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Autore: whitemushroom    29/07/2014    2 recensioni
The Lord of Murder shall perish, but in his doom he shall spawn a score of mortal progeny. Chaos will be sewn from their passage. So sayeth the wise Alaundo.
Una serie di short-fic nate dall'amore di un videogioco che in pochi conoscono. Sperando di attirare qualcuno a giocarci!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Personaggio: Ajantis Ilvarstarr
Genere: Introspettivo, Malinconico, Missing Moments. Canon
Rating: verde
Avvertenze: stranamente nessuna


Delusory Knight

Da quanto tempo è lì dentro?
L’ombra della grande statua di Helm si allunga, segno che è passata più di un’ora da quando lei è entrata. Anche gli altri iniziano a mostrare segni di nervosismo, Korder si è alzato mugugnando tra sé mentre Loya tamburella le unghie sullo scudo con un ritmo serrato che non mi piace.
Cosa diavolo stai combinando, Mazzy?
Le quattro persone prima di lei hanno impiegato al massimo mezz’ora, e tutti non hanno fatto altro che complimentarsi tra loro per il paladino che presto sarà il loro mentore; la prova è un combattimento contro dei manichini, nulla che lei o io non possiamo superare. Ci siamo allenati talmente tante volte che sono quasi dispiaciuto all’idea di non potermi confrontare con degli altri candidati, magari anche con delle armi di legno o delle semplici cotte di cuoio. Quel ragazzetto sbarbato che è appena entrato al servito di sir Reirrac e lo sta gridando ai quattro venti impugna il giavellotto come una zappa e lo scudo come un battipanni … Per un attimo mi immagino che i maestri esaminatori la stiano trattenendo per ammirare la sua bravura con l’arco, o la velocità con cui può disarmare una guardia, ma quando le porte dell’edificio si aprono capisco che non è andata come pensavo.
Nemmeno a questa distanza riesce a nascondere le venature rosse che giacciono nei suoi occhi.
Uno degli aspiranti prova idiotamente a chiederle come è andata, ed in un attimo si ritrova a faccia in giù per le scale, con un bel livido sullo stinco. E ne avrebbe anche un paio sulla faccia se non mi intromettessi. Bloccare Mazzy alle spalle non è un’idea geniale, ma la conosco troppo bene e quando sta per fracassarmi una caviglia mi scanso al momento giusto ed il suo piede trova soltanto l’aria. “Mazzy, adesso calmati!”
“Non una parola, Ajantis. Ne ho sentite anche troppe oggi”.
Alcuni soldati del Cuore Radioso guardano nella nostra direzione; è chiaro che la piccola zuffa non è passata inosservata, e so che trattenere la mia amica è l’unico modo sicuro per evitare che venga accompagnata fuori di qui con una balestra puntata alle spalle o su un carro diretto alle prigioni. Fissa le guardie con un’occhiata di sfida, e allento la presa solo quando i suoi muscoli si rilassano e l’attenzione degli altri aspiranti paladini si concentra sul ragazzo che è appena entrato tra mille auguri di incoraggiamento.
“Oh, lui sicuramente riuscirà a superare la prova. Dopotutto è un ricco, nobile, importante umano”.
E non mi sfugge il veleno con cui pronuncia l’ultima parola.
“Mazzy, in caso te ne fossi dimenticata anche io sono un ricco e nobile umano, ma questo non …”
“Sì che c’entra qualcosa. C’entra tutto, in realtà”.
È strano vederla piangere. Non ha mai pianto, nemmeno quando è caduta nel burrone vicino al capanno dei Corthala e vi è rimasta due giorni con entrambe le gambe rotte; è sempre stata lei a prendere le decisioni, a trascinarmi la notte nella foresta per andare a caccia di lupi o a balzare nel covo dei ladri che stavano derubando il villaggio nelle colline Umar. Tutte le estati che trascorrevo con la mia famiglia sulle colline si trasformavano in epiche battaglie solo grazie alla testardaggine di quella piccola halfling che non ne voleva sapere di lavorare in taverna o fungere da dama di compagnia per le nobildonne in vacanza. E non riesco a credere che lo sguardo furioso che mi sta rivolgendo sia lo stesso che sognava di combattere contro legioni di giganti, spade alla mano sotto il vessillo del Cuore Radioso.
“Tu diventerai un paladino, Ajantis. Lo hai scritto nel sangue e nel tuo cognome. Nessuna porta ti si chiuderà davanti”.
“Ma cosa è successo? Non riesco a credere che il tuo stile di combattimento non …”
Lei sputa per terra, la tristezza stavolta trasformata in una maschera di rabbia. “Cosa è successo? È successo che gli esaminatori … aspetta, come hanno detto … non dubitiamo del tuo cuore, piccola halfling, ma della portata del tuo braccio … e mi hanno persino chiesto se volevo una fetta di torta per consolazione. Un vecchio signore ha provato a spezzare una lancia in mio favore, ma tutti hanno riso di me”.
“Io non ho mai riso di te, Mazzy. E non lo farò mai”. Perché non ci trovo nulla da ridere nel nostro sogno. Non c’è nulla da ridere nel sognare di battersi spalla a spalla come compagni d’armi e come amici, soli davanti ad orchi, licantropi e giganti per difendere il nostro paese. Ho sempre creduto di essere un debole, se fosse dipeso dal giudizio del mio maestro d’armi avrei riposto la spada e mi sarei dedicato alla gestione degli affari di famiglia a Waterdeep; e se adesso sento di poter affrontare anche un drago a mani nude è perché ho trovato qualcuno che mi ha spinto a credere in qualcosa di diverso, a coltivare un sogno che altrimenti sarebbe rimasto chiuso in qualche buio angolo della mia mente. E fa un certo effetto sapere che non potremo continuare insieme. Ancora di più quando realizzo che tra i due non sono certo io quello più adatto ad andare avanti. Posso ancora …
“Non ci pensare nemmeno” risponde lei. Si asciuga gli occhi col dorso della mano e cerca di assumere di nuovo l’espressione autoritaria che conosco. Anche se non le riesce molto bene. “Tu adesso vai ed insegui il tuo sogno. Ti auguro solo di trovare un maestro migliore di quei quattro idioti lì dentro. E se ogni tanto avessi voglia di raccontarmi qualcuna delle tue epiche imprese … sai dove trovarmi”.
Prima ancora che io possa aggiungere altro mi dà le spalle, e con il suo lieve passo impercettibile è già arrivata alla porta del tempio. La sala dietro di me si apre, ed il ragazzo esce portato in trionfo da tutti gli altri compagni. Uno degli esaminatori esce, con una pergamena in mano.
“Ajantis Ilvarstarr”.
  
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