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Autore: Kelly_Moira    01/08/2014    0 recensioni
Questa non è una di quelle solite storielle d’amore adolescenziali in cui i due fidanzatini vivono poi per sempre insieme felici e contenti. Qui la protagonista è una ragazza di 16 anni, Chantal, che con il fratello Christian vive a New York fin da quando era piccola. Come tutte le altre adolescenti spera di trovare l’uomo ideale. Appena uscita dalla sua ennesima delusione d’amore e ormai senza più voglia di lottare ancora incontra un altro ragazzo che si trova nella sua stessa situazione, James. Cosa succederà? Questo loro strano incontro li porterà ad aver trovato l’amore ideale?
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era tutto buio, iniziai ad urlare Christian sperando che qualcuno mi rispondesse, ma niente. Mi misi a camminare completamente immersa nell’oscurità… ad un certo punto vedo un ragazzo abbastanza alto e muscoloso di spalle, mi avvicinai di più, era Jake. Gli corsi incontro ma mi fermai di colpo quando vidi che un’altra ragazza si stava dirigendo verso di lui e teneva per mano un bambino, probabilmente era la sorella con il nipote anche se non mi pareva avesse fratelli e sorelle. Ripresi a correre verso di lui ma proprio in quel momento un rumore fastidioso mi fece ritornare alla realtà, era la sveglia. Mi svegliai aprendo lentamente gli occhi, mi guardai ed ero ancora vestita come la sera prima, mi ricordai della breve litigata con Chris e spensi poi la sveglia. Avevo in mente l’immagine di Jake con quella ragazza che teneva un bambino per mano, scossi la testa – Probabilmente sto impazzendo, non è possibile. – Dissi a me stessa e mi alzai, presi una maglietta pulita e un paio di jeans per cambiarmi e prepararmi per andare a scuola. Nel giro di cinque minuti ero già pronta, scesi giù in cugina e vidi Christian al bancone a fare colazione, stava bevendo il suo cappuccino. Lo abbracciai da dietro sperando non fosse ancora incazzato – Buongiorno fratellone caro – mi prese le braccia e le spostò senza dire niente – incazzato anche oggi? Che novità. – sospirai e mi preparai il due fette di pane con la Nutella, mi sedetti di fronte a lui ma non mi rivolse neanche una parola. Dopo qualche secondo si alzò ed uscì di casa, senza salutare e sbattendo la porta – Buona giornata anche a te. – finii di mangiare e sistemai la cucina, presi il mio zaino ed uscii chiudendo la porta a chiave. Andai alla fermata e c’era Samantha seduta, era la mia migliore amica, poteva sembrare un po’ svampita ma era semplicemente fantastica e per ogni cosa c’era sempre. Le andai incontro la salutai con un bacio sulla guancia – Ciao Sam – sorrisi e lei ricambiò – Ciao tesoro!! Con Jake ieri com’è andata? – in quel momento arrivò l’autobus, salimmo e ci sedemmo. – Beh.. direi piuttosto bene, ieri ha detto che gliene avrebbe parlato e che oggi verrà a prendermi dopo scuola – sorrisi compiaciuta e Sam mi abbracciò – Finalmente! Si è deciso. – annuii.
L’ora di storia sembrava infinita, continuavo a guardare l’orologio e il prof continuava a dire parole e migliaia di date, ma non riuscivo a seguirlo. Guardavo fuori dalla finestra e l’unica cosa che mi veniva in mente era Jake con quella ragazza, avrei comunque avuto la possibilità di chiedergli di più tra poco. Suonò finalmente la campanella e aspettai Sam al suo armadietto, prima di uscire di scuola e di andare da Jake volevo dirgli del sogno. Arrivò con il libro di matematica e aprii l’armadietto.
