È una pioggia glicine questa che m'allieta, fredda come grandine muta il suolo in creta. D'oro ricopre il vapore che sale per le spighe. Come in un quadro, di colore innaffia queste righe. La terra urla e ansima e soffoca i pensieri. Fra tanti fiori é gravida di rovi e di misteri. E tacita allerta ogni suono, e dorme fradicia nel fango. Sorride al cielo per il dono, ed enfatizza questo canto. Rosa il cielo, piove a Luglio, bagna le strade fresco. Le formiche in subbuglio se ne andranno presto. La sera già è arrivata con questo cupo disordine. Da Marzo annunciata: dalle nuvole spunterà una rondine.