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Autore: jessthesohodoll    29/07/2014    2 recensioni
Fiona Ward ha 15 anni quando decide di seguire le orme di famiglia e entrare nell'Accademia dello SHIELD. cinque anni dopo quel giorno è arrivato: la consegna dei distintivi. Ma non si aspetta che la sua prima missione sarà a bordo del Bus,con la sua strampalata famiglia. Primissima fic SkyeWard che scrivo...please be nice! enjoy!
Genere: Science-fiction, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Leo Fitz, Nuovo personaggio, Skye, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mission #4
Mothers & Superpowers



Era tutto incominciato quasi per caso.

“Quando avrò i miei superpoteri anche io?” chiedeva sempre Fiona a sua madre quando era piccola.

“Non sappiamo neanche se gli erediterai tesoro” diceva sempre Skye

“Ma io voglio essere una fatina come te, mamma” rispondeva Fiona.

“Amore, tu sei già la piccola fatina della mamma, lo sai?” le rispondeva Skye.


 

Ma alla fine, i tanto agognati poteri arrivarono anche per Fiona. All'inizio era apparso sotto le sembianze di un lieve formicolio sulla punta delle dita, che solo Fiona riusciva a percepire.Sapeva bene che prima o poi sarebbero arrivati anche a lei. Era sempre stata una bambina speciale, come le diceva nonno Phil, l'unica bambina per metà umana e per metà aliena sulla faccia della terra.

Ecco perchè non si scompose più di tanto, quando notò le prime scintille sprigionarsi dalla punta delle sue dita, anzi era eccitata.


 

“Mamma, guarda! Ora sono come te” disse Fiona.

“Oh, non è decisamente un cosa buona tesoro” disse Skye preoccupata.

“Allora Simmons, che notizie ci porti?” chiese Grant, quando Jemma esaminò Fiona.

“Mi spiace dirlo Ward, ma sembra proprio che tua figlia abbia ereditato i poteri di Skye”

“Due contro uno” disse Skye “Ora non puoi vincere”


 

Fiona era una bambina di 12 anni come tante altre, e di certo sprigionare bolle di energia dai palmi delle mani non era poi così male. Ma si sbagliava. I suoi poteri furono letteralmente fuori controllo per il primo anno. Ogni volta che si arrabbiava, le dita incominciavano a formare scintille e sia lei che i suoi genitori vivevano con il terrore che Fiona potesse incendiare qualcosa, o peggio, fare del male a qualcuno.

“Mamma, sono un mostro” disse Fiona piagnucolando.

“Oh, bambina mia. Non sai quanto mi dispiace”


 

Da quando era nata Fiona, non c'era stato giorno in cui Skye non avesse pregato che la figlia non ereditasse i suoi poteri. Sapeva bene cosa voleva dire convivere tutti i giorni con la pura di incendiare qualcosa, o di fare del male a qualcuno. Anche i suoi poteri erano stati letteralmente fuori controllo per il primo anno, ma nel suo caso non c'era nessuno che potesse insegnargli come incanalare l'energia, o direzionare le bolle, o tenere a bada le scintille. Quindi, non c'era assolutamente niente che potesse fare se non allenare sua figlia.

“Canalizza l'energia sul palmo tesoro” disse Skye.

“Così mamma?” chiese timidamente Fiona, mentre la fioca luce di una bolla appena formata iniziava a propagarsi dai suoi palmi.

“Bene, perfetto” disse Skye “Stai andando benissimo tesoro. In questo modo potrai direzionare meglio la bolla e dargli più potenza quando la lanci”

“Wow tesoro” disse Grant “Tua madre riusciva a controllarle così bene solo dopo anni di allenamento”

“Grazie Grant” disse Skye “Ma non sei di nessn aiuto”

Per il suo quindicesimo compleanno, Fiona era finalmente in grado di controllare i suoi poteri.


