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Autore: azzurrina93    01/08/2014    6 recensioni
Francesco la guardò con un sorrisetto da maestrino e le chiese “ Elisa, ma hai mai fumato?”.
“ Certo che no! Mica sono pazza come te!” esclamò lei infervorata.
“ Non posso accettare l’opinione di una ragazza che non lo ha mai vissuto sulla propria pelle!” aprì il cassetto della scrivania ed estrasse un pacchetto di sigarette e un accendino.
“ No, no, no e ancora no! Non se ne parla! Per quale motivo dovrei inquinare i miei polmoni con quella schifezza?!?” chiese contrariata.
Lui sbuffò poi disse “Okay allora se dai cinque tiri a questa sigaretta, domani fumerò una sola sigaretta!”.
“ Per una settimana… e se non mantieni la promessa, paghi pegno!” disse lei.
“ Che?!? Una settimana ?!? “ ci pensò su e poi disse “Okay accetto per vedere questi cinque tiri!” tirò fuori la sigaretta, ma lei lo bloccò…
“ Non qui… potrebbe entrare qualcuno!”.
Lui annuì, si mise la refurtiva in tasca e la prese per mano(...) Lui la condusse nel bagno di quel piano e chiuse la porta a chiave(...)
Lei alzò gli occhi al cielo e l’afferrò maledicendolo “ Sei uno stronzo OMICIDA!” facendo ridere lui.
-Quanto è complicato- azzurrina93
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Francesco d’altro canto non se la sentì proprio di contattare Chiara ma dopo circa una settimana fu lei a presentarsi a casa sua.
“ Chiara?” esclamò lui sorpreso da quella visita inaspettata.
“ Ciao,scusa l’intrusione… ma ho bisogno di parlarti” rispose risoluta lei.
“ Ti ascolto…”
“ Io sono molto confusa,non mi hai più cercata, è successo tutto così in fretta. Non so neanche se stiamo ancora insieme. Ho aspettato che tu mi chiamassi invano… come devo interpretare tutto questo?”
“ Chiara scusami ma anch’io non ho le idee molto chiare… quindi non sapevo proprio che dirti. Non ti ho chiamata perché non è giusto che ti faccia soffrire inutilmente.”
“ Perché dici così?” chiese lei con tono sommesso.
“ Perché sono innamorato di un’altra e non posso ordinare al mio cuore chi amare. E tu non meriti di essere trattata così,quindi non posso stare con te.”
La ragazza pianse e disse “ Io voglio stare con te,non mi importa di quello che è successo. Io te la farò dimenticare. Ti prego,torna con me!”
Francesco guardò a terra rassegnato “ Già ho provato a dimenticarla e non ci sono riuscito. E non sarebbe giusto nei tuoi confronti. Se una cosa del genere fosse capitata qualche tempo fa,forse avrei approfittato della tua proposta,ma ora sono cambiato; E la cosa più assurda è che è stata proprio lei a cambiarmi” ammise sorridendo amaramente.
La ragazza sconvolta dal suo rifiuto lasciò la casa in lacrime.
 

Passarono più di due mesi e le cose tra Marco ed Elisa andavano bene. E lei non gli aveva dato nessun motivo per ingelosirsi,perché aveva evitato ogni contatto col suo migliore amico.
Ma dentro di sé sentiva che, c’era qualcosa che non andava. Si sentiva spesso sola,nonostante fosse circondata da tanti amici e dalle attenzioni del ragazzo.
Tutto e tutti non bastavano a colmare quel vuoto.
Spesso si era ritrovata sul punto di digitare il suo numero per chiamarlo o sul punto di aprire la porta della sua camera,invece che della sorella.
C’era una parte inconscia che lo cercava, lo voleva , lo pretendeva.
Ogni volta che si recava a casa di Maria e lo incontrava per casa,si sentiva estremamente confusa.
I muscoli facciali prendevano l’iniziativa e senza interpellarla, in ogni occasione gli regalavano un sorriso luminoso. Poi dopo qualche secondo,una sorta di crampo alla bocca dello stomaco la costringeva a distogliere gli occhi e allontanarsi da lui,prima possibile.
E la cosa che la feriva di più era il comportamento di lui.
Senza dubbio gentile, ma distaccato e freddo.
Ogni volta ne rimaneva delusa,ma subito dopo si rendeva conto di non poterlo biasimare.
Le sembrava di essere tornata indietro nel tempo,quando non significavano niente l’una per l’altro,quando non si conoscevano affatto.
Tutto quello che era successo,le sembrava un sogno lontano e inafferrabile.
 

