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Autore: _Nancy_    31/07/2014    2 recensioni
La Guerra è finita.
I nostri coraggiosi eroi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e vivere le loro vite con tranquillità.
Harry, Ron e Hermione sono ancora un trio. Impegnati nell'intraprendere i loro sogni, non mancano le avventure in Casa Weasley.
Ormai abitano tutti lì, compresi Harry e Hermione che sono considerati come dei figli.
Le famose coppie? Leggete e scoprirete tante novità!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Katie Bell, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Si schiarì la voce.
Riuscito a calmare le chiacchere, aveva cominciato il suo discorso.
-Sono qui con grande piacere, ad annunciarvi che il Ministero da oggi aprirà le porte a dei nuovi coraggiosi alleati.- Si scostò, dando modo di far vedere alla folla i numerosi ragazzi messi dietro di lui, l’uno accanto all’altro. –Dopo anni di Guerre, dopo morti numerose, dopo essere riusciti a rialzarci più forti di prima, possiamo dare il benvenuto a tutti loro.-
Un applauso, la folla entusiasta.
-Dichiaro che da oggi, i seguenti ragazzi qui dietro di me, che si sono impegnati nel lungo lavoro non solo di studio teorico, ma anche di agilità, furbizia e grande coraggioso, i nuovi Auror del Ministero.- Prese un pergamena, si potevano scorgere i numerosi nomi. –Ecco a voi:
Harry Potter
Ronald Bilius Weasley
Emily Kombat
Julie Mer
Anthony Force
Morgan Jons
-Benvenuti!-
Un fragoroso applauso esplose.
Le divise furono consegnate dalla collaboratrice di Kinglsey, che strinse le mano a uno a uno dei ragazzi.
-Vai così, Potter!- Urlò George.
Il ragazzo gli fece un cenno con la mano, sorridendogli.
-Finalmente hanno coronato il sogno di una vita.-
Hermione tirò su col naso, Fred le porse un fazzoletto. Che meraviglia, la Granger se la ricordava meno sensibile.
-Stai bene, Granger?-
-Si, assolutamente.-
-A me non sembra, stai piangendo come un fontana!-
-Non è vero!- Le sfuggì una lacrima. –Oh, Merlino.-
-Ciao Hermione, Fred.-
La bionda, con lo sguardo perso si avvicinò.
Vestita insolitamente come le l’ultima volta che l’aveva vista, e accanto a lei un bel ragazzo, quel ragazzo che tanto prendevano in giro e che adesso è un uomo, Neville.
-Avete saputo, eh?-
-E’ stata personalmente la Mc Granitt a dirmelo.- Strinse la mano a Fred, sorridendo. –Hermione, sei incantevole in questo vestito.-
Luna e Neville, una coppia.
Non si tenevano per mano, né si dicevano cose dolci. Una bella coppia, insolita forse.
-Quindi, vi siete dati dall’essere una coppia anche voi.-
-Ci stiamo lavorando da qualche mese.-
-Siete molti carini insieme.-
-Grazie, Hermione. Sei gentilissima come sempre.- La guardò, prima di posare nuovamente lo sguardo su Fred. –Voi invece? Vi siete dati a una nuova relazione?-
-Cosa..?- Hermione, la guardò accigliata.
-Da quanto stai con Fred?- Chiese Neville, facendo scoppiare a ridere il rosso.
-Vi state sbagliando di grosso.- Guardò la riccia, ridendo ancora. –Non stiamo insieme, sono stato costretto ad accompagnarla.-
-Non ti dispiaceva accompagnarmi quando sono scesa dalle scale oggi.- Uno sguardo torvo, le braccia al petto e gli occhi quasi sul punto di uscire dalle orbite. –Non starei mai con lui, nemmeno se fosse l’ultimo uomo sulla terra!-
***
Un battibecco non poteva di certo mancare in quella giornata.
Fred e Hermione erano stati divisi, il primo troppo divertito per la reazione della ragazza, e la seconda troppo arrabbiata per non lanciargli una fattura.
Si sentiva in colpa, con il suo malumore stava rovinando la giornata di Harry e Ron. Si portò il bicchiere di vetro alla bocca, bevendo qualche sorso di vino.
-Ron, Harry, io direi di fare un brindisi a questi due giovani, coraggiosi umoni.- Kinglsley, con un bicchiere in mano e il sorriso sulle labbra. –Sono sicuro che sarete un’ottima squadra.- Tirò su il bicchiere, mentre gli altri si avvicinavano per brindare. –Ai nuovi Auror, Ron Weasley e Harry Potter.-
-A Harry e Testa di Zucca!- Urlarono i gemelli.
Gli invitati sorrisero, lasciando Ron tra le braccia di Lavanda che cercava di calmarlo.
Non avevano limiti a prenderlo in giro.
***
Non aveva mai amato così tanto un letto.
Caldo, comodo e ben disposto a ospitarla tutto il tempo che voleva.
