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Autore: andreeastefania    01/08/2014    2 recensioni
Fiori di Ciliegio è una storia nata dalla mia piccola ossessione verso i manga che mi hanno fatta innamorare alla follia del Giappone.
"Futomi Yuumi, 16 anni, amante dei libri e famosa per le percentuali massime a tutti i test."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Ecco anche il quarto! Dovete sapere che è la prima volta
che arrivo al quarto capitolo di una storia! È una sorta di record!
Ancora grazie ad Alessia e Veronica.
Spero di sorprendervi e magari di farvi arrivare alle note finali con la voglia di reccensire!


Fiori di Ciliegio




Capitolo Quattro
Arigatou Sensei

Lunedì mattina, che il cellulare di Yuumi segna come 14 Aprile, l’aula professori è sommersa di fiori e regali e lei non sa dove appoggiare le fotocopie che il professore di Inglese le ha chiesto di fare. Dopo aver scavalcato tre enormi pacchetti, arriva al tavolo di Powell-Sensei, legge per sbaglio su uno dei regali il nome di quest’ultimo e si chiede se siano tutti per lei.
A quanto pare si è saputo che oggi è il mio compleanno” Yuumi si gira di scatto e quando si rende conto che il professore le è a qualche centimetro di distanza, indietreggia e cade addosso a un enorme orso di peluche. Il professore la aiuta ad alzarsi e poi nota la faccia stupita che rivolge al peluche e le dice che se vuole può prenderlo. Yuumi pensa sia una cosa davvero brutta. Una ragazza si è impegnata a scegliere un regalo giusto per la persona alla quale vuole bene e quest’ultima la regala alla prima che passa. Nega con la testa e poi si avvia verso la porta. “Ho corretto il tuo test d’ingresso e hai preso 95%, è un buonissimo voto, complimenti” Yuumi sgrana gli occhi e si sente il cuore pesante. 95%? Non ho mai preso 95% in Inglese. Spero non mi rovini la media. Balbetta un ‘Grazie’ e poi corre verso la sua classe.

Quando cinque minuti dopo il professor George Powell entra in classe, Yuumi spera con tutta se stessa che si sia sbagliato e che quando gli consegnerà il test ci sarà scritto 100% come al solito. Questo non succede e quando sente la compagna davanti a lei dire che Satonaka ha preso 98% le tremano le gambe. Satonaka-san ha tutto quello che vuole, non può prendermi anche questo.
Dopo vari ‘Psss’ che non ha capito fossero rivolti a lei si gira e quando incontra il sorriso raggiante di Eriko si sente quasi meglio. “Quanto hai preso? ” Yuumi risponde tristemente e quando la sua amica alza il suo test vede un’enorme 24% che la fa rabbrividire. La reazione di Kai-San è più volgare e ad alta voce “Ma sei stupida? Come fai a prendere quel voto in Inglese? ” il sorriso di Eriko si spegne e poi ne sorge un altro ma Yuumi capisce che è falso “I tuoi voti di matematica non sono migliori!
Yuumi sorride quando si rende conto che stanno per ricominciare a litigare. La ragazza ha capito che non fanno altro quando cominciano a parlare. Anche se uno dei due fa un commento sul tempo l’altro deve ribattere e cominciano a bisticciare. Ha capito che si vogliono bene e anche se litigano, non è mai niente di serio.
La ragazza sta per girarsi quando il suo sguardo si posa sul foglio che penzola dal banco di Akira-San. Il 100% le fa sgranare gli occhi e quando alza lo sguardo per complimentarsi con il compagno nota che lui ha la testa appoggiata sulle braccia e gli occhi della ragazza si fermano sui capelli neri che luccicano al sole e poi sulle spalle che si alzano e si abbassano lentamente.
Non starà mica dormendo. Posa lo sguardo sugli occhiali che sono chiusi vicino all’astuccio. “Suggerirei ad alcuni di voi di venire alle lezioni pomeridiane di oggi” la voce de professore la fa girare “E mi farebbe piacere che si presentassero tutti quelli che hanno ottenuto meno del 50% dei punti. ” Yuumi si ferma con lo sguardo sul suo 95% e sospirando decide che andrà a quel corso di recupero.

