la donna che rende così felice e vitale mio figlio.”
Emily arrossisce
leggermente, non è abituata ad essere così apprezzata, ma ci deve fare
l’abitudine, ora fa parte della vita di queste persone, “Grazie Mark.”
Steve si alza, “Che ne dici
di una passeggiata sulla spiaggia?”
Emily lo prende per mano e
insieme scendono la scala esterna, Amanda li guarda passare la collina di
sabbia e camminare mano nella mano verso la spiaggia, poi si siede e si
rilassa.
Emily si ferma un attimo, fa
girare Steve verso di se e lo guarda negli occhi, “Steve amore… grazie, è stato
un pranzo magnifico, tuo padre è una persona speciale, non sono abituata a
tanto affetto.”
Steve la bacia con passione,
“Ti ci devi abituare, da ora in poi sarà così…”
Lei lo abbraccia e sente che
ha qualcosa in tasca, alza la testa e lo guarda, lui sorride, “Ho una cosa per
te…” Prende nella tasca il pacchetto della gioielleria e lo da a lei, “Emily,
questo è per farti sapere quanto ti amo…” La bacia prima che lei prenda la
scatolina.
Emily prende la scatola e la
apre, quando vede il braccialetto non vuole credere che Steve le abbia fatto un
regalo così bello, quando lo guarda ha una lacrima che le solca il viso.
Lui le pulisce la guancia,
“Che cosa c’è?”
Emily si stringe a lui e per
un po’ lo tiene stretto, “Steve, è bellissimo, sono felice, ti amo.”
Steve le prende il polso e
l’aiuta ad indossare il braccialetto, “Se guardi c’è una piccola incisione che
indica la tua proprietà…”
Emily vede il nome di Steve
e ride, è un braccialetto molto fine, elegante, “E’ bellissimo Steve, hai
proprio buon gusto…”
Lui la bacia e poi
sorridendo la guarda negli occhi, “Lo so, dovresti vedere la donna di cui mi
sono innamorato…”
Entrambi ridono e mano nella
mano si allontanano sulla spiaggia.
Mark ha passato tutto il
tempo a guardarli, sono così belli insieme, ad un certo punto quando li perde
di vista si gira verso Amanda, “Sono così felice per Steve, Emily è una donna
meravigliosa e vedo che sono fatti l’uno per l’altra.”
Amanda sorseggia il the
freddo, “Ne sono convinta anche io, la famiglia si allarga mio caro Mark.”
“Già e finalmente un altro
medico in famiglia…”
Scoppiano a ridere.
Mentre sono sulla spiaggia
Steve vede l’amico Leo che pesca sulla riva, “Vieni ti faccio conoscere una
persona…” Tenendo per mano Emily si avvicinano a Leo.
“Leo…” Steve richiama la sua
attenzione.
“Ciao Steve… Chi c’è con
te?”
Emily si accorge dallo
sguardo fisso dell’uomo che probabilmente è cieco.
“Lei è una mia amica, si
chiama Emily…”
Leo sorride, “Ciao amica di
Steve.” Leo allunga la mano che Emily stringe immediatamente.
“Mi fa piacere conoscerla
Leo…”
Leo si avvicina un po’ a
Steve, “E’ bella quanto la sua voce?”
Steve guarda Emily e
sorride, “Molto di più Leo, molto di più…”
Leo continua a stringere la
mano di Emily, “E dalle vibrazioni che sento amico mio questa donna è
innamorata di te…”
Steve abbraccia Emily che ha
lasciato la mano di Leo, “E anche io sono pazzo di lei amico mio.”
Leo sorride, “Sono felice
per te Steve te lo meriti, e se ti sei innamorato di lei vuol dire che è una
donna meravigliosa…”
“Grazie Leo, ora continuiamo
la nostra passeggiata, ciao.”
“Ciao ragazzi…”
Appena si allontanano Emily
guarda Steve, “Conosci delle belle persone…”
Steve si ferma e la guarda,
poi l’abbraccia, Emily non capisce il gesto, anche perché lui la sta stringendo
forte, “Steve…” Emily si allontana un po’ e lo guarda negli occhi.
“Mi sono venute in mente
persone a cui volevo bene e che non ci sono più… A cominciare da mia madre, ero
molto giovane quando è morta, allora non ho capito quanto deve aver sofferto
mio padre, ma l’altro giorno ho visto la tristezza negli occhi della bambina
della mia collega uccisa e al tentativo del padre di essere forte per lei… E
ora che ho trovato te capisco quanto deve essere penoso perdere la persona che
si ama…”
Lei lo stringe, “Steve
prometto di metterci tutto l’impegno per invecchiare con te.”
Lui sorride, “Anche io
prometto il massimo impegno…”
Restano un po’ abbracciati
poi ritornano verso casa.
Quando i ragazzi ritornano
Mark e Amanda sono sul terrazzo, “Ciao fatto buona passeggiata?”
“Si Mark, abitate in un
posto splendido…” Emily continua a guardare l’oceano.
Mark la guarda, “Allora
tornerai a trovarci?”
“Ci puoi giurare, e poi qui
c’è una cosa che mi attira più di ogni panorama…” Guarda Steve e le sorride,
lui si avvicina e la cinge con un braccio.
Ridono tutti, poi Steve si
appoggia alla balaustra e abbraccia Emily da dietro, in quel momento il
telefono di Emily suona, lei lo tira fuori dalla tasca e risponde, “Pronto?”
Non si accorge di essere completamente appoggiata indietro su Steve.