Le scarpe con il tacco vertiginoso erano poggiate in un angolo, il vestito non era ancora riuscito a levarlo, troppo stanca per farlo, ecco la verità.
Un rumore improvviso la fece sobbalzare, costringendola ad aprire la porta e a guardare verso le scale.
Ron sdraiato a terra, con la camicia stropicciata e la voce impastata, Lavanda rideva e cercava di tirarlo su, inutilmente.
-Tutto apposto?-
-Si, tranquilla. Adesso, lo porto a letto. Non preoccuparti.-
Si chiuse nuovamente, e prima di sedersi si levò il vestito. Lo rimise apposto, nell’armadio di Ginny.
Il letto di lei ancora fatto da quella mattina, doveva essere a fare una passeggiata con Harry, come biasimarli? Era riuscito a coronare il suo sogno, poteva creare una famiglia con la rossa.
Si infilò i pantaloncini, prese la maglietta a maniche lunghe e dopo essersi immersa nel letto, chiuse gli occhi.
La faccia stupita di Fred.
Il battibecco.
Gli sguardi scambiati prima di diversi ognuno nelle sue stanze.
-Odioso.- Sussurrò, prima di addormentarsi.
***
Non ce l’avrebbe fatta. La pozione sembrava non reagire nel suo corpo.
L’istinto animale era dentro di lei.
Ron dormiva, beato tra le coperte.
Lei era lì, lo guardava.
Il viso contratto in una piccola smorfia, girato di lato verso di lei, i capelli rossi scomposti sul viso, il respiro regolare ..
L’odore del suo sangue.
Si coprì gli occhi con le mani, cercando di far passare quel delizioso profumo dalle sue labbra.
Sentiva di essere quasi al limite. Si sentiva invitata ad assaggiarlo, a morderlo ovunque. Scosse la testa, sperando di poter riuscire a pensare ad altro.
Tutto inutile, la fame è fame e lei non può farsi nulla.
Adesso è lei il cacciatori, e la famiglia in cui vive sembra il suo pasto completo per ogni luna piena.
Si alzò, uscì dalle stanza e senza fermarsi corse verso la porta. L’aprì frettolosa, timorosa di non riuscire a contenersi a lungo.
Passi veloce, mano a mano che si addentrava fuori dalla dimora.
I piedi cominciarono a non toccare più terra, qualcos’altro al suo posto correva per lei. Le zampe che si sporcavano nel fango, un ringhio acuto dentro di lei.
Coraggio, è solo un’altra luna piena.
I capelli biondi sparirono, il corpo mutò nel buio della notte.
La sua nuova vita da Lupo Mannaro ha ricominciato a tormentarla.
Un fruscio, la sua preda.
Fame.
Un altro fruscio.
La preda che non si accorge di lei.
Aspetta. E sente il gusto del sangue nella bocca, la bestia non ha limiti.
Un lungo istante. Le orecchie si innalzano per sentire meglio, qualcosa lo insospettisce.
Basta, non può più trattenersi.
Si avventa con un colpo, un morso sul collo e la vittima è tra le sue mani. L’animale si accascia, e lei divora impaziente, felice di un pasto succulento.
Non si riconosce, qualcosa dentro di lei non urla, ringhia prepotente.
Deve dare spazio, non può trattenerlo tutta la notte. Ha dei limiti la sua anima, la sua forza di ragazza.
Ancora.
Il pasto è quasi finito. La fame è stata appena tappata, c’è ancora spazio per qualche preda, qualunque essa sia.
L’unico modo per salvare gli altri e sé stessa è non tornare indietro prima del tempo previsto.
Veloce, scaltra e con il cuore a mille, le zampe sotto di lei si riempiono di fango. Piove, fa freddo, il pelo è bagnato. Non importa, la pioggia non fermerà quella caccia, non stanotte.
***
Non stava più sognando. Sentiva le coperte calde su di sé, ancora avvolta in quel dormiveglia, non apriva gli occhi.
Troppo sonno.
Delle voci si avvicinavano, sembravano litigare animamente.
-Dobbiamo andarla a cercare!-
-Sa cavarserla, sicuramente è andata a caccia.-
-No! La pozione non ha funzionato!- Qualcosa si ruppe, un boccetta di vetro? –Io non la voglio lasciare sola.-
-Devi, ti ucciderebbe.-
-E con questo temporale, non vedresti nulla fuori da qui.-
-Non mi interessa!-
La porta si chiuse con un tonfo, e le voci parlavano ancora tra di loro.
-Dividiamoci, non possiamo lasciarlo da solo con lei.-
-Lavanda non farebbe mai nulla a Ron.-
-Da Lupo Mannaro che è, potrebbe uccidere perfino il suo ragazzo.-
Ferma sulle scale, la famiglia la guardava.
Scese un gradino. –Dobbiamo cercare di impedirlo.-
-Granger, cosa ti ha tirato fuori dal letto?-
-Le vostri voci, Fred.-
-E’ deciso.- Disse George, mettendosi un maglione sul pigiama. –Non c’è tempo di cambiarsi, bisogna cercarli subito.-
 

 
 
 
 
  
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