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Autore: Bent    31/07/2014    6 recensioni
Può la vita di un ragazzo diciassettenne, che ama cantare sotto la doccia e da solo in casa quando non c'è nessuno, cambiare d'improvviso? Quali sono i desideri di un teenager? Ed i suoi valori? In che cosa è giusto credere? Vale la pena inseguire le proprie ambizioni? Si possono ottenere dei risultati completamente da soli?
Una storia che parla di sogni e di amicizie perse e acquistate. Una storia che parla della voglia di vivere.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fede

Per fortuna tutti i miei compagni di classe hanno deciso di non fiatare con i professori e, sebbene  ciò l'accaduto sia palese, i professori fanno finta di nulla. Roberto ormai non è più un problema. Ha cambiato addirittura liceo. Devo ammette che all'inizio sono stato entusiasta della cosa, anche perchè mi irritava i nervi vedere quella faccia da schiaffi tutte le mattine. Dopo qualche giorno però ho cambiato leggermente idea. Dopo tutto ho comunque perso un amico, una persona che per anni è stata per me importante. È sempre brutto quando si mette la parola fine ad un determinato rapporto, qualunque siano le ragioni per le quali si è costretti a farlo. Perchè alla fine il mostrarsi indifferenti non è sintomo di superficialità, ma di stanchezza. In genere coloro che sembra di non poter scalfire, si comportano così solo perchè non hanno più voglia di soffrire. La sofferenza porta alla freddezza esteriore, non a quella interiore. E me ne rendo conto io stesso, in quanto dopo tutto ciò che mi è accaduto sento di essere più resistente, di poter gestire meglio tutte le situazioni, ma so anche di non aver dimenticato e di aver riflettuto a sufficienza grazie alle mie esperienze. 
Ma grazie al cielo c'è Rachele, lei che con uno sguardo riesce a mettere a tacere i miei pensieri, lei che è capace di catturare la mia attenzione con un solo gesto, semplicemente lei. Ancora mi chiedo come sia possibile tutto questo. Io e lei che stiamo insieme. 
Siamo sempre stati contrari entrambi alle relazioni all'interno della stessa classe, ma abbiamo deciso di fare qualche eccezione, anche a causa del mio lavoro. In effetti non sto molto a scuola. In questi tre mesi credo di aver passato la maggior parte del mio tempo a Londra, ma va bene così!
È tutto così eccitante, tutto così nuovo. Mia madre all'inizio ha avuto una paura costante di lasciarmi andare sull'aereo così spesso, ma in seguito ha capito che era la mia vita, la mia carriera. Inoltre si è tranquillizzata maggiormente da quando Simon mi fa prendere l'aereo praticamente privato per andare in Inghilterra. Io non lo volevo, credevo fosse esagerato...ma solo poi mi sono reso conto della sua effettiva utilità. Ormai ci ho fatto l'abitudine, sono il sesto membro degli One Direction. 
I ragazzi sono sempre fantastici, siamo diventati ancora più uniti, visto che adesso condividiamo anche la questione lavorativa. Ho amici fantastici, che sono anche miei colleghi...credo di non poter desiderare di meglio. Ho fatto tante, forse troppe interviste in questo ultimo periodo e tutti vogliono sapere quando uscirà il nuovo album. Queste sono quelle tipiche domande a cui non devo rispondere. Anche perchè sarebbe difficile farlo, visto che non lo sappiamo neanche noi. Le canzoni sono praticamente registrate completamente, ma manca il titolo e la copertina. 
Oggi è l'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze natalizie. 
Esco da casa mia, se così si possa chiamare ormai, e immediatamente sento il vento invernale soffiare forte. Così il freddo gelido si unisce a quel sole presente, vagamente di tonalità estiva. Mi avvolgo nel mio doppiopetto fatto di felpa, indosso gli occhiali da sole, prendo le mie cuffie e mi avvio. La musica comincia in ordine casuale ed è una soddisfazione incredibile avere le canzoni di Up all night, di Take me home e di Midnight Memories nelle playlist normali, senza più bisogno di nasconderle. Mi sento libero e, per la prima volta, sicuro di me stesso. Ovviamente tra le varie tracce ho anche alcuni brani incisi da poco con i ragazzi, ma logicamente quelli sono da tener ben nascosti. 
