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Autore: Gamblut    30/07/2014    2 recensioni
Ho voluto rimescolare un po' tutte le coppie che c'erano nell'anime ed ecco qui il risultato..
"Lei è MIA."
"Tu mi piaci..."
"E tu piaci a me."
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"Ti amo, non sai da quanto tempo."
"Non da quanto ti amo io."
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"Da un po' di tempo... ho..capito...che tu.. mi piaci."
"e allora ti vorrò anche io. "
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Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Consiglio ai lettori di ascoltare questo brano mentre leggete il capitolo, buona lettura! :)  https://www.youtube.com/watch?v=MIXtk8mYD54


Capitolo 13

Hikari     
Sayu che mi aspetta, Miuna che mi sorride, Chisaki e Manaka che sono costantemente tra i miei pensieri.. troppe emozioni. Cosa dovrei fare? Non lo so nemmeno io. Vorrei rimanere così fino a quando loro non si svegliano, anche se dovessi aspettare anni. Non voglio continuare a vivere senza di loro, non voglio cambiare. Che senso avrebbe crearsi una vita da solo, senza amici. Io, anche se dovessi far passare decenni, non voglio cambiare. Voglio che, nonostante tutta la città sarà diversa al loro ritorno, io rimanga uguale. Sarebbe scorretto continuare a vivere senza di loro. Non voglio fidanzarmi senza che loro non siano accanto a me per farmi il tifo. Voglio che al mio primo bacio, loro siano nascosti  dietro qualche cespuglio e mi dicono “Forza, baciala che ce la fai!” e io che prendo la mia amata, poggio le mie labbra su di lei e sento urli e applausi. Lei mi guarda storto e io faccio finta di non sentire niente perché sono ancora incantato dal bacio. Lei mi sorride, mi prende per mano e incominciamo a camminare mano per la mano. Poi, quando l’accompagno a casa e torno dai miei amici, voglio che loro mi abbracciano e mi facciano i complimenti e poi... Kaname che mi dà una pacca sulla spalla e mi dice: “Adesso la inviti ad un appuntamento, eeh?” e poi incomincia a prendermi in giro. Io voglio tutto questo, non chiedo tanto, ma so che è troppo...  già quando ho accarezzato il capo a Sayu, ho sentito una piccola scossa. Pensavo che fosse una semplice carezza che non facesse provare intense emozioni, ma mi sbagliavo. Mi ricordo ancora Kaname quando, mentre eravamo nel cortile della scuola, si avvicina a Sayu sorridendo e le tocca la testa, proprio come ho fatto io. Lui è sempre stato il mio esempio. È una persona saggia, matura, molto più della sua età. Non so cosa sia successo per farlo essere così responsabile. Lui, sempre quello che cerca di migliorare il morale alla gente e ci riesce. Lui, che se hai un problema ti aiuta anche se non ci guadagna niente, anzi, per lui è già un successo vedere il tuo sorriso dopo che ti ha consolato. Lui che ti aiuta con i compiti, lui che è intelligente, lui che è simpatico, lui che è maturo, lui...  che è tutto quello che non sono io. Mi sono reso conto che io sono sempre stato quello più spavaldo, che dice anche le cose senza motivo e senza nemmeno pensarci. Sono sempre stato al primo posto e a lui l’ho un po’ tralasciato, ma, nonostante tutto, io lo invidio. Perché? Perché non riesco ad essere come lui?
