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Autore: Styles95    30/07/2014    3 recensioni
I don't care what anyone says
'Cause you and I are bigger than this
And I'll be there just keeping my arms wind open
They can try to pull us apart
I'll fight them more, I'll cover your heart
Yeah, we can fly together, we can't be broke
Yeah, we can find love, just like that
We can fall hard, just like that
Yeah, we could do it all, just like that
And I like it when you call me, I will always find you
When you need me out, I'll come for you
And when you're lonely, I will find a way to
Guide you home to me, I'll come for you, come for you
I will bind your love, bind your love to me, me
Cher Lloyd - Bind your love
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry
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Due

 Lascio che la mente segua il ritmo della macchina, i lampioni illuminano il quartiere ormai immerso nelle notte fonda. La luce di essi continua ad accecarmi e ogni flash corrisponde alla faccia di Joe vicino a quella ragazza. Vorrei che almeno mi chiamasse, un sms perfino ma nulla!
Cait guida canticchiando insieme alla radio, siamo rimaste solo noi in macchina dirette nel nostro appartamento in Notting Hill nel quale viviamo da un paio di mesi per seguire l'universita'. I lampioni non arrivo sulle case, i grandi palazzi colorati sono al buio e sembrano tutti tristemente uguali e spenti.
Un ragazzo che passeggia tranquilla sul marciapiede attira la mia attenzione e  mi fa venire in mente il mio incontro con il tanto famoso Harry.
-Comunque prima in discoteca , quello li seguito dai paparazzi era Harry styles!- dico voltandomi verso Cait.
-Harry? Styles? Dei One Direction? -. Gli occhi quasi verdi di Cait mi guardano attentamente. Annuisco vedendole spalancare la bocca -Come e' che sei cosi sicura?- chiede svoltando finalmente alla nostra via.
-Ci ho parlato,prima di ritornare da voi!-.
La macchina frena di botto, proprio d'avanti casa per fortuna. Cait mi guarda con gli occhi spalancati.
-Tu, cosa?- balbetta facendomi ridere.
Scendo dalla macchina afferrando le chiavi del portone, non vedo l'ora di sprofondare tra le mie coperte. Cait mi afferra un braccio voltandomi verso di lei per farmi parlare.
-Ci ho parlato dopo che ho visto Joe con quella..- spiego aprendo il pesante portone.
-Joe cosa? - mi interrompe Cait guardandomi preoccupata.
-Ho trovato Joe con una , a momenti si strappavano i vestiti! Sono andata li e lui ha iniziato a scusarsi, solite cazzate..- le spiego tutto sotto il suo sguardo attento. L'odore di casa mi invade le narici facendomi sentire al sicuro, mi siedo ad uno degli sgabelli della cucina con un bel bicchiere di acqua fresca.
-Stai bene?- mi chiede Cait guardandomi come se potessi rompermi da un momento all'altro ma ho promesso a me stessa con non succederà, non per lui. Annuisco facendole un mezzo sorriso.
-E quindi tu per ripicca sei stata con Harry Styles?- chiede Cait confusa.
 Scoppio a ridere facendola accigliare.
-No, non sono stata con Harry Styles.- la imito . -Ha visto tutto e mi voleva offrire un drink..gli avro' fatto pena ..-rispondo rendendomi conto di quanto devo essere sembrata un opera di bene per lui, quando sono diventata un'ente benefico?
-Hai accettato il drink?- indaga Cait con un sopracciglio leggermente alzato.  Scuoto la testa vedendo la delusione farsi strada nei suoi occhi.
-Ma Cam!- esclama Cait con le braccia al cielo.
-Ehy! Un po' di rispetto , stavo per ammazzare Joe due ore fa!- scherzo cercando di allegerire il peso che mi si e' posato sullo stomaco.
-E ora ? - chiede lei tornando seria e preoccupata per me.
-Nulla , sono qusi le cinque di mattina! Buona notte!- mi alzo diretta verso la mia stanza.
-E Harry Styles?- continua Cait curiosa.
-Giusto , Harry... avrei dovuto chiedergli un autografo!- commento dandole le spalle continuando a camminare.
-E Joe e' un coglione!-
-Lo so!- rispondo a mia volta. Sento lo stomaco rivoltarsi e la gola mi si chiude, faccio un respiro profondo costringendomi a essere forte per l'ennesima volta.
Il letto, nel centro della mia stanza e' piu' invitante del solito, mi cambio velocemente e mi stendo. Le vertebre sembrano finalmente rilassarsi, sul comodino la fotografia mia e di Joe splende sotto la luce della lampadina. Una scossa mista tra rabbia e delusione mi percuote il corpo, allungo la mano verso la cornice di legno e giro la fotografia in modo che sia lontana da miei occhi.
 Passo il resto della mia nottata a fare sogni strani su di lui in cui non fa altro che cercare di uccidermi. Usa di tutto: pistole, coltelli e persino matite appuntite.

