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Autore: darken_raichu    30/07/2014    1 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Aeria, Foresta delle nuvole, 07/06/4783, circa le 22
Il Codacciaio di Raichu passò vicinissimo al volto dell’avversario, che però riuscì a schivarlo. Gliscor, con un secondo agile movimento, schivò l’Assorbipugno e colpì Eelektross con Forbice X, ma quello schivò agilmente e rispose colpendolo sulla testa con un Assorbipugno. In ogni caso, fu un danno modesto, e Gliscor si tirò indietro per schivare un Codacciaio di Raichu. I due continuarono gli attacchi: Codacciaio, Assorbipugno, Codacciaio, Assorbipugno. Solo due attacchi, ma ripetuti in continuazione. Inoltre, era evidente che stavano cercando di evitare di ritrovarsi direttamente in contatto con lui. Ma in una lotta tra un pokémon Terra e un pokémon Elettro, il vincitore è il primo, e Gliscor lo sapeva bene. Certo, c’era Eelektross. Poteva levitare, cosa che impediva agli attacchi di colpirlo. Di fatto, non aveva punti deboli. Quanto a Raichu, lottava bene. In quel momento, un Codacciaio sfiorò il braccio di Gliscor. In risposta, il pokémon afferrò Raichu per la coda, e lo sbattè a terra. Battiterra, un gran bel colpo. Avrebbe voluto colpirlo ancora, ma Eelektross lo colpì alle spalle con Assorbipugno, e fu costretto a spostare la sua attenzione su di lui. Approfittando del momento, Raichu si liberò e iniziò a caricarsi di elettricità.
«Ne sei sicuro Raichu?» domandò Eelektross, schivando con agilità l’Acrobazia di Gliscor e avvicinandosi a Raichu.
«Devo almeno provarci. Se non ci riesco, me ne rimarrà ancora uno.» E così dicendo si lanciò in avanti, il corpo carico del Locomothuder.
«Cosa credi di…» iniziò Gliscor, ma poi si rese conto di cosa stava succedendo. Un attimo prima che il colpo lo raggiungesse, si slanciò di lato. Nonostante tutto, fu colpito parzialmente. Sentì una dolorosissima scossa al fanco destro, e atterrò pesantemente al suolo.
«Spiacente, ma per tua sfortuna mi hanno avvisato. Abbiamo scoperto del Locomothuder parecchio tempo fa, per tua sfortuna.»
Eelektross imprecò, mentre Raichu ansimava. Non aveva tenuto conto dell’ambiente. Probabilmente, un altro Locomothuder sarebbe stato l’ultimo attacco di quella lotta per lui. Ma se l’avversario sapeva, l’effetto sorpresa era andato. Iniziò a riflettere “Il nostro avversario ha usato Acrobazia, Battiterra e Forbice X. Deve avere un altro attacco. Ed è dannatamente veloce. Raichu può usare solo Codacciaio, o un altro Locomothuder. Io posso usare solo Assorbipugno e…” In quel momento, un’idea gli sfiorò il cervello. Forse non avrebbe funzionato, ma era la loro unica opzione. Approfittando del momento di ripresa dell’avversario, si avvicinò a Raichu e gli illustrò la sua idea. Quello lo ascoltò in silenzio, poi sorrise.
«Sappi che non ho idea del se funzionerà, non ho mai provato.» disse Raichu.
«Già, ma è la nostra unica opzione.»
«E allora andiamo.» Disse Raichu. Schivò una Forbice X di Gliscor, che si era lanciato verso di loro, e rispose con un Codacciaio. Stranamente, quella colpì l’avversario in pieno, spedendolo indietro, anche se non sembrò arrecargli troppi danni.
“Che strano.” Poi capì. Gliscor era rimasto paralizzato. E in tal caso, forse il piano di Eelektross avrebbe funzionato.
«Eelektross, ascolta, dobbiamo provare ora!» E si caricò nuovamente, per poi scagliarsi di nuovo verso Gliscor.
«Credi davvero che per due volte mi lascerò cogliere impreparato?»
«No, credo che tu avresti dovuto guardare in alto.» Disse Eelektross.