D’altro canto Francesco riusciva a fingere molto bene.
In quei mesi aveva allenato il suo auto controllo e sapeva mostrarsi impassibile anche davanti a lei.
Sapeva resistere al suo amorevole sorriso.
Sapeva resistere alla sua attraente voce.
Ma non sapeva resistere ai suoi occhi.
A quegli occhi che lo intimidivano profondamente, perché riuscivano a trapassare il muro imperturbabile che aveva eretto con tanta fatica su di sé.
 Le sue iridi castane lo rinchiudevano,lo facevano suo poi con una mostruosa agilità sgusciavano via , l’incantesimo si spezzava …
E lui era salvo.
Era sempre così, in ogni occasione si incontrassero.
 

Ma un pomeriggio, mentre Elisa aspettava Maria davanti al cancello di casa sua,arrivò Francesco che stava rientrando da una corsetta serale. Il ragazzo la scorse da lontano appoggiata al muretto esterno della casa, che guardava l’orologio. Giunto davanti al portone le chiese con disinvoltura     “ Non ti hanno aperto?”
La ragazza si voltò sorpresa verso il suo interlocutore. E vide il moro in tenuta sportiva e con le cuffiette alle orecchie. “ Francesco… no, sto aspettando che tua sorella rientri dalla palestra. Sarà qui a momenti,almeno spero.”
“ Non ci conterei più di tanto, conoscendola … Vuoi entrare intanto che aspetti? Che te ne fai qui sola,soletta?”
La ragazza era molto tentata ma preferì declinare l’offerta. Il ragazzo la guardò per un secondo,indeciso se entrare in casa a farsi una doccia o farle compagnia.
Allora si mise le cuffiette in tasca e si sedette sul muretto accanto a lei.
“ Francesco non ti preoccupare … entra,così ti puoi lavare. Un pò di solitudine non ha mai ucciso nessuno.”
“ Lo sai che sei proprio brava a insultare la gente… vorresti dire che puzzo?” esclamò il moro guardandola negli occhi.
Lei ricambiò lo sguardo poi rise “ Si … tanto da non poterti stare vicino.”
“ Meglio morire per il profumo di un uomo sudato che per solitudine…” rispose lui divertito.
Elisa rise di cuore “ Beh,dovrei correggere qualche termine all’interno della tua frase come profumo e uomo … ma per il resto diciamo che hai ragione.”
Disse così,ma in realtà da quando aveva visto il moro non era riuscita a togliere gli occhi dalla maglietta aderente e sudata che evidenziava il bel fisico del ragazzo.
Lui le diede un colpo ben assestato sulla testa.
“ Ahi… sei matto?!” esclamò lei,massaggiandosi la testa.
“ Mai offendere la virilità di un uomo.”
Elisa scosse la testa divertita e scoppiò a ridere. E lui con lei,come non facevano da tanto tempo.
Francesco la guardò mentre ancora rideva e le chiese seriamente “ Come va?”
Lei smise di ridere e gli rispose gentilmente “ Tutto bene, tu?”
“ Me la cavo,potrebbe andare meglio. Marco?”
Elisa rise “ Da quando ti interessi di lui?”
“ Sei sempre la solita simpaticona. Comunque era solo una domanda di cortesia.”
Lei sorrise “ Sta bene,grazie.” Poi per cambiare velocemente discorso gli chiese “ Da quant’è che ti sei dato alla corsa,fannullone?”
“Sappi che non sono un fannullone.  L’estate mi tengo in forma così… mi piace correre. Riesco a lasciar scorrere i pensieri e a riflettere.Mi fa scaricare tutta la negatività.” Disse lui fissando davanti a sé.
 La ragazza lo guardò soltanto,senza sentir il bisogno di aggiungere altro. Aveva lo sguardo perso chissà dove e lei avvertì il desiderio di conoscere i meandri più oscuri dei suoi pensieri. Quel ragazzo era un continuo meravigliarsi. Era cambiato tanto, nascondeva dei lati caratteriali che potevano essere scoperti solo con scrupolosa attenzione.
Dopo qualche secondo di silenzio,lei prese la parola e timorosa disse “ Ho saputo di Chiara,mi dispiace.”
Lui la guardò “ Si,ormai fa parte del passato. So di averla ferita profondamente ,ma continuare la nostra relazione sarebbe stato dannoso per entrambi.”
“Capisco” poi aggiunse fingendo indifferenza e facendo molta attenzione a non incontrare il suo sguardo “ E ora… esci con qualcuna?”
Lui sorrise “ Ho il solito fan club,ma nessuna che catturi la mia attenzione.”
Lei sorrise quasi sollevata nel sentire la risposta “ Ti lascio da solo un momento e ti rimonti subito la testa,eh!” esclamò divertita colpendolo sulla spalla.
Lui rise “ Mi serve qualcuno che mi tenga d’occhio.”
“ Elisaaaa! Eccomi… “ strillò Maria correndo verso di lei.
“ Ehi… ce l’hai fatta.”
“ Già,scusa il ritardo. Ciao fratellone…Andiamo?”
La mora annuì e aprì la macchina che aveva parcheggiato proprio lì davanti. Ma prima di salire in macchina,si voltò verso il cancelletto di casa,dove c’era ancora il moro che le guardava.
Allora gli sorrise apertamente e gli fece un cenno di saluto con la mano.
Il ragazzo contraccambiò,leggendo un ringraziamento in quel gesto così naturale.
 

