Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: _Fire    28/07/2014    6 recensioni
«Sono incredibilmente serio. Ho finalmente trovato il ragazzo che cerco da ben ottocento lunghi anni. Non ho mai amato nessuno come te. E' come se la mia vita fosse davvero diventata tale quando ti ho visto per la prima volta alla mia festa. Sono annegato nei tuo occhi blu come il mare. Da allora non sono mai più riuscito a tornare a galla, sommerso dall'amore che provo per te.»
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Chapter 3: First Date.


“You’re my first so many things, Alec Lightwood.”
[Magnus Bane, City of Heavenly Fire]

 

Magnus era fermo davanti all’armadio della sua camera.
«Cosa bisogna mettersi per uscire con uno Shadowhunter?»
Purtroppo l’abbigliamento non era l’unico problema: aveva detto ad Alec che avrebbe pensato a tutto lui, ma non sapeva ancora dove portarlo.
Aveva sempre immaginato che gli Shadowhunters passassero il loro tempo libero lucidando e affilando armi.
Alla fine decise per un posto non molto frequentato dal Popolo Invisibile, dato che sapeva che al ragazzo non avrebbe fatto piacere essere assalito da un demone, o peggio, essere visto da qualcuno con lui.
Prese dall’armadio un paio di pantaloni di pelle nera e una maglione leopardato rosa corallo.
Guardò l’orologio.
Alec sarebbe dovuto arrivare da un momento all’altro, ma Magnus sapeva che la puntualità non era proprio il suo forte, quindi, una volta pronto, si sedette sul divano –che adesso era arancione fosforescente, con un’imbottitura piuttosto voluminosa- e appoggiò le lunghe gambe sul tavolino.
I minuti passavano, e di Alec neanche l’ombra.
«Come al solito.»
Un altro sguardo all’orologio, più impaziente. Dieci minuti di ritardo.
«E se avesse deciso di non venire?» pensò con una punta di dispiacere acido che si diffondeva nel suo petto.
Si sentì sciocco e rise di se’ stesso. Aveva le farfalle nello stomaco e le gambe di gelatina. In quel momento, nonostante avesse ottocento anni, si sentì un adolescente alle prese con la prima cotta.
Mentre si alzava per prepararsi un drink dove affondare la delusione, qualcuno bussò alla porta.
Lo stregone si alzò, si diede un'occhiata allo specchio, -capelli in ordine con gel e brillantini, trucco perfetto- e aprì la porta.
Si trovò davanti Alec con un sorriso sincero stampato sul volto.
Era il loro primo appuntamento, ma per lui era il primo appuntamento in assoluto.
Se avessero continuato a vedersi, Magnus avrebbe dovuto smetterla di pensare che Alec non sarebbe venuto agli appuntamenti e rassegnarsi al fatto che il suo ragazzo era un ritardatario cronico. Oh Dio. Aveva pensato a lui come al suo ragazzo.
Si distrasse da questi pensieri abbracciando con lo sguardo la figura del Nephilim e notò con stupore due cose.
Primo, si era sforzato un po' di più nell'abbigliamento: portava sempre i jeans, ma almeno sembravano nuovi –e puliti-, e al posto della solita t-shirt aveva un maglione blu che esaltava il medesimo colore degli occhi, a contrasto con i capelli corvini troppo lunghi che gli arrivavano fino al collo e che gli ricadevano sulla fronte in ciocche disordinate. E secondo, non aveva armi addosso, o almeno così gli sembrava.
A quel punto anche lui sorrise, le labbra scintillanti per il lucidalabbra.
«Sei pronto?» chiese Alec, ignorando il fatto che era in ritardo di 15 minuti e lo stregone decise di fargliela passare -per questa volta-.
«Certo.» Magnus si guardò intorno e poi disse: «Oh, un ultima cosa»
Slittò sul pavimento verso l'attaccapanni, per prendere una sciarpa azzurra e dei guanti a mezze dita gialli.
Alec lo guardava con la bocca socchiusa.
«Forse non ha mai visto più colori abbinati insieme» pensò Magnus e sottolineò nella sua mente la parola abbinati.
«Andiamo.» disse lo stregone.
«Dove?» chiese Alec sinceramente confuso, vedendo che Magnus non usciva dalla porta, bensì la chiudeva dietro le sue spalle.
«Andiamo a Central Park.» esordì lui, e sperò che l'espressione che si dipinse sul volto di Alec fosse di piacevole sorpresa.
«Tramite portale. Seguimi.» gli disse, porgendogli la mano, che dopo un attimo di esitazione Alec strinse. Lo stregone notò che era calda e sudata, probabilmente per l’ansia.
«Che dolce.» non poté impedirsi di pensare.
§

