Hester, Capitolo Chiuso

“Sono Sailor Venus, la guerriera di Venere, la paladina dell’amore, la combattente della luce… ma sto volando?”
Minako interruppe il suo attacco di vanità quando si accorse che stava letteralmente librandosi nell’aria. In quell’istante sentì il suono del suo sailorfono.
-Sailor Venus, cosa sta succedendo là sotto? Stai bene?
-Mai stata meglio in vita mia, Sailor Mercury! Mi sento come rinata, i miei poteri sembrano aumentati, e perdipiù ora so volare!
-No, Minako, stai galleggiando nell’aria perché ti trovi nel centro esatto di questo pseudo-pianeta, lì la gravità è concentrata e…
-Ami, sei senza cuore… ma che accidenti!
La sailor fu costretta ad interrompere la conversazione per evitare gli attacchi di Hester, sottoforma di frustate portate con le sue radici.
-Ah no, io non ci casco più! CRESCENT BEAM SHOWER!
-Minako, aspetta!
Troppo tardi, il Crescent Beam Shower di Sailor Venus aveva incendiato la stanza.
-Che ho combinato? Ami cosa devo fare?
-Mantieni la calma e ascoltami. Dal punto in cui ti trovi voltati di centottanta gradi e alza la testa di quindici…
-Eh?
-GIRATI E GUARDA IN ALTO!!!
Sailor Venus obbedì all’ordine.
-VENUS LOVE ME CHAIN!

Dopo attimi di attesa, Ami e Tenten videro la catena di Minako spuntare dalla fossa scavata da Kiba e Akamaru e agganciarsi attorno al blocco di ghiaccio in cui era intrappolato Nhul.

Venus si legò la catena intorno alla vita, le diede uno strattone e questa cominciò ad accorciarsi, issandola verso l’alto.
-Sailor Mercury, sto risalendo in superficie!
-Perfetto. Sailor Venus, durante il tragitto dovresti incontrare Kiba con Akamaru…
-Davvero?! Grazie mille, passo e chiudo!
-Aspetta, c’è una cosa che devi sapere…
La bionda chiuse bruscamente la comunicazione, ansiosa di rivedere quell’adorabile cuccioletto che le faceva battere forte il cuore. Cuore che perse minimo cinque battiti quando si vide arrivare addosso un gigantesco cane a due teste; chiuse gli occhi per circa dieci secondi, riaprendoli al richiamo del ninja.
-Minako, sono qui, puoi stare tranquilla ora!
Kiba era aggrappato anch’egli alla catena, qualche metro sopra la Sailor, con Akamaru che gli spuntava dal colletto del giaccone.
-Akamaru, piccolo, dolce, morbido, pucci, ma ciao! E ovviamente ciao anche a te Kiba. Che è successo a quel mostro?
-Ecco… te lo spiegherò in un momento più tranquillo!
Sopra di loro si avvicinava sempre di più l’uscita dal sottosuolo, segnalata dalla luce del giorno. Quella stessa luce venne oscurata agli occhi dei due ragazzi dal blocco di ghiaccio in cui era ancora intrappolato l’ominide Nhul che, trascinato dalla catena, stava cadendo nella fossa. Il resto successe tutto nel giro di pochi secondi: Kiba afferrò una mano di Minako, spiccò un salto e i due scansando il ghiaccio sbucarono all’aperto; Tenten immediatamente lanciò un kunai che spezzò la catena, alla quale la sailor era ancora legata per la vita; infine sia lei che Kiba e Akamaru caddero sul terreno, ai piedi della navicella, accolti dalla festante kunoichi.
Ami, invece, rimase a fissare pensierosa il punto in cui era appena precipitato Nhul.
“Poveretto. Non sarebbe comunque sopravvissuto se fosse venuto via con noi, la sua energia vitale era ormai agli sgoccioli. Inoltre, per tutte le azioni che ha commesso in passato, se la merita tutta questa fine.”

-Che si fa adesso?
-Non manca molto ormai al decollo automatico, e dobbiamo ancora andare a cercare Ub e Rock Lee…
Detto fatto. I due ragazzi spuntarono all’orizzonte più pimpanti che mai.
-1000 calci eseguiti con la gamba infortunata! Gai-sensei sarà fiero di me quando glielo racconterò!
-Goku e Maij Bu invece sarebbero fiero di me, sono riuscito a usare il raggio caramellante! In realtà volevo dei cioccolatini invece ho trasformato quei sassi in cavolfiori, ma l’importante è che ci sia riuscito…
-VOI DUE EMERITI IMBECILLI, MENTRE LA POVERA MINAKO RISCHIAVA LA VITA E NOI STAVAMO IN PENSIERO VE LA SIETE SPASSATA, EH?
-Tenten, calmati adesso e spiegaci tutto, che ne sappiamo noi?
-Ub, dovresti smetterla di frequentare Rock Lee, lo dico per il tuo bene…
-Come si dice, chi va con lo zoppo fa del volontariato!
-Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, Minako…
-Vabbè, l’importante è che ci siamo ritrovati. Ami, quanto manca al decollo automatico?
-Ve lo dico subito. Dunque… dieci, nove, otto, sette, sei…
…
…
…
-ASPETTATEMI!!!
I sei ragazzi e il cane si precipitarono nella navicella, nel momento in cui questa emise fumo dal reattore e si staccò da terra.

-Ci dispiace, è stata solo colpa nostra se Minako è finita in questo guaio. Se Akamaru potesse parlare, lo direbbe anche lui…
-Invece è stata colpa nostra, abbiamo pensato solo a noi stessi…
-Ah no! La colpa è tutta mia, che vi ho dato retta!
-E piantatela, voi! In fondo è stata un’esperienza divertente!- disse Minako, seduta accanto al portellone ancora aperto, osservando Hester allontanarsi da loro.
-Sono d’accordo con lei- aggiunse Ami -in fin dei conti, Kiba, potevamo anche lasciare là i bisognini di Akamaru.
-Già, quello è un pianeta dove ci si può scagazzare allegramente senza rimorsi!
-Minako, chiudi il portellone, comincia a far freddo!
-Un attimo solo, devo fare ancora una cosa. State a vedere. VENUS LOVE AND BEAUTY SHOCK!
Il bacio di Venus prese sempre maggiore velocità e si incendiò: la palla di fuoco improvvisata colpì in pieno Hester, disintegrandola.