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Autore: NikyStellina    28/07/2014    6 recensioni
Una donna in carriera, due figli da mantenere da sola, il padre dei quali non ha voluto riconoscerli.
Bella, Madre e Giornalista si ritroverà tra le mani l'invito a un matrimonio.
A quel punto dovrà fare i conti con il passato.
Un passato che porta un solo nome Edward Cullen.
Vi ho incuriosito?
Passate ♥
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, James/Victoria
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Salve :)
Ho deciso di continuare questa storia che all'inizio mi sembrava un po' campata in aria solo perchè ho visto un certo interresse :)
Detto questa vi lascio al capitolo e spero sia di vostro gradimento :)
Besos♥



Capitolo 2

La mattina seguente mi svegliai molto presto, era domenica e non dovevo andare al lavoro così andai in bagno per farmi un bel bagno caldo rilassante, aprì l'acqua e ci misi dentro i sali e il bagnoschiuma, andai in camera mia e presi l'accappatoio lo appoggiai in bagno e entrai nella vasca.
Cominciai a pensare a quale stupidata avevo fatto.
Avevo detto a Rose e Emm che sarei tornata a Phoenix per il loro matrimonio, quindi dopo quattro anni avrei dovuto affrontare il mio passato, un passato che portava un nome, Edward Cullen, un ragazzo bello da togliere il fiato ma al contempo un teppista, uno di quelli che faceva una brutta vita, era solito mischiarsi in risse soprattutto in scenate di gelosia nei miei confronti, e poi con la sua moto faceva corse clandestine, anche James e un'altro ragazzo del posto le facevano : Jacob Black il migliore amico di Edward.
Ricordo ancora quel giorno in cui scoprì di aspettare un bambino...

