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Autore: MrAlexander    29/07/2014    1 recensioni
La storia racconta le ventiquattro ore precedenti dell'assassinio di James e Lily, dettagliata ora per ora. E' una storia composta di ventiquattro capitoli che tenta di far emergere il lato umano dei personaggi, cercando di dare il giusto spazio a ognuno di loro, immaginando reazioni e stati d’animo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
Capitoli:
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Remus era svenuto per qualche ora che parve un secolo e, quando si risvegliò, aveva completamente perso la cognizione del tempo. Le voci erano come ovattate e distanti, la completa oscurità della stanza, le persistenti ragnatele, lo convinsero che si trovasse nuovamente nelle segrete di Villa Malfoy già indebolito dal veleno iniettato da Piton. Cercò di reggersi in piedi, barcollante, e raggiunse a tentoni la piccola finestrella con la grata in ferro in modo da poter scorgere il cielo. Uno scuro fitto continuava a persistere, si convinse che in quella sudicia cantina, ci sarebbe morto di certo.

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Intanto, era appena passato un quarto d'ora dalla convocazione istantanea dei due Mangiamorte presso il Ministero della Magia, ed il grosso porticato di Villa Malfoy si spalancò nuovamente e sulla soglia apparvero Sirius, con le sembianze e i capelli biondo svolazzanti di Lucius Malfoy, e Lily Evans con il passo sciancato e le innumerevoli cicatrici di Gibbon.

"Cosa ci fate qui?" fu l'immediata domanda che Bellatrix rivolse ai due, puntandogli la bacchetta contro

" Riunione spostata Bellatrix, è stata appena denunciata la scomparsa di Lupin, sono già sulle sue tracce. Abbassa la bacchetta" fu la risposta di Sirius-Malfoy, cercando di imitare (con ottimi risultati) il timbro e la cadenza melensa del vero Lucius.

Tuttavia questa spiegazione non bastò a Bellatrix che, ancora battagliera e diffidente, teneva la bacchetta puntata verso i due.

" Allora dimmi il motto della nostra famiglia, Lucius, lo stesso che hai scelto di servire anche tu quando hai sposato mia sorella Cissy" continuò, quasi sussurrando Bellatrix.

" Io non ti devo niente Bellatrix, questa è casa mia!" rispose infastidito Sirius, con la solita alterigia propria di Malfoy

" Dillo!" quasi urlò Bellatrix, premendo più forte la propria bacchetta contro il collo di Sirius che non distolse lo sguardo nemmeno un momento

" Toujours Pour" scandì piano Sirius, con un tono di voce infastidito

Bellatrix lo guardò un attimo e abbassò la bacchetta, sorridendo in maniera esagerata e senza un motivo apparente, proprio come si confà ai folli.

" Vado a dire all' Oscuro Signore che la scomparsa del lupetto è stata già denunciata. Mia sorella Cissy è di sopra con il piccolo Draco. " e guardando con sdegno Gibbon si diresse  verso la scalinata di marmo.

Non appena sparì, Lily si guardò intorno e stringendo il braccio di Sirius, sussurrò:

"Questo posto mi mette i brividi, ma dobbiamo separarci per non destare sospetti. Sali da tua moglie" e qui lo sguardo di Sirius era tra lo sbalordito e lo schifato "cioè la tua finta moglie, e io andrò a cercare Remus. Qui c'è Voldemort e non possiamo permetterci errori, sono le 03:37, abbiamo appena dieci minuti prima che la Polisucco svanisca, vediamoci qui tra dieci minuti esatti" sussurro velocissima Lily nell'orecchio di Sirius.