In quel momento una goccia di pioggia lo colpì sulla testa, poi un’altra, e un’altra ancora. Alla fine prese a piovere, e in quel momento Raichu aveva già percorso i tre quarti della radura. Gliscor capì.
«E allora? Può anche non fallire per quel che mi riguarda. Vediamo cosa farai contro questo.» Le sue chele si affilarono, e le diresse dritte verso Raichu. Ghigliottina contro Locomothuder. I due attacchi s scontrarono, e un’enorme nube di polvere si sollevò da terra. Quando si diradò, Eelektross vide i due, uno alle spalle dell’altro. Raichu emise una sorta di rantolo, poi crollò. Gliscor scoppiò a ridere, e Eelektross imprecò.
«Yahahahahah. Siete… davvero… divertenti.» E poi Gliscor si ribaltò all’indietro, crollando sulla schiena. Tossì lievemente. Non perse conoscenza, ma non era evidentemente in grado di muoversi. Eelektross si avvicinò.
«Arrenditi. Ormai hai perso. Nella tua condizione attuale, potrei farti fuori persino io a suon di Assorbipugni.»
«Già, ho perso. Va bene.» Ansimava rumorosamente, ma sorrideva. «Sono dieci anni che non perdo. Avevo dimenticato com’era quella sensazione di impotenza totale. Grazie per avermelo ricordato. Non preoccuparti, non ho colpito il tuo amico. Nel momento in cui ho sfiorato il suo corpo, tutta l’elettricità mi si è scaricata addosso.»
«Grazie dell’informazione.» disse Eelektross, e Gliscor non capì se fosse sarcastico o no.
«Suppongo che però ti interessi di più la strada per Cloud Town.»
«Già. Se non ti dispiace.» Disse Eelektross, che nel frattempo si era avvicinato a Raichu e l’aveva aiutato a rialzarsi. Quello ansimava e faceva fatica a parlare, ma era ancora vagamente cosciente. Eelektross lo aiutò a sedersi.
«Bah, non c’è problema a dirvelo, tanto non vi servirà a nulla. Ve l’ho detto, io sono il secondo, checché ne dica quell’idiota del terzo capitano. Strategia un corno, la forza bruta è quella che conta. Ma sto divagando. Sappiatelo, il primo capitano è su un altro livello. Quando vi troverete davanti lui e il suo tenente, rimpiangerete di aver vinto ora.»
«Poche ciance, e dicci la strada.»
«D’accordo.» rispose Gliscor, e iniziò a spiegare.
 
Cloud Town, base dell’Aviazione, 07/06/4783, circa le 24
«Prendeteli, sono stati loro!» gridò una voce dall’interno della base. Quella era crivellata di bruciature, alcune che iniziavano a bruciare. Bruciature generate da attacchi elettrici. L’Aviazione prese a volare in circolo, per poi partire all'inseguimento dei fuggitivi, che si dirigevano verso il bosco. Il buio impediva di vederli bene, ma si muovevano in fretta. Improvvisamente, presero a scagliare Tuoni, Fulmini e Scariche, dirette verso di loro. Un Fulmine li illuminò, e alcuni componenti dell’Aviazione riuscirono a vederli in faccia. Al ritorno fecero rapporto. Sette pokémon Elettro, tra cui spiccavano un Eelektross e un Raichu con un oggetto non riconosciuto sulla testa.
Tra se e se, sentendo il panico che si diffondeva in città, Pidgeot rise. “Mettete pure piede in città” pensò “vi arresteranno all'istante.”
Anche un altro pokémon stava riflettendo. Seduto al suo posto, nella base, il primo capitano si era appena fatto riferire tutto da un evidentemente nervoso Ninjask.
«Bene, credo che sia il mio turno. In fondo, questo piano ha una pecca enorme.» E Dragonite si sollevò. Mise una mano dietro la schiena, e si massaggiò il collo «Bene, vediamo in quale taverna si è nascosto stasera il tenente.» Quando uscì, nella stanza vuota regnò un silenzio spaventoso. Era la prima volta da dieci anni che nessuno dei tre capitani era in quella stanza.
  
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