FLASHBACK

Avevo apena finito di fare due test di Gravidanza ed entrambi erano positivi, tra nove mesi sarei diventata mamma, io ed Edward avremmo avuto un bambino, ero la ragazza più felice del mondo, volevo che ilprimo a saperlo fosse Edward ma per quello che avevo in mente avevo per forza bisogno di un complice, non potevo chiedere a Rose perchè lavorava, Alice si sarebbe fatta scappare tutto con il diretto interessato quindi chiamai Vic e James, e con loro andai in un negozio li vicino a prendere due tutine e due paia di scarpette, uno azzurro e l'altro rosa.
Tornata a casa salì in quella che ormai era diventata camera mia a villa Cullen, avevo il bagno in stanza, comunicante con la stanza di Edward.
Aprì delicatamente la porta della sua camera e notai che lui li non c'era, il letto era disfatto segno che si dovesse essere alzato da poco.
Scesi in cucina e ci trovai Esme
-Esme, dov'è Edward?-
-E' uscito con Carlisle, dovevano andare in un posto e dovevi vedere la faccia che aveva quando suo padre l'ha tirato giù dal letto.- mi disse Esme ridendo.
Io Vic e James scoppiammo a ridere con lei immaginandoci Edward che veniva svegliato da Carlisle.
Tornai di sopra e con Vic rifacemmo il letto a Edward, poi sul letto posai le tutine e le scarpette e tornai nella mia camera e con gli altri facemmo un cartellone con scritto:
"AUGURI PAPA' "
Una volta finito il cartellone lo portai nella sua stanza e lo misi sopra al suo letto attaccandolo con dello scotch.
-Ragazzi è pronto.- ci gridò Esme da sotto.
Prima di scendere guardai un'ultima volta la stanza era tutto perfetto.
Mentre scendevamo le scale Esme disse a James e Vic se si volevano fermare a pranzo, loro accettarono volentieri l'invito, ci sedemmo a tavola ed Alice chiese alla madre
-Mamma ma papà e Ed?- le chiese visto che non erano ancora rientrati.
-Papà mi ha chiamato, dice che tra 10 minuti saranno a casa.- disse Esme sorridendo alla figlia. iniziammo a mangiare e dopo 10 minuti Ed e Carlisle fecero il loro ingresso dalla porta sul retro che portava al garage.
Edward era un po' sudato e così anche Carlisle, erano stati in palestra tutta la mattina.
Appena entrò Carlisle andò a dare un bacio ad Esme e Edward venne a salutare me.
Poi disse: -Mamma vado a farmi una doccia prima di mangiare.- NO!! fu il mio unico pensiero, ma prima di aprire bocca era già sparito su per le scale, guardai Vic e James e mi alzai un po' bruscamente dal tavolo e senza farmi vedere lo raggiunsi lui era sulla porta di camera sua e guardava fisso l'interno.
-BELLAAAA!!!!!- mi chiamò urlando non sapendo che ero esattamente dietro di lui.
-Si?!- gli chiesi io facendomi notare in quel momento.
-Bella cosa significa tutto questo?- mi chiese lui.
-Pensavo fosse ovvio no? Sono incinta paparino.- dissi sorridendogli, ma non avevo capito che lui l'aveva presa in un altro modo.
-Cosa?! NO! non è possibile. Bella dimmi che non è vero! io, io, io non sono pronto per prendermi una responsabilità tanto grande, io sono un teppista, sono solo un ragazzo Bella, siamo solo dei ragazzi Bella! nemmeno tu lo vuoi questo bambino, dimmi che non lo vuoi Bella!.-
I miei occhi iniziarono a gocciolare, e lui se ne accorse perchè poi mi disse:
-No! tu non puoi volere questo bambino Bella, non va bene, siamo troppo giovani, questa è l'età in cui si fanno le cazzate non puoi volere il bambino, ti bruciersti la vita.-
A quel punto non ci vedevo più dalla rabbia e cominciai a urlargli addosso consapevole che avevo pubblico considerato che tutta la famiglia era salita a vedere che cosa fosse successo.
