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Autore: amanda mellark    29/07/2014    0 recensioni
I 67. Hunger Games stanno per cominciare e Midnight, proveniente dal lussuoso distretto 1 vuole assolutamente vincere questi giochi giocando da favorita. Lei può farcela, è abile, coraggiosa, forte e riesce a uccidere senza batter ciglio. Ma con il passare del tempo, problemi inaspettati sconvolgono la ragazza e lei inizia a dubitare se è veramente all' altezza.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia opportunità

 

Ecco che arriva Sequoia, l' accompagnatrice fosforescente assegnata al nostro distretto. Oggi porta un vestito giallo fluorescente, che le arriva sopra le ginocchia e su tutto il vestito ci sono diamanti azzurri e rosa che scintillano alla luce solare. Sulla testa porta un cappello a forma di piatto, sopra sono state piazzate pietre enormi sempre dei colori rosa e azzurro, il tutto porta ad un risultato orribile. Anche le sue scarpe non sono da meno, il tacco è alto ben 15 cm e sono piè sottile di un cavo, non riesco proprio a capire come riesce a camminare con quei cosi ai piedi.

Nel distretto 1 esiste un regola alla mietitura, cioè: prima si deve estrarre il tributo dalla boccia, e solo dopo che l' accompagnatore ha letto il nome, qualcuno si può offrire volontario. Il motivo per questa regola non l' ho ancora capito, ma probabilmente per moltiplicare la tensione.

Finalmente il cortissimo film propaganda che viene mostrato ogni anno è terminato e il sindaco è riuscito finalmente a concludere il suo discorso noiosissimo, adesso la nostra cara sequoia balla (così sembra almeno) fino alle bocce con i nomi delle ragazze, estrae un bigliettino bianco piegato accuratamente, balla di nuovo fino al microfono, fa una pausa di tensione di due secondi e legge finalmente il bigliettino:,,Krystallia Dirison”

Corro il più velocemente possibile attraverso la folla e grido con la mia voce più dura:,,Mi offro volontaria, voglio essere io il tributo dei 67. Hunger Games.”

,,Magnifico, perfetto, perfettissimo! Sali sul palco cara!”

La folla sotto di me mi guarda scioccata, quegli idioti non pensavano che qualcuno sarebbe stato così veloce a offrirsi, ho la tentazione di ridere in faccia a tutto il distretto, ma ci sono centinaia di telecamere qui intorno, e io devo tenere la mia maschera da favorita.

,,Come ti chiami tesoro?”

,,Midnight Willows, 17 anni.”

,,Molto bene, conoscerete questa fantastica giovane ragazza con il passare del tempo, ma adesso è arrivato il momento di estrarre il tributo maschile di quest' anno!”

Non ho mai fatto caso, con quale velocità parla Sequoia, sicuramente a Capitol City questo suo accento è normale.

,,Lanter Wore”

Il ragazzo è molto magro ed ha soltanto 12 anni, molto strano per il nostro distretto, ma ben presto un ragazzo biondo e estremamente carino si offre volontario. Molto bene, potrebbe essere un alleato molto utile nell' arena. Si chiama Silver e ha già 18 anni. Per un istante di secondo, il suo viso mi sembra famigliare, ma non mi ricordo dove avrei potuto averlo visto, probabilmente nell' accademia per favoriti.

Ci scambiamo uno sguardo complice, Sequoia cinguetta qualcosa al microfono, poi veniamo spediti in due stanze diverse, io in una con la porta dipinta di oro e lui in una argentata, che ironia! Coincide con il suo nome!

Mi aspetto solamente un saluta da parte della mia famiglia, ma come prima, entra dalla porta la mia allenatrice privata. Me l' avevo quasi scordata, lei è una vincitrice di un' edizione passata degli Hunger Games e i miei genitori la pagavano da quando ero una piccola bambina di 5 anni, per essere preparata al cento per cento ai giochi. Lei mi dava consigli nell' accademia e per l' arena.

,,Sai benissimo quale compito hai nell' arena. Sei una favorita, e tu hai le capacità di tornare viva e vegeta, con la corona da vincitrice a casa. A Capitol City devi far colpo sui capitoli e alla cornucopia devi uccidere più tributi possibile. Resa sempre concentrata e non lasciarti prendere di soppiatto, capito?”

Annuisco, tutto questo me l' avrà ripetuto centinaia di volte in passato. Lo so che vincerò, sono il tributo più forte e sono semplicemente condannata a vincere!

Ci salutiamo e lei se ne va, il suo lavoro è finito. Appena uscita, entrano mamma e Morning, non mi sono sorpresa che papà non è venuto. Mamma non la smette più di incoraggiarmi, cosa che non mi serve neppure, e mi fa mille complimenti e Morning mi cade tra le braccia e una lacrima le riga il viso. Lei non mi capisce, non ha mai messo piede nell' accademia, è sempre stata alla larga da quel edificio. La stringo a me e la lascio cautamente andare. Do a entrambe un bacio sulla guancia e già arriva un pacificatore e mi costringe a entrare nel treno diretto alla capitale.

Alla stazione ferroviaria ci sono centinaia di persone arrivate per congratularmi, farmi gli auguri di buona fortuna o semplicemente per venire ripresi dalle telecamere che stanno filmando la nostra partenza.

Decido di recarmi nella mia cabina per contemplare il mio regno, ma una mano ghiacciata si posa su una spalla e mi ferma.

 

 

 

NOTA DELL' AUTRICE:

Ciao!!

Ecco a voi il secondo capitolo della mia nuova storiella! Spero vi sia piaciuto, recensioni sono sempre gradite!!

Baci

Amanda

  
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