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Autore: uffauffauffa    01/08/2014    4 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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Anche quel bestione di Felix sa essere gentile e ironico.




Carlisle entrò con Alec nella camera della figlia. Sperava che Felix se ne fosse andato, e invece con suo grande disappunto era ancora li. Il vampiro era seduto sul letto insieme ad una assonnata Sabrina. Stavano parlando. La guardia teneva tra le braccia Corinne. La ragazzina dormiva beatamente. Bree invece era accanto all'ibrido. Aveva paura di quel vampiro alto e grosso. Lui l'aveva uccisa su ordine di Jane.
 

Felix quando era entrato nella camera di Sabrina e aveva visto la bambina immortale chiese di parlare con la piccola. Le aveva detto di non dire niente di quell'episodio alla ragazza altrimenti le avrebbe fatto ancora del male.
 

Il dottor Cullen notò l'ansia che aveva Bree.
 

"Buona sera Sabrina... Felix."
 

"Dottor Cullen che cosa vuole?"
 

"Parlare con mia figlia Felix."
 

"Come può vedere Sabrina è stanca, deve dormire. Forse non lo sa, ma al contrario di noi gli ibridi hanno bisogno di riposo."
 

"Allora ragazzo è meglio che lasci questa stanza, così potrà dormire, è molto tardi."
 

La guardia socchiuse gli occhi, fino a ridurli a due fessure. Cercava di capire che cosa avesse in mente Carlisle. Non voleva lasciarlo da solo con la sua ragazza. Se raccontava a Sabrina che era stato lui a smembrare la bambina immortale, lei poteva decidere di non volerlo più vedere o peggio decidere di trasferirsi a Forks con suo padre.
 

Certo lui poteva anche dirle che i Cullen non erano intervenuti in difesa della ragazzina.
 

Non voleva perderla. Come Demetri si era innamorato della fanciulla guardando una foto che la ritraeva, e dopo il sentimento che provava si era rafforzato ulteriormente durante la festa in onore degli "Eredi di Volterra".
 

Alec vedendo il clima di tensione che si stava creando tra i due invitò Felix a seguirlo fuori. Carlisle aveva tutto il diritto di stare con lei e con Jake. Di mala voglia il Volturo seguì il ragazzino, ma prima posò delicatamente la figlia sul lettone accanto a Jake. Il bambino dormiva profondamente e il padre di Sabrina fu decisamente sorpreso da quella gentilezza. Ma durò poco. Felix diede un'occhiataccia a Bree, che la fece tremare e infine una spallata al dottor Cullen, che perse l'equilibrio.
 

Felix ridacchiava.
 

"Ha bevuto troppo sangue dottore?"
 

"Pa... emm dottor Cullen sta bene."
 

Annuì. Sabrina lo aiutò ad alzarsi e Carlisle si sedette accanto a lei. Osservò attentamente la stanza. Era molto bella, ma pesante, così diversa dall'ex tipografia restaurata dagli ibridi. L'arredamento era più fresco e leggero. Questo era composto da mobili in legno di noce della prima metà dell'800. Il letto a baldacchino era enorme, tanto che stavano comodamente sdraiati Jake, Corinne, Bree e sua figlia.
 

"Non riesci ancora a chiamarmi papà?"
 

"No, le chiedo scusa dottore, è difficile e così strano..."

"... voglio dire io ho 20 anni e lei ne ha 23, mentre mia ma... sua moglie Esme ne ha 26."
 

"Veramente siamo più vecchi, ma toglimi una curiosità siete capitati per caso a Forks?"
 

"Si dottore, ci siamo trasferiti prima di lei e la sua famiglia."
 

Carlisle guardava amorevolmente Sabrina. Era molto bella, così simile a sua madre anche fisicamente. L'altezza e le espressioni del viso però, le aveva ereditate da lui. Solo i colori erano diversi: caldi. In quel momento si accorse che la ragazza indossava una camicia da notte e la vestaglia. Ripensò a Felix, a come la guardava quando era entrato nella camera da letto.
 

"Felix è stato gentile con te? te lo chiedo perché è un ragazzo un po' rude."
 

"Oh si, è venuto per tenermi compagnia e aiutarmi con i più piccoli. E' stato bravissimo soprattutto con Corinne. Era così amorevole, sembrava suo padre."
 

