Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Follow The Sun    01/08/2014    2 recensioni
Praticamente una storia in cui non accade nulla di speciale, ma pur sempre frutto della mia immaginazione.
[DISPERATO BISOGNO DI CORREZIONE]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
One direction and two possibilities. 
Capitolo 7.

-sveglia, sveglia, sveglia!- ancora quella voce mi svegliò quella mattina.

Mugugnai qualcosa di incomprensibile e mi girai dall'altra parte.

-dai, se no arrivi in ritardo- Niall alzò la voce e mi scosse leggermente.

-uhm...che ore sono?- chiesi notando che la sveglia era ancora spenta.
-le sette e mezza!- urlò lui sedendosi sul letto.
Dal rumore che sentivo, stava sicuramente mangiando qualcosa, come sempre.

Mi alzai dal letto molto lentamente e aprii l'armadio tirandone fuori una canottiera blu, una felpa della Hollister nera e dei leggings dello stesso colore della felpa.

Mi lavai i denti, misi un po' di mascara e andai nella stanza di Harry per controllare se fosse già uscito, come nella mattina precedente.

Stranamente era nella sua stanza, in mutande davanti allo specchio, ma nella sua stanza.

Ed era già tanto.

-ehm, scusa- lo richiamai facendogli notare che lo stavo guardando.
-quanto posso essere bello?- disse avvicinandosi a me con fare provocante, provocante quanto un termosifone.

Avete presente i termosifoni, quelli quadrati, quelli sì che sono sexy!

-mi accompagni a scuola o me ne vado da sola?- chiesi guardando l'orologio appeso in camera sua.
-aspettami fuori, dieci minuti e arrivo- disse aprendo l'armadio.
-okay, mi raccomando, dieci minuti- lo rimproverai uscendo dalla stanza.

Andai in cucina per prepararmi dei panini, ma ci aveva già pensato qualcun altro.

-ti piace il prosciutto vero?- domandò Niall.
-certo- risposi io appoggiando lo zaino sul tavolo.
-perché sai, il salame l'ho finito tutto io- disse porgendomi due toast.
-hai capito!- dissi io arruffandogli i capelli.
Lui arrossì di poco e mi sorrise.
-vieni qua- dissi per poi abbracciarlo come un orsacchiotto.

Lui era immobile, aveva i muscoli tesi, sembrava un pezzo di marmo.

Per non fare troppo tardi mi sciolsi dall'abbraccio e mi misi sulle punte dei piedi con l'intento di dargli un bacio sulla guancia, ma appena mi avvicinai al suo viso lui si girò di scatto e le mie labbra di attaccarono alle sue.

-ODDIO MA CHE HO FATTO!- urlai in preda alla vergogna coprendomi il viso con le mani.
-tranquilla è colpa mia- disse lui mettendomi una mano sulla spalla.
-sicuro vada tutto bene?- domandai vedendo chiaramente il rossore sulla sua faccia.
-sì, tranquilla- disse sistemandosi il ciuffo di capelli tirato all'insù.
-posso farti una domanda prima di uscire?- domandai mettendomi lo zaino.
-dimmi- 
-vale ancora la promessa che mi hai fatto nove anni fa?- chiesi grattandomi la testa.
Sì, ero nervosa.

Lui sembrò pensarci un attimo, poi alzò la testa e mi sorrise.

-certo- disse dandomi un bacetto veloce sulla guancia e andando a passo svelto verso il piano di sopra.

Scossi la testa e uscii di casa, sperando che Harry fosse già uscito.

Lo vidi sulla sua moto pronto a partire.

-e non mi aspetti neanche!- urlai per sovrastare il rumore del motore della moto.
Lui fece spallucce e mise in moto.

Arrivammo davanti alla scuola dopo uno o due minuti. Colpa dei semafori rossi.

Io scesi dalla moto mettendo il casco che fino a pochi secondi prima avevo in testa sul 'sedile'.

Quando lui si tolse il casco però restai a dir poco sorpresa.

-cosa?!- urlai spalancando gli occhi.
-hai detto tu di andare- disse Zayn mettendo il casco vicino al mio.
-ti odio!- gli urlai contro per poi dirigermi verso l'entrata della scuola che era come al solito pieno di ragazzine urlanti.
-almeno mi potresti ringraziare- urlò lui da lontano.
-fanculo- borbottai tra me e me.

Non potevo davvero crederci di essere stata attaccata a Zayn per più di un millesimo di secondo, davvero, non potevo crederci, io quel ragazzo lo odiavo con tutta me stessa, e lui, pur sapendolo, ha fatto il gentile della situazione.

Appena arrivata davanti al mio armadietto mi sentii toccare la spalla.

-ma un attimo di pace?!- mi lamentai ad alta voce girandomi stufata.
-scusa- disse Liam allontanandosi.
-no, scusami tu- dissi io chiudendo l'armadietto.
Lo abbracciai e ci dirigemmo nella nostra classe ancora vuota.

Già, non l'ho detto, Liam era in classe con me da sempre, anche se era un anno più grande.