 – Senti Sam – si girò verso di me – Si? –
-Stanotte ho fatto un sogno strano.. – mentre uscivamo da scuola le raccontai del sogno e infine scoppiò a ridere – Sei troppo paranoica ragazza, vedrai che è solo uno stupido sogno, se proprio vuoi toglierti questo peso ora parlagliene – fece cenno con la testa verso l’auto di Jake da lui scese appena mi vide e si diresse verso di me, mi girai verso di lui e me lo ritrovai a pochi passi da me. – Bene, allora ci vediamo stasera, ciao tesoro – mi baciò la guancia e salutò poi Jake. Lui mi sollevò da terra e mi baciò – Eccomi qui, come promesso – Sorrise e mi riappoggiò a terra – Bravo – ridacchiai e andammo verso la macchina, durante il viaggio di ritorno gli raccontai di quello che avevo fatto a scuola e della litigata di ieri sera con Christian – ma sai la cosa più buffa? – risi, anche se ero leggermente nervosa, e mi girai verso di lui – Cosa piccola? – sorrise guardandomi per un istante e tornare poi con lo sguardo sulla strada – Stanotte ho fatto un sogno strano, era tutto buio e ad un certo punto appari tu e con te c’è una ragazza che tiene per mano un bambino – scossi la testa e ridacchiai per calmare l’ansia – che cosa stupida vero? – Jake si accostò con l’auto e si girò verso di me, mi sorrise e iniziò a baciarmi, c’era qualcosa che non andava, perché faceva così adesso? Le avevo appena raccontato questo sogno e non aveva detto niente. Mi nascondeva qualcosa così lo allontanai spingendolo via con le mani – Jake… perché fai così? – non disse niente e si appoggiò al sedile facendo un lungo sospiro – Chantal io.. – lo guardai e le lacrime iniziarono a riempirmi gli occhi – io cosa Jake? Cosa non mi hai detto? – sollevai il mio zaino e me lo strinsi al petto guardandolo, non potevo crederci, non volevo crederci. – quel sogno è vero da una parte.. – ero praticamente immobile, non riuscivo a reagire, le lacrime iniziarono a scendermi lungo il viso mentre guardavo un punto non preciso davanti a me – però io voglio stare con te, me l’ha detto ieri sera e non sono riuscito a dirglielo, mi dispiace.. ma ti prometto che lo farò – mi accarezzò la guancia e mi girò il viso verso di lui – mi hai mentito – dissi con un filo di voce, mentre le lacrime non si fermavano – no no, non ti ho mentito, solo che… - liberai il viso dalla sua presa – solo che cosa? Jake, ti facevi con me e stavi anche con lei. Altro che ‘con lei non faccio niente piccola, ci sei solo tu’ – strinsi i pugni e aprii la portiera – sei uno stronzo. – feci sbattere la portiera e me ne andai via, mentre Jake faceva lo stesso con l’auto, avevo ragione io, mi ha solo usata. Mi misi seduta sul ciglio della strada mentre guardavo davanti a me con le lacrime che scendevano senza fermarsi, mi ha usata fino adesso, rimasi seduta lì per circa dieci minuti anche se a me sembrò un’eternità. Mi alzai in piedi e camminai verso casa con lo sguardo verso il basso, “mi ha usata” nella mia testa c’erano solo queste tre parole.
Aprii la porta di casa e andai in cucina, presi una vaschetta di gelato e mi buttai sul divano mentre guardavo la tv cercando di non pensare a Jake, verso le sette e mezza arrivò Christian a casa, mi guardò piuttosto sorpreso – Già a casa? – lo ignorai e continuai a guardare la tv, sentire il suo discorso da persona adulta non mi andava ora. Mormorò qualcosa che non riuscii a capire e se ne andò, continuai a mangiare il gelato e a guardare la tv, erano più o meno le otto quando sentii suonare al campanello – Chan vai a vedere chi è, sto cucinando – girai gli occhi e sbuffando mi alzai e andai ad aprire – Ciao Sam – la feci entrare – Ciao tesoro – sorrisi sforzatamente e me ne ritornai sul divano dopo aver chiuso la porta, ripresi il mio gelato e continuai a mangiare, sentii Sam salutare Chris e poi si mise vicino a me. – Che succede Chantal? – tenni lo sguardo sulla tv – mi ha solo usata – Sam prese il telecomando e spense la tv per poi togliermi il gelato dalle mani – Di cosa parli? – girai lo sguardo – era tutto vero, il sogno era vero. – mi alzai e andai su in camera seguita da Sam, mi sedetti sul letto e strinsi il cuscino tra le braccia – perché non mi hai chiamata? Sarei venuta prima – alzai le spalle e la guardai con gli occhi gonfi per il troppo pianto – Christian non sa niente vero? Secondo me dovresti dirglielo Chan – scossi la testa – No, mai. Sono una troietta per lui che la da al primo che passa –
-Non è il primo che passa e tu lo sai bene, se davvero volevi darla al primo gliela davi pure a Nathan e a tutti gli altri prima di Jake. –
Sentii bussare la porta e subito dopo entrò Chris – Chantal cosa succede? – era una via di mezzo tra l’essere deluso e compassionevole. – Niente. – a quel punto Samantha mi salutò ed uscii per ritornarsene a casa, Christian si sedette vicino a me e mi guardò – Dimmi tutto, ieri sera non volevo dirti che sei una troia solo che.. – mi guardò la pancia – beh, sei piccola – spalancai gli occhi – oddio Christian, hai pensato che fossi incinta? – mi misi a ridere coprendomi la faccia con il cuscino – dai scema, non ho pensato che fossi incinta, però che già avevi.. insomma hai capito. – mi tolsi il cuscino e lo guardai – è vero – dissi piano guardandolo, lui chiuse gli occhi sospirando e li riaprì annuendo – allora cosa c’è che non va? – feci un lungo respiro e gli raccontai di tutta la storia tra me e Jake – Sono stata una stupida a fidarmi, lo so bene, però ero convinta fosse sincero, ma si vede che ha un talento d’attore molto sorprendente – Christian si vedeva che era deluso ma sapeva anche che non era il caso di farmi la ramanzina – Pensa solo a divertirti per un po’, lascia stare i ragazzi – annuii sorridendo e lo abbracciai.
   
 
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