Non appena attraversarono la massa bluastra comparsa sulla parete dell'appartamento di Magnus, si ritrovarono in mezzo ad un prato verde.
In quel momento, lo stregone si pentì della sua scelta. Erano le sette di sera passate -il cielo cominciava a scurirsi- e forse non era il luogo più adatto per un primo appuntamento, ma grazie al largo sorriso che Alec gli rivolse, si sentì rincuorato.
«E' stata una bella idea.» disse il ragazzo ed era una delle prime frasi della serata. «E' tranquillo. E non c'è nessuno che...»
«Che ti conosca?» finì per lui Magnus.
Alec arrossì e balbettò: «Non è per te. Tu sei...fantastico.» abbassò lo sguardo. «Sono io.  Mi sento... non vorrei che qualcuno venisse a sapere ehm...» Lo stregone gli fece un cenno del capo per dire che aveva capito. «e lo dicesse ai miei genitori. Tutto qui.» concluse con un'alzata di spalle.
«Davvero mi trovi fantastico?» chiese Magnus, cambiando velocemente argomento. «Non che la cosa mi sorprenda, però, detto da un altro è piacevole.»
«Sì.» disse l'altro.
Lo sguardo e il sorriso di Magnus si addolcirono. «Anche tu lo sei, Alexander.»
«Oh... grazie.»
Si vedeva che non era abituato ai complimenti, ma a sentirsi sempre in secondo piano. Se fosse stato con lui, non sarebbe stato più così. Magnus gli avrebbe dato tutta l'attenzione che meritava. Voleva davvero che tutto andasse bene con Alec.
Anche se si conoscevano da poco, c’era qualcosa in quel ragazzo che lo spingeva ad essere attratto da lui, al punto di non volerlo più lasciare. Di proteggerlo, di non farlo soffrire, di fargli sapere che era importante.
«Beh...» disse, accorgendosi che gli teneva ancora la mano. Senza aggiungere altro, la strinse e lo portò all'ombra di una grande quercia, dove fece comparire una coperta a quadri sull'erba insieme a bevande e pietanze di tutti i tipi.
«Ta-dan!» esclamò Magnus soddisfatto.
«Wow» mormorò Alec, gli occhi che brillavano come quelli di un bambino al parco giochi.
«Forse non ha mai avuto a che fare con molti stregoni prima d'ora.» pensò Magnus inorgoglito e divertito da quella reazione.
Si sedettero e cominciarono a mangiare.
«Cos'è quello?» chiese Alec indicando un piatto di ceramica azzurro con un coperchio a forma di cono.
«E' un tajine.» rispose lui. Alec gli rivolse uno sguardo interrogativo.
«Un piatto tipico marocchino a base di carne e verdure.» spiegò Magnus facendoglielo assaggiare imboccandolo direttamente con la forchetta.
Il ragazzo arrossì e aprì la bocca.
«Mi piace!» sentenziò alla fine riempiendosi un piattino. «Sei stato in...Marocco?» disse tra un boccone e l'altro.
«Sì.» la risposta sembrò secca persino alle sue stesse orecchie, ma non gli piaceva parlare della sua storia al primo appuntamento, nonostante Alec fosse presente quando aveva raccontato della morte di sua madre e del suo patrigno a Clary. Gli occhi gli si rabbuiarono per un secondo.
Alec se ne accorse e poggiò la mano sulla sua sorridendo. «Mi piace viaggiare. Ma non l'ho mai fatto.» disse, spostando l'attenzione su di se' e, sapendo quanto gli costasse, Magnus provò gratitudine nei suoi confronti. «Forse» aveva ripreso lui. «perché ho una paura un po' irrazionale degli arei. E' stupido lo so, che abbia paura di cose così comuni, dato che caccio demoni.»
«Io lo trovo adorabile.» disse Magnus sorridendo e guardandolo negli occhi, per una volta fissi nei suoi. «Tu sei adorabile.»
Alec arrossì, ma non abbassò lo sguardo, anzi, con un sorriso timido alzò una mano tremante e sfiorò il viso dello stregone.
«Si sta facendo tardi.» disse Magnus a malincuore.
«Non ho fretta.» disse Alec. «Se per te va bene restare un altro po' con me... sennò...»
«Mi va.» concluse in fretta l'altro.
«Sai individuare le costellazioni?» gli chiese il ragazzo. «Mia madre le mostrava a me e a Isabelle le sere d'estate quando eravamo piccoli.»
Detto questo, Alec si stese con il capo poggiato sulle gambe di Magnus e iniziò a illustrargli le costellazioni che conosceva.
«Quella è l'Orsa Maggiore. Le sue stelle formano il Grande Carro. Vedi?»
«Sì, sì.» mentì Magnus, troppo impegnato a guardare come la luce della luna si rifletteva negli occhi azzurri del Nephilim e gli illuminava la pelle chiara.
Quando Alec si accorse di avere il suo sguardo puntato addosso, sorrise imbarazzato con le guance ancora rosse e si rialzò, ritrovandosi con il viso a un centimetro di distanza da quello dello stregone.
Magnus appoggiò le labbra sulle sue, poi il contatto divenne più intenso. Alec gli allacciò le braccia dietro il collo, mentre quelle dello stregone stringevano la sua schiena e arrivavano all’orlo della maglietta.
«Non al primo appuntamento» si disse Magnus, e in cuor suo, nonostante gli costasse staccarsi da Alec, seppe che stava facendo la cosa giusta. Avrebbero avuto tempo per tutto. Quella volta voleva fare tutto per bene, non voleva mettergli pressione, ma renderlo consapevole della sua identità e dei suoi sentimenti.
Gli sfiorò di nuovo le labbra e poi si staccò, tenendo ancora tra le dita i suoi capelli.