-L'età delle cazzate Edward?! la cazzata più grande la stai facendo tu in questo momento! Stai mandando al diavolo tutto ciò che abbiamo, il nostro amore, si perchè lui o lei che sia è il frutto del nostro amore e lo stai mandando a puttane Edward! Stai buttando via tutto per cosa?! perchè non vuoi smettere con questa vita che fai?! non lo vedi il male che fai alla tua famiglia a TUA MADRE ogni volta che torni a casa coperto di sangue?! non lo vedi che male fai  a TUO PADRE ogni volta che deve venirti a ripescare in qualche cella della stazione di polizia la mattina dopo una rissa?! No tu non lo vedi Edward tu vedi solo te stesso e quella maledetta vita che ti ostini a fare! Sai una cosa?! Vaffanculo Edward!- entrai sbattendo la porta in camera mia, presi il borsone da sotto il lettto poi andai all'armadio e cominciai a tirare fuori tutto quello che c'era, al diavolo l'ordine infilavo nel borsone tutto così alla rinfusa, infatti poi non ci stava posto per altra roba, aprì la porta di scatto e urlai: -ALICEEEE!!- e poi richiusi la porta dopo un po' qualcuno bussò alla porta.
-Sono Alice mi disse.- gli diedi l'ok e lei entrò quando vide il borsone sgranò gli occhi.
-Alice hai percaso una valigia da prestarmi?!-
-Bella ma cosa vuoi fare?! dove hai intenzione di andare in quelle condizioni?!-
-Alice sono incinta ok?! Incinta non malata! e me ne voglio andare! per cui hai una valigia da prestarmi o devo chiamare Rosalie?!.-
-Arrivo.- mi disse lei abbassando lo sguardo e uscendo dalla porta.
Dopo poco rientrò con una valigia enorme, bene mi servirà.
-Grazie Alice.- le dissi fredda forse un po' troppo, perchè le vidi scendere una lacrima, a quel punto mi addolcii un po' e andai ad abbracciarla. lei ricambiò l'abbraccio e entrambe scoppiammo a piangere.
-Non tornerò qui Alice lo sai vero?-
-L'avevo intuito, ma non preoccuparti troverò altri modi per vederti!- mi disse lei.
Finì di mettere la roba in valigia, presi il caricabatterie dal comodino e presi l'iPhone con le cuffie sopra la scrivania.
Controllai in borsa avevo portafoglio e sodi quindi ero apposto.
Scesi di sotto con le valigie e a metà scala mi resi conto della scena che avevo davanti tutta la mia famiglia era li!
Esme piangeva mentre Carlisle la stringeva forte, Rose mi guardava e anche lei aveva le lacrime agli occhi, e forse un gioco di luci mi face notare che anche Emmett dietro di lei stava piangendo Jasper mi guardava triste. C'erano tutti. Lui no!
A quel punto approfittai dell'assenza di lui e dissi a loro:
-Non ha voluto prendersi le sue responsabilità, io qui non posso continuare a stare, mio fagio o figlia che sia non avrà un padre, ma avrà una famiglia, avrà me e avrà voi, non vi impedirò di vederlo o vederla, voi- dissi rivolgendomi a Esme e Carlisle- siete i suoi nonni, e non perchè siete i suoi genitori ma perchè siete i miei genitori- Esme pianse di più- E voi- dissi rivogendomi agli altri -siete i mie fretelli e le mie sorelle, per cui sarete zii, a voi posso dirlo Auguri ragazzi- dissi e andai ad abbracciarli a tutti Esme mi strinse in un abbraccio stritolatore e pianse tantissimo.
-In camera sua ci sono le tutine e le scarpette sono tue Esme prendile.-
-Grazie- mi disse e mi abbracciò di nuovo.
Salutai gli altri poi mi diressi in salotto e presi due foto, una era una foto della mia famiglia con me e lui inclusi, l'altra ritraeva me e lui. Le infilai in borsa presi le chiavi della mia macchina e feci per uscire di casa quando sulla porta trovai James e Vic con altrettanti bosrsoni decisi più che mai a non lasciarmi da sola.
Andammo in garage, -Dove andiamo?- ci chiese James.
-Lontano, non so dove ma lontano siete proprio sicuri?!- chiesi a loro.
-SI!- mi rispose Vic, -Andiamo a New York mia zia a una casa abbastanza grande per ospitarci qualche giorno, finchè non troviamo qualcosa solo per noi.
Salimmo sulla mia macchina e sfrecciammo via da quella casa, da quella vita, dal padre dei miei figli.