“Va bene grazie, passo
domani.” Chiude la comunicazione, alza il viso per guardare Steve, “Era
l’ospedale, tutto tranquillo, i miei pazienti non hanno bisogno di me…”
Steve sorride, non si stanca
mai di avere Emily tra le braccia, inizia ad ondeggiare leggermente, tanto che
lei appoggia la nuca sul suo petto e si lascia cullare.
Amanda si alza, “Ragazzi se
non vi spiace vado a prendere CJ, per quanto ti riguarda Emily, penso che
troverai qualcuno che ti da un passaggio a casa…” Guarda Steve e sorride.
Mark accompagna Amanda alla
porta, poi torna sul terrazzo, e trova Steve ed Emily nella stessa posizione,
lei ha gli occhi chiusi e ha il viso rilassato, Steve guarda suo padre e
sorride, poi guarda in basso alla donna che stringe tra le sue braccia,
“Tesoro…” Appena lei lo guarda lui sorride, “Non ti ho ancora fatto vedere il
mio appartamento…”
Lei stringe le braccia di
lui, poi si allontana un po’ e si lascia prendere per mano, Steve l’accompagna
dentro e giù per le scale.
Mark sorride tra se e se
pensando ‘Hanno resistito più di quello che pensavo…’
Quando Steve ed Emily
arrivano di sotto, lei si guarda intorno, “E’ un bell’ambiente, ma mi sembra
poco vissuto.” Va verso il camino e guarda le foto che ci sono sopra, “Queste?”
Steve si avvicina, “Questa è
mia madre.” Indica la foto di una donna molto elegante, “Era già malata ma
amava tenersi bene, aveva solo 39 anni quando è morta…” Steve prende un’altra
foto, dove ci sono due ragazzi, “Questi siamo io e mia sorella Carol, è più
giovane di me di 4 anni, vive a Portland, fa l’infermiera.” Rimette a posto la
foto e ne indica un’altra, “Qui sono io con Amanda e Jesse, mentre questa è
stata scattata ad alcuni miei amici il giorno che siamo partiti in missione…
Due di loro non sono tornati da quella maledetta guerra…” Poi prende una foto
dove lui è in mezzo a molti ragazzi di tutte le età, “Questi sono tutti ragazzi
che fanno parte di un programma di recupero per giovani che hanno avuto guai
con la giustizia…”
Emily guarda la foto,
sorridono tutti, “Deve essere un bel programma, fai delle cose meravigliose
Steve.”
Steve appoggia la foto, “A
dire il vero quando ero ragazzo sono stato messo in uno di questi programmi,
forse ora non ci puoi credere ma ho avuto guai con la giustizia, poi ho trovato
un poliziotto che mi ha aiutato molto, era un collega di mio nonno, era un
periodo difficile, avevo perso mia madre e nella mia ignoranza incolpavo mio
padre di non averla salvata…”
Emily gli stringe la mano,
“Io ho entrambi i genitori, e non so cosa si provi a perdere qualcuno di così
importante.”
Steve la guarda, “Non lo
auguro a nessuno…”
Emily si mette di fronte a
Steve, “Ti devo chiedere una cosa…” Appena Steve la guarda negli occhi lei
continua, “Non so se tu ami o no le serate di gala, ma il prossimo weekend c’è
un convegno medico dove ci sarà una serata di beneficenza alla Clinica Lewis di
Washington, dove lavoravo prima, sono stata invitata e mi piacerebbe andare con
te, cosa ne dici?”
Steve sorride, “Ne sarò
onorato, mi fa piacere condividere questa cosa con te, quanto stiamo via?”
Emily è felice che Steve
abbia accettato, “Tre giorni, a meno che poi non vogliamo andare a New York per
qualche giorno a trovare i miei genitori…” Spera che Steve accetti.
“Domani dirò al mio capitano
che mi assento per… una settimana va bene?”
Emily gli getta le braccia
al collo, “Grazie Steve.” Poi lo bacia.
Dopo qualche minuto che
hanno approfondito i baci Steve sorride, “Non hai ancora visto la mia camera da
letto…”
Lei sorride e si lascia
guidare da lui.
Dopo un paio di ore Steve
sale sopra e trova suo padre che legge un libro sul divano, “Ciao papà.”
“Steve…” Mark abbassa gli
occhiali sul naso e sorride.
Steve si serve un caffè e si
siede accanto a suo padre, “Emily sta dormendo.”
Mark gli sorride, ma
discretamente non chiede nulla, poi guarda suo figlio, “Si ferma a cena?”
Steve appoggia la tazza del
caffè sul tavolino, e si corica contro lo schienale del divano, “Non lo so
ancora… Mi sto abituando ad averla sempre insieme a me…” Gira la testa e guarda
Mark.
Mark posa il libro e si
toglie gli occhiali, “E’ davvero molto bella, ed è una donna eccezionale.”
Steve sorride, “Già, sono
pazzo di lei, mi ha chiesto di andare ad una festa di beneficenza a Washington
nella clinica dove lavorava prima di venire qui, e mi ha chiesto di andare a
New York a conoscere i genitori.”
Mark guarda suo figlio, “E
tu cosa hai detto?”
“Ho accettato, sono curioso
di vedere dove lavorava prima, e mi farà molto piacere conoscere i genitori,
sai, mi sono veramente innamorato di Emily e andrei da qualsiasi parte con lei,
voglio passare più tempo possibile con lei…”
“Mi rendi felice…” La voce
di Emily arriva dietro a loro e quando si avvicina al divano prende la mano di
Steve e si siede accanto a lui.