§

Una volta -ri-attraversato il portale, i due sbucarono nell’appartamento di Magnus.
Lo stregone stava andando verso la cucina per prepararsi un caffè, quando sentì Alec chiedergli: «Possiamo rivederci?»
A Magnus batteva forte il cuore. Quel ragazzo voleva già rivederlo. Lo trattava come fosse un suo pari, non come il Nascosto o il mostro che molti lo consideravano, e che lui stesso si era considerato a lungo.
«Mi piacerebbe.»
L’aveva fatto. Aveva deciso di mettersi in gioco, perché dentro di se’ sentiva che era la cosa giusta, che Alec era quello giusto.
Lo raggiunse e lo strinse tra le braccia, baciandolo di nuovo.
Quando si staccarono, Alec aveva uno dei sorrisi più belli che avesse mai visto, capace di illuminare la notte che scendeva intorno a loro.
Gli diede appuntamento al venerdì seguente e lo salutò, anche se in quel momento, lasciarlo andare era l’ultima cosa che voleva fare.
 
Nota d’autrice:
Hola chicos! In questo capitolo ho raccontato il primo appuntamento di Magnus e Alec, ma vorrei fare un piccolo chiarimento: la Clare ne aveva già parlato nel decimo episodio delle Cronache di Magnus Bane. Quindi, piuttosto che riadattare il suo racconto sotto forma di fanfiction dal punto di vista di Alec, ho preferito inventarmene uno totalmente nuovo. Sin da qui si può vedere che sia Magnus che Alec iniziano chiaramente a provare qualcosa l’uno per l’altra, anche se Alec crede di essere ancora innamorato di Jace, per questo non riesce a lasciarsi andare completamente. Ma non vi preoccupate, lo farà nei prossimi capitoli, dove assisteremo ad un salto temporale: andremo direttamente al loro primo viaggio insieme, ma ci sarà anche qualche accenno allo “sviluppo” della loro storia. Non voglio anticiparvi troppo però. Scusate eventuali errori per le costellazioni, ma non me ne intendo molto. Però se avete qualche consiglio modifico :) Preferite i capitoli con un solo punto di vista o con entrambi?
Lasciatemi una recensione e fatemi sapere cosa ne pensate!
-spazio ringraziamenti-
Ringrazio come sempre i lettori silenziosi <3 e quelli che hanno messo la mia storia nelle ricordate/seguite/preferite <3
Ringrazio _black_rose_, stella13 e _Alien_ e Vampiretta98 che mi seguono dal primo capitolo e mi sento realizzata quando vedo le loro recensioni e che quello che scrivo piace a qualcuno. Grazie!! Continuate a seguirmi <3
Ringrazio la mia amica Enza, che legge tutti i capitoli anche se non appartiene al fandom <3
E di nuovo un ringraziamento va a Classof13, che mi ha consigliato di scrivere qualcosa di nuovo per questo capitolo, e devo dire che quello che è uscito fuori mi piace.
Alla prossimah,
Lu_
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: _Fire