Il giorno dopo,Marco ed Elisa si incontrarono alle quattro del pomeriggio,per una passeggiata al centro.
Quando arrivò la ragazza come sempre si avvicinò e lo baciò,ma lui reagì in maniera anomala e distaccata.
Dopo aver mangiato un bel gelato,passeggiarono un po’ e la ragazza prese la mano di Marco,mentre osservava le vetrine dei negozi. Ma dopo qualche metro,lui la allontanò con una scusa e questo non passò inosservato alla mora; La quale infatti decise di affrontarlo immediatamente  “ Che diamine ti prende? Perché sei così freddo e distaccato?”
“ Dovresti saperlo” rispose lui continuando a camminare.
La ragazza innervosita dai suoi modi alquanto enigmatici ,lo raggiunse e lo bloccò “ Cosa diavolo vuol dire? Marco parla,perché non ho la sfera di cristallo.”
Lui incrociò le braccia e appoggiandosi ad un palo le chiese “ Dove sei stata ieri pomeriggio?”
Lei aggrottò le sopracciglia e rispose senza pensarci “Ieri pomeriggio?! Sono stata da Maria.”
“ Maria… si,certo.” Ribatté lui ironicamente.
La ragazza ormai arrabbiata per quel atteggiamento allusivo rispose “ Si,Maria. Chi altri? Aspetta… non starai parlando di Francesco? Marco,sono andato da Maria!”
“ Ah,si? E perché ieri pomeriggio vi ho visti ridere e scherzare davanti al cancello?” chiese con tono accusatorio.
“ Non ci posso credere… che fai ora mi segui? Ci ho parlato per due minuti,due dannati minuti. Erano due mesi che non gli rivolgevo la parola,mi sembra il minimo.” Esclamò lei esasperata.
“ Ti avevo detto che non dovevi vederlo. Chissà quante volte vi sarete visti.” Ammise lui scocciato.
La ragazza si mise le mani nei capelli incredula  “Marco,mi ascolti quando ti parlo? Non l’ho più visto,non più da quando tu me l’hai proibito. Io mi sono sforzata di accontentare un tuo capriccio e ho rinunciato ad un amico importante e tu non mi credi neanche?”
“ Hai rinunciato ad un amico?! Quello ti si è dichiarato e vi siete pure baciati… ma quale amico?” disse adirato il ragazzo poi aggiunse “ Se ti stai sforzando così tanto di non vedere il tuo amico e devi farmi un favore,allora lascia stare. Finiamola qui e torna dal tuo Francesco!” disse alzando la voce.
Elisa lo guardò scioccata poi abbassò lo sguardo e disse “ Non ti fidi più di me o sei solo geloso?”
Lui guardando altrove le rispose“ Non lo so,probabilmente entrambi!”
Lei strinse i pugni,sospirò e disse decisa “ Okay,se ti sta bene così allora molto probabilmente seguirò il tuo consiglio.”
Marco voltò lo sguardo verso di lei,sorpreso da quella risposta. In cambio la ragazza lo guardò per qualche secondo negli occhi e con determinazione esclamò “ Addio.”
E senza degnarlo di uno sguardo si diresse in macchina,salì e nonostante le lacrime amare che le inondavano gli occhi, mise in moto e partì.
 
 
 
Ciaaaaoooo…
Le mie vacanze sono finite,purtroppo. Si torna alla dura realtà,ragazzi! ;)
Allora,devo dire che il capitolo è andato bene,mi sono divertita ad aggiungere e aggiustare sempre scene in più. *-------------*
Spero,apprezzerete!!! Sicuramente molte di voi saranno entusiaste del finale…ahhahah :D
Grazieeee a voi che nonostante sia estate e magari non vi va di mettervi lì a rompervi le scatole,leggete e RECENSITE!!! GRAZIE INFINITE! :*

VI ADOROOO… Frozensea- bellamysguitar-Silvia_stories- noemi_ST!!!! <3 <3 <3
Alla prossima…fatemi sapere che ne pensate! :D
Un abbraccio caloroso,vostra Azzurrina93! ;)
  
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