Mark sorride, “Quanto state
via?”
Emily ci pensa, “Una
settimana, sabato sera alla clinica Lewis e domenica sera potremmo partire per
New York, i miei genitori hanno piacere di incontrarti, anche se probabilmente
da quando ho detto a mio padre di averti conosciuto avrà sicuramente cercato
ogni informazione possibile su di te…” Sorride.
Steve la guarda, “E’ una
prerogativa di noi poliziotti…”
Mark ride, “Riportamelo solo
intero, ok?”
Ridono, poi Steve accompagna
Emily a casa.
Quando arrivano a casa di
Emily si fermano sulla porta, Steve la bacia, “Non entro… Altrimenti sappiamo
come va a finire, domani devo essere molto presto in tribunale…”
“Va bene Steve, buonanotte.”
Si baciano poi Steve va via.
Emily appena entra guarda
l’ora, sono le sei e mezza di sera, a New York sono le nove e mezza, non è
troppo tardi, prende il telefono e chiama i suoi genitori.
“Pronto?”
“Ciao mamma…”
“Emily tesoro, come stai?”
“Bene grazie, papà?”
“Come il solito, brontolone,
quindi sta bene, quando vieni a trovarci?”
Emily sorride, si aspettava
questa domanda, “Vi chiamo proprio per questo, il prossimo weekend c’è una
festa di beneficenza alla clinica Lewis, e poi domenica potremmo partire per
arrivare da voi in serata, viene Steve con me.”
La mamma sorride, “Saremo
felici di conoscere questo Steve di cui ci hai tanto parlato.”
“Vi piacerà sicuramente, io
ne sono innamorata follemente…”
La mamma di Emily conosce
bene sua figlia, “Se ha colpito il tuo cuore deve essere sicuramente una
persona speciale… Ora ti passo tuo padre.” Emily sente che la cornetta del
telefono passa di mano.
“Ciao piccola mia.”
“Ciao papà…”
“Ho sentito che vieni a
trovarci?”
“Si, io e Steve arriviamo
domenica prossima in serata…”
“Ne sono felice bambina,
stammi bene.”
“Ciao papà, dai un bacio
alla mamma da parte mia.”
Emily chiude il telefono, è
emozionata, ha passato una bellissima giornata, anche se domani è lunedì sa che
venerdì mattina partirà con Steve e che passeranno tutta la settimana insieme.
La mattina Steve arriva al
distretto dopo essere passato in tribunale, ha anticipato la sua corsa in
spiaggia, non voleva fare incontri sconvenienti.
Appena vede entrare il
capitano lo chiama, “Capitano Newman…”
Il suo superiore si gira,
“Sloan, cosa c’è?”
“Posso parlarle signore?”
“Vieni nel mio ufficio.” Con
questo s’incammina nell’ufficio e aspetta che Steve entri prima di chiudere la
porta alle sue spalle, “Cosa ti serve?”
“Dei giorni di vacanza…” Il
capitano lo guarda sorpreso, è raro che Steve chieda di andare in vacanza, anzi
in passato ci sono stati dei periodi che lui lo ha obbligato a stare a casa a
riposo.
“Mi sorprende un po’ la tua
richiesta, di solito devo insistere io per farti riposare, cosa c’è sotto
Sloan?”
Steve lo guarda, “Sto
frequentando una donna… E vogliamo passare un po’ di tempo insieme.”
Il capitano si siede e
sorride, “Allora è una cosa seria…”
“Si signore, andiamo ad un
congresso medico e ad una festa di beneficenza a Washington …” Non finisce la
frase perché il suo superiore scoppia a ridere.
“Allora sei proprio preso
questa volta, tu che vai a un congresso medico…”
Steve sorride, “E’ un medico
del Community General Hospital, e le dirò di più signore, mi serve una
settimana di ferie perché dopo andiamo a New York a conoscere i suoi genitori…”
Il capitano si alza e si
avvicina a Steve, “Ragazzo mio…” Gli mette una mano sulla spalla, “Sono felice
per te, prenditi tutti i giorni che ti servono.”
Steve si alza, “Grazie
capitano, partiamo venerdì e il rientro è previsto per il lunedì della
settimana successiva.”
Quando esce il capitano
sorride, finalmente Steve ha trovato una persona che le sta accanto, se lo
merita, non solo è un ottimo poliziotto ma è un uomo a posto.
Intanto Emily arriva in
ospedale ed entra nel reparto di cardiologia, vede l’infermiera al bancone e si
avvicina, “Ciao Stacy, novità?”
“No dottoressa, i pazienti
sono tutti a posto, ha passato una buona domenica?” L’infermiera si rende conto
che Emily ha un aspetto molto felice.
“Si eccellente, a proposito
mi assenterò per una settimana a partire da venerdì, ora vado dalla dottoressa
Berger per pianificare la mia assenza.”
Emily si allontana e va
nella sala dottori della cardiologia, vede la sua collega che beve un caffè,
“Carol… Ciao, ho un piacere da chiederti.”
L’altra dottoressa sorride,
“Qualsiasi cosa.”
Emily si siede con la sua
tazza di caffè, “Mi assento per una settimana a partire da venerdì e ho bisogno
che tu segua i miei pazienti.”
Carol sorseggia il caffè,
“Non c’è problema, vai alla conferenza a Washington?”
Emily accenna col capo, “Si
e poi andiamo a New York dai miei genitori.”
L’altra dottoressa sorride,
“Andiamo?”
