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Autore: GeorgiaRose_    01/08/2014    3 recensioni
Salve a tutti! Sono Martina Stoessel e ho 17 anni. In questo momento sono in aeroporto con mio padre… Ci stiamo trasferendo per l’ennesima volta a causa del suo dannato lavoro: il commercialista. Il mio rapporto con lui non è dei migliori, infatti litighiamo in continuazione, che sia per un motivo o per un altro.
Purtroppo mia madre è morta quando io avevo solo 4 anni, ed è stato da quel momento che mio padre è totalmente cambiato.
Questa volta andremo a vivere a Buenos Aires, mi ha sempre affascinato quella città e non vedo l’ora di vederla, sperando di incontrare persone simpatiche.
Sono al terzo anno di superiori e la mia nuova scuola si chiama “Istituto Baldracchieri”.
Bene! Questa è la mia vita e questa sono io!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jorge si sveglia alle 9.30, mentre io sono ancora nel mondo dei sogni. Dopo aver lasciato un bacio sulla mia guancia, esce dalla stanza.
Entra in bagno, dandosi una sistemata, poi scende di sotto.
Al tavolo per la colazione sono già tutti presenti.
‘Buongiorno!’ Dice sedendosi.
‘Buongiorno’ Gli rispondono in coro.
‘Tini?’ Gli chiede Felipe.
‘Dorme.’ Risponde semplicemente.
‘Per quanto riguarda questa storia… Voi sapevate qualcosa?’ Chiede Jorge.
‘No. Assolutamente’ Risponde mio padre.
‘In realtà io sapevo tutto.’ Confessa Ana.
‘Come? E perché non me lo hai detto?’
‘Andiamo Jorge! Di certo non potevo dirtelo!’ Gli dice Ana.
‘E che ti diceva? Ora lo puoi dire…’ Chiede curioso al massimo.
‘Non ti dirò niente, Jorge.’
***
Quando mi sveglio Jorge non è al mio fianco. Mi dispiace non trovarlo accanto a me…
Mi alzo, mi cambio, mi lavo e trucco, poi scendo di sotto.
‘Buongiorno!’ Dico entrando in sala da pranzo.
‘Buongiorno!’
‘Buongiorno’ Mi dice Jorge dolcemente una volta che mi sono seduta al mio solito posto, accanto a lui.
‘Avete impegni per oggi?’ Chiede mio padre.
‘Sì!’ Risponde Jorge. Lo guardo confusa.
‘Ti porto da una parte…’ Chiarisce.
‘Sì, abbiamo impegni…’
‘Basta che tornate per pranzo!’ Ci dice Felipe.
Dopo aver fatto colazione, usciamo di casa.
‘Non mi hai ancora salutato..’ Mi dice.
‘Come? Ho detto “buongior..’ Mi interrompe baciandomi.
‘Ora mi hai salutato’ Dice mentre io ricambio il sorriso.
‘Ci fermiamo un attimo a casa mia? Vorrei farmi una doccia e cambiarmi… È un problema?’
‘No, assolutamente.’ Sorrido.
Apre la porta di casa e, dopo aver preso quello che gli serve, entra in bagno. Ho la possibilità di dare uno sguardo in casa sua. Nel soggiorno mi soffermo a guardare delle foto poste su un comodino. Ci sono foto di Jorge da piccolo, alcune con lui e sua madre e tante altre… Ma una in particolare attira la mia attenzione: raffigura tre donne: Ana, mia madre e un’altra che mi sembra di aver già visto. Levo la cornice. Sul fondo della foto c’è scritto: Ana, Maria e Angela 15/06/2001. Angela! È la donna di quella visione, ma perché è con mia madre e Ana? Grazie alla fotografia capisco che ha intorno ai diciotto anni... Ora ne avrà ventotto, ventinove. Ma a quel tempo era solo una ragazzina...
Poso la foto nella cornice e salgo al piano di sopra. Trovo la camera di Jorge: è molto ordinata. C’è una scrivania e il letto a una chiazza e mezza è posto al centro. Su di esso ci sono due chitarre, una elettrica e una acustica, attaccate alla parete e su degli scaffali ci sono due palle da Basket e diversi trofei.
Passano diversi minuti, quando Jorge entra in camera. Indossa solo il pantalone e le scarpe ed ha il ciuffo sistemato.
‘Oh, sei qui… Pensavo di trovarti giù.’
‘Stavo dando un’occhiata in giro…’
Ha gli addominali quasi del tutto scolpiti, sicuramente per lo sport che pratica.
Indossa velocemente una camicia e poi usciamo di casa. 
Mi prende la mano; sento un brivido attraversarmi tutto il corpo.
‘Dove mi porti?’ Chiede curiosa.
‘È una sorpresa…’ Mi lascia con la curiosità.
Jorge apre il garage e mette in moto.
Indosso il casco e salgo anch’io.
Arriviamo.
Mi sembra di aver già visto questo posto…
‘Vieni?’ Mi chiede riprendendomi la mano.
Annuisco.
Iniziamo a camminare, quando arriviamo a destinazione e ricordo tutto. Ci troviamo in quella spiaggia dove Jorge cominciò a non parlarmi più. Quel giorno, quella freddezza, Dean…
‘Ricordi?’ Mi chiede.
‘Sì.’
Ci avviciniamo alla riva.
‘Qui è iniziato tutto e qui deve finire una volta per tutte!’
‘Di che parli?’
Si volta verso di me.
‘Tini quel giorno parlavo di te, la ragazza di cui sono innamorato.. Ho visto te e Dean insieme e credevo che voi due steste insieme… Mi dispiace se ho iniziato a trattarti male, a non parlarti più, ad essere freddo nei tuoi confronti, ma come ti ho già detto, lo facevo per dimenticarti, ma non ci sono riuscito.’
