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Autore: NightFury99    30/07/2014    2 recensioni
La mia storia parla di Greta e Marina, due ragazze che avevano viaggiato insieme nella regione di Unima. Dopo la Lega, però, le due ragazze si persero di vista ma, nonostante questo, si mantenevano sempre in contatto. Ma una sera Marina invita Greta a Spiraria e....starà a voi scoprirlo
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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~~Nel mondo dei Pokemon, i ragazzi partono all'età di dieci anni per esplorare il mondo insieme ai loro compagni. Durante la loro avventura, i ragazzi conoscono nuove persone che, alcune volte, decidono di unirsi e viaggiare insieme.

Questo è successo a Greta, una ragazza alta e magra, con lunghi capelli castani, mossi sulle punte, racchiusi sempre in una coda. Durante il suo viaggio aveva conosciuto molte persone e fatto nuove esperienze ma, una sola ragazza, l'aveva accompagnata. Il suo nome era Marina. L'aveva conosciuta dopo la seconda palestra della regione di Kalos, ad Altoripoli.   Una cosa le accomunava particolarmente: la passione per i Pokemon antichi. Piaceva ad entrambe andare per musei e vedere com'era la Terra in passato e le meraviglie che vi erano vissute. In quel museo erano state attirate da una strana pietra, nera e rotonda. Dopo quell'incontro, decisero di viaggiare insieme e divennero molto amiche. Si consultavano sempre prima di una qualunque scelta, facevano lottare i loro Pokemon prima delle sfide in palestra...Si davano una mano a vicenda. Purtroppo però, dopo la Lega, si erano divise. Greta divenne una grande Maestra drago ed andava nelle scuole di tutta la regione per farli conoscere meglio ai bambini. Marina, invece, era diventata madre di famiglia. Viveva felice e dava spesso sue notizie attraverso lettere o video chat nei Centri Pokemon.

Era da poco passato il mezzogiorno del 2 giugno. Come suo solito, Greta, era in una scuola e adesso stava controllando i bambini durante la pausa. Nel pomeriggio aveva una lezione con la 3C.

"Scusami" bisbigliò una voce alle sue spalle "tu sei Greta? La grande maestra drago?" "In persona. C'è qualcosa che mi volevi dire?"

"Sì. Posso vedere i tuoi Pokemon? Tutti dicono che sono belli e molto forti"

"Di che classe sei?"

"3C"

"Dopo la pausa vengo da voi. Dovrai aspettare ancora una mezz'oretta"

Esattamente all'una e mezza, non appena suonò la campanella, tutti erano corsi in classe ad aspettare la grande visita.

"Ok bambini. Oggi avremo con noi un'ospite molto speciale. Sicuramente tutti sapete già di chi sto parlando. Ecco a voi Greta che, ancora una volta, oggi ci è venuta a trovare per farvi lezione. Comportatevi come si deve"

"Sì maestra" risposero in coro

Voleva fare un'entrata spettacolare, così, appunto, entrò in classe seduta sulla sua adorata Flygon che, dopo qualche acrobazia in aria, posò le zampe a terra.

"Buongiorno bambini. Incominciamo senza perdere tempo. Lei è Flygon, è un tipo terra/drago, è molto fedele ed a un ottimo carattere. Vi presento gli altri" disse mentre tirava fuori dalla sua borsa le Pokeball.

"Noivern, Salamence, Dragalge, Haxorus, Goodra! Presentatevi" urlò mentre lanciava in aria le sfere

I cinque Pokemon chiamati all'appello uscirono e cominciarono a sparpagliarsi per la classe. Gli occhi dei bambini luccicavano come non mai. Tra risate e carezze, i miei Pokemon avevano conquistato il cuore di bambini che, come ringraziamento, avevano portato, da casa, cibo adatto ai tipi drago.

"Fate attenzione. Sono molto docili ma non dovete infastidirli: sono molto forti e, magari senza volerlo, possono farvi male"

Tutta la classe era incantata dagli ospiti. Tutti tranne una bimba che stava seduta in un angolo.