Emily posa la tazza sul
tavolo, “Si, sono un po’ di mesi che frequento un uomo, ci siamo innamorati e
mi accompagna a Washington, e poi dai miei genitori.”
Carol, le mette una mano sul
braccio, “Finalmente inizi a vivere nuovamente…” Poi nota il braccialetto,
“Questo braccialetto è bellissimo, te lo ha regalato lui?”
Emily guarda il braccialetto
e accenna col capo, “Si, è davvero una persona speciale.”
Carol sorride a vedere
l’espressione sognante della sua amica, “Quando me lo presenti?”
Emily la guarda, “Penso che
tu lo conosca già, è il figlio del dottor Sloan.”
Carol le stringe la mano,
“Steve Sloan?”
Emily accenna col capo.
L’altra donna fischia,
“Quella meravigliosa creatura che ogni tanto gira per l’ospedale? Mio dio
Emily, sei una donna veramente fortunata, spero sia bravo quanto bello…”
Emily arrossisce, “Si è
molto bravo…”
L’altra donna scoppia a
ridere, “Non intendevo quello che hai pensato… Intendevo come bontà, ma sono
felice per te, se è una forza della natura sotto le lenzuola è meglio…” Scoppia
a ridere al viso sempre più imbarazzato di Emily, poi anche lei ride.
La sera Emily e Steve si
vedono e decidono di organizzare una cena prima della partenza di venerdì, così
possono passare una serata tutti insieme, compreso Jesse, che saputa la notizia
di loro due vuole conoscere meglio la sua collega, decidono con Mark per il
mercoledì sera.
Le giornate scorrono senza
problemi, Emily si è perfino fermata a dormire da Steve un paio di notti, e
Mark è stato felice di avere entrambi a colazione, ogni giorno che passa ammira
sempre di più Emily, e poi Steve è veramente felice con lei al suo fianco, e
questo è quello che conta di più per Mark.
Una mattina Steve incontra
Stephany durante la sua corsa mattutina.
Lei attira la sua
attenzione, “Steve…”
Lui si ferma, ben deciso a
finire una volta per tutte questa sceneggiata, “Stephany, non vorrei apparire
scortese, ma spero di non averle dato da pensare che sia interessato a una
storia con lei, io sono innamorato di un’altra donna e…”
Non riesce a finire a frase
perché lei si mette a gridare, “COME OSI DIRE CHE TI SEI INNAMORATO DI UN’ALTRA
DONNA… NON MI PUOI TRADIRE COSI’… IO TI VOGLIO STEVE…”
Steve è allibito dalla
reazione della donna, “Mi spiace ma non so cosa altro dire.” Va via, ritorna
verso casa, quella donna deve essere pazza.
Quando entra in casa trova
suo padre che parla con Emily, che si deve essere appena svegliata, lui entra e
sorride, “Ciao papà.” Poi si avvicina e Emily, “Ciao…” La bacia, lei è un po’
imbarazzata a farlo di fronte a Mark, ma da quando frequenta Steve sta
imparando a non nascondere i suoi sentimenti.
“Ciao Steve, hai fatto
presto, hai corso di meno, sei forse fuori forma?”
Steve prende una tazza di
succo d’arancia e poi dice, “Ho una donna che consuma tutte le mie energie… Non
sono più un giovanotto che può passare una notte di follia e si sveglia al
mattino fresco come una rosa…” Steve sorride al rossore di Emily, mentre suo
padre ride.
“Steve… Mi metti in
imbarazzo…” Emily guarda Mark.
Steve la bacia di nuovo,
“Sai tesoro, credo che mio padre abbia qualche sospetto sul fatto che noi
facciamo sesso quando dormiamo insieme…”
A questo punto scoppiano
tutti e tre a ridere, Steve s’incammina per andare di sotto, “Vado a fare la
doccia e poi vi racconto la disavventura di stamattina, così capite perché sono
ritornato presto.” Ritorna indietro, abbraccia Emily e le da un bacio
appassionato, “Sono ancora in buona forma… Non mi stroncherai facilmente…” Ride
e va via.
Mark si rende conto che
Emily è imbarazzata, “Ragazza mia, mio figlio è molto espansivo, io sono così
felice che tu sia arrivata nella sua vita che provo piacere a guardarvi
insieme, quindi non ti imbarazzare davanti a me, potrei solo essere un po’
invidioso del vostro rapporto, che per quanto ho sentito, è fantastico…”
Emily sorride, “Grazie Mark,
io sono colpita dal vostro rapporto, con i miei genitori non sono mai stata
così.”
“Allora preparati, perché
Steve si comporterà allo stesso modo di fronte ai tuoi genitori, non ci sarà
mica il rischio che tuo padre gli spari, vero?”
Scoppiano entrambi a ridere.
Quando Steve torna su, la
tavola è già apparecchiata per la colazione, “Siediti Steve, allora stasera
ceniamo insieme, vero? Non riesco più a contenere Jesse, che ti vuole conoscere
meglio Emily.”
Steve accenna col capo,
anche perché ha già attaccato la colazione e ha la bocca piena, dopo un po’
decide di raccontare la disavventura di quella mattina, “Ho incontrato Stephany
sulla spiaggia.”
Emily lo guarda, “Di nuovo?”
Mark ascolta interessato,
era sicuro che suo figlio avesse parlato ad Emily di quella donna, è un uomo abituato
a non nascondere le cose.
