Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: Berry Depp    01/08/2014    2 recensioni
"È così che funziona, pensi alla morosa, alla casa, eccetera, e sei morto. Quindi dammi retta, mister, pensa solo a ciò che vuoi veramente: farla finita con quei bastardi che stanno nascosti là dietro come conigli eunuchi, così puoi tornare a casuccia. Semplice, non trovi?"
Quella che prima era una semplice rivolta a Shamar si è trasformata in una vera e propria guerra mondiale su Mobius. Tutti voglio aggiudicarsi lo Smeraldo Gigante per poter conquistare l'intero pianeta. Un tempo un po' indeterminato, visto che ci sono ancora le carrozze, ma le armi sono all'avanguardia.
Qualcosa venutami in mente oggi pomeriggio e che ho subito sviluppato, la considero più una sfida contro me stessa, per mettermi alla prova, credo sarà la cosa più grande che abbia fatto finora, con i suoi (non calcolati, solo immaginati) 30 capitoli. Spetterà a voi dire cosa ne pensate ;)
[Sonic x Amy] [Silver x Blaze] [Shadow x Maria] [Knuckles x Rouge] [Vector x Vanilla] [Jet x Wave]
Genere: Comico, Guerra, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amy mise la borsa sotto braccio e andò a chiamare Jackie, che giocava nella sua stanza.
  -Jackie, tesoro, sei pronto?- chiese, affacciandosi sullo stipite della porta –La zia ci sta aspettando.
Il bambino si girò e mostrò uno dei suoi migliori sorrisi. Non era mai stato un tipetto molto loquace e preferiva sempre starsene per i fatti suoi (Amy si chiedeva il perché, visto che sia lei che Sonic in quanto a chiacchiere e allegria erano campioni del mondo), ma se si parlava di andare dalla zia Sonia, non si tirava indietro.
Jackie indossò le scarpe e prese la mano della madre e, quando uscirono di casa, la puzza delle bombe scoppiate da poco a una cinquantina di chilometri di distanza li investì. Amy provò a farci caso e si avviò col piccolo verso la periferia, dove abitava la sorella di Sonic che aveva invitato lei, Rouge, Blaze, Maria, Wave e Vanilla  per bere qualcosa e non pensare alla guerra per un po’.
Camminavano già da un po’, quando Amy si sentì chiamare da dietro. Si voltò e vide che Rouge la raggiungeva in volo.
  -Rouge, ma che fai, non dovresti volare nelle tue condizioni!- esclamò Amy con fare preoccupato mentre salutava l’amica con due baci sulle guance. Si avviarono a casa di Sonia insieme continuando a chiacchierare.
La pipistrella sbuffò: -Nah, tranquilla. Il pancione non è ancora tale da impedirmi di spiccare il volo. Quando mister o miss Vattelappesca sarà diventato troppo grande,- disse, indicando la pancia e riferendosi al bambino -prometto che me ne starò tutto il giorno a casa, se è questo che vuoi.
La riccia rise divertita: -Non è quello che voglio io, ma quello che vuole Knuckles sicuramente. E comunque non c’è bisogno di stare giorni e giorni a casa. Sai quante volte uscivo a fare shopping o passeggiate, o prendere il gelato quando aspettavo Jackie?
  -Lo so, lo so, mi chiamavi sempre per uscire con me perché Sonic si annoiava e andava sempre a correre, anche quando io e Knuckles ci chiudevamo in casa per avere un po’ di intimità.
Le donne risero sotto gli occhi di Jackie che non capiva bene di cosa stessero parlando. Pancioni, aspettare bambini, erano cose troppo complicate per un bambino di sei anni.
Quando erano ormai vicine alla grande casa della musicista, incrociarono per strada Vanilla con Cream e Blaze che chiacchieravano.
Si salutarono e decisero di continuare la strada insieme, quando al gruppo si unirono anche Wave e Maria che si erano già incontrate prima.
Blaze non le conosceva bene, si erano viste solo ad alcune cerimonie militari a cui Silver e gli altri avevano partecipato, ma quella era la prima volta che si parlavano veramente, visto che Silver era entrato nello squadrone di Sonic solo in quell’occasione.
Wave aveva un’aria tranquilla, ma Maria riusciva a capire che si sentiva ancora giù per la morte di Storm. Preferiva non parlarne, ma aveva pianto tutto il giorno chiusa in casa, quando le era arrivato il corpo chiuso in una cassa grigia da quattro soldi. L’aveva seppellito a una decina di metri dalla casa e aveva sperato con tutto il cuore che non avesse dovuto fare lo stesso col corpo di Jet.
 
Sonia sbuffò per l’ennesima volta. Era seduta al pianoforte con una matita in mano per scrivere le note di una canzone che non riusciva a completare. Non le venivano in mente le note giuste, anche se aveva provato tutta la mattinata e la cosa la faceva innervosire non poco. Decise di prendere una pausa, visto che da un momento all’altro sarebbero arrivate le sue amiche e si diresse in cucina, dove versò del succo d’arancia in un bicchiere e cominciò a sorseggiarlo provando a rilassarsi.
 
Le donne erano ormai sul vialetto della grande casa di Sonia, quando un acuto fischio attirò l’attenzione di Blaze.
  -Aspettate- disse. Tutte si fermarono e si voltarono.
  -Cosa c’è, Blaze?- chiese Vanilla.
  -Non lo sentite?
Le altre si guardarono in silenzio.
  -Cosa?- chiese Wave.
  -È un fischio...
Tesero le orecchie e Amy spalancò gli occhi, ma fu Maria a dare voce ai suoi pensieri: -È una bomba, state giù!- sbraitò.
Si gettarono a terra.
Amy coprì Jackie e Vanilla fece lo stesso con Cream.
Ci fu un botto.
Poi più niente.
 
