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Autore: jessthesohodoll    30/07/2014    2 recensioni
Os series dedicata alla redenzione di Grant Douglas Ward : Dalla sua prima sessione di terapia alla sua più completa redenzione.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're fireproof
Nothing breaks your heart
You're fireproof
It’s just the way you are

You’re fireproof
That’s what you always say
You’re fireproof
I wish I was that way

 

 

Le giornate erano lunghe e pesanti in quella cella. Ogni ora, ogni momento, sembrava un eternità e il tempo non passava mai. Era come se tutto fosse intrappolato in un'unica dimensione. Certo era noioso, ed era quello che si meritava, ma di certo era meglio di quello che gli aspettava.

 

“Ward, c'è una lettera per te” gli disse una guardia, apparendo come uno spettro al di la delle sbarre.

 

Strano, pensò Ward, non riceveva mai lettere, se non per quelle di Fitz. Da quando si era risvegliato ne mandava una ogni settimana, chiedendo quando sarebbe andando a trovarlo e se le cose in cella andavano bene.

Ma quella busta non aveva il logo del centro riabilitativo dove era ricoverato, aveva il logo dello SHIELD.

 

Quello che vi lesse all'interno lo lasciò a dir poco senza parole. Gli comunicavano che avevano perso ogni tipo di contatto con il team, dopo una missione.

 

Ogni tipo di contatto. Questo poteva solo significare che erano impegnati in una missione e che non erano più tornati a casa.

 

Ma perchè dovevano comunicarlo proprio a lui?

 

Si chiese questo, mentre una frase in particolare lo colpì.

 

Comunicazione richiesta dall'agente Skye”

 

Skye. In caso qualcosa fosse andato storto, aveva fatto richiesta che lui ne fosse messo al corrente.

 

Gettò il libro che stava leggendo contro il muro di fronte a lui, con tutta la forza che aveva.

 

Non poteva crederci. Skye, la sua Skye, non era più tornata a casa, e lui non era là fuori per cercarla, o per cercare di proteggerla.

 

Chissà come l'aveva presa Fitz. Di sicuro anche Simmons era partita anche loro, come supporto tecnico per lo meno, e non era più tornata a casa.

 

Se lo immaginava mentre un intero stuff di infermieri dovevano calmarlo. Chissà se avrebbero dovuto sedarlo.

 

Grant non piangeva mai, non da quando era un ragazzino e Maynard lo picchiava.

 

Andiamo Grant, piangi” disse “Tanto sei una femminnuccia, non sai fare altro”

 

Ma per Skye ne valeva la pena.

 

Nel loro lavoro, quando il team perde ogni contatto con il comando centrale non significa mai niente di buono e la mente di Grant incominciò a designare gli scenari peggiori.

 

Pensò che non l'avrebbe mai più rivista, che era già un miracolo se ogni tanto, da quella prima volta in cui gli aveva chiesto notizie sulla sua famiglia, era tornata un altro paio di volte per giocare a battaglia navale e chiacchierare, che non era molto ma che fino a quel momento gli era sembrato tutto, che non avrebbe mai più rivisto i suoi occhi, o sentito la sua risata, e che preferiva quando Skye lo odiava a morte ma almeno era viva, piuttosto che questo.

 

Era come quando le avevano sparato e aveva creduto di averla persa per sempre.

 

Grant era forte, poteva sopravvivere ai proiettili, al fuoco delle esplosioni, e niente poteva spezzargli il cuore, ma la sola idea di aver perso l'amore della sua vita per sempre lo aveva distrutto.

 

E senza alcuna spiegazione iniziò a pregare. Non lo faceva dai tempi in cui accompagnava la nonna alla messa della Domenica. Non era mai stato un tipo religioso, ma si sa, in certe occasioni ci si aggrappa a qualsiasi cosa.

 

“Ti prego Signore” disse in lacrime “Non sono di certo stato il migliore tra i tuoi figli, ma ti chiedo perdono. Ti prego, salvali. Se non vuoi farlo per me, fallo per Fitz. Non si merita di perdere anche Jemma dopo tutto quello che gli ho fatto, e Skye merita di vivere tutto il meglio della vita, anche se forse significa che io non sarò lì a renderla felice. Non mi importa, mi basta solo sapere che è viva. Non te lo chiedo per me, te lo chiedo perchè questa vita, senza di lei, non merita di essere vissuta”

 

Quella notte si addormentò piangendo, sperando di non risvegliarsi il mattino seguente.

 

***

Passò una settimana prima che una guardia gli disse che aveva visite. Era stata una delle settimane peggiori della sua vita.

 

Skye non c'era più, e lui non meritava di passare un altro giorno su questa terra senza di lei.

 

Ogni volta che li concedevano un'ora d'aria, lui rifiutava, rimanendo nella sua cella. Non chiedeva più libri, riviste e nemmeno di andare ad allenarsi in palestra. Incominciò anche rifiutare i pasti e a non dormire. L'unica cosa che faceva era fissare il muro di fronte a lui, dove giaceva ancora il libro che vi aveva scagliato una settimana prima.

 

Quando entrò nella sala comune gli sembrò di vedere un angelo.

 

Skye era lì, insieme a Jemma, con il miglior sorriso che le avesse mai visto.

 

Nonostante i tagli, i lividi e le contusioni, erano bellissime.

 

“Ragazze” disse Ward.

“Hey Robot!” disse Skye “Ci hanno detto che sei un po' andato fuori di testa e così siamo venute non appena abbiamo toccato terra. Come vedi siamo vive”

“Lo vedo” disse Ward “Ho avuto seriamente paura di non vedervi più”

“Oh, Quelli dell' Hub ingigantiscono sempre le cose.” disse Jemma “Leo ti manda i suoi saluti, anzi mi dispiace andarmene così presto, ma ha chiesto di me”

“è impazzito anche lui?” chiese Skye.

“Si è rifiutato di fare praticamente qualsiasi cosa, e ha detto che ricomincerà a fare terapia solo quando mi vedrà” disse Jemma.

“Allora devi proprio andare” disse Ward “è stato bello vederti Jemma”

“Anche tu Ward” rispose Jemma, prima di lasciarli soli.

 

Rimasti soli, Skye e Grant rimasero per minuti interminabili in silenzio.

 

Skye non sapeva che dire, mentre Grant non poteva credere che lei fosse veramente li, di fronte a lui.

 

“Mi stai fissando di nuovo” disse Skye.

“Credevo veramente di averti persa per sempre” rispose Ward.

“Hey, sono stata addestrata da uno dei migliori specialisti dello SHIELD.” disse Skye “Dovresti sapere che ci vuole ben altro per abbattermi”

 

E Grant credette che non avrebbe mai potuto fare a meno di quel sorriso.

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll corner:

 

La canzone mette un sacco di malinconia, quindi ecco il perchè di tutto questo Angst..

 

Non prendetevela con me, prendetevela con i The National.

 

(La canzone di intitola “Fireproof”)

 

Questa è stata la primissima Fic che mi è venuta in mente per questa serie, ma mi sono resa conto che ci voleva qualcosa prima.

 

Quindi eccovi qui, terzo capitolo...

 

Non sono responsabile di eventuali parcelle mediche!

 

-jess

p.s. A domani, con Iron Sky. Lo so, voi vorreste “Letters from the hell” ma si tiene sempre il meglio per ultimo, no? 

  
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