“Infatti penso che non siano
fortuiti gli incontri, e poi dovevate vedere la scenata che mi ha fatto, le ho
detto che mi dispiaceva se le avevo fatto in qualche modo pensare di essere
interessato a lei, appena le ho detto che sono innamorato di un’altra donna ha
iniziato a gridare che non avevo il diritto di metterla da parte, che lei mi
vuole.”
Mark è sorpreso, “Non sarà
mica pericolosa? Le donne respinte sanno fare cose incredibili.”
Steve l’ha pensata allo
stesso modo, “Cercherò di parlare con Amanda e vedere quanto conosce quella
donna.” Mette una mano su quella di Emily, “Ti accompagno in ospedale, così
parlo con lei, questa sera posso passare io o vieni giù con uno di loro.”
Emily accenna col capo,
“Posso tornare con Mark se non fai in tempo tu, ma… Mi devo guardare le
spalle?” Sorride ma è un po’ turbata da questa cosa.
Steve ha i suoi stessi
timori, “Non lo so, in ogni caso farei attenzione…” Si alza, “Andiamo?”
Salutano Mark e partono per
il distretto di polizia, meglio mettere in chiaro le cose, prima di portare
Emily in ospedale.
Quando arrivano al distretto
vanno direttamente nell’ufficio del capitano, Steve bussa alla porta aperta,
“Capitano ha due minuti?”
“Vieni Sloan, accomodati.”
Steve entra e presenta
Emily, “Capitano, le presento Emily Spencer.” Si siedono opposti alla
scrivania.
Il Capitano Newman, stringe
la mano di Emily, “Piacere dottoressa Spencer, mi fa piacere conoscerla, ho
sentito parlare di lei, e ho visto gli effetti sull’umore del mio miglior agente…”
“Grazie capitano, ma è
reciproco…”
Steve sorride, ma poi porta
serietà nel discorso, “Abbiamo un problema, signore.”
Sia il capitano che Emily lo
guardano, aspettando che continui.
“C’è una donna che mi
perseguita, questa mattina le ho detto chiaramente che non m’interessa, e lei è
andata su tutte le furie, ho paura che diventi pericolosa.”
Newman prende un foglio,
“Come si chiama?”
“Stephany Sommers, l’ho
conosciuta tempo fa durante una giornata scolastica della scuola elementare
Johnson, quando ho accompagnato la dottoressa Bentley e suo figlio a delle
selezioni sportive, il figlio va a scuola li, da allora mi perseguita.”
“Faccio fare dei controlli
su di lei, pensi che possa diventare pericolosa?”
Steve ci pensa un po’ prima
di rivelare i suoi sospetti, “Non so se sia solo paranoia o no, ma tempo fa mi
sono accorto che qualcuno mi seguiva, sono solo riuscito a vedere che la
macchina era guidata da una persona bionda, la signora Sommers lo è, e da un
po’ di giorni ci penso continuamente, in quei giorni mi sono visto spesso per
lavoro con l’agente Rotmans, che tra l’altro la conosceva, anche la figlia va
alla stessa scuola.”
“Steve, se quello che
sospetti è vero, quella donna è pericolosa.” Newman prende appunti.
Emily è pietrificata, è
spaventata.
“Ora accompagno Emily in
ospedale, poi ritorno e ci mettiamo al lavoro.”
“Va bene, fate attenzione.”
Newman guarda che vanno via,
prende il telefono e inizia le indagini.
Appena Steve ed Emily
entrano in ospedale incontrano Amanda all’ingresso, Steve la chiama, “Amanda…”
Amanda si gira, “Ciao
ragazzi.”
“Ho bisogno di parlarti, hai
due minuti?”
“Certo Steve, andiamo nel
mio ufficio…”
Emily tocca il braccio di
Steve, “Io vado in reparto, passi a salutarmi prima di andare via?”
Steve la bacia, “Ci puoi
giurare, a dopo.”
Emily va via, Amanda
s’incammina verso il suo ufficio, ma si accorge che Steve non la sta seguendo,
si gira e lo vede che sta guardando Emily che cammina nel corridoio, “Steve…”
Lui si gira e sorride,
“Scusa…”
Amanda sorride, ed entrambi
s’incamminano verso l’ufficio di lei, appena entrano lei si siede alla
scrivania, lui prende un’altra sedia, “Cosa volevi Steve?”
“Tu conosci bene Stephany
Sommers?”
Amanda sa che ultimamente
Steve l’ha incontrata un paio di volte, ma è sorpresa dalla domanda, “La conosco
solo perché suo figlio va a scuola con CJ, qualche volta i ragazzi stanno
insieme, ma non l’ho mai frequentata molto… Perché?”
Steve sospira, “Ci sono
stati molti più incontri di quelli che ti ho raccontato e stamattina ho avuto
la conferma che non sono stati casuali, quella donna è squilibrata, mi ha fatto
una scenata pazzesca quando le ho detto che non m’interessava, mi ha detto che
non ho il diritto di uscire con altre donne, che lei mi vuole… Ho persino paura
che diventi pericolosa.”
Amanda è stupita, ha sempre
pensato che Stephany fosse una strana donna, ma fino a questo punto no, guarda
Steve che ha un’espressione preoccupata, “La cosa stupisce anche me, non
pensavo arrivasse a tanto…”
Steve si alza, “Spero che le
passi, in ogni modo venerdì io ed Emily partiamo e stiamo via una settimana,
dovrebbe calmare le acque…”
Amanda si alza, “Che bello,
dove andate?”
Steve sorride, “Ora mi
prenderai in giro… Ad un convegno medico a Washinton.”
Amanda le tocca un braccio,
“Questo non avrei mai pensato di sentirlo da te.”