Il fischio continuava, nelle orecchie di Balze, quando aprì gli occhi. Dapprima vide tutto bianco e pensò di essere morta, poi le luci blu e rosse dei carri della polizia e delle ambulanze le fecero quasi tirare un sospiro di sollievo. Quasi, prima che si rendesse conto di quanto fosse successo. I corpi delle sue amiche erano a terra, ricoperti di polvere nera e di sangue, ma i medici non li coprivano con i sacchi, quindi, per quanto il fischio causato dalla caduta della bomba la infastidiva e non le permetteva di pensare lucidamente, poté constatare che non erano morte.
Poi il suo sguardo cadde sulla casa di Sonia, mentre dei medici la spostavano su una barella e le mettevano un aggeggio sul muso che le dava ossigeno e la coprivano con una coperta termica dorata. Era completamente distrutta. Rasa al suolo. E temeva che Sonia fosse lì dentro.
Vide dei pompieri che alzavano una trave mezza incenerita e tiravano fuori il corpo esanime della riccia viola. Per quanto lontana potesse essere, poté vedere com’era dilaniato, massacrato dalla bomba. Le sfuggì una lacrima. Anche se non la conosceva, con quella lacrima volle farle capire, lì dove era adesso, che un pensiero per lei c’era stato. Ed era sicura che anche le altre l’avrebbero fatto, quando si sarebbero svegliate.
 
Mar corse in infermeria. Manic l’aveva chiamata e il suo tono di voce, che sembrava quello di un cane ferito, l’aveva fatta preoccupare.
Mentre percorreva di corsa la strada per arrivare in infermeria, passò per la terza trincea, dove Knuckles, Shadow e Silver tirare sospiri di sollievo mentre leggevano delle lettere, probabilmente dai loro cari.
Questa cosa la fece solo preoccupare di più. Se loro erano così sollevati e Manic era sembrato tutt’altro che tranquillo, doveva essere successo qualcosa di importante.
Arrivò in infermeria col fiatone e si accorse che anche l’echidna e i due ricci che aveva incrociato prima l’avevano seguita. Trovò Vector e Charmy che davano le spalle all’entrata. Anche il coccodrillo teneva una lettera in mano, ma lui lasciava le braccia lungo i fianchi.
  -Generale, cosa succede?- chiese Mar. Quando Vector si accorse del suo arrivo  la fece passare avanti.
Sonic era seduto sul suo letto e abbracciava con tutte le sue forze, per quanto le braccia rotte glielo potessero permettere, Manic che singhiozzava ripetutamente senza fermarsi. A quella vista Mar pensò al peggio.
  -Amy?- mormorò preoccupata, vedendo le lacrime rigare copiosamente le guance di Sonic.
Vector scosse la testa.
  -Sonia. Loro sorella- si limitò a rispondere.
Mar abbassò la testa, chiedendosi perché Manic l’avesse chiamata. Manic si girò e la vide, in piedi davanti all’entrata, con sguardo triste e lasciò Sonic per un momento, che mise le mani sulla faccia, forse per non fare vedere quanto stesse piangendo. Vector, Charmy, Shadow, Silver e Knuckles uscirono dal tendone per lasciarli soli.
  -Manic, io...- disse Mar con voce spezzata per il dispiacere, ma il riccio verde non le diede il tempo di terminare la frase, che la abbracciò. Dopo un primo momento di conusione anche lei ricambiò l’abbraccio, stringendolo forte.
  -Era mia... sorella...- disse Manic tra un singhiozzo e l’altro.
  -Lo so, lo so- mormorò Mar carezzandogli la schiena curva, visto che era abbassato per arrivare a lei, la superava di dieci centimetri buoni –Ma sono sicura che ora sta bene, lì dove si trova. E vi guarda e vi protegge.
  -Con zio Chuck- disse Sonic ripresosi un momento.
  -Con zio Chuck, mamma e papà- ripeté Manic annuendo per cercare di convincersi.
 

____________________________________________________________________

Cabina del capitano e di Mar:

Fuori tre! 
Mar: Tre? Davvero ne hai uccisi solo tre? 
Beh, oltre tutti gli altri soldati anonimi e fondamentalmente inutili per la storia credo di averne eliminati solo tre, se la memoria non fa cilecca. Comunque sia, raga, pubblico oggi perchè ieri non ho potuto proprio, ero intenta a giocare con un mio amico lanicandoci palline morbidose a vicenda provando a prenderle al volo.
Mar: comincio a pensare che quello del campo estivo non sia zucchero...
No, vabbè, sul serio, sono stata impegnata tutto il giorno. E poi ho giocato con quel mio amico a tirarci le palline morbidose... Sapete, giusto ieri ho scoperto che quello che ho scritto nello scorso capitolo, il discorso di Shadow sul fatto che solo chi muore può sfuggire alla guerra eccetera, era stato un pensiero di Platone. E io non lo sapevo. Eheh... Questo mi fa pensare di essere una specie di genio filosofo greco... Mh, no, greco no. Però sai che roba, faccio pensieri filosofici senza saperlo! :D
Mi sto dilungando, meglio che vada prima che mi cacciate voi.
Ammmore a tutti quelli che recensiranno! (Chi non recensisce no, ecco ù.ù)
Mar: *rotea gli occhi*
Don't touch the cinnamon!
BD

P.S.: Solo i morti hanno conosciuto la fine della guerra (o qualcosa del genere) -Platone
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Berry Depp