L'uomo guardò con curiosità la donna.
 

Allora non lo sa ancora.
 

"Che cosa facevi prima di entrare in ospedale a farmi da infermiera."
 

La ragazza arrossi violentemente e la stanza profumò ancora di più di legno e muschio.
 

"Ti posso... le posso assicurare che amo molto il lavoro da infermiera, mi piace aiutare gli altri..."
 

Il vampiro rise e abbraccio sua figlia. Non voleva metterla in imbarazzo ne insinuare niente, ma sapeva che non era solo la "vocazione" ad averla spinta da lui.
 

"Scusa non era mia intenzione metterti in difficoltà, sono solo curioso, vorrei sapere qualcosa di più su di te e Jake."
 

Il piccolo dormiva tranquillo. Tra le braccia di Morfeo sembrava un bambino come tanti.
 

"Jake è nato prima di me negli anni 20 e si è sviluppato in maniera normale..."

"... normale per un quanto concerne un ibrido, ma la sua crescita si è fermata prima rispetto a tutti noi..."

"... anche la crescita di Evan e Corinne si sono arrestate prima..."

"... la mia invece è continuata, anche il mio sviluppo è stato differente..."

"... in soli 6 mesi avevo raggiunto la piena maturità fisica, ma è stato molto pesante crescere a quel ritmo..."
 

Pesante!
 

Carlisle guardò con ansia la figlia. Quest'ultima se ne accorse e cambiò subito discorso.
 

"Dato che sono nata negli anni 30 ho passato meno tempo con il dottor Morte..."

"... rispetto al resto della mia famiglia sono stata molto fortunata."
 

Sabrina abbassò la testa e si morse le labbra nel tentativo di arrestare le lacrime. Questa volta fu il dottor Cullen ha cambiare discorso.
 

"So che gli ibridi hanno un doppio potere, anche tu e Jake."
 

"Non esattamente..."

Rispose, sempre tenendo la testa abbassata. Aveva ancora gli occhi lucidi.

"... ho meglio Jake può prevedere eventi futuri e vedere le connessioni che ci sono tra individui di nazionalità diversa, grazie alla matematica..."

Sabrina sollevò la testa, il viso era più luminoso.

"... Mike dice che la matematica è dappertutto, anche nel creato."
 

Carlisle sorrise, sua figlia voleva molto bene a Mike e agli altri ibridi. Si voltò un attimo per guardare Jake e il suo sguardo incontrò quello di Bree. La ragazzina era rannicchiata sotto le coperte. Guardava con sospetto e timore l'uomo.
 

Il vampiro ricambiò con un sorriso.
 

"Dimmi in cosa consiste il tuo potere."
 

"Ho diverse capacità psioniche: sono telepatica, riesco a creare illusioni nelle menti delle persone, posso controllare le loro menti."
 

"Puoi anche teletrasportarti o muovere gli oggetti con la forza del pensiero?"
 

"No, quello no..."

"... Leah si può teletrasportare, è molto potente, mentre suo fratello e telecinetico, ma è meno potente della sorella."
 

"Hai detto che sei telepatica?"
 

"Si."
 

"Allora sei in grado di leggere nel pensiero."
 

"Si e anche di trasmettere i miei."
 

Il vampiro sorrideva.
 

"Se non ti dispiace voglio metterti alla prova. Dovrai leggere il mio pensiero e trasmettere il tuo."
 

"Ok."
 

Perché sei venuta a lavorare in ospedale come infermiera?
 

La ragazza arrossì. Di nuovo la stanza profumò ancora di più di muschio e legno.
 

Sapevo chi era. La prima volta che l'ho vista dottore avevo capito subito che era un vampiro e ho cominciato a sondare la sua mente. Io, ecco, volevo conoscerla, capire chi erano i miei veri genitori e volevo starle accanto. Ero sempre felice quando vedevo mia... Esme entrare in ospedale.
 

Sabrina arrossì di più. Si vergognava. Carlisle per tutta risposta abbracciò sua figlia. Era visibilmente commosso. La ragazza non riusciva a trattenere le lacrime e lui la strinse più forte.
 

Scusa se non ti ho mai detto la verità.
 

