Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Nancy_    01/08/2014    2 recensioni
La Guerra è finita.
I nostri coraggiosi eroi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e vivere le loro vite con tranquillità.
Harry, Ron e Hermione sono ancora un trio. Impegnati nell'intraprendere i loro sogni, non mancano le avventure in Casa Weasley.
Ormai abitano tutti lì, compresi Harry e Hermione che sono considerati come dei figli.
Le famose coppie? Leggete e scoprirete tante novità!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Katie Bell, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si risvegliò, intorpidita e meno tesa della sera prima.
Dopo aver passato un notte movimentata, l’importante era stato assicurarsi di dormire al riparo-non solo dal Lupo Mannaro- e ancora intatta.
Aprì lentamente gli occhi, notando con stupore di non essere sola. Trattenne il respiro, sperando che non si svegliasse. E si allontanò dal viso del ragazzo, troppo vicino al suo.
-Granger, non hai imparato ancora a fare rumore senza svegliare qualcuno?- Manteneva gli occhi chiusi, mentre pronunciava le parole.
-E’ già mattino, dobbiamo uscire da qui. Lavanda sarà a terra.- Si alzò velocemente, trascinando con sé il suo orgoglio da Grifondoro. –E devi alzarti pure tu.-
-Ne riparliamo tra mezz’ora.- La ignorò, continuando a cercare di dormire.
-Stupido, Weasley!- Sbuffò, aprendo la porta del fienile.
***
Dovevano essere appena le sette del mattino. Non si era resa conta del sole che stava appena sorgendo in quel momento, né si era resa conta che ancora tutti i Weasley-compreso Fred, che dopo vari tentativi era riuscito a dormire- dormivano beatamente.
Lavanda era a terra, distesa sul fango ancora fresco.
Il viso sporco, i capelli più ricci dei suoi e pieni di foglie, i vestiti erano inesistenti, dovevano essersi rotto nel momento in cui si era trasformata. Aveva del sangue sparso sul corpo, probabilmente di qualche animale che la bestia aveva divorato quella notte.
Le si avvicinò, scostandole una ciocca di capelli dal viso.
Quanto avrebbe pianto quel giorno?
Lavanda aveva imparato a correre fuori di casa quando era il momento, Ron la seguiva di nascosto-lo aveva confidato ad Harry, che era stato imprigionato nelle orecchie di Ginny e poi detto alla sottoscritta- e la controllava tutta la notte. Poi, la andava a riprendere.
Stavolta, sentiva che c’era qualcosa sotto. Era sicuro.
Aveva ragione Ron.
-Mi dispiace.-
Mi inginocchiò di fronte alla ragazza, gli occhi colmi di calde lacrime.
-Torniamo in casa, e facciamo un bel bagno caldo, okay?-
La aiutò ad alzarsi, aprì la porta di Casa Weasley e si intrufolarono dentro. Percorsero le scale fino ad arrivare al bagno, dopo essersi chiuse si guardarono.
-Ho bisogno di parlare.-
-Chiamo Ron?-
-No, ho bisogno di raccontarti una cosa.- Aprì l’acqua del rubinetto, facendo riempire la vasca. –Non lo sa nessuno.-
-Dimmi pure.- Si appoggiò al lavandino, guardandola entrare nell’acqua calda. –E’ così grave?-
-Ho capito che le pozioni che prendo hanno dei grandi effetti su di me. Mi trasformo ancora, però la mia fame diminuisce. L’ho constatato ieri sera quando sono corsa nel diluvio.-
-E allora perché volevi morderci?- Disse, alludendo a lei e agli altri Weasley.
-Non hai capito!- Si strofinò le braccia, levandosi mano a mano lo sporco. –La mia fame è diminuita. Ogni mese anche dopo un pasto sentivo di volere ancora qualcosa da sgranocchiare, soprattutto la mattina.- La guardò. –Come minimo ti avrei detto di allontanarti da me, invece non l’ho fatto.-
Ricordava le mattine dopo la trasformazione, Lavanda non scendeva mai a fare colazione con gli altri, l’unica compagnia che aveva era Ron che a malapena faceva entrare nella stanza o nel bagno.
-Sta funzionando.- Le sorrise. –Non sei contenta.-
-Ho capito che continuerò a trasformarmi fino a che la mia fame non se ne andrà del tutto.- Si lavò il viso, strofinando ogni strato di sangue.
-Cosa diremo agli altri?-
-Che è normale che la pozione non funziona subito e che ci vogliono settimane prima che agisca del tutto, ma diremo che il mio istinto sta notevolmente sparendo.-
-Si, è una buona idea.- Abbassò lo sguardo, guardando il pavimento. –Sai, stanotte ..-
La porta si aprì.
Ron.
-Lavanda! Stai bene?- Chiese, avvicinandosi a gran passi. –Sta bene?- Volse lo sguardo verso Hermione, che annuì. –Da quanto siete qui?-
-Un po’ di tempo.- Si scostò dal lavandino, raggiungendo la porta. –Vi lascio soli.-
***
Dopo una strigliata da parte di Molly, Arthur era ancora sorridente. Nessuno quella notte si era fatto male, contava questo.
E naturalmente, era accaduto accidentalmente che Fred e Hermione fossero rimasti fuori di casa con la bestia in preda alla fame.
-Con quest’ottima colazione posso correre a lavoro, ragazzi miei. A stasera!- Uscì di casa, senza ricevere il bacio del mattino da Molly, e giù di morale, si avviò per il Ministero.
-Io non voglio usare lo scarico per il primo giorno di lavoro.- Annunciò Ron, interrompendo quell’imbarazzante silenzio.
-Io sarò qui ad aspettarti. Mi farò insegnare qualcosa da Molly.- Gli diede un bacio, lasciandolo solo con la colazione.
Lavanda non lavorava, aveva deciso di intraprendere la carriera di Molly. Non aveva nulla da perdere infondo, e non si sentiva particolarmente brava in qualcosa.
-Io devo sbrigarmi, ho gli allenamenti tra pochissimo.- Ginny si alzò, portando la tazza vuota alla madre. –A stasera!- Diede un bacio ad Harry e corse a prepararsi in camera.
-Hermione, tu non ti sbrighi?- Chiese l’amico, accigliato dalla calma della ragazza.
-Ho dato l’esame.- Morse il cornetto caldo, masticando a lungo. –Ora devo studiare per il prossimo, e gli studenti stanno a casa per un mese.-
-Non immergenti troppi nei libri, potresti caderci dentro.-
***
Si passò un mano sul viso, cercando di mantenere gli occhi aperti.
Aveva dormito poco e niente quella notte. Era stato per ore girato, dandole la schiena e sperando di riuscire a dormire tranquillamente. Si era sbagliato, la tormentava.
Non riusciva a dimenticarsi la bellezza della sera prima, i baci che le aveva rubato quella volta in camera e il profumo gli inebriava le narici.
Non era mai stato nei piani baciarla.
Il draghetto vicino alle sue mani, si divertiva.
Sapeva parlare, era un nuovo compagno di avventure per lui e George?
-Perché non vai da quella ragazza?- Chiese, guardandolo con quegli occhietti.
-La vuoi piantare con questa storia? Non è nessuno per me.-
-E allora perché l’hai baciata?- Proseguì, divertito dall’argomento.
-Chi ha baciato ..?-
George, si avvicinò al bancone. Guardò prima il piccolo draghetto e poi il gemello, ridendo di gusto.
-Cosa c’è tanto da ridere?- Sbottò, scartandosi un’ape frizzola.
-Non posso credere che hai baciato la Granger!-
Piccolo intoppo.
Quei draghi che tutti amavano, non erano solo da compagnia.
Parlavano, provavano emozioni e soprattutto erano legatissimi al padrone. Potevano cogliere ogni cambiamento emotivo, potevano sapere il passato e ciò che li tormentava, in poche parole: si facevano i fatti suoi.
Il problema, era George.
George non era solo il suo gemello, condividevano quel draghetto che li aveva uniti ancora di più.
Il draghetto sapeva, e George sapeva. Sicuramente, gli era stato spifferato tutto.
-Ti è piaciuto?- Ghignò, prendendo un’ape frizzola dal sacchetto. –Bacia bene? Ronnie, diceva che .. –
-Non voglio sapere quello che diceva Testa di Zucca.- Si avvicinò al draghetto. –Sai mantenere la bocca chiusa?-
***
Sfogliò il libro, soffermandosi sulla pagina.
Amore.