Steve sorride, “E poi
domenica sera partiamo per New York e andiamo a trovare i suoi genitori, stiamo
la tutta la settimana.”
Amanda lo guarda e sorride,
“E’ fantastico Steve, sono felice per te, Emily è davvero la donna giusta per
te, ti ama molto.”
Steve l’abbraccia, “Lo so
Amanda, sono molto fortunato, ci vediamo stasera a cena?”
Lei si siede nuovamente alla
scrivania, “Certo, c’è anche CJ stasera, ciao buona giornata.”
Steve esce dall’ufficio di
Amanda e va a prendere l’ascensore per la cardiologia.
Quando arriva si ferma al
banco all’ingresso e si rivolge all’infermiera, “Buongiorno, la dottoressa
Spencer?”
L’infermiera sorride, “Vedo
se è arrivata…” Non finisce la frase perché dagli spogliatoi esce Emily che
vedendo Steve lo chiama, “Steve…”
Steve ringrazia l’infermiera
e si avvicina ad Emily, “Ho parlato con Amanda, anche lei è stupita… Ora vado a
lavorare.”
Si baciano, Emily si rende
conto che non è più imbarazzata a baciare Steve davanti a tutti, in fondo le
persone che li guardano sorridono, hanno visto che lei in questi ultimi mesi è
più felice.
“Ci vediamo stasera, se non
riesco a passare a prenderti te lo dico così vai a casa con mio padre.”
“Va bene Steve, buona
giornata, e... Fai attenzione”
Lui si allontana e prima di
uscire dal reparto alza a mano e la saluta.
Quando Steve si avvicina
alla sua auto si accorge di avere una gomma a terra, “Accidenti, ora mi tocca
cambiare la ruota.” appena gira intorno alla macchina per raggiungere il cofano
si accorge che anche l’altra è a terra, si avvicina e si accorge che è
tagliata, si tira su e guarda intorno, sarà un atto di vandalismo di qualche
ragazzo che quando lo ha visto scendere ha visto il suo distintivo, o è
Stephany? Ora inizia ad avere paura per Emily.
Prende il telefono e chiama il
distretto, “Sono Sloan, devo far trainare la mia auto, mi hanno tagliato le
gomme, sono nel parcheggio del Community General Hospital, e poi passatemi
l’ufficio di Newman.”
“Newman.”
“Capitano sono Sloan.”
Newman sente la voce tirata
di Steve, “E’ successo qualcosa?”
“Si signore, sono nel
parcheggio dell’ospedale, mi sono trovato le gomme tagliate dell’auto.”
“Metti in guardia la tua
amica, poi trovatevi un posto sicuro, vi faccio mettere sotto scorta?”
“Non credo che sia
necessario, andiamo a casa mia, e poi venerdì partiamo, e stare via un po’ di
giorni dovrebbe calmare le acque…”
“Steve…” E’ raro che Newman
uso il nome proprio con i suoi uomini, “Stai attento…”
“Si, signore.”
Steve rientra in ospedale e
va in cardiologia, “La dottoressa Spencer?”
L’infermiera sorride, “E’ in
sala operatoria, ne avrà per un paio di ore.”
Steve sospira, bene li è al
sicuro, “Mi fa chiamare quando si libera, sarò in ufficio da mio padre, il
dottor Sloan.”
“Va bene.”
Steve scende fino al reparto
di medicina.
Quando vede suo padre gli va
incontro, “Papà…”
“Ciao figliolo, ancora qui.”
Poi si accorge che Steve ha il viso tirato, “E’ successo qualcosa?”
“Si papà, possiamo trovare
un posto tranquillo per parlare.”
Una volta che sono
nell’ufficio di Mark, Steve gli racconta tutta la faccenda, poi gli chiede se
può accompagnare Emily la sera, pregandolo di stare attento, quando arriva un
agente di polizia a prenderlo lascia l’ospedale senza salutare Emily che è
ancora in sala operatoria.
Alla sera quando Steve
arriva a casa Mark, Emily e Jesse sono già arrivati, Steve saluta tutti e bacia
Emily, “Passato una buona giornata?” Cerca di stare su con il morale per non
trasmettere la sua preoccupazione e rovinare la serata a tutti.
“Un po’ stancante, quattro
ore di sala operatoria, ma comunque ora sono felice di essere qui, il tuo amico
Jesse è molto simpatico.”
In quel momento arrivano
Amanda e CJ, il bambino entra di corsa e saluta prima Mark, poi Jesse e poi
corre ad abbracciare Steve, “Zio Steve, oggi ho fatto il primo allenamento di football,
mi hanno messo in attacco, l’allenatore dice che sono veloce a correre…” Ad un
certo punto si avvicina all’orecchio di Steve e gli chiede, “Chi è quella
signora?”
Tutti i presenti sorridono,
Steve lo fa sedere sulle sue ginocchia, “Lei si chiama Emily, è una mia amica,
ed è anche una dottoressa…”
CJ sorride, “Se sei amica di
Steve sei anche amica mia.”
Emily sorride, “Ne sono
felice.”
La cena passa in allegria,
per un paio di ore tutto il resto viene messo da parte.
Dopo cena CJ è addormentato
sul divano, e gli adulti stanno parlando sul terrazzo, Amanda prende la parola,
“C’è un problema con la figlia dell’agente Rotmans, non vuole più andare a
scuola, non vuole vedere i suoi amici e suo padre non sa più cosa fare.”