Sanada guarda che non mi serve aiuto! ” Yuumi lo vede alzare gli occhi al cielo e si trattiene dallo scoppiare a ridere. Kai sta cercando di convincere Eriko ad andare al recupero e lei decide di aiutarlo. “Eri-Chan ci vado anch’io al corso di recupero di Powell-Sensei, ci andiamo insieme? ” gli occhi della ragazza con il caschetto scuro si accendono “Certamente!
Kai-San alza le mani al cielo e poi punta l’indice in faccia a Yuumi “Come fai a farle fare quello che vuoi? ” la ragazza scoppia a ridere. “Sono sicura che non sia merito mio” il ragazzo la guarda confusa e quando si gira per chiedere spiegazioni a Eriko vede la ragazza guardare con gli occhi a cuoricino il professore di Inglese.
Che state facendo? ” Yuumi non riesce mai a calmare il suo cuore quando sente la voce di Akira-San e quando si gira, si scontra con la sua faccia assonnata e la cosa fa diventare tutto mille volte peggio. Gli occhi assonnati del ragazzo sono dolcissimi e danno al suo aspetto serio quel tocco di miele che fa uscire dal petto il cuore della povera Yuumi che si siede lentamente e senza rendersi conto di guardarlo a bocca aperta.
Eriko è di nuovo innamorata” Akira scoppia a ridere e guarda la ragazza ammirare un ragazzo poco lontano da loro. Quando capisce che è George la sua faccia diventa seria e sposta lo sguardo. Nel farlo incrocia gli occhi di Yuumi che rossa in faccia si alza di scatto e raccoglie le sue cose. Mentre balbetta una scusa e un saluto tira Eriko via con lei e i due ragazzi le guardano andare via.
L’ha chiamata Eri-Chan, è adorabile” Takahiro lo guarda sorpreso e poi sorride. “Sono diventate amiche” Kai ridacchia e poi sospira. “Eriko le fa bene” Takahiro alza gli occhi al cielo divertito “Fa bene anche a te. ” Sanada gli tira un leggero pugno sul braccio e poi cominciano a camminare verso lo spogliatoio maschile.

Yuumi-Kun* come mai qui? ” la ragazza smette di ridere delle facce buffe della sua amica e si gira verso il professore. “Buon pomeriggio Sensei” l’insegnante ricambia il saluto e poi aspetta la risposta alla sua domanda. “Non ho mai preso 95% nei test di Inglese” si giustifica la ragazza e il professore le sorride. “Non ti preoccupare, è solo il primo test dell’anno” lei ricambia il sorriso e si sistema meglio sulla sedia. Non è mai in imbarazzo quando parla con i professori, anzi prova un senso di ‘libertà di parola’. Si sente al sicuro perché sa che i professori non le riderebbero mai in faccia. Powell-Sensei è molto giovane ma non le cambia niente, si sente libera di esprimersi e sa che non sarà giudicata.
Il professore corregge insieme a loro tutti gli errori che hanno fatto nel test e poi spiega qualche regola grammaticale che alcuni di loro hanno sbagliato. Le due ore passano veloci e Yuumi non è sicura che la sua amica sia stata davvero attenta. Ogni volta che il professore ricominciava a parlare lei sospirava e lo guardava in modo inquietante. Yuumi si è resa conto che il professore non ha mai dato segno di notare Eriko e la cosa le da un senso di sollievo che non sa spiegarsi.

Mi-Chan, non è bellissimo? ” la ragazza guarda la sua amica e annuisce. “Sì, è molto attraente” Eriko scoppia a ridere e poi le punta un dito addosso “Ma è mio! ” lo dice ridendo e Yuumi non può fare a meno di sorridere. La risata dell’amica le mette allegria.