Dopo pochi secondi riesco finalmente ad arrivare al palazzo così familiare per me in questo ultimo periodo. Mi avvicino e suono senza paura il citofono. Ammetto che il fatto che sia presente la telecamera è un po' inquietante, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. Non ricevo neanche risposta, ma so già che cosa significa. Il tempo di finire questo pensiero che la porta si apre e Rachele esce in tutto il suo splendore. Lei è la classica ragazza da non definire "figa" o "bona", lei è proprio bella. La sua figura è eterea e sembra indistruttibile.  Il suo sguardo non ti affascina soltanto, ma ti fa proprio annegare e l sua camminata ti rapisce.
-Buongiorno amore!- mi dice, mettendosi sulle punte per darmi un leggero bacio sulle labbra. 
-Buongiorno a te- dico, sorridendole e stringendola forte a me.
-Ahi, mi fai male così!-
-Lo sai che non ci sono ancora abituato...Ho sempre paura di perderti di nuovo.-
La vedo sorridere spontanea e il viso prende per qualche secondo una tonalità più rosea. Iniziamo a camminare verso la scuola, entrambi con i nostri zaini sulle spalle. La osservo per bene. Si è truccata lievemente, forse per mettere in risalto quegli occhi che si ritrova, e indossa una maglietta velata, i jeans lunghi con le converse basse bianche. Mi sorge un dubbio.
-Tesorino caro, ma non pensi di aver sbagliato mese? Siamo in dicembre! Non hai freddo con quella maglia?- domando, guardandola con quello sguardo misto tra il severo e divertito, segno di chi ha già capito tutto.
-Ehm...- comincia lei, mentre con una mano so sistema la cartella. È nervosa e ciò non può che avvalorare la mia tesi.
-Rache...-continuo io, imperterrito.
-Uff, va bene! Il tuo caro manager, Simon, mi ha chiamato e mi ha pregato di mantenere sempre e comunque un certo stile, dato che sono la tua ragazza e che finisco,  causa tua, spesso sulle copertine di gossip- confessa veloce, gesticolando con le mani per farmi capire meglio. A queste parole scoppio a ridere, quell'uomo non ha veramente limiti. È troppo pignolo e attento ai particolari. 
-Immaginavo...-.
-E allora perchè me lo hai chiesto?- chiede lei, scettica.
-Perchè mi diverte sempre metterti in difficoltà!- Per la bella risposta mi tira un pugno cercando di beccarmi il nervo del bicipite. Povera ingenua...peccato che io abbia tipo cinque strati di stoffa ad attutire.
-Hai studiato mate?-
-Per il compito?-
-Si...certo anche lei...poteva risparmiarselo un compito l'ultimo giorno!-
-In effetti...comunque sì, ho studiato!- rispondo io finalmente alla sua domanda iniziale.
-Ti ammiro parecchio Fede...- afferma lei, distogliendo lo sguardo dalla strada per inchiodarlo nei miei occhi.
-Perchè?-
-Perchè sei tra i cantanti più famosi al mondo ormai! È vero che forse hai dovuto lavorare relativamente poco rispetto ad altri, cioè hai ottenuto molto in poco tempo, però sei comunque a scuola e studi come qualsiasi altro ragazzo. Ciò ti fa onore, perchè in fondo sei qui a fare verifiche di matematica e a cercare di finire il liceo decentemente per avere un diploma...- mi spiega, mentre le sue labbra si incurvano in un sorriso a man mano che le parole vengono fuori.
-Ho sempre amato la musica, ma non voglio dare nulla per scontato e credo che il diploma almeno sia necessario. I miei ci tengono ed io sono il primo a volerlo seriamente...quindi...-
Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo a scuola ed entriamo, sempre senza lasciarci la mano. Ormai tutti hanno fatto l'abitudine a vedermi, anche perchè credo di aver fatto l'autografo a mezzo modo qui. Le cinque ore che ci dividono dalle vacanze passano veloci ed il compito si dimostra più semplice di quel che pensassi. Le professoresse non mi trattano come un favorito e questo mi fa piacere. In fondo ho deciso di continuare il liceo per meritarmi il diploma, non per avere un regalo.
Mentre riaccompagno Rache verso casa sua, i ragazzi si fanno vivi sul gruppo di whatsapp.

