SOLO QUALCHE GIORNO.....

CAPITOLO 1.

PARTENZA.

"Io starò via solo qualche giorno. Voi tre mi fareste un grosso favore se evitaste di cacciarvi nei guai!"
"Si signore" risposero i tre ragazzi,all'unisono.
Jesse Duke,fedele alla propria convinzione che la famiglia è la cosa più importante del mondo, che viene sempre al primo posto e che non si nega il proprio aiuto a chi si trova in difficoltà, aveva deciso di soccorrere il cugino Wade nel momento stesso in cui questi si era rivolto a lui.
Wade viveva da solo e mandava avanti una piccola fattoria,ma , in seguito ad un lieve malore,aveva ricevuto dal medico l'ordine di stare a riposo per un paio di giorni,così aveva immediatamente telefonato al cugino Jesse.
"Andrà tutto bene,stai tranquillo" lo rassicurò Daisy,rivolgendogli un affettuoso sorriso.
Daisy aveva vent'anni ed era una splendida giovane donna.
Era innegabile che chiunque vedesse  Daisy Duke per la prima volta fosse colpito innanzi tutto dal suo aspetto: grandi occhi verde-azzurri,sorriso accattivante e lunghi capelli castani accompagnati da un fisico eccezionale con curve piene e gambe lunghissime, ma chi la conosceva sapeva che aveva anche una mente vivace,uno straordinario senso dell'umorismo ed il cuore più grande e generoso del mondo!
"Sono certo che tu saprai come comportarti,tesoro - le rispose lo zio,posando la propria mano su quella di lei - Non è a te che mi riferisco"
I ragazzi, sentendosi evidentemente punti sul vivo, sollevarono gli occhi dai piatti per guardare in faccia lo zio.
"Daisy ha ragione,vedrai che ce la caveremo benissimo" gli disse Luke.
Era il maggiore dei ragazzi Duke,il più affidabile e lo zio sapeva,in cuor suo,di contare soprattutto su di lui perché le cose,alla fattoria,  andassero per il verso giusto anche durante la propria assenza.
"Lo spero" mormorò Jesse che si era rassegnato al fatto di non poter tenere i ragazzi costantemente sotto controllo e convinto che i giovani dovessero fare le proprie esperienze di vita positive e negative.
"Zio Jesse..."  Stavolta era stato Bo a parlare.
Era il più giovane dei suoi nipoti ed a volte suo zio si domandava se il buon Dio gli avesse mandato Bo per impedirgli di invecchiare o per farlo invecchiare prima!
Era stato un bambino esuberante e vivace ed aveva riempito la casa con il suo chiacchierio incessante. Nessuno avrebbe potuto sospettare che quel bimbetto dall'aspetto angelico,con occhi celesti ed arruffati riccioli biondi potesse essere tanto birichino!
Ora era un adolescente fin troppo spericolato : quando non cercava guai erano loro a trovarlo! Ma nessuno riusciva  a rimanere a lungo arrabbiato con Bo perché era affettuoso ed estroverso ed il suo sorriso aperto conquistava chiunque.
"Dimmi"
"Non sarebbe meglio se io stessi a casa ad aiutare Luke mentre tu sei via? A scuola potranno fare a meno di me per qualche giorno,mentre qui ci saranno un sacco di cose da fare" dichiarò con aria innocente.
Luke sentendo le parole del cugino ed il tono con cui erano state pronunciate dovette concentrarsi parecchio per non soffocare col caffè che stava bevendo e per evitare di scoppiare a ridere.
"Assolutamente no! Tra pochi mesi ci saranno gli esami e, sì a scuola possono fare a meno di te, ma tu non puoi fare a meno della scuola. In ogni caso hai già le tue faccenda da sbrigare e se vuoi aiutare Luke puoi farlo nel pomeriggio" rispose risolutamente Jesse.
"Ma...."
"Non c'è nessun MA. Anzi adesso faremo meglio a sbrigarci perché altrimenti io perderò il pullman e tu arriverai in ritardo" ribadì lo zio.
Bo sospirò,ma non insistette perché sapeva che lo zio non tornava mai sulle proprie decisioni.
"Su tesoro! Ancora qualche mese e non dovrai più tornare a scuola!"  Disse Daisy,posando una mano sulla spalla del cugino.
In realtà a Bo non dispiaceva andare  a scuola : aveva diversi amici,non aveva problemi con le ragazze e ,grazie ad una mente acuta, pur senza essere il primo della classe nello studio se la cavava sempre e con pochi sforzi.
Ma la prospettiva di stare a casa per qualche giorno lo allettava parecchio,anche perché aveva una certa idea che gli frullava in testa da un po'....
Ma suo zio era stato categorico,per cui ,dopo aver salutato Daisy salì sul camioncino; lui e Luke avrebbero accompagnato zio Jesse al pullman e poi sarebbe andato a scuola.
"Ciao. Non preoccuparti per noi." disse di nuovo Luke mentre porgeva la borsa allo zio.
"Fate in modo che non ce ne sia bisogno,d'accordo ? " rispose lui osservandoli con uno sguardo carico di sottintesi.
"OK" affermò Bo,sorridendo amabilmente.
"E tu non prendere quell'aria innocente che mi spaventa!" replicò ancora lo zio,con un tono a metà tra il serio ed il faceto.
"Buon viaggio" ribatté il ragazzo.
Da tempo ormai si era rassegnato al fatto che suo zio,non senza motivo,lo considerasse una miscela esplosiva con la miccia troppo corta....Se n'era fatto una ragione ed anzi considerava la cosa come uno scherzo divertente!
 Jesse salutò i nipoti  e salì sul pullman voltandosi un attimo per vedere il giovane  bruno e quello biondo dirigersi insieme verso il pickup e ringraziando Dio per l'affetto che legava quei due ragazzi che era e sarebbe sempre stato un ottimo salvagente per ciascuno di loro.