Carlisle riprese a comunicare verbalmente.
 

"Non ti devi scusare, non era una cosa semplice da rivelare. E poi c'erano altre persone coinvolte."
 

Si girò nuovamente per guardare Jake, Corinne e Bree.
 

"Posso farti un'altra domanda?"
 

"Si dottore."
 

"Dottore? no tesoro non ci siamo, devi chiamarmi papà ed Esme mamma..."

"... non accetto un no come risposta."
 

La ragazza rise, ma si arrestò subito per non svegliare i piccoli.
 

"Va bene, dot... papà."
 

"Così va meglio."
 

"Ritornando alla domanda, che cosa provi per Felix."
 

"Felix?"
 

Sua figlia arrossì di nuovo.
 

"Non lo so con precisione. E' una cosa strana..."

"... mi sento come un satellite che gira intorno al suo pianeta..."

"... e come se fossi legata a quel pianeta..."

"... è una bellissima sensazione, ma c'è qualcosa che mi lascia perplessa, qualcosa di strano."
 

"Strano?"
 

"Si, vede dottore... vedi papà, Leah prova la stessa cosa, ma stranamente non è felice..."

".... è divisa a metà tra uno dei vampiri di Volterra e un ragazzo, con la pelle scura come la sua, ma ci sono anche altre persone in mezzo..."

"... ci sono delle volte, quando leggo il suo pensiero, che mi sembra di vederla sotto forma di lupo e migliaia di catene che la legano talmente stretta da procurale dolore. Come se ci fosse una forza più grande di lei che vuole sottometterla ad ogni costo."
 

Carlisle guardò sorpreso Sabrina.
 

"Sei innamorata di Felix."
 

"Credo di si, ma non ne sono sicura... anche perché i sentimenti di Felix nei miei riguardi sono differenti, così come quelli di Demetri per Leah e di Didyme per Marcus e viceversa..."

"... anche Annie prova la stessa cosa che provo io per Caius, Evan per Alec e Seth per Jane, ma nessuno di noi ha il conflitto interiore di Leah."
 

"Sai tesoro esistono diversi tipi di amore, e ognuno prova qualcosa di diverso da altri o simile. Tutto qui."
 

Il dottor Cullen decise di non dire niente sull'imprinting a sua figlia. Aveva provato a studiare quel fenomeno, ma tutte le sue ricerche portavano a una sola risposta: non era vero amore, solo un'illusione. Un'attrazione fasulla per portare avanti la specie. Ma questo cozzava con l'immagine che aveva Sam ogni volta che guardava la sua Emily. Quando chiedeva a Edward di leggere il pensiero dell'uomo vedeva solo un amore puro e sincero.
 

Forse come diceva sempre Jacob l'imprinting è una magia, proprio per questo non cera nulla da capire.
 

Di una cosa però era certo, l'incantesimo mutaforma aveva un risvolto negativo. La totale sottomissione del lupo alla sua ragazza, o al suo ragazzo. Una sottomissione che Leah non voleva, perché avrebbe messo tutte le persone a cui voleva bene all'ultimo posto. Una sottomissione che faceva fare quello che il soggetto dell'imprinting voleva. Se era una cosa positiva o negativa importava poco. Doveva essere fatta.
 

"Devo avvertire Demetri e Jacob."
 

Carlisle abbracciò un ultima volta la figlia e riuscì ad accarezzare la testolina arruffata di Jake. Non era facile tenere in ordine il bambino immortale. Per questo aspettavano sempre che si addormentasse per farli il bagno.
 

"Buona notte, ci vediamo domani tesoro mio."
 

Si congedò e uscì dalla camera.
 

Fuori trovò Felix. Non si era allontanato. Accanto a lui Alec. Quest'ultimo era imbarazzato.
 

"Sta andando a dormire Felix, la vedrai domani."
 

Il Volturo grugnì e si allontanò.
 

"E' andato tutto bene dottore?"
 

"Si Alec, grazie per averlo tenuto a bada."
 

"Di niente, dottore."



 

Temo di aver fatto confusione, anche perché continuo (lo so che rompo) a non capire un tubo dell'imprinting, per lo meno la versione della Meyer, perché quello di Konrad Lorenz si che si capisce.

  
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