Liam:" Ehi Fede, come è andata?"
Fede:" Intendi il compito di matematica?"
Niall:" No guarda, la colazione..."
Fede:" Bene bene, era semplice!"
Harry:"Un altro passo verso l'infinito"
Louis:" E oltre"
Fede:" Avete ricominciato a fumare?"
Zayn:" No no, take it easy."
Liam:" Io veramente volevo parlare di cose serie..."
Louis:" Perchè queste non lo sono? Cosa vorresti insinuare? Che non siamo seri?"
Liam:" Esattamente..."
Louis:" Adesso mi offendo!"
Fede:" Basta! Ditemi la cosa "seria"!"
Harry:" Bene, domani parti."
Fede:" E dove dovrei andare?"
Niall:" A Londra?"
Zayn:" Viva la perspicacia."
Harry:" Che paroloni Zayn...dove li hai imparati?"
Fede:" Scusate e perchè? Non abbiamo in programma nulla..."
Louis: Non vuoi già più stare con noi...sigh sigh"
Fede:" Ahh, un viaggio di piacere! Per passare insieme il Natale?"
Liam:" Esattamente!"
Zayn:" Oggi Liam non sa dire altro..."
Fede:" Oddio...verrei con piacere! Però devo sentire i miei e Rachele...sarebbe il nostro primo Natale insieme..."
Harry:" Appunto, Londra è ideale!"
Fede:" Posso portare anche lei?"
Niall:" Certo!"
Fede:" Bene, allora gliene parlo subito, tanto siamo insieme."
Louis:" Oddio ragazzi, abbiamo interrotto qualcosa!"
Harry:" Ups...scusaci"
Fede:" Imbecilli, stiamo andando a casa! Comunque da chi dovremmo dormire questa volta?"
Harry:" Venite da me...ho spazio per tutti! Staremo un po' stretti forse in sette persone, ma sarà bello!"
Fede:" Bene, allora gliene parlo e vi dico!"

-La smetti di stare al telefono?!- mi ordina Rachele, proprio quando avevo scritto quell'ultimo messaggio.
-Scusa, stavo parlando con i ragazzi di una cosa importante...- inizio, per entrare nel discorso.
-Nuova intervista?-
-No, però credo di andare a Londra domani...-
-Ma Fede, c'è il Natale!- mi dice, abbassando lo sguardo per osservarsi i piedi. È così dolce. Con una mano le accarezzo la guancia, fino ad arrivare al mento che sollevo. I suoi occhi lievemente lucidi si fermano sui miei.
-È per questo che verrai con me.-
-Oddio! Davvero? Non mi avevi ancora portato con te a Londra!- urla entusiasta, come una bambina quando vede il vestitino che le piace. Ma io la amo proprio ed questo, perchè anche con diciotto anni è capace di sorprendersi con poco.
-Lo so e ora lo posso fare.-
-Ma Fede, devo chiedere ai miei genitori...ci sono delle spese e forse avrebbero voluto passare il Natale in famiglia qui...-
-Per le spese non preoccuparti, prendiamo il volo che mi prepara Simon e dormiamo da Harry!-
-Per quanto staremmo?-
-Pensavo di tornare il due gennaio, almeno facevamo anche capodanno là!-
-Sia chiaro, se si va là il resto me lo pago da sola.- afferma convinta. Quante volte abbiamo discussi di ciò.
-Come vuoi, come vuoi. A me basta stare con te.-
-Ti mando un messaggio appena so la risposta- mi dice, avvicinandosi a me e annullando la distanza tra noi, per far incurvare in un sorriso le sue labbra sopra le mie. 