"Questo castello lo conosco benissimo, scendi le scale sulla destra, troverai una immensa libreria, nel quinto scaffale tira via il libro "L'oscura morte" si aprirà un varco, un passaggio segreto verso le cantine, chiaro?" Lily annuì, Sirius le strinse la mano e le sussurrò:

"Ora vai grande donna" e, facendo un grosso respiro si avviò verso le scale

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Non appena Sirius fu al primo piano, si avviò con sicurezza verso la camera da letto, conosceva benissimo quella villa come conosceva la maggior parte delle case di tutti gli altri Purosangue, scenari inquietanti dei banchetti chic di quella razzista Massoneria Purosangue che tanto lo disgustava e di cui, il suo padre naturale, era stato anni prima, uno dei più fervidi sostenitori. Appena entrò nella immensa camera da letto, vide una culla al centro della sostanza con sopra stampato il vessillo dei Serpeverde, gli venne quasi da ridere e si avvicinò sbirciando dentro, c'era dentro un bel bambino della stessa età di Harry con i capelli biondissimi e un aspetto angelico durante il sonno. Sirius, pensò a malincuore quale vita era destinata al piccolo infelice, ora ignaro ei indifeso, e ne provò compassione. Nascere in una famiglia di mitomani con il solo scopo di tenere alto il nome della famiglia, disprezzando chiunque non appartenga al tuo rango, è forse uno dei destini più infelici e questo Sirius lo sapeva bene. Mentre era assorto in questi pensieri, due mani gli cinsero la vita, le stesse mani sottili e delicate che riconobbe subito come quelle di sua cugina Cissy, compagna di giochi durante la sua prima infanzia.

" Hai visto come dorme il piccolo Draco?" fu l'immediata domanda che la finta moglie ingannata gli rivolse, e continuò "Bellatrix mi ha detto che è stata denunciata la scomparsa di Lupin"

"È vero" disse telegrafico il finto Lucius, facendo per uscire dalla stanza. Si sentiva a disagio, non riusciva a reggere quella finzione, non riusciva a capire come la dolce bambina che passava interi pomeriggi con lui si fosse improvvisamente tramutata in spietata carceriera. Cissy, però, gli si parò davanti e guardandolo fisso negli occhi, gli disse:

"Ho paura Lucius"

" Paura di cosa?" si sforzò di chiedere Sirius, più per non essere scoperto che per curiosità di conoscere la reale risposta

" Ho paura per noi, per il piccolo Draco. Ho paura di fare la stessa fine di mio cugino Regulus"

Queste poche parole, bastarono per destare l'interesse di Sirius che s'immobilizzò sul posto e tolse la sua mano dalla maniglia e, con un filo di voce, riuscì a chiedere:

"Cosa c’entra Regulus?" 

La voce di Sirius cominciava a tremare, le mani a sudare freddo.

“Sai benissimo cosa Lucius. Sebbene l’Oscuro Signore non ci abbia fornito spiegazioni, si vocifera che il compito che Regulus avrebbe dovuto svolgere non è stato compiuto così come l’Oscuro Signore comandava. E’ stato punito! E se ciò avvenisse anche con noi? Ci stiamo esponendo troppo Lucius, usare casa nostra come quartier generale, è troppo! E poi perché tutto questo interessamento verso il figlio dei Potter, non riesco a capirlo, cioè ha l’età del piccolo Draco. E se recriminasse qualche diritto anche su nostro figlio, tu come ti sentiresti?”

Sirius si sentiva confuso, nervoso, preoccupato. Era letteralmente un caleidoscopio di sensazioni e paura e proprio mentre cercava qualcosa da dire, sentiva i peli del viso ricrescere lentamente. Doveva assolutamente lasciare quella stanza, la polisucco stava lentamente svanendo.

_____________

Lily arrivò nella enorme biblioteca Malfoy e seguì le indicazioni di Sirius per entrare nelle segrete del castello attraverso il passaggio segreto, decise di appellare direttamente il libro che volò dritto tra le sue braccia. Non appena si materializzò davanti a lei la porta segreta, premette la sua mano contro la maniglia, la aprì e velocemente se la richiuse dietro. Il sotterraneo, se possibile, appariva ancor più spaventoso della casa stessa; l'odore di chiuso e le ragnatele sui muri, erano uno scenario perfetto per la situazione che stava vivendo. Fece appena in tempo ad arrivare nel luogo dove Remus era prigioniero, sdraiato supino e svenuto sopra una pozza di sangue, che una voce alle sue spalle la fece trasalire:

"Cosa ci fai tu qui?"