Vengo strappata dalle grinfie dei miei sogni grazie a Cait . Si intrufula nella mia stanza per poi spalancare le persiane della finestra. Mi lamento nascondendo la testa tra lenzuola.
-Non fare la drammatica Cam!- esclama battendo le mani incitandomi. -E' tardi, sono le undici!-.
-E' l'alba!- rispondo controvoglia.
Sento il letto piegarsi quando Cait mi raggiunge sedendosi.
-Come stai?- mi chiede in tono dolce, non mi dimentico mai perchè è la migliore. Annuisco ancora nascosta dalle coperte. Sento la delusione ritornare , per un secondo sembrava tutto normale.
-Stavo bene fino a quando non mi hai svegliato.. - rispondo ridendo facendo finta che non sia mai successo nulla. La sua mano mi colpisce in testa in modo affettuoso.
-Ho fatto un sogno davvero strano sai...- inizia Cait.
Lascio andare le coperte rinunciando a dormire, guardo la mia amica ascoltandola sperando che mi distragga almeno per un pò.
-Ero ad un concerto e tutti spingevano ma io spingevo piu' di tutti, quando arrivo sotto il palco mi rendo conto che sono ad un concerto dei One Direction..- racconta Cait guardando il soffitto della mia camera. Mi alzo dal letto scuotendo la testa divertita, la mia concquilina nonchè la mia migliore amica è proprio impazzita. Come darle torto , scelgono questi ragazzi sempre piu' belli e pieni di  talento, persino il mio telefono ha qualche loro canzone nella playlist.
-Ora muoviti!- esclama Cait alzandosi. -Tesco ci aspetta!-.
Il sabato è il giorno della spesa, non ricordo neanche quando abbiamo stabilito questa ridicola regola ma ogni sabato cerchiamo di rispettarla.
-Wohoo!- urlo fingendomi entusiasta facendo ridere Cait.
Nel giro di venti minuti stiamo camminando per le strade del quartiere, il negozio per fortuna è vicino e ci andiamo facendo una passeggiata.
-Pensavo passassi la giornata con Dylan!- dico a Cait che è intenta a guardare una vetrina.
Come sente il nome del suo adorato ragazzo sembra riprendere coscenza, è proprio cotta.
-Sta ancora nel letto!- risponde facendo una smorfia. -Pensavo di passare da lui oggi se per te va bene!- aggiunge guardandomi di nuovo preoccupata.
-Cait.. non mi butterò dalla finestra e non mi taglierò le vene in bagno! Non per lui! - rispondo esasperata. -Quindi puoi smettere di preoccuparti per me! Mi guardi come se fosse morto il cane..Sto male , si! - ammetto sentendo il peso nello stomaco scivolare via. -Sto da schifo, pensavo fosse finalmente arrivata la mia fiaba sai? E poi lui ha deciso di rovinare tutto!- continuo a sfogarmi mentre Cait mi prende a braccetto.
-Spero non si faccia vedere, potrei prenderlo a calci!- esclama arrabbiata. Rido compiaciuta mentre finalmente entriamo da Tesco dove sono sicura perderemo almeno un'ora.


Il tavolo della cucina è ricoperto di buste della spesa, è quasi impossibile che due semplici ragazze abbiano portato tutte queste buse da sole per mezzo quartiere. Ne apro una per mettere il contenuto al suo posto, trovo tre confezioni di gelato. Guardo i diversi gusti : cioccolato, caffè e vaniglia.
-Cait, hai davvero intenzione di mangiarli tutti? - chiedo mostrandole le confezioni.
-Non sono solo per me.. - commenta guardondomi in modo fugace. -Sono post-delusione!- aggiunge senza voltarsi verso di me, all'improvviso sembra essere terribilmente presa a sistemare i pacchi di pasta nell'ordine perfetto.
Faccio un sospiro e mi avvicino a lei abbracciandola.
-Grazie.. - sussurro appoggiando la fronte sulla sua spalla. Le sue braccia ricambiano la stretta e all'improvviso mi sento esplodere.
-Oh ..Cam..- Cait mi accarezza i capelli mentre le mie lacrime iniziano finalmente a scendere. -Mi stavo proprio chiedendo per quanto tempo avresti continuato a fare la dura!- aggiunge Cait dondolandomi un pò.
-Quale apriamo?- chiedo ancora stretta nelle sua braccia.
-Cioccolato?-. Cait si scosta guardandomi in viso.
-Cioccolato!- ripeto ridendo.
Finalmente sento un pò di dolore scivolare via , proprio come hanno fatto le mie lacrime.