Steve sospira, “Posso
provare a parlare con lei, conoscevo bene sua madre e poi ho vissuto la sua
stessa esperienza da ragazzo…”
Mark poggia una mano sul
braccio di suo figlio, in passato ha sofferto molto per la morte di sua moglie
ma è con il passare degli anni che si è reso conto che per i suoi figli la
morte della madre è stata difficile.
Steve prende in braccio CJ
ancora addormentato e lo porta alla macchina di Amanda, lei e Jesse vanno via,
Emily si ferma a dormire con Steve, “Noi andiamo a dormire papà, buona notte…”
“buona notte ragazzi.”
La mattina dopo Steve si
sveglia molto presto e va di sopra, suo padre dorme ancora, prende un album
fotografico e si mette a sfogliare le pagine con le foto di sua madre.
Quando Mark si alza lo trova
sul divano, “Steve…”
“Ciao papà, stavo guardando
le foto di qualche anno fa…”
“Sei sicuro di voler parlare
con quella bambina? Ti torneranno in mente molti ricordi tristi.”
“Si, la posso aiutare, per
me è stata molto importante la presenza dell’agente Lorens, a volte è meglio
qualcuno fuori dalla famiglia…”
“Sono orgoglioso di te
figliolo, sei un uomo eccezionale.”
La giornata passa in
tranquillità, sia Emily che Steve hanno deciso di non lavorare per prepararsi
al viaggio.
Nel pomeriggio Steve è
andato a parlare con la figlia dell’agente Rotmans, e alla bambina ha fatto
molto piacere, Steve le da un biglietto con il suo numero di telefono,
“Chiamami quando vuoi, ora vado via una settimana, vado a New York, chiamami
pure.”
“Steve, mi porti un berretto
degli Yankees?”
“Promesso.”
La mattina dopo Mark accompagna i ragazzi
all’aeroporto, “Fate buon viaggio.”
“Grazie Mark.”
“Grazie papà, ti chiamo
appena arriviamo a Washington.”
Quando arrivano nella
capitale Emily è emozionata, sono solo pochi mesi che manca da quel posto
eppure dopo tutto quello che le è capitato sembra molto più tempo.
Arrivano all’hotel e si
sistemano, “Abbiamo qualche ora prima di prepararci per la festa, vuoi andare
in giro?”
Steve sorride, “Possiamo
prendere un taxi e mi fai vedere questa città che tu conosci bene…”
“Mi preparo.”
Mentre Emily si veste Steve
chiama suo padre e gli dice che si sono sistemati in hotel.
Quando rientrano in hotel
mancano due ore alla festa, così si fanno una doccia e si preparano, Steve va a
ritirare i vestiti che hanno fatto stirare dopo che sono stati in valigia,
Emily si è già lavata e quando Steve va nel bagno inizia a vestirsi, appena lui
esce dal bagno si ferma sulla porta a bocca aperta, è senza parole davanti alla
bellezza sconvolgente di lei, Emily indossa un vestito semplice, che le calza a
pennello, è di un bel colore turchese, senza spalline, quando lei si rende
conto che la sta fissando sorride, “Pensi di vestirti o resti imbambolato su
quella porta per tutta la serata?”
Lui si avvicina, la bacia
sul collo, “E’ che in questo momento l’unica cosa a cui riesco pensare sei tu e
quel meraviglioso corpo dentro al vestito…”
Lei gli tira via
l’asciugamano che lui aveva in vita, “Il tuo di corpo è bello anche senza
vestito…”
Scoppiano a ridere poi Steve
si veste con uno smoking.
Si fermano alla reception e
si fanno chiamare un taxi, mentre aspettano si tengono per mano e si fissano
negli occhi, non si rendono conto che tutti li guardano con ammirazione, sono
una bella coppia e si vede che sono innamorati.
Quando arrivano alla Clinica
Lewis, Emily è un po’ nervosa, ma allo stesso momento è emozionata
nell’incontrare i suoi vecchi colleghi, entrano nella sala e vedono che c’è già
un sacco di gente, dopo un po’ Steve le chiede, “Vuoi qualcosa da bere?”
Lei accenna col capo, “Si
grazie, ti aspetto qui.”
Steve si allontana e lei
sorride, si accorge che alcune donne presenti si girano a guardarlo, Steve è un
bell’uomo, ed è tutto suo….
Ad un certo punto qualcuno
la chiama, “Emily, sei proprio tu?”
Si gira e vede la sua
collega e amica Denise, “Ciao.” Si abbracciano.
“Emily che piacere vederti,
sei riuscita a venire…”
“Si, siamo arrivati questa
mattina.”
Denise la fissa sorridendo,
“Siamo… Sei con qualcuno?”
Emily sorride, “Si, in
California ho conosciuto un uomo meraviglioso, sono mesi che stiamo insieme e
lo amo alla follia.”
Denise sorride, “Sono felice
per te mia cara, era ora che riprendessi in mano la tua vita, e dov’è?”
Emily si guarda intorno, “E’
andato a prendere qualcosa da bere, arriverà tra poco.”
Denise vede un uomo con in
mano due calici di champagne che si avvicina, “Non mi dire che è quel
meraviglioso esemplare di genere maschile che si sta avvicinando…”
Emily sorride, “E’ proprio
lui.” Appena Steve si avvicina, lei prende uno dei calici e gli presenta la sua
amica, “Steve, questa è una mia cara amica, Denise Towergan, abbiamo lavorato
insieme molti anni, Denise lui è Steve Sloan, l’uomo che ha conquistato il mio
cuore…”
Steve e Denise si stringono
la mano, poi molti altri arrivano a salutare Emily, Steve si rende conto che
malgrado sia un intruso, lei lo tiene sempre presente nei loro discorsi e non
lo mette da parte, ad un certo punto della serata, lui le chiede di ballare,
“Che ne dici di un ballo, mi sono appena reso conto che non abbiamo mai ballato
insieme…”
Lei prende la sua mano e lo
segue sulla pista da ballo.