FINE FLASHBACK

A farmi tornare con i piedi per terra ci pensarono i miei figli che entrarono in bagno e trovandomi nella vasca vollero fare il bagno con me.
Li feci entrare e alla fine più che lavarci noi lavammo il bagno, tra giochi e schizzi la schiuma sparì.
Uscimmo tutti e tre dalla vasca mi misi l'accappatoio e lo misi anche a loro.
Lucas si sedette sullo sgabello che c'era in bagno mentre io sistemavo Liz, asciugai i capelli a entrambi poi andai a vestirli.
Poi loro andoro a guardare la tv sul divano e mi vestì io, dopodiche pulì il bagno.
-Posso?- mi chiese Vic sulla porta mentre io sistemavo il bagno.
-Certo, dimmi.- le dissi io sorridendo.
-Sei proprio sicura di voler andare?- mi chiese lei.
-No, ma Rose per me è una sorella e lei mi vuole come testimone al suo matrimonio, non posso non esserci, devo farmi forza e affrontare il mio passato.- le dissi.
-Va bene, quante settiamne dobbiamo stare via?-
-Penso non più di due settimane perchè?- le chiesi.
-Per questo!- mi disse lei mostrandomi un foglietto

Cara Vic e Cara Bella.                                                                

             Scusate se sono andato via così...

