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Autore: Ombra8    28/07/2014    3 recensioni
"Scrivimi una storia Rick, promettilo"
"Te lo prometto".
[In revisione]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Martha Rodgers, Quasi tutti, Richard Castle
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Arriva sempre il momento in cui bisogna far ritorno a casa.
Per quanto i viaggi e la vita da avventuriero siano affascinanti e frenetici ; la calma, il calore di casa e la quotidianità sono aspetti della vita che ad un ventenne danno una sensazione di claustrofobia mentre ad uomo come me, alla soglia dei suoi 40 anni, diventano quasi esigenze necessarie. 
A tutto ciò la nostalgia dei propri cari, dei visi amici hanno favorito a far si che smettessi di vagabondare alla ricerca sempre di nuove storie e decidessi di tornare a casa e rielaborare tutto il materiare raccolto.  

L'aspetto comune di ogni aeroporto è che sono sempre pieni di turisti e gente locale. 
C'è chi corre dai propri cari e chi invece si concede un momento per riacquistare la calma dell'arrivo.

Io sono uno di quest ultimi. Mi godo l' aria di New York. Aria di casa. 

Sono tornato nella mia amata città, dopo un lungo e proficuo viaggio, durato quasi 5 anni.
Sono tornato nella città dalla mille luci colorate, dal cielo che si intravede tra i grattacieli e dai taxi che sfrecciano per le strade.
Con uno zaino in spalla e il trolley cammino per queste strade, tra i negozi alla moda, l'odore dei chioschi degli hog-dog e la folla.
Migliaia di persone che a passo sostenuto si spostano da una parte all'altra della città.
Uomini e donne d'affari vestiti di tutto punto che discutono di appuntamenti e riunioni al cellulare.
Mamme che passeggiano con i propri figli tenendoli per mano.
Curiosi che si fermano ad ogni limousine che accosta al marciapiede, sperando che sia una delle loro star preferite a scendere dall'auto.
E poi ritrovo il ristorantino giapponese, il negozio d'oggettistica indiano e il pub irlandese.

Penso che il bello di quando parti è che sei entusiasta di quello che ti aspetterà.
Potrai vedere luoghi incantevoli e conoscere persone che mai ti saresti immaginato di incontrare.
Potrai raccontare e descrivere i posti che solo i tuoi occhi hanno avuto la fortuna di vedere, arricchire la descrizione anche con particolari propri. 
Ma il ritorno è quello che preferisco.
Ritornare alle proprie abitudini. Ritornare ai propri cari. Agli odori e ai colori del proprio paese.
Il cuore batte forte perché è consapevole di ritornare al punto di partenza.
Si dovrebbe viaggiare non per andare ma per tornare consapevoli di quello che si è visto, di quello che si ha appreso ma anche di quello che si è ritrovato tornando a casa.

Ed a proposito di quello che si ritrova a casa, il mio appartamento di Soho è rimasto come lo avevo lasciato.

Pulito, ordinato e un po vuoto.
Già vuoto perchè la mia cara ex mogliettina ha deciso di appropriarsi di molte cose, prima di andarsene per sempre da questa casa.

All'inizio non volevo accettare di aver fallito. Volevo, davvero che il matrimonio con Meredith funzionasse, ma ormai le aspettative che l'uno aveva nei confronti dell'altro erano cambiate con il corso degli anni. Io volevo una famiglia mentre lei era sempre più impegnata con il lavoro. Io volevo fare un viaggio per tentare di recuperare il nostro rapporto mentre lei era impegnata a tenersi occupata con il regista. 

Ormai non c'era niente che ci tenesse legati, continuavamo per inerzia e questo non mi bastava più, soprattutto dopo aver scoperto della sua tresca con quel pseudo regista del noir. 
Cosi un bel giorno abbiamo messo fine a tutto ciò.
Lei è andata via portandosi con se tutte le cianfrusaglie ed io ho preparato una valigia e uno zaino e me ne sono andato. 
Volevo viaggiare, scoprire posti nuovi e annotare tutto per poi tornare e scrivere un nuovo libro. Magari di un genere diverso da quello che mi aveva dato successo e consentito di cambiare totalmente la mia carriera da giornalista di cronaca nera a scrittore di gialli.

 

Perso tra i miei pensieri mi godo il tepore del sole che entra attraverso le finestre. Mi rilasso pensando che finalmente potrò riaddormentarmi nel mio letto, o usare la mia doccia, o cucinare con le mie amate pentole. 
Tutti i posti del mondo non potranno mai essere più belli e comodi di casa propria.
Questa è una delle poche certezze che ho acquisito con gli anni.


Mi guardo intorno e mi accorgo che dovrò iniziare a dare un ordine a questi scatoloni enormi, contenenti tutti i miei souvenir che ho mandato dai posti in cui mi trovavo.
Mentalmente ringrazio la mia cara sorellina che con grande pazienza ha avuto cura di tutte queste cose. 
Ma sono indeciso se cominciare subito o posticipare di un paio d'ore.

Arrivo alla conclusione che una doccia rinfrescante non può farmi più che bene. 

Questa sarebbe stata la mia intenzione se nell'avvicinarmi alla porta della camera non fossi inciampato in una borsa e non avessi scaraventato il suo contenuto per tutto l'ingresso della stanza.

Libri, riviste e un diario.

Lo guardo incuriosito quasi non lo riconosco, poi tocco il piccolo disegnino di due cuori incastrati  e lo ricordo, il mio memoriale.

"Scrivimi una storia"
Mi vengono in mente queste parole.

Cambio completamente il mio programma serale. 
Mi avvicino al mio letto. Tolgo le scarpe, il maglioncino e i jeans. E rimasto con canotta e boxer mi distendo a pancia in sotto.
Lo apro e con un sorrisino che mi spunta sul viso riconosco il titolo "Una notte d'estate" e poi ben incastrata nella foderina laterale trovo una foto ,un po ingiallita e graffiata, però ben visibile, tanto  da mostrare un ragazzo e una ragazza abbracciati davanti ad un falò, con  una coperta che li avvolge, due mani che si intrecciano e con il volto sorridente rivolto l'uno verso l'altro.

E mi riconosco.
15 anni dopo riconosco quell'istantanea, scattata all'improvviso senza che ce ne accorgessimo. 

Io,lei e l'estate dell'96.


 
Heillaaaaaa.. 
Questa volta non torno con una sola semplice  One -shot, ho deciso di cimentarmi in una storia più impegnativa.
Esattamente non so quanto sarà lunga, dipende dall'ispirazione e dalle dinamiche tra i personaggi. Ma spero di essere in grado di completarla seguendo il progetto che ho in mente. 
Dico in anticipo che probabilmente i tempi di pubblicazione saranno un po lunghi, visto che, almeno per me, si avvicina la partenza per le vacanze ma se avessi la possibilità di pubblicare lo farò senz'altro. 
Quindi... con anticipo ringrazio chi passerà per leggere, criticare, commentare o per altro. 
E ne approfitto per augurarvi BUONE VACANZE. 
Baci.. Vale.
  
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