«Siete una brava ragazza»
«Non vi fa bene bere da solo» disse. «Non dovete farlo. »

«Bene. »
«E’ arrivata la vostra amica, Miss Barkley» disse.
«Si? »
«Si. Non mi piace. »
«Vi piacerà. E’ talmente simpatica. »
Scosse il capo. «Certo è simpatica. Potete spostarvi un poco da questa parte? Così. Vi faccio bello per la colazione. » Mi lavò con un panno e sapone e acqua calda. «Tenete su la spalla » disse. «Così. »


Girò la pagina, cominciando a leggere le ultime righe prima dell’ennesimo paragrafo.

«Mi ami? »
«Ti amo davvero. Sono pazzo di te. Vieni, ti prego. »
«Senti come battono i nostri cuori. »
«Non m’importa dei nostri cuori. Voglio te. Sono pazzo di te. »
«Mi ami davvero? »
«Non continuare a chiedermelo. Vieni. Ti prego. Ti prego, Catherine. »
«Bene, ma solo per un minuto. »
«Bene» dissi. «Chiudi la porta. »
«Non puoi. Non devi. »
«Vieni. Non parlare. Ti prego. Vieni. »


Uno sbuffo. Si voltò verso la porta aperta.
-Cosa vuoi?-
-Stavo cercando Ginny.-
-Non è ancora tornata.- Ritornò a rivolgere l’attenzione al libro.
-Cos’è?-
Lei, lo guardò sorpresa. Gli porse il libro.
-Non c’è nemmeno una trama.-
-Allora, leggilo e scoprila da solo.-
 
 
 
 
 






 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Nancy_