 

Tutti all'interno del Bus erano a conoscenza dei loro poteri, tranne i gemelli Fitz.


 

“E per il loro bene tesoro” gli disse Grant “Almeno finchè non sarai in grado di controllarli”


 

A Fiona non piacque l'idea di dovergli tenere nascosto una cosa simile, ma capì che la sola idea di potergli fare del male era mille volte peggio. Erano i suoi migliori amici, i suoi cugini ma anche un po' come fratelli per lei.

Tenerglielo nascosto in accademia fu relativamente facile. Fiona frequentava Operazioni, mentre i gemelli Scienze e tecnologia, e si incontravano solo la sera, ovvero quando Fiona era talmente stanca da sentire a mala pena il formicolio sulla punta delle dita.

Una volta tornati sul Bus, invece, le cose si complicarono.

“Ottimo allenamento” disse Grant, bevendo un sorso d'acqua.

Ogni tanto, la famiglia Ward si concedeva un allenamento di gruppo, con Grant che allenava sia la figlia che la moglie.

“Già” disse Skye “Fiona, devi assolutamente insegnarmi quel calcio”

“Oh è semplice mamma” disse Fiona “é solo una variazione del calcio di nonna. Invece di colpire lo sterno si colpisce lo stomaco”

“Oh, ecco perchè mi sembrava così diverso” disse Skye “E i tuoi poteri? Ancora sotto controllo?”

“Certo mamma” rispose Fiona “Li mantengo allenati. All'accademia andavo sempre al poligono di tiro dopo l'orario di chiusura. Ero diventata amica di Matt, il ragazzo che lo gestiva. Mi faceva fare pratica dopo l'orario di chiusura e in cambio mi chiedeva di aiutarlo con le lingue straniere”

“E chi è questo Matt?” chiese subito Grant.

“Prima o poi nostra figlia si sposerà. Lo sai questo vero?” disse Skye.

“E troppo pretendere che non accadrà mai?” chiese Grant.

“Non badarlo” disse Skye “Avanti, fammi vedere”

“Skye, non mi sembra una buona idea” disse Grant, indicando le porte del laboratorio.


 

All'interno c'era l'intera famiglia Fitz, alle prese con il nuovo prototipo di Icer 3.0. Sarah e Jemma avevano progettato una dendrotossina a dir poco letale, mentre Leo e Daniel si erano occupati della meccanica, facendo in modo che la pistola sparasse il proiettile a una velocità di 10 km/h.


 

“Oh, sono tutti indaffarati con i nuovi Icer” disse Skye “Non si accorgeranno di niente. Avanti, fammi vedere”

“Va bene” rispose Fiona, mentre una bolla di energia luccicante incominciò a fluttuare sul suo palmo.

“Che diamine è quello?” chiese una voce inorridita dietro di loro.

“Io lo avevo detto” disse Grant.

Appena Fiona si voltò, trovò entrambi i gemelli sulla soglia del laboratorio mentre la fissavano con sguardi attoniti.


 

“Ragazzi, posso spiegare” disse Fiona.

“Che cosa? Che sei una mezza aliena e che c'è lo hai tenuto nascosto per tutto questo tempo?” chiese Sarah.

“Sarah Meredith Fitz, chiedi subito scusa a Fiona!” disse Jemma.

“Credevo ti fidassi di noi Fiona” disse Daniel serio.

“Io mi fido di voi” disse Fiona.

“Ma non abbastanza vedo” disse Sarah.

“Andiamo Sarah, non voglio nemmeno starla a sentire” disse Daniel, mentre rientrava all'interno del laboratorio con sua sorella.

“Cercheremo di fargli ragionare” disse Leo, mentre si sentiva Jemma urlare in lontananza “Sarah Meredith e Daniel James Fitz, sono tremendamente delusa dal vostro comportamento...”

“Oh tesoro” disse Skye “Mi dispiace così tanto”

“Vedrai, andrà tutto bene” disse Grant, mentre abbracciava la figlia insieme alla moglie.

