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Autore: Gremmings    30/07/2014    1 recensioni
5 ragazzi diversi gli uni dagli altri hanno una cosa in comune: pensano di non riuscire più ad innamorarsi.
Ognuno per un motivo differente.
Ma cambieranno presto idea.
Le loro storie si uniranno, formando un tornado di emozioni contrastanti.
Riusciranno finalmente a trovare la pace che meritano, o il passato tornerà a tormentarli?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I capitolo.

20 Giugno, Mullingar.

~Niall~
*Eeeeeeh Macarena*
"Niall, ti sta squillando il telefono" disse Allison, la ragazza con cui lavoravo da ormai 3 anni.
"Si lo so, ma questa canzone mi piace troppo" risposi canticchiando.
"Rispondi, potrebbe essere importante" disse lei, divertita nel vedermi improvvisare un balletto sulla canzone. Ero davvero un pessimo ballerino.
"Ok, rispondo...
Pronto?!"
"Niall, sono mamma.
Vieni a casa, io e tuo padre dobbiamo parlarti."
Mia mamma non mi chiamava mai al telefono. Cos'avevo combinato questa volta?
"ok, arrivo subito." risposi pensieroso.
"É successo qualcosa?" mi chiese Ally, preoccupata.
"Mamma e papà vogliono parlarmi"
"Cos'hai combinato questa volta, Horan?" domandó divertita.
"Niente! Credo.." dissi io.
Lei si mise a ridere e io mi unii a lei.
"Ok, vai dai. Ti copro io il turno qui." disse infine lei.
"Grazie, sei la migliore!" esclamai, baciandola sulla guancia.
Uscii dal bar in cui lavoravo, presi la bici e andai il piú veloce possibile verso casa.
Durante il tragitto pensai ad Ally, al suo sorriso e a quando, dopo averla baciata sulla guancia, arrossiva. Mi piaceva da ormai 2 anni e credevo di piacerle un po'...o almeno lo speravo.
Quella sera l'avrei invitata a cena, e le avrei chiesto di fidanzarsi con me.
Una volta arrivato a casa aprii la porta ed entrai.
I miei genitori erano seduti sul divano, ed io mi sedetti davanti a loro.
Inizió mamma a parlare.
"Ci ha chiamati George questa mattina, e..."
George era il capo dei miei genitori.
Lavoravano entrambi come avvocati ma, ultimamente, non c'era molto lavoro.
"... ci ha detto che si sono liberati alcuni lavori e ci ha proposto di occuparcene" concluse papá.
"Bhe fantastico! Ma perchè mi avete fatto venire a casa per dirmelo?" chiesi, confuso.
"Perché il lavoro è in America, quindi ci dovremmo trasferire." disse mia madre, ma non ebbi il tempo di ribattere, poichè sentimmo l'ambulamza passare davanti casa.
Uscimmo il piú in fretta possibile e ci accorgemmo che era diretta al bar in cui lavoravo.
D'un tratto mi venne in mente che c'era Ally al bar.
Iniziai a correre, correvo senza fermarmi nemmeno per riprendere fiato.
Il tragitto mi sembró infinito, e continuavo a correre disperatamente, con la speranza che non fosse successo nulla alla mia Ally.
Ma ogni speranza svanì quando, arrivato a destinazione, vidi solo fuoco e fumo. C'era stata una fuga di gas.
"ALLY ! " iniziai ad urlare, ma non mi rispose nessuno.
"Scusi, ci sono dei feriti? Dove sono? C'era una ragazza qui, dov'è?" chiesi al pompiere, agitatissimo. Non potevo immaginare la mia vita senza Ally.
"Ci sono due feriti, un decesso e un ferito grave. Scusi ma non le so dire altro." rispose lui.
Due feriti. Magari non si era fatta nulla.
Cercai nelle ambulanze.
Vidi solo due signori sporchi di cenere e un'infermiera.
"Mi scusi, c'era una ragazza all'interno del bar, l'ha vista?" domandai all'infermiera.
"Si... venga con me.."rispose lei. Mi agitai notando un velo di malinconia nel suo sguardo.
Entrammo in un'ambulanza e fu allora che la vidi.
Era stesa su una barella, sporca di cenere e con alcuni tagli sul viso.
"Ha inalato molto fumo e ha delle gravi ustioni sul corpo. Dobbiamo portarla in ospedale per degli esami. Momentaneamente è in coma... mi dispiace molto."
In coma? La mia piccola Ally era in coma? Non poteva succedere a lei, no.
"No. Non puó essere successo a lei. Dovevo esserci io al suo posto. Non lei, io." senza accorgermene inizia ad urlare.
"Mi scusi... posso venire in ospedale con voi?" chiesi con tono supplichevole.
"É un parente?" mi domandó.
"No, sono il fidanzato" dissi e, pronunciando quelle parole, mi si formó un nodo in gola.