"Ciao"

"Ma che vuoi?" rispose sgarbatamente la bimba

"Ma non vieni a giocare con gli altri? Oggi non fate scuola per un'ora. Dovresti essere felice"

"Non mi piacciono i Pokemon delle persone che si credono superiori"

"Sai una cosa?"

"Che cosa?"

"Io questo titolo me lo sono guadagnato. Studiando e facendo molto esercizio. Nella vita non si ottiene nulla senza fare qualche sforzo. Nel tuo caso, se non ti alzi da lì, non potrai scoprire qualcosa di nuovo e, magari, divertirti con i tuoi compagni. Lascio a te la scelta"

La lasciai lì nell'angolo a pensare. Non voleva interagire con nessuno.

Flygon se ne accorse subito e, dopo svariati tentativi, la convinse. Era un Pokemon speciale, metteva allegria a chiunque la guardasse e, se la coccolavi, assorbiva tutti i pensieri negativi. Era un medicinale sotto forma di Pokemon.

Dopo la lunga giornata trascorsa a passare da un'aula all'altra, tutti avevamo bisogno di risposo.

La mia camera, al Centro Pokemon, era occupata dai miei Pokemon che si stavano godendo un meritato riposo. Le due pose più strane erano quella di Noivern, appeso, ad un poggiatoio in acciaio, a testa in giù sul soffitto e Goodra, raggomitolata nella vasca da bagno piena d'acqua.

All'improvviso squillò il telefono sulla scrivania. Io ero sul letto e mi precipitai per evitare che svegliasse tutti nella camera: ovviamente inciampai nel tappeto (imbranata come sono, c'era da aspettarselo) finendo, come al solito, con la faccia sul pavimento. Alla fine riuscii a rispondere. Era Marina; voleva salutarmi e parlare un po'. Ogni conversazione con lei durava una vita perché non finivamo mai di raccontarci quello che ci era successo nel periodo in cui non ci eravamo sentite. Usavamo spesso la video chat. Con quella potevo vedere sia lei che la sua famiglia. Mi metteva sempre di buon umore sapere che, sia lei che il suo ragazzo Afuro, stavano bene.

Marina aveva solo diciotto anni ma aveva già due bambine, Arianna ed Angelica, gemelle alla nascita ma, per fortuna dei genitori, completamente diverse. Arianna aveva ripreso dal padre, aveva occhi vermigli e capelli biondi, Angelica dalla madre, aveva occhi di un blu intenso e capelli castani, boccolosi, lunghi e morbidi.

"Ciao Greta. Che piacere sentirti"

"Ciao Marina. Mi sei mancata molto. Ho provato più volte a chiamarti ma mi diceva sempre che la linea era occupata"

"Scusa. Ho avuto da fare. Perdonami. Afuro ha avuto problemi col suo lavoro da calciatore ed il telefono era sempre intasato di telefonate."

"Poveri. Ma si è sistemato tutto?"

"Sì, non preoccuparti."

"Hei mamma con chi parli?" chiese una vocina

"È Greta"

"Cosa?!?!?!" urlarono in coro due vocine alle spalle della madre. Per le due bimbe, io ero quasi come una zia o una sorella maggiore.

"Ciao Greta" mi dissero in coro "come stai?"

"Bene. Vi state prendendo cura di Mrs. Happy?"

"Certo. Sta molto bene"

Mrs. Happy era il soprannome della mia carissima Blissey che aveva conquistato il cuore delle due bambine, tanto da chiedermi di lasciarla da loro per un po'.   

"Senti..." riprese Marina "quando hai intenzione di tornare ad Unima?"

"Presto. Proprio domani volevo prendere un traghetto da Altoripoli per venirvi a trovare a Spiraria. A proposito: grazie per esserti occupata della mia casetta"

"Hai dato alla mia famiglia un posto fisso dove stare. Te ne sarò immensamente grata. Poi, scusa se te lo dico ma...chiamare una villa come questa 'casetta' mi sembra un po' eccessivo. No?"

"Va bene. Come vuoi tu. Ci vedremo domani sera. Sarò sicuramente arrivata. Un bacio e tutti e buona notte"

"Anche a te" disse Marina chiudendo la video chat.