La voce di Severus, la colpì come uno schiaffo in pieno viso, quella voce riusciva a mettergli dei brividi di terrore eppure, la stessa voce era stata per molto tempo l’unico rifugio durante i suoi momenti tristi, era stata la stessa voce rassicurante che gli aveva raccontato il mondo della magia per la prima volta. Riuscì a voltarsi lentamente, articolando una risposta banale e poco credibile:

" Controllo il prigioniero" abbozzò, pentendosene subito, Severus era troppo intelligente per non capire che qualcosa non andava nel suo tono di voce

" Ma davvero” disse Severus, guardandola fissa negli occhi, come se volesse adoperare la Legilimanzia per scoprire se stesse dicendo la verità, “Ho lanciato io stesso le protezioni all'interno della cripta, nessuno oserebbe violarle. Quindi, se vuoi seguirmi di sopra.."

Lily si vide completamente persa. Cos'altro poteva fare? Schiantarlo? Non è poi così facile con Severus, è abilissimo nei duelli. Assecondarlo? Sarebbe scaduto il tempo della Polisucco e sarebbe comunque morta, senza poter liberare Remus. L'unica soluzione plausibile, parve a Lily, quella più inverosimile. Così, prese la rincorsa con il braccio e mollò un grosso schiaffo in pieno viso a Severus, mentre con l'altra mano, gli sfilava via la bacchetta puntandogliela contro.

" Vai verso il muro e non fiatare" riuscì ad articolare boccheggiando

Mentre Severus esterrefatto si avviava verso il muro, i capelli di Lily virarono prepotentemente dal nero al rosso fuoco. Lo sguardo che rivolse a Piton era di puro disprezzo, ma questo riuscì a ferirlo solamente per pochi secondi, il suo sguardo parve aprirsi in un accenno di sorriso per un momento

“Lily devi andare via. Devi andare adesso” diceva Piton, preoccupato

Stai zitto, sei uno di loro ormai, non puoi più dirmi cosa fare” disse con una nota di disprezzo Lily

“Tu non capisci Lily, verranno qui a momenti. Ascolta, devi…”

Proprio mentre Severus cercava di convincere Lily, si udirono dei passi su per le scale, Severus coprì con una mano la bocca di Lily si riprese la bacchetta e la spinse dietro un polveroso arazzo.

Piton, cosa ci fai qui” chiese il Mangiamorte

Non devo dare spiegazioni a te, Richardson. Adesso gira i tacchi e va di sopra” rispose Piton, infastidito

Richardson, mentre stava per imboccare la scala, notò la sagoma dietro l’armatura e con un gesto velocissimo alzò la bacchetta per scagliare una maledizione.

Avada Kedavra!” pronunciò Piton glaciale, e il corpo del Mangiamorte cadde a terra esanime e rigido.

Lily non aveva assolutamente parole. Non riusciva a credere a ciò che gli si parava innanzi, di come Severus avesse ucciso un suo compagno per salvarle la vita. Severus tolse i sigilli posti sulla gabbia di Remus, e scuotendo Lily per le spalle la guardò fisso negli occhi dicendole:

“Adesso devi andare, io farò sparire il corpo. Porta Remus con te, all’ingresso c’è un porta bastoni, funge da Passaporta verso Nocturne Alley, li potrete chiamare i rinforzi o smaterializzarvi. Ora vai!”

Lily riuscì a guardarlo solo un attimo, mise attorno al suo collo il corpo svenuto di Remus e salì verso l’ingresso, senza voltarsi indietro. Sirius aveva appena pietrificato Goyle.

“Lily finalmente, c’hanno scoperti. Dobbiamo uscire di qui, nascondiamoci fuori in giardino” disse freneticamente Sirius, ormai con le proprie sembianze, vedendo Lily e Remus che riemergevano dallo studio.

Tutti i Mangiamorte si stavano precipitando verso di loro, avvertiti da una specie di incantesimo gnaulante lanciato da Goyle, che era riuscito a vedere Sirius per sbaglio.

“No Sirius, dobbiamo toccare il porta bastoni all’ingresso, andiamo dai!” risponde Lily, stanchissima

Sirius, prese l’altra spalla di Remus, correndo verso l’ingresso e toccando il porta bastoni. Mentre sentiva uno strappo all’ombelico, si udì il primo dei quattro colpi che l’orologio batteva, s’erano fatto le quattro.

 

  
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