 Mi manca troppo, mi manca più di Manaka e Chisaki... Perché di ragazze intorno ne ho abbastanza, mia sorella isterica, mia nipote con la faccia che si trasforma e Sayu che piange e io cerco di consolarla. E ci sono riuscito grazie a lui. Perché,  anche se eravamo vicini, c’è sempre stata una distanza fra me e Kaname, che mi ha permesso di osservare i suoi comportamenti, i suoi modi di fare, la tecnica che lui usa per rendere felici le persone che gli sta accanto. Ed ho capito che è il sorriso, e.. diciamo che funziona. Mi serve Kaname,  lui è l’unico che mi può aiutare in queste cose, lui è l’unico che sa sicuramente qual è la cosa giusta da fare. LUI E’ UNICO IN TUTTO.  Ho cacciato Miuna dalla mia stanza perché adesso mi devo fare il bagno, ma voglio provare a non piangere. Non ho mai visto piangere Kaname, nemmeno quando ero piccolo. Mi ricordo che io, di solito, siccome ero molto vivace, esploravo posti e non guardavo a terra mai, quindi inciampavo sempre, piangevo e mi lamentavo, e ogni volta ci fermavamo a casa sua per guarire le mie ferite, siccome la mia era troppo lontana. Mi ricordo anche, che, una volta, avevamo deciso di fare una gara tutti e quattro, a chi arrivava prima. C’era in testa Kaname, subito dietro Manaka, io che la stavo per superare e Chisaki ultima. Kaname corse velocemente e poi  prese una storta e cadde. Tutti noi ci fermammo. Dalla ferita usciva un po’ di sangue e noi gli chiedemmo se riusciva a camminare o a muoversi. Si alzò in piedi senza mostrare il malore, anche se  si notò subito che non riusciva a camminare e... che la ferita gli provocava un dolore atroce. Ma lui sorrideva, diceva che non c’era bisogno di essere portato e che la ferita non gli faceva male. Io non ci credevo, ma un po’ il dubbio mi era venuto. Mi chiedevo perché non piangeva, perché lui riusciva a resistere al dolore, perché lui riusciva a fare tutto. Forse riusciva a sopportare perché aveva passato di peggio e per lui quella piccola lesione non significa nulla, ma volevo provare. Misi la mano proprio sopra la gamba dove ancora usciva sangue.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAH!”- sentì un urlo di dolore, il suo copro si scosse troppo che noi non riuscimmo nemmeno a fermarlo e lui cadde a terra di faccia, precisamente di tutto il corpo con la pancia in giù. Lo prendemmo immediatamente e anche se mi ero sentito molto in colpa, l’avevo fatto solo per vedere se lui riusciva a piangere, ma..... mascherò tutto il dolore e sorrise.
“Come stai? Scusami!”-  dissi subito.
“Ah..non ti preoccupare, sto bene.”- rispose. Non ci credevo.
Non ho mai creduto a queste cose sul suo “stare bene”, sapevo che erano false. Ma, c’erano quelle volte che le mascherava così bene che per poco ci credevo. Ma, alla fine, lui è il mio migliore amico, sarebbe assurdo non accorgersene. Dopo più di 10 anni che ci conosciamo, non l’ho visto ancora piangere. E.. sinceramente, non lo voglio vedere mai. Perché.. perché se lui non piange per  delle ferite gravi o per altri problemi sempre seri.... significa che quando piangerà e se piangerà, sarà veramente un’occasione terribile.... anche se, adesso ricordo, una volta l’ho visto piangere.
Eravamo usciti tutti e quattro e io mi ricordo di aver raccontato una barzelletta stupida. Tutti avevano incominciato a ridere tranne Chisaki che diceva che ne sapeva di migliori. Incomincia a dircele e intanto noi ridevamo come pazzi e mi ricordo che, in quel momento, mentre Chisaki stava per dirci il finale della terza barzelletta che stava raccontando, vedo una lacrima uscire dagli occhi di Kaname.  Una lacrima di felicità, meglio di niente! Anche se... forse era sudore, infatti mi ricordo che era estate e faceva veramente caldo. Beh, ma a mare si può sudare?  Non lo so nemmeno, forse. Ancora mi chiedo cosa dovrei fare. Dovrei dire qualcosa a Miuna e a Sayu? 



Spero che questo capitlolo vi sia piaciuto, se volete esprimere, consigli, elogi o anche critiche, recensite! Alla prossima :) http://31.media.tumblr.com/521a8de29c728c35fe89084c30e06900/tumblr_n0l6a8vFHo1rwfbxyo2_500.gif
ma non sono troppo carini? aw :3
 
  
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