Come Cait si chiude la porta dell'appartamento alle sue spalle per raggiungere il suo ragazzo malato, io mi butto sul divano decidendo che non farò nulla per il resto della giornata.
Passo i primi venti minuti vedendo un programma in cui un tizio spiega come sia nata la sua ossesione per le bambole che l'hanno portato a fargli costruire una casa solo per loro. Rimango confusa e forse anche leggermente disturbata, cambio canale solo quando arrivo ad essere davvero disgustata. Passo a guardare un film con Jim Carrey , dopo cinque minuti ho già il mal di pancia per via delle risate. Mi sento leggermente cretina, sto ridendo da sola e d'avanti ad un televisore. Il mio cellulare inizia a squillare rovinando l'atmosfera. Sul display appare il nome di Joe, rimando pietrificata, volevo una sua chiamata ma ora ho paura dell'altro dolore che potrei provare. Ignoro il telefono alzando il volume della tv per evitare di sentire la suoneria. Joe chiama altre due volte ma faccio finta di nulla. Il cellulare squilla di nuovo, presa dall'esasperazione prendo il telefono ma sul display appare il numero di mia madre.
-Pronto? - rispondo sollevata di non dover affrontare Joe.
-Tesoro!- la voce di mia madre è più squillante del solito. -Come stai?- mi chiede.
-Bene , tu? Papà? - rispondo velocemente scegliendo di non dire nulla. Le piace Joe e lui ha già deluso me, non voglio che deluda pure mia madre.
-Oh , papà credo si sia beccato proprio l'influenza che gira adesso!- mi informa e mi viene in mente Dylan, saranno nella stessa situazione. -Ma non ti preoccupare, il dottore ha detto che si riprenderà in un paio di giorni!- continua mia madre.
-Oh , bene! Se volete che venga a casa ditemelo! - dico sicura di quanto a mia madre piaccia sentire queste parole da quando non vivo più con loro.
-Grazie Cam! Quindi.. - il suo tono si va all'improvviso misterioso.
-Quindi?-.
-Mi stavo chiedendo.. - inizia mia madre. - Martedì ho un matrimonio!- esclama mia madre.
-Di chi?- chiedo ora che ha catturato la mia curiosità.
-Il mio capo...doveva accompagnarmi tuo padre ..- risponde mia madre. Ci metto un secondo a realizzare le sue parole. Oh,no.
 -Verresti con me ? - riesco quasi ad avvertire la speranza nella sua voce.
-Ma mamma!- esclamo portandomi una mano sulla fronte. -Devi proprio andare?- chiedo sperando con tutta me stessa che cambi idea. L'ultima cosa che voglio è vedere una coppia felice appena sposata.
-E' il mio capo , Cam!- risponde. -E' importante!-.
-Ma non conosco nessuno .. E sarete tutti adulti!-. Sto davvero facendo leva sulla pietà.
-Sei adulta anche tu!- risponde dopo aver detto che ormai vivo da sola.
-Ma voi sarete ..troppo adulti per me!- esclamo dopo aver fatto fatica a trovare le parole.
-Puoi portare Joe se vuoi! Così non starai sola!-.
Ah , che fitta al cuore.
-Mh.. - non so più che dire a questo punto. -Okay , posso provare a chiederglielo!- mento.
-Grazie Cam! Sapevo di poter contare su di te!- mi manda un bacio dall'altra parte del telefono e chiudo la telefonata sbuffando sonoramente.
A questo punto sono di nuovo di mal'umore , spengo il televisore sbattendo poi il telecomando. Guardo fuori dal balcone alla sinistra del nostro divano, sempre essere spuntato il sole, proprio l'opposto del mio stato d'animo. Il telefono squilla di nuovo, alzo gli occhi al cielo totalmente esasperata da mia madre che sicuramente mi sta chiamando di nuovo, magari per informarmi che è un matrimonio che segue uno stupido dress-code, tipo tutti vestiti in nero o tutti in rosso.
-Pronto? - rispondo cercando di non suonare troppo infastidita.
-Cam!-.
Sento il cuore perdere un battito, forse due. La voce di Joe sembra far andare il telefono in fuoco, sento la gola seccarsi mentre lo stomaco si ribella.
-Cam?- ripete.
-Mi dispiace non sono al momento raggiungibile, lascia un messaggio dopo il bip! - esclamo nella maniera più meccanica che conosco. - Bip..! - aggiungo coprendomi il viso con la mano libera, mi sento così stupida!
-Cam, lo so che sei li .. - la sua voce sembra stanca e spenta, il Joe di cui mi stavo innamorando non è questo. Il suo modo di essere sempre così spensierato è ciò che mi aveva attirato di più.
Lascio andare il respiro che senza accorgermene stavo trattenendo.
-Mi dispiace Cam , sono stato così stupido! - esclama frustrato. -Ti prego parlami!-.
Chiudo gli occhi cercando di schiarirmi le idee.
-Ho rovinato tutto lo so! Ma dimmi che puoi perdonarmi..non lo so, vediamoci, prendiamo a schiaffi..fai qualcosa almeno!- continua, adesso sono certa che è quasi disperato.
Una parte di me si sente meglio, forse per lui sono davvero importante ma se lo ero non avrebbe dovuto baciare un'altra ragazza. Mi sento divisa in due, completamente confusa.
-Joe.. -il suo nome risulta amaro questa volta. -Devo andare ..-.
Chiudo la chiamata e sento di nuovo gli occhi pungere mentre le lacrime scendono. Mi alzo andando in cucina dove ricomincio a mangiare quel maledetto gelato, sarà un lunghissimo e tristissimo week-end.


*AUTORE*
Ecco il secondo capitolo! Spero che sia di vostro gradimento e che non vi risulti noioso, il bello sta per venire!
Fatemi sapere cosa ne pensate! Mi trovate anche su twitter https://twitter.com/_itspaola

  
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