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Autore: _Giulia_R5__    01/08/2014    1 recensioni
“Ah, bene. Mi ero preoccupato, tu sei la mia migliore amica…”
“Anche tu sei il mio migliore amico. Tranquillo: è acqua passata!”, gli sorrido.
Ross ha un sorriso nervoso e dolce nello stesso tempo, io continuo a guardarlo negli occhi. Sto per parlare ma lui mi coglie di sorpresa e mi stampa un bacio sulle labbra. Si allontana subito, come se avesse pensato di aver appena fatto la cosa più sbagliata a questo mondo. Guardo il vuoto, stupita, poi torno a lui e sorrido.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Non-con
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- Questa storia fa parte della serie 'Stay with me'
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Faccio gli ultimi passi verso l'uscita: una volta fuori, sarà finita. Arrivo fuori. Paparazzi. Uno di loro con un cellulare in mano vicino alla bocca si avvicina e mi dice: "Giulia Morris, la vecchia fiamma di Ross Lynch, sei qui per lui? C'è di nuovo qualcosa tra voi due?"
Decido di ignorarlo. Lancio un'occhiata, e noto che non sono affatto pochi: sono uno stormo! In esso, ne riconosco alcuni armati di macchina fotografica che in passato avevano rincorso me e Ross a Los Angeles, e qualche volta quando eravamo in compagnia dei ragazzi. Tutto è cominciato quando Ross è stato preso per il ruolo di Austin Moon, e i ragazzi hanno firmato un contratto con la Hollywood Records. Da quel momento, i fan, o meglio, le fan, hanno cominciato a diventare sempre di più. E addio privacy. Anche se devo ammettere che era divertente scappare dai paparazzi o dalle fan, sembrava di essere in un film d'azione, quando facevamo di tutto per arrivare all'auto più in fretta possibile.
Ricaccio dentro le lacrime, insieme ai ricordi, e cammino veloce con lo stormo alle costole. Non appena svolto l'angolo, comincio a correre a più non posso e mi nascondo in un vicoletto a destra, aspettando di poter uscire.
Sento una mano stringermi il braccio sinistro, mi giro di scatto.
  "Tutto apposto?"
  "Che ci fai tu qui?! Da dove sei sbucato?!"
Ross adesso indossa una felpa blu col cappuccio. Non riesco a guardarlo in faccia, mi concentro sul plettro che porta al collo.
  "Porta sul retro. Ti hanno riempita di domande eh?"
  "Ci sono abituata! Tranquillo, non rischi la carriera: non ho parlato e appena ho potuto mi sono nascosta qui!"
Rispondo fredda e torno a guardare la strada. Sono ancora fermi qui sopra.
  "Se ne sono andati?"
  "Sono ancora lì, se non facciamo piano e ci sentono...sai cosa ci aspetta. E sinceramente, non ho intenzione di stare bloccata un minuto di più qui con te!"
  "Non dirmi che ti dispiace".
Il suo tono è ironico, sembra si stia sforzando di mantenere un'espressione seria.
  "Senti, non appena quel branco di iene se ne sarà andato, tu andrai in camera tua o dove cacchio ti pare e io tornerò alla mia vita! Ok? Dobbiamo sol...-Noto che Ross ha uno sguardo allarmato- che c'è?! Perché mi guardi così?!"
  "Giulia...hai...hai alzato un po' troppo la voce..."
  "Non dirmi che.."
Mi volto a guardare, tre paparazzi si stanno avvicinando a passo di carica, con il resto dietro di loro.
  "Stanno arrivando?", chiede Ross con un tono tra il nervoso e il divertito.
Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro. Poi li riapro e con calma e a bassa voce dico: "corri."
Ci muoviamo per delle stradine strette intorno ai palazzi e in pochi minuti riusciamo a seminare i paparazzi. Quanto tempo dall'ultima corsa!
Ci fermiamo e riprendiamo fiato. Ross è sudato, ha il viso rosso e la fronte leggermente bagnata, come i fili d'oro che si posano su di essa. Respira affannosamente, è piegato su sé stesso, le mani appoggiate alle ginocchia. Gli scappa una lieve risata, poi si ricompone e, mentre respiro a pieni polmoni e a occhi chiusi, lo sento più vicino a me. Apro gli occhi. Mi sorride.
  "Stai bene?"
  "Benissimo! Li abbiamo seminati, giusto? Bene. Addio."
Faccio per andarmene ma mi afferra il braccio e mi tira verso di sé. Il suo viso è a un paio di centimetri dal mio e mi perdo nel suo sguardo: è sincero, tenero, sembra mi stia studiando. Non voglio che se ne accorga e, mio malgrado, stacco gli occhi da lui e guardo a terra.
"Cosa c'è ancora, Ross?"
Ora sembra rassegnato.
  "Volevo solo...", dice chiudendo gli occhi e avvicinandosi a me.
La mia mano si posa automaticamente sul suo petto e lo spinge per allontanarlo, poi si posa sulla sua mano, e la toglie dal mio braccio. Ma non riesce più a lasciarla. Torno a guardarlo, sconvolta.
I miei occhi si riempiono di lacrime mentre cercano i suoi. Cerco di cacciarle dentro e di moderare la voce. 
  "Addio, Ross".
Lascio la presa e cammino guardando avanti. Nessun successo: le lacrime cominciano a scorrere e a rigarmi il viso.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Quando sarò guarita tornerò a vivere.
  
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