Quel pomeriggio Yuumi ha deciso di pulire la sua camera e quando ormai ha una scatola piena di cose da buttare cerca di alzarla per portarla fuori dal portone della scuola. La solleva di qualche centimetro e poi la lascia cadere, è troppo pesante. Si guarda in giro e si rende conto di essere sola nel dormitorio. Sbuffa e poi afferra la scatola e comincia a trascinarla. Quando è ormai nel cortile, si rende conto che non può continuare a trascinarla perché la strada è fatta di pietrisco e quindi la scatola si sarebbe rotta. Gonfia le guance e chiude gli occhi. “Ti serve aiuto? ” la ragazza sobbalza e non capisce come lui possa apparire sempre di nascosto. Si gira e non riesce a vedere molto bene la figura del professore perché il sole non glielo permette. Lui lo capisce e le si avvicina, quando nota le sue guance ridacchia e gli’è ne pizzica una. “Dai, la porto io” Powell-Sensei le si avvicina ancora e quando sono separati solo dalla scatola Yuumi può benissimo guardarlo negli occhi e si rende conto che ne ha già visto un paio così, solo che questi sono meno profondi. Il professore si abbassa e solleva la scatola “È pesante, le farà male la schiena!
George scoppia a ridere “Yuumi-Kun ho solo ventiquattro anni” la ragazza arrossisce e spera di non averlo offeso. Gli fa vedere dove deve portare la scatola e poi lo accompagna. “Grazie mille Sensei! ” unisce le mani e si inchina. “Mi ha fatto piacere aiutarti” lei risponde al suo sorriso con uno ancora più grande e quando il professore sta per dire altro un leggero miagolio li fa girare a destra. Un gattino completamente nero li guarda e quando Yuumi si abbassa, comincia a girarle intorno. “Quanto sei bello” la ragazza adora i gatti. Ne ha sempre voluto uno ma in dormitorio non si possono tenere animali se non pesci e tartarughe e a casa non ci sarebbe nessuno a prendersene cura quando le non c’è. “Ti piacciono i gatti? ” le alza lo guardo e annuisce felice. Il gattino le salta in braccio e le lecca le mani “E tu piaci a loro. ” Yuumi alza di nuovo lo sguardo quando sente la risata cristallina del professore. Il sole rende i suoi capelli ancora più biondi e i denti bianchi brillano. È davvero attraente. Non riesce a credere di averlo pensato e arrossisce di colpo, toglie subito lo sguardo dal professore e lo posa sul gattino. “Puoi tenerlo, sarà il nostro segreto” Yuumi si alza con il gatto in braccio. “Non mi è permesso tenerlo” il professore le sorride “Non lo sapranno. ” Yuumi segue le mosse del professore e lo vede svuotare la scatola con le sue cose da buttare in una più grande lì vicino e poi venire di nuovo verso di lei. “In macchina ho una coperta, vado a prenderla e torno” lei annuisce e afferra la scatola vuota.
Dopo poco tempo lo vede tornare con una coperta verde e uno di quei dadi che si attaccano agli specchietti retrovisori interni. “Un regalo per il gattino” lei sorride e comincia a camminare verso la sua camera. Quando entrano dal portone, controllano se ci sia qualcuno e poi corrono veloci verso la camera di Yuumi. Lei apre velocemente la porta e poi invita il professore. Si da una pacca sulla spalla per aver pulito bene e così non fa nessuna figuraccia. Accende la luce, anche se quella del sole entra dalla finestra e appoggia la scatola nell’angolo dietro la porta.
In silenzio sistemano la scatola del gattino e quando hanno finito Yuumi la appoggia dentro e quando Powell-Sensei le chiede una forbice, si alza e la tira fuori dalla sua borsa per la scuola. Lo osserva attentamente mentre taglia il codino del dado e poi fa un buco nella scatola per poi infilare il filo e fare un nodo in modo che non esca. Appena finisce, il gattino gli lecca la mano destra e subito dopo comincia a giocare con il dado che è quasi più grande di lui. “Come si chiama? ” Yuumi si siede per terra e sospira. Non è mai stata brava con i nomi, il cane della nonna si chiama ‘Cane’ solo per colpa sua. Non ha mai avuto tanta fantasia con queste cose. “Hiroshi**?” Yuumi nega con la testa, è un nome troppo lungo da chiamare tutte le volte. Alza la testa e guarda il professore “Ai***!” gli occhi del Sensei la guardano sorpresa e poi sorride “è perfetto. ” Le ridacchia e prende in braccio il gattino “Ai.
Vuoi che ti accompagni a comprare qualcosa da mangiare per Ai? ” le nega con la testa “Abbiamo un minimarket qua vicino, ci sarà sicuramente qualcosa. ” Lui le sorride e poi esce della camera della ragazza “Grazie mille per l’aiuto, appena compro una cuccetta, lavo la coperta e gliela ridò. ” Il Sensei le posa una mano sulla spalla “Tranquilla, è il mio regalo per Ai” lei sorride e annuisce e lo accompagna alla porta del dormitorio e quando gli apre la porta, il professore esce “Arigatou gozaimasu****!” Powell-Sensei le sorride “Dou itashi mashite, mata Ashita*****.

Quando torna dal minimarket con le scatolette e le altre cose che ha comparto per Ai, Yuumi trova il gattino giocare con le sue calze sul letto e scoppia a ridere. È così felice di avere un gatto e se non fosse stato per il professore, lei non ne avrebbe mai avuto uno. Lo prende in braccio e gli fa vedere dove può trovare il cubo.

Quando è ormai tardi e sta per addormentarsi sente il calore del gattino sui suoi piedi e capisce che Ai ha già trovato la sua cuccetta.










Continua




















Note :



*-Kun : è uno dei suffissi più diffusi, utilizzati dai ragazzi e amici per indicare una certa forma di rispetto, o da un adulto verso una persona più giovane come segno di confidenza. Può essere rivolto da un ragazzo a una ragazza ma questo è raro. È usato da un anziano o un adulto per rivolgersi ai più giovani di entrambi i sessi.

**Hiroshi : significa ‘Generoso’.

***Ai : significa ‘Amore’.

****Arigatou gozaimasu : ‘Molte grazie’.

***** Dou itashi mashite, mata Ashita : ‘Prego, ci vediamo domani’.

Ho usato le frasi in Giapponese perché dirle a qualcuno è un mio sogno che spero diventi realtà. Ma non succederà più se non vi piace.

Finito!


Vorrei un vostro parere : Io ho trovato alcune foto di persone che secondo me rappresentano al meglio i miei personaggi e volevo sapere se a voi andrebbe di vederle. E pubblicherei volentieri nel prossimo capitolo, magari non tutto oppure non so… Ditemi cosa ne pensate! Spero di ricevere delle risposte.

Accetto a braccia aperte critiche e consigli.
Arrivederci!
















Andreea,
01.08.2014
   
 
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