                          Ma prima che voi torniate a Phoenix ho un conto in sospeso da saldare,
            Un pugno che aspetta di essere tirato da quattro anni.
                            So che se vi avrei detto qualcosa mi avrete fermato quindi vado via ora sono le quattro di notte..
          Vi auguro un buongiorno ♥
           Date un bacio ai bimbi da parte mia ♥

                                                                          Un bacio

                                                                                                          James♥


-Edward- ci lasciammo scappare entrambe.
-Partiamo domani!- dissi io - ora chiamo Anna e le spiego la situazione.-
-Io intanto vado a fare le valige.-
-Ok.- le dissi poi presi il telefono e chiamai la mia capa.
"Pronto" disse lei.
-Anna sono Isabella.-
"Dimmi cara hai bisogno?" mi chiese lei.
-In effetti si, avrei bisogno di due settimane di permesso sa m la mia migliore amica si sposa e io sono la sua testimone.-
"Sarai sempre reperibile per quanto riguarda il giornale" mi chiese lei.
-Certo naturalmente qualsiasi cosa per telefono o per E-Mail- le dissi.
"Allora va bene, divertiti cara"
-Grazie Anna- le dissi e chiusi la chimata presi delle valige e le misi sul letto.
Mentre tiravo fuori i vestiti dall'armadio chiamai Laurent, dovevamo partire subito!
"Signorina Swan mi dica" mi disse a lui appena rispose.
-Laurent, mi prepareresti la Ferrari davanti casa?-
"Mi dispiace signorina ma la macchina l'ha presa il signorino James"
-Allora prendi la Limousine, devo andare a Phoenix.- gli dissi.
"Subito signorina". disse e chiuse la chiamata.
Uscì dalla mia stanza.
-Bambini mettetevi le scarpe perfavore.- gli dissi mentre mi dirigevo in camera loro a prendere la loro roba.
Quando entrai vidi Vic alle prese con le valige.
-Grazie Vic.- le dissi per poi continuare. -James ha preso la mia Ferrari!.-
-Oh no, e ora dobbiamo prendere l'aereo?-
-Nono, la mia Limousine.- le risposi.
Tempo venti minuti avevamo tutto pronto, mettemmo le valige in macchina e partimmo.
-Mamma ma non dovevamo partire mercoledì?- mi chiese Lucas.
-E poi perchè lo zio James non viene con noi?- chiese Liz.
-Infatti hai detto bene dovevamo partire mercoledì ma lo zio James è partito prima per andare ha fare una cav...- stava dicendo Vic ma le tirai una gomitata e lei si fermò.
-Doveva sbrigare una commissione e così siamo partiti anche noi oggi.-
Tempo di 5 ore eravamo a Phoenix. Sentivo già odore di casa e lo stesso valeva per Vic.
Laurent abbassò il divisore e mi chiese:
-Signorine mi dovreste indicare la strada, siamo appena entrati nei confini di Phoenix.- ci dsse lui.
Io e Vic ci mettemmo sedute dietro di lui e continuammo a indicargli la strada fino a quando non arrivammo a villa Cullen, nel frattempo i bambini giocavano tra loro alla morra cinese, data l'ultima indicazione io e Vic tornammo ai nostri posti e Laurent rialzò il divisore. Ci mettemmo a giocare con i bambini., che dopo un po' si addormentarono, quando Laurent ci disse:
-Siamo arrivati signorine.- e scese dall'auto venendoci ad aprire la portiera.
La prima a scendere fu Vic che era la più vicina alla porta, poi io mentre i bambini li lasciai che dormivano per godermi quello spettacolo magnifico che era casa Cullen.
Io e Vic ci guardammo
-Bentornate a casa!-  dicemmo insieme e scoppiammo a ridere, una risata che non sfuggì dentro casa di fatti Jazz ci venne in contro e ci abbracciò, seguito a ruota da Emmett.
Esme ci soffocò entrambe e poi ci disse:
-Vi aspettavamo per mercoledì-
-Sorpresa!- le dissi io.
-Dov'è?!- fu l'unica domanda di Vic.
-Ti riferisci a James?- le chiese Jazz.
-Si- gli rispse Vic.
-Dentro- gli rispose Emmett.
-Andiamo tesoro entriamo-Mi disse Esme.
-Aspetta.- le dissi e tornai in macchina a svegliare le mie due pesti.
-Tesoro siamo arrivati- dissi piano a entrambi per svegliarli.
Loro scesero e si buttarorno letteralmente addosso alla nonna.
Poi salutarono gli zii e gli chiesero di Rosalie, l'unica zia che avevano conosciuto, Emmett disse che era a lavoro.
Rosalie lavorava per una agenzia di moda, la Denali's mode "Governata" da tre sorelle Tania Kate e Irina! Le regine indiscusse della moda Mondiale!
-Esme, avresti una camera per Laurent?- chiesi a lei prima di entrare in casa.
-Assolutamente si.- mi disse lei e entrammo in casa.
James era sul divano con le mie pesti in braccio ma aveva una faccia misto tra lo sconvolto e la soddisfazione, segno che aveva fatto quello che voleva ma se ne era anche pentito.
-Scusa- fu la sua unica parola appena mi vide.
-Ah James che cosa dobbiamo fare con te?!- gli dissi io sarcastica.
Poi mi resi conto che all'appelo mancava Carlisle.
-Esme dov'è Carlisle?-
esme guardò James e poi mi disse :-All'ospedale.- e abbassò lo sguardo triste.
-James, fino a quasto punto?! Davvero?!.- ora capivo perchè quello sguardo negli occhi di James. Andai da lui, lo presi per un braccio facendo attenzione ai miei figli che vennero presi da Vic e da Esme e trascinai James in cucina prendendo anche Emmett.
-Cos'è successo Emmett?!-
-Stamattina è arrivato JAmes, e dopo le feste da parte di tutti ci ha chiesto dove fosse Edward. Noi gli abbiamo detto "E dove vuoi trovarlo a quest'ora del mattino?", lui ha capito e è andato in camera sua solo quando sentimmo le urla salimmo a vedere e James lo stava riempiendo di pugni continuando a ripetere: "Questo è per Bella, Questo è per Lucas e questo è per Liz!" ripetendo questa frase all'infinito lo aveva ricoperto di sangue.- mii raccontò Emmett.
Guardai James e lui disse:
-La prima volta ho solo detto "
Questo è per Bella, Questo è per Lucas e questo è per Liz!" ma quando lui mi ha detto "James chi diavolo sono Liz e Lucas?" li mi ha fatto montare la rabbia e così gli ho detto "i tuoi figli idiota che non sei altro!" e ho continuato con quella frase per la rabbia.- mi disse lui.
-Un pugno è?!- gli dissi sarcastica.
-All'inizo era così ma poi non ci ho visto più!- mi disse James -Approposito grazie fratello per avermi fermato, se non ci fossi stato tu non so cosa avrei fatto. disse rivolgendosi a Emm.
-Dov'è Alice?- chiesi io di punto in bianco.
-E' andata con papà e Ed all'ospedale.- mi disse Emm.
Bene, li non mi sarebbe scappata, avrei usato lo studio di Carlisle e non ci sarebbero sati problemi.
-James le chiavi della macchina?-
-Eccole.- e me le lancia.
-Dov'è?-
-In garage.-
-Bene, saluatate i bambini, io torno prima di cena.-
Salì in macchina e mi diressi all'ospedale, arrivata li chiesi del dottor Cullen un'infermiera mi disse dove potevo trovarlo e ci andai subito.
Arrivata al quarto piano, girai a destra ed eccola li! Aveva fatto crescere i capelli e quasi stentavo a riconoscerla.
Alice Cullen!







Sciau Bellezze C:
Che ne dite di questo capitolo?
Spero di sentirvi numerose :D
Besos Niky♥
  
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