20 Giugno, Londra.

~Zayn~
"Harry, hai preso tu il mio profumo?"
...
"Harry?"
...
"HARRY!"
"Che c'é?"
"Ti sto chiamando da 2 ore! Che cazzo stai facendo?" chiesi irritato.
"Avevo le cuffie, calmati." rispose, con quel suo fare da vero rompi palle.
"Hai preso il mio profumo?" chiesi, trattenendomi dal tirargli qualcosa in faccia.
"No, mi fa schifo! Perchè avrei dovuto prenderlo?" mi provocó lui.
"Ah non lo so. Magari per regalarlo a qualche tuo amichetto." risposi a tono.
"Non sei divertente." concluse andandosene.
Harry, anche se non lo avrebbe mai ammesso, era gay.
Ma si divertiva ad attirare ragazze per divertirsi una notte e lasciarle poi il mattino seguente con un vuoto nel petto e le lacrime agli occhi.
Era un vero stronzo.
Io cercavo una storia fissa, una ragazza seria, lui invece si accontentava di una botta e via.
Ma non potevo che volergli bene, dato che era il mio fratellastro.
Mio padre e sua madre si erano sposati 3 anni prima, e noi ci eravamo trasferiti in una casetta nel centro di Londra 1 mese dopo il matrimonio.
Vivevamo insieme, lavoravamo entrambi e ci mantenevamo.
Ma dietro quella maschera di indifferenza e, sotto quella massa di tatuaggi, si nascondeva un cuore.
Strano ma vero.
Scoprii dell'esistenza del suo lato "sensibile" quando, un anno prima, la mia ragazza,Perrie, mi lasció per un giocatore di football.
Stavamo insieme da 4 anni.
Da allora non mi ero piú innamorato.
Harry mi era stato vicino nel periodo piú buio della mia vita.
Mi comprava il gelato, si accertava che mangiassi e mi faceva divertire.
Ma, finito quel periodo, tornó ad essere lo stesso di sempre.

"Zayn, ho trovato il tuo profumo." sentii urlare dal salone.
"Dov'era?" chiesi.
"Sotto il divano." rispose lui.
"Sotto il divano? Ma che..?" mi chiesi tra me e me.
Andai a prenderlo e me lo spruzzai.
"Vado a lavoro, ci vediamo dopo." urlai per farmi sentire, dato che si era rimesso le cuffie.
"Ok, ciao" rispose, chiudendosi in camera.
Uscii di casa e mi incamminai per andare a lavoro.

~Harry~
Zayn era appena uscito di casa, allora staccai le cuffie dall'i-phone e misi il volume al massimo.
Stavo ascoltando "Viva la vida", mi misi a cantare e ballare per casa, quella canzone mi piaceva troppo.
Nessuno sapeva che mi piaceva cantare, nemmeno Zayn, perció lo facevo quando ero solo in casa.
Sapevo che lui pensava che stavo sempre in camera a fare l'asociale con le cuffie e il computer, ma in realtá stavo in camera a scrivere le mie canzoni.
Ma non lo avrebbe mai scoperto. Nessuno lo avrebbe mai saputo.

20 Giugno, Oxford.

~Louis~
*la partenza del treno diretto a Londra è prevista tra 10 minuti. I passeggeri sono pregati di raggiungere il proprio posto al piú presto. Grazie per la collaborazione."
Ero pronto a partire, ad abbandonare il passato.
Sarei andato a vivere da mia sorella , fino a quando non avessi trovato un appartamento in cui vivere.
Non vedevo mia sorella da ormai 3 anni.
Si era trasferita all'etá di 15 anni con mia zia, perchè voleva studiare musica all'accademia di Londra e, dato che nostra madre morì quando lei aveva 3 anni e a nostro padre avevano tolto l'affidamento per problemi di alcolismo, mia zia la portó con se, mentre io rimasi in cittá con i nonni per continuare gli allenamenti di calcio.
A Londra mi sarei rifatto una vita e, sicuramente, sarebbe stata migliore di quella che avevo a Ofxord.
Salii sul treno e attesi impaziente che partisse, che lasciasse quella cittá.
Mi sistemai accanto al finestrino, per godermi la vista della cittá allontanarsi, insieme al mio passato.
Il treno partì, ed io mi sentii subito meglio.

   
 
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