“Tranquilli, va bene così” disse Fiona “Sapevo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato”


 

***

Le ci vollero due ore prima di trovare il coraggio di andare in laboratorio. Già sulla soglia poteva sentire le urla di Sarah e Daniel.

“Era per il vostro bene” disse Jemma.

“Non mi importa” disse Sarah “Avevamo il diritto di sapere”

“Sarah, non usare quel tono con tua madre” disse Leo.

“No, Sarah ha ragione.” disse Fiona interrompendogli “Non sapete per quanti anni ho cercato di convincergli, dicendo che non volevo tenervi nascosto una cosa così importante, ma alla fine era meglio così”

“Credevo che fossimo come fratelli per te Fiona” disse Daniel “Credevo ti fidassi di noi”

“Non lo avremo detto nessuno” aggiunse Sarah, mentre anche Coulson e May si erano aggiunti al gruppo.

“Non volevo farmi del male” disse Fiona “All'inizio faticavo a mantenere sotto controllo i miei poteri e vivevo con il terrore che potevo fare del male a qualcuno, sopratutto a voi due”

“Ok, mi sembra una scusa accettabile” disse Sarah sorridendo.

“E forse abbiamo un po' esagerato” disse Daniel.

“Oh Ragazzi!” disse Fiona, abbracciando entrambi “Siete come fratelli per me, non avrei mai dovuto tenervelo nascosto”

“No, a noi ci dispiace” disse Sarah “Scusa se ti ho chiamato “mezza aliena””

“E poi avere un'amica che fa bolle di energia è fico” disse Daniel.

“Ok, ora non esagerate” disse Leo.


 

“Ma quindi come funzionano?” chiese Sarah curiosa “Ti fa male?”

“Solo un po' di formicolio” disse Fiona.

“Ce ne fai una?” chiese Daniel.

“Si, mi sembra giusto” rispose Fiona, mentre una palla di energia rossa incominciava a fluttuare sopra il suo palmo, per poi andare a fluttuare vicino alle teste dei gemelli.

“Fico” dissero i due gemelli in coro.

“E tu zia Skye? Anche tu le sai fare?” chiese Sarah.

“Certo!” disse Skye “Da chi credi che le abbia ereditate, scusa?” e creò anche lei una bolla di energia che andò a fluttuare vicino alla testa dei gemelli insieme a quella della figlia.

“E tu zio Grant? Niente bolle?” chiese Daniel.

“Oh no Daniel!” disse Grant “Le bolle le lascio alle donne di casa, a me basta la rabbia asgardiana”

“Ragazzi, sia Skye che Fiona sono state inserite nell'Indice e sono riconosciute con lo stato di 0-8-4. Gradirei che vi terreste per voi questo piccolo segreto” disse Coulson.

“Certo, sappiamo come funziona il protocollo Nonno” disse Daniel.

“Bocche cucite” disse Sarah, chiudendosi la bocca come se fosse una zip.


 

E finalmente Fiona poteva tirare un sospiro di sollievo, contenta che le cose fossero andate per il meglio.


 


 


 


 


 


 


 

Agent Soho Doll corner:

Con questo capitolo sono un attimo uscita dalla storia, ma ci torneremo presto. Zio Maynard non l'avrà vinta.


 

Questo era un capitolo necessario, altrimenti in seguito non avreste capito perchè Fiona o Skye erano in grado di creare bolle di energia dalle mani, come se fossero delle Super sayan.


 

In più, non ho mai dato un po' di spazio ai FitzSimmons e ai loro gemelli, e le cosa mi rattristava. È sempre stata una fic molto “Famiglia Ward-cetrica” come se mi fossi dimenticata che ci fosse un'altra famiglia all'interno del Bus.


 

Ci vediamo domani!


 

Chissà che cosa aggiornerò? *Suspens*

-jess

  
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