Così torno a casa e annuncio ai miei la questione del viaggio. Non brontolano più di tanto, dato che ormai hanno fatto l'abitudine a non vedermi tra di loro. Sono quasi sicuro che riusciremo ad andarci, ma il fatto che dopo due ore io non abbia ancora ricevuto messaggi mi inizia a far venire dubbi. Prendo il telefono per chiamarla, quando il display si illumina per avvisarmi di una notifica proveniente da "Amore". Apro immediatamente.

"Quanto è il limite di peso per la valigia? Perchè ho dei problemini."

Sorrido come un cretino davanti a questo messaggio e l'immagine di me e lei a Londra con i ragazzi mi entra nella mente e non esce più. Là sì che sarà tutto perfetto.

"Non c'è limite. Figurati se Simon mi prenota voli in cui sono limitato con il vestiario. Non lo consoci ancora bene! Domani alle 17.00 all'aeroporto <3" 

Solo mente scrivo ed invio questo messaggio mi viene in mente una cosa. Non ci sarà solo Natale o Capodanno, ma il 24 è anche il compleanno di Louis, che compie ventitré anni! Me ne ero completamente scordato! Vabbe...ci penserò poi con i ragazzi. 

Fede:" Arriviamo e rimaniamo fino al due!"

Inutile dire la contentezza di quei cinque. 

Il giorno dopo arriviamo a Londra per l'ora di cena ed i ragazzi sono subito all'uscita del gate ad aspettarci. Non sono venuti nemmeno in incognito, ma sono semplicemente loro stessi...tanto che, come al solito, c'è un orda di fan ad attenderci. Anche perchè ora le foto devono essere con tutti e sei ed è sempre difficile beccarci tutti insieme. 