Carol's pov.

Uh, eccolo arrivare, era così figo quella mattina, il ciuffo sembrava più gellato del solito, per non parlare di quella camicia così sexy.

Gli scattai una foto proprio nel momento il cui si stava sistemando il ciuffo.
Sarei svenuta da un momento all'altro.

Dio quanto era figo.

Vicino a lui c'era una mia vecchia amica con cui non parlavo da un po', così mi feci coraggio e andai verso di lei, anche se sarei dovuta passare vicino a lui, ma era questo il mio intento : farmi notare.

Mi incamminai verso Susan, o almeno credo si chiamasse così.

-ehi ciao!- la salutai ricevendo in cambio un sorriso e un abbraccio.
-è da un po' che non ci si vede- esclamò lei sfoggiando un sorriso a trentadue denti.
Osservai Harry con la coda dell'occhio e notai che mi stava guardando.

Dio mio, mi stava guardando!

-in effetti mi stavo chiedendo che fine avessi fatto!- esclamai aprendo le braccia.
-beh, sono abbastanza impegnata con il lavoro di mio padre ultimamente- disse lei abbassando la testa.

Vidi Harry allontanarsi lentamente, così ne approfittai per salutare quella ragazza e andarmene.

-ci vediamo presto allora!- urlò lei.
-a presto Sus- le risposi agitando la mano.

Entrai di corsa a scuola e presi i libri molto velocemente.
Cominciai a correre verso la mia classe, ma qualcuno stava correndo dalla parte opposta alla mia e sbattei contro quel tizio.

Da lì, buio.

Harry's pov.

Era da quasi un'ora che ero in infermeria con quella pazza della Smith.

Era davvero buffa, continuava a muoversi nel sonno, stava dormendo, e ciò era molto strano.

Non smetteva di agitarsi e dimenarsi , e la cosa più strana, era che avrà sì e no ripetuto il mio nome almeno una decina di volte.

Non mi sarei sorpreso nel vederla svenire di nuovo appena mi avesse visto vicino a lei.

Purtroppo però, ero stato costretto a starle vicino almeno finché non si sarebbe ripresa.

Sperai con tutto me stesso che in quel momento almeno mia sorella sarebbe entrata in infermeria per vedere come stava la sua migliore amica, ma non si fece viva, e passai un'altra terribile ora in compagnia di quella ragazza.

Non era poi così male quando dormiva, almeno non si nascondeva o non arrossiva farfugliando parole a caso.
Ma, detto francamente, non avrei mai voluto avere una ragazza come lei, cioè, già si vergognava a vedermi, in più se mi sarei avvicinato a lei per anche sfiorarla, sarebbe morta sul colpo, e non volevo diventare un assassino.
Che poi, se solo le avessi detto che la avevo portata in braccio fino all'infermeria sarebbe direttamente volata nel paradiso. In un paradiso tutto suo dove tutte le persone hanno la mia faccia, hahaha, certo che no.

La vidi aprire leggermente gli occhi e sedersi sul lettino.

Io mi misi seduto con la schiena dritta sulla sedia e la osservai.

-Harry mi sai dire cosa ci faccio qui?- chiese strofinandosi gli occhi.

3...2...1...

-ODDIO, HARRY- urlò in preda al panico.
E svenne, di nuovo.
Merda.

L'infermiera aprì di scatto la porta e con faccia preoccupata si avvicinò al lettino di Carol.

-che cosa le è successo?- chiese guardandomi dritto negli occhi.
-si è svegliata, ha detto qualcosa di incomprensibile ed è svenuta di nuovo- ammisi con un pizzico di umorismo.
-signorino Styles, non me la racconta giusta, ha altri amici che lei conosce?- mi chiese lei massaggiando leggermente la testa della Smith.
-sì- dissi io sbuffando.
-dove posso trovarlo o trovarla?- chiese lei sistemandosi gli occhiali.
-2ª B, Sophie Blue- 

Lei mi ringraziò e uscì di fretta dalla stanza.

Mi appoggiai con i gomiti sulle ginocchia e mi fermai un po' ad osservare quella ragazza.

I capelli rosso rame le ricadevano un gran parte sul viso, non erano molto lunghi, probabilmente arrivavano alle spalle.
Le lentiggini formavano strani disegni su gran parte della sua faccia.
Le sue labbra rosee si muovevano leggermente ad ogni respiro, come se volesse dire qualcosa.

Carol's pov.

-Harry, finalmente!- dissi ad altra voce abbastanza per farmi sentire da lui.
Lui si girò verso di me sfoggiandomi un bellissimo sorriso.
Ero finalmente riuscita a confessargli i miei sentimenti verso di lui.
E lui li aveva accettati, aveva detto che ci avrebbe pensato a lungo, ma di sicuro non era un no.
Ero eccitatissima, quello doveva essere il nostro primo vero appuntamento.
Si fermò con la sua moto a qualche metro da me, distolse il suo sguardo dal mio e si girò alla sua destra.

Lui stava già aspettando un'altra ragazza.