La mattina seguente mi svegliai di buon'ora e presi al volo il primo traghetto per Unima. Il viaggio durò ben dodici ore, dalle otto del mattino alle otto di sera. Ne approfittai per chiamare mia madre che si trovava ancora a Johto, nella piccola cittadina di Borgo Foglianova, vicino al laboratorio del prof Birch; il mio adorato N, ragazzo alto con lunghi capelli verdi raccolti in una coda, un fisico snello e quello che mi piace di più di lui: la sua immensa fedeltà e affetto verso di me; infine il prof Platan, professore della regione di Kalos, per avere informazioni su come stesse la mia Garchomp e su come stessero procedendo le sue ricerche sulla Megaevoluzione.

Arrivata nel porto di Spiraria ed una volta scesa dalla nave, non mi aspettavo proprio di trovare tutta la famiglia di Marina al completo, N, mia madre, il professor Oak, Birch, la professoressa Aralia e suo padre, il grande ricercatore, ed infine il professor Platan. C'erano tutte le persone a cui tenevo di più. Le lacrime mi stavano inondando gli occhi: potevo scoppiare dalla felicità. Per istinto mi gettai tra le braccia di mia madre (che non vedevo da ben cinque lunghi anni), la quale accettò di buon grado quell'abbraccio. Poi ricolsi la mia attenzione su N, il quale mi ricambiò con un bacio. Salutai tutti quanti piangendo dalla felicità.

"Ma...ma...perché tutto questo? esclamai "sono solo venuta per fare una visita...niente di ché"

"Tesoro" mi interruppe mia madre "non sai che giorno è oggi?"

"È il tuo compleanno!" gridarono in coro Arianna ed Angelica prima di abbracciarmi

"Siamo tutti qui per festeggiare i tuoi vent'anni" disse il prof Birch

"A casa di Marina ed Afuro ti aspettano tutti i tuoi Pokemon, venuti dai nostri laboratori, freschi di studi. A questo proposito" il prof Oak riprese fiato "dobbiamo complimentarci con te e ringraziarti: ci hai aiutato con le nostre ricerche e, mandandoci tutti i tuoi Pokemon, hai aiutato tutti noi a migliorare i Pokedex per le generazioni future"

"A casa ti aspetta un premio" aggiunse la prof Aralia

"Giusto per precisare" intervenne il prof Platan "tu starai qui a Spiraria per il resto dell'estate in compagnia del sole e del mare. Te lo meriti un po' di riposo."

"D'accordo. Affare fatto" risposi mentre abbracciavo affettuosamente e profondamente N.

Una volta arrivati a casa di Marina, ovviamente addobbata a dovere, i miei Pokemon, arrivati direttamente dai vari laboratori, mi aspettavano ansiosi. La festa era grandiosa, piena di felicità e di buonissime cose da mangiare. La sera tutti i professori tornarono ai rispettivi laboratori e mia madre tornò a Johto. Rimase con me N che mi promise di rimanere per tutta l'estate.

"Allora..." cominciò "ti è piaciuta la festa, principessa?"

"Sì amore mio. È stata bellissima" conclusi baciandolo sulla guancia

"Che teneri" bisbigliò Marina nell'orecchio di Afuro

"Tu dici che solo loro possono essere così?" le disse fermamente guardandola negli occhi

N ed io li guardammo un attimo prima che Afuro la prendesse per i fianchi portandola a sé. La fissò intensamente e le disse "ti amo". Il bacio tra di loro durò un'eternità, quasi sembrava non finire mai. Arianna ed Angelica guardarono i genitori con una faccia disgustata.

N fece la stessa cosa: mi prese sui fianchi e mi baciò.

Me lo sentivo: questa sarebbe stata l'estate più bella della mia vita!

Angolo dell'Autore
Vorrei dedicare questa storia a Marina e Lucy che mi hanno ispirato questa storia ed un grazie speciale a Marina che mi ha dato una mano con la storia. Baci a tutti i fan dei Pokemon
P.S. anche una recensione è un bel ringraziamento. Se leggete questa storia RECENSITELA! Grazie ;D
 

   
 
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