Non si rendono conto di
ballare per quasi un’ora, lei poggia il viso sul petto di lui e si fa cullare,
dopo un po’ lui la bacia sulla nuca, “Andiamo via?”
Lei prende il polso di Steve
e guarda l’orologio, sono le due del mattino, “Direi proprio di si, saluto
Denise e arrivo.”
La sua amica sorride quando
la vede avvicinare, “Denise, mi sono resa conto solo ora che ho passato poco
tempo con te, mi spiace.”
L’amica la abbraccia, “Amica
mia, se io avessi per le mani un uomo come quello, non sarei nemmeno venuta
alla festa, ma sarei chiusa nella camera dell’hotel…”
Scoppiano a ridere e si
salutano.
Il giorno dopo girano per la
città ed Emily gli fa vedere i posti più interessanti, quando rientrano in
hotel lei chiama i suoi a casa, “Pronto?”
“Ciao papà…”
“Ciao piccola, come stai?”
“Bene, siamo a Washington,
domani mattina prendiamo l’aereo per venire da voi, arriviamo alle dieci.”
“Veniamo a prendervi
all’aeroporto, ciao piccola non vedo l’ora di abbracciarti.”
“Anche io papà, dai un bacio
alla mamma.”
La mattina alle dieci
atterrano a New York, mentre aspettano i bagagli Steve l’abbraccia, “Nervosa?”
“Un po’… Ti amo Steve.” Lo
bacia, e per poco non lasciano sfilare le valigie, tanto che Steve deve
rincorrerle sul nastro, ridono e s’incamminano verso l’uscita.
Quando escono dalle porte
scorrevoli, Emily vede subito i suoi genitori e corre loro incontro, li
abbraccia entrambi, “Papà, Mamma che gioia vedervi.”
Anche i suoi genitori sono
felici, sono mesi che non la vedono, infatti per loro la sua decisione di
andare a vivere dall’altra parte del paese è stata difficile.
Steve si è fermato qualche
passo indietro per dare loro la possibilità di salutarsi, a quel punto Emily lo
prende per mano, “Mamma, papà… Lui è Steve.”
Steve stringe loro le mani,
“Signori Spencer, è un piacere per me incontrarvi…”
La mamma di Emily sorride,
“Mi chiami pure Stella, e mio marito è John…”
Steve sorride, “Va bene.”
Il padre prende la valigia
di sua figlia, “Andiamo…”
Arrivano in una casetta in
periferia, Emily ha fatto tutto il viaggio stringendo la mano di Steve e ha
chiacchierato sempre.
Appena entrano in casa
Stella li accompagna di sopra, “Vi ho preparato la camera degli ospiti, la tua
vecchia camera era troppo piccola per entrambi.”
“Grazie mamma, ci sistemiamo
e veniamo giù, ho tante cose da raccontarvi…”
Appena entrano nella stanza
Steve la bacia, “Mi piacciono molto i tuoi genitori…”
Iniziano a disfare le
valigie.
Nella parte bassa della casa
la mamma è in cucina a preparare il caffè, il padre entra, “Mi piace molto quel
ragazzo, e la nostra piccola è davvero felice.”
Stella sorride, “Piace molto
anche a me, è davvero un gran bel pezzo d’uomo…”
Quando i ragazzi arrivano i
genitori di Emily stanno ridendo dell’ultima battuta.
Passano il pranzo a
raccontare molte cose sulla California, Steve e John parlano di lavoro, quando
Stella ed Emily si ritirano in cucina per riordinare John chiede a Steve,
“Vieni fuori a fumare?”
“Io non fumo ma l’accompagno
volentieri.”
Escono in giardino e si
siedono sotto il portico a parlare, per la maggior parte di casi di polizia.
Stella guarda sua figlia che
sta fissando Steve dalla finestra, “Tesoro…” Aspetta che la guardi, “Mi sembra
una brava persona, sono felice per te.”
Emily l’abbraccia, “Mamma,
sono così innamorata, e lui è così premuroso e meraviglioso con me che mi
sembra un sogno.”
La settimana passa
piacevolmente, Steve è sempre uscito la mattina presto per andare a correre,
gli manca un po’ la spiaggia ma non rinuncia alla sua corsa giornaliera.
A fine settimana stella e
John li riaccompagnano all’aeroporto, “Ci avete fatto davvero piacere ragazzi,
siete meravigliosi insieme, Steve…” John mette una mano sulla spalla di Steve,
“Ti ringrazio molto, mia figlia non è mai stata così felice in vita sua…”
“Io non potrei fare a meno
di lei per nulla al mondo, è diventata la mia vita.”
Arrivano a Los Angeles molto
stanchi ma felici, Steve telefona a suo padre, “Papà abbiamo preso un taxi, mi
fermo a dormire da Emily, siamo stanchi, ci vediamo domani, buona notte.”
“Buona notte ragazzi e mi raccomando,
se siete stanchi cercate di dormire…” Ride quando chiude la comunicazione. Mark
è felice, finalmente suo figlio ha trovato la donna giusta.
D’ora in poi le cose
andranno sicuramente bene per i due ragazzi.