Arriviamo a casa di Harry usando il pulmino. Ho sempre sostenuto che quell'appartamento fosse troppo grande per una persona sola. Così vasto e freddo, anche se in effetti l'arredamento moderno non é affatto male. Sistemiamo in fretta le nostre cose nelle varie camere, anche se quello che stanno meglio siamo senz'altro Rache ed Io, dato che gli altri dovranno dormire un po' sul divano e un po' in un letto matrimoniale. Vedendo le persone a me più care stare tutte insieme non posso fare a meno di sorridere e di ricordare la prima volta che si sono seriamente parlati. Logicamente Rachele ha sempre avuto un po' di problemi con l'inglese, ma pian piano ci ha fatto l'abitudine e, sebbene spesso chieda di rallentare, ormai capisce quasi tutto.  I ragazzi sono stati fin da subito dolcissimi con lei, come se volessero proteggerla in quanto mia ragazza. Anche lei se ne è accorta ed è stata estremamente contenta di essere stata accolta in questo modo. Ha instaurato un bel rapporto da subito con tutti e adora Niall. Questo era di v vi tale importanza per me. Ho bisogno di sapere che appoggia i miei rapporti e vedere il modo in cui si comportano mi scalda il cuore. Probabilmente Niall è diventato il suo migliore amico, un po' come Mary per me. Non faccio in tempo nemmeno a pensare al suo nome che la vedo sbucare dal corridoio, sento che era lei quella che ha suonato al citofono due minuti fa. 
Mi viene velocemente incontro e mi abbraccia forte.
-Mary! Quanto mi sei mancata, ti avrei dato per dispersa se non fosse per i messaggi che mi mandi!- esordisco io, staccandomi lentamente da quel abbraccio così sentito. 
-Oh Fede, anche te! Ma l'altra volta che sei venuto a Londra ero in Spagna per delle foto!- risponde lei, scusandosi anche se ovviamente sapevo già tutto.
-Ma lo so! Scherzo scema! Anzi sono contentissimo che tu abbia ottenuto quel lavoro!-. Mi sorride sincera, prima che gli altri arrivino. Il biondo l'afferra per i fianchi e lei, come si avesse subito riconosciuto quel tocco, si gira e, dopo aver gettato le braccia dietro al suo collo, bacia quello che ormai è il suo ragazzo da qualche mese. Sono così dolci insieme. All'inizio avevo paura non funzionasse e che qualcosa potesse andare storto, ma con il passare del tempo mi sono sempre più convinto che quei due siano fatti per stare insieme. Hanno deciso di convivere, sebbene ormai anche loro siano costretti a passare poco tempo insieme, un po' per il nostro lavoro, un po' per il suo. 
Quando entro nel salone rimango stupefatto. Un abete vero ed enorme è situato nell'angolo e ai suoi piedi sono presenti numerosi scatoloni. Mi giro verso Harry con occhi luccicanti. 
-Sappiamo tutti che ami il Natale e che addobbare l'albero è per te una tradizione. Così abbiamo deciso di farlo tutti insieme!- A queste parole i miei occhi iniziano quasi a commuoversi, mentre le mie mani son già intente ad aprire le varie scatole. 
-Ragazzi possiamo?- chiede Niall, seduto sulla poltrona, con Mary sulle sue gambe. 
-Ma era per Natale...- dice Liam.
-Di che state parlando?- domando io, mettendo un attimo in pausa la mia eccitazione. 
-Ma al diavolo, diciamoglielo!- interviene Louis.
Gli altri confermano con un cenno della testa e Zayn viene verso di me con un grande pacchetto quadrato e piatto.
-Era uno dei regali di natale, ma abbiamo voglia di dartelo subito...-mi spiega lui in fretta. Prima di scartarlo lo osservo uno ad uno. I miei occhi passano anche per Mary che sorride, segno che sa cosa sia, e poi su Rache, che invece ha la solita espressione curiosa. Piano piano levo la carta blu ed il nastro rosso cade per terra. Quando capisco il contenuto, inizio a piangere silenziosamente. È un cd, il mio primo cd. Sulla copertina ci siamo noi sei, sdraiato su un prato a guardare il sole nascere ed immediatamente mi ricordo di quando si scattò quella foto. Fu Mary a farla, durante una delle tante bravate notturne insieme. Il titolo dell'album è scritto subito sopra. Sunrise. Già...sempre nel tema della notte, in linea con gli altri te, ma con un significato decisamente diverso. È la nascita di una band nuova, è la nascita ti me come cantante. Nell'angolo in alto a sinistra poi è inciso il simbolo degli One Direction. Passo le mie dita sulla copertina e ancora non riesco a crederci. Con le lacrime agli occhi guardo i ragazzi che sorridono, dopo aver capito il livello della mia contentezza. Non c'è bisogno di tante parole, basta un abbraccio di gruppo per far loro capire che è semplicemente perfetto. 

Niall mi afferra l'album dalle mani e lo mette bello stereo. La musica parte e così cominciamo ad addobbare l'albero tutti insieme, anche se, in realtà, noi ragazzi siamo più impegnato a fare gli stupidi con i festoni luccicanti e a cantare allegramente le nostre nuove canzoni. La stanza viene messa completamente a soqquadro, mentre palle colorate e luci scintillanti trovano il loro posto su quel bellissimo sempreverde. Per mettere la stella prendo Rachele sulle spalle, che, dopo quale difficoltà riesce a metter l'associazione proprio sulla punta. 
-Buon Natale in anticipo amore- le sussurro all'orecchio, mettendo la mia testa nell'incavo del suo collo, mentre è intenta a ritrovare l'equilibrio sulla terra ferma.
-Buon Natale a te One Direction- risponde lei, sigillando tutto con un bacio leggero.


Angolo autore:
Io ragazzi mi scuso veramente per il ritardo immenso. Il problema è che sono in vacanza in un posto dove non ho internet a casa e quindi ho dovuto scrivere tutto con il telefonino, tanto che ho le dita che mi stanno gridando vendetta. Spero che vi piaccia questo capitolo! Ormai credo ne manchino due! Se ci sono errori fatemeli notare grazie!
A presto,
Fede :)
  
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