Cominciai a piangere, proprio quando il mio sogno si stava realizzando, viene infranto, ma da chi?

Cercai di riconoscere quella ragazza.

Sophie.

Cosa cazzo ci faceva Sophie abbracciata al mio Harry?
Perché sembrava si stessero scambiando parole dolci, bacini sulla guancia e sulla punta del naso?
No, tutto ciò non poteva essere vero.


-no!- mi risvegliai dal mio incubo.
Era solo un sogno.
Mi guardai intorno e vidi Harry che.mi.stava.fissando.

Okay Carol, respira.

Non urlare, non svenire, è tutto okay.

-ti senti bene?- chiese lui piegando leggermente la testa verso destra.

Io spalancai gli occhi, guardai a destra, poi a sinistra, ed infine posai il mio sguardo ancora su di lui.

-sì, sto dicendo a te- disse ridendo.

Cristo quella risata.
Uccidetemi.

-ah- risposi io abbassando lo sguardo.

-quindi, stai bene?- domandò di nuovo.
-credo di sì- risposi con la voce tremante.

Lui sospirò alzandosi dalla sedia.

-penso che la mia presenza qui non sia più necessaria- disse aprendo la porta.

Aprii la bocca come per dire qualcosa, ma le parole non uscivano, l'unico ad uscire, era lui, dalla stanza.
E mi lasciò sola.

Poco dopo la porta si aprì di nuovo, pensai fosse Harry, ma mi sbagliavo, era Sophie seguita dall'infermiera Grace.

-ti senti bene?- chiese Sophie sedendosi vicina a me.
-sì, penso che possa uscire di qui- dissi alzandomi dal letto.
Solo allora provai un forte dolore allo stomaco.

-che cosa mi è successo?- chiesi alla Grace.
-quando ti sei scontrata con il signorino Styles per sbaglio lui ha reagito tirandoti un pugno nello stomaco, ha detto che non lo aveva fatto apposta, non si era accorto della situazione, pensava fosse un altro ragazzo- disse lei sistemando dei documenti.
-ah, capisco- disse Sophie.
-potete andare- disse la Grace fervendo segno con le mani di uscire.

Uscimmo dalla stanza e mi fermai per controllare l'ora sul mio cellulare.
-attenta che non ti vedano- bisbigliò Sophie.
-tranquilla- dissi io entrando nei bagni. 
-ah beh, allora- disse lei entrando con me.

Controllai l'ora, le dodici e un quarto.
Ancora un'ora e sarei uscita da quell'incubo chiamato "scuola".

Sinceramente, non mi era mai piaciuto studiare, avevo troppo da fare, tipo correre dietro a Harry, infatti, prima di andare alle medie, ero una studentessa modello.

Notai Sophie uscire dai bagni facendomi segno di andare, perché tra poco sarebbero ricominciate le lezioni.
Eh va beh, era l'ultima ora.

Andai verso l'aula di scienze che era completamente vuota, meglio così.
Mi sedetti su una sedia degli ultimi banchi e tirai fuori il libro dallo zaino.

In quel momento vidi Harry entrare in classe un po' spaesato con un foglietto in mano.
Si guardò un po' in giro e finalmente mi notò.

Harry's pov.

-merda, dimmi che questa non è l'aula di scienze, ti prego- pensai.
Non potevo di nuovo ritrovarmi gli occhi della Smith puntati addosso.

Era fastidioso.

Mi avvicinai a lei facendo finta di essere sorpreso di vederla.

-potresti dirmi se questa è l'aula di scienze?- chiesi grattandomi la testa con una mano e reggendo il foglio di carta con l'altra.

Ti prego Dio, fa che dica di no.

-sì, è questa- rispose lei, aspetta, non aveva risposto lei.
Uhm, la Cooper, quell'americana, era appena entrata in classe e si stava avvicinando a me.
-ciao- dissi ammiccando.
-salve Styles- disse lei sedendosi nella fila centrale a destra.

La fissai per un po', aveva una mini gonna altamente provocante, una canottiera che dire che era scollata non era abbastanza, e in più, continuava ad accavallare le gambe.

Dio, se era una cosa eccitante.





Spazio autrice...:
Allora, mi scuso per il ritardo, davvero, perdonatemi, ma come probabilmente avrò già detto, ho un'altra ff da portare avanti, ed è sempre più difficile per me.
Anyway, sembra che la presenza di Sophie in questo capitolo sia superficiale, dato che parlano quasi solo Harry e Carol, viva i Carry!
Come al solito abbiamo la parte dolcioso tra Sophie e Niall (un aiutino per trovare un nome per shipparli? :'))
No, beh, comunque resta il fatto che io adoro Carol, è fantastica, davvero.
Cercherò di aggiornare il prima possibile, lo prometto.
In cambio, però, sì sono cattiva, vorrei almeno 3/4 recensioni, lo so che mi volete bene.
Piccola domanda : chi di voi è andata al concerto dei 1D il 28 o il 29 giugno o il 6 luglio? Fatemi sapere ;)
A presto, V❤️
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Follow The Sun