‘Jorge..’ Mi interrompe.
‘No. Aspetta… Fammi finire.’
‘Non è stata Brenda a lasciare me, sono stato io a lasciare lei… L’ho fatto perché mi sentivo in trappola, ma in fondo io non l’ho mai amata. Non l’ho mai amata quanto io amo te. Ora ti sto dicendo questo per farti capire come sono andate realmente le cose e mi dispiace anche per averti mentito, ma l’ho trovato opportuno. E voglio anche dirti che le cose che hai detto ieri non le ho dimenticate. Ho ascoltato attentamente quello che hai detto e sono davvero felice che tu prova certe cose per me. Ti amo con tutto il mio cuore, non riesco a descrivere quello che provo per te, a differenza tua. Ti dico semplicemente che mi piace tutto, anche i difetti, anche se per me tu sei perfetta.’ Fa un sorriso finale. ‘Ecco, ora puoi parlare’
‘Non so che dirti Jorge’ Dico stupita con un sorriso a trentadue denti.
‘Allora non dire niente’ Dice prima di avvicinarsi a me e baciarmi.
‘Tini vuoi essere la mia fidanzata?’ Mi chiede poi.
È vero: lui non me lo aveva ancora chiesto, quindi teoricamente io e Jorge non stiamo ancora insieme.
‘Jorge e me lo chiedi?’
‘Non hai risposto ancora però’
‘Sì! Jorge! Cento e mille volte sì!’ Dico prima di baciarlo.
‘Oggi, 28 Giugno, il mio sogno si è realizzato’ Mi dice sorridendo.
‘Anche il mio Jorge.’ Lo ribacio.
‘E, un’altra cosa: io ti amo di più’ Gli dico
‘Impossibile!’
‘Scommettiamo?’
‘No… Non voglio vederti perdere’
‘Oppure hai solo paura’ Lo sfido.
‘No! Perché io ti amo di più!’
‘No! Io!’
‘Io!’
‘Io!’ Ribatto.
‘Io! Posso continuare all’infinito.. Lo sai vero?’
‘Ok, va bene. Hai vinto’ Mi rassegno.
Mi prende per mano e iniziamo una romantica camminata sulla spiaggia.
Si fanno le 13.00 ed è il momento di tornare a casa. Partiamo in moto.
‘Devo fare una cosa a casa… Comincia ad avviarti, ok?’ Mi mente Jorge una volta fuori casa.
‘Certo! Va bene’ Mi avvio.
Lui, invece di andare a casa sua come mi ha fatto credere, bussa alla porta di Dean.
‘Oh, che strano trovarti qui’ Gli dice appena apre la porta.
‘Non è strano!’
‘Dimmi Jorge. Sono tutto orecchi’
‘Non devi comportarti così con Tini!’
‘Così come?’ Chiede non capendo.
‘Come se fossi il suo fidanzato.. Non puoi chiamarla “bellissima” e flirtare con lei come se nulla fosse!’
‘Ehi! Amico calma! Tini non prova niente per me quindi non c’è pericolo. Va bene? Non ho alcuna possibilità con lei, ti ama troppo, io lo so. Quindi smettila di parlarmi in questo modo e di perdere tempo’ Gli dice prima di chiudere la porta.
***
Rientro in casa e Olga mi accoglie con un gran abbraccio.
‘Dov’è Jorge?’ Mi chiede Ana entrando nel soggiorno.
‘Ha detto di dover fare una cosa.’
‘Come avete trascorso la mattinata?’ Chiede curiosa.
‘Abbiamo fatto una romantica passeggiata sulla spiaggia.’ Penso ancora a quel momento così speciale.
‘Sono contenta: finalmente ti vedo sorridere. Ero stanca di vedere quei lacrimoni!’ Dice con un sorriso che parte da un orecchio e arriva all’altro.
‘Anche io non ne potevo più.’ Sentiamo il campanello.
‘Ecco! Sarà lui!’ Dico mentre Olga va ad aprire.
Jorge entra in soggiorno.
‘Ehi! Mi sono perso qualcosa?’ Chiede.
‘No… Niente. Che dovevi fare?’
‘Niente, lascia perdere’
Dopo pranzo io e Jorge torniamo in camera mia, di sopra.
‘Jorge che facciamo?’ Chiedo.
‘Film?’
‘No, dai. Qualcosa di più bello…’
‘Qualche gioco?’
‘No… Qualcosa di più eccitante…’ Mi guarda sorpreso con sguardo malizioso.
‘Jorge non pensare male!!’ Gli urlo. Inizia a ridere.
‘È un po’ presto, non credi?’ Dico ridendo.
‘Per me quando vuoi!’ Dice.
‘Jorge!!’ Lo rimprovero per poi scoppiare a ridere, seguita da lui.
‘Ok, va bene. Torniamo sulla Terra.’ Dice facendo un respiro per smettere di ridere. Ricevo una telefonata: Lodo.
‘Pronto’ Rispondo.
‘Tini! È tutto apposto? Che fai?’
‘Sì, tutto bene. Sono con Jorge.’
‘Mica ho interrotto qualcosa?’
‘No! Cosa volevi interrompere?’
‘Ok, va bene… Volevo chiederti, cioè chiedervi, se stasera vi va di andare in discoteca tutti insieme.’
‘Discoteca?!’ Ci penso qualche secondo ‘Sì, per me va bene e credo che anche per Jorge non ci siano problemi’
‘Perfetto! Vi passiamo a prendere io e Xabi verso le 22.00. Va bene?’
‘Sì. Perfetto.’
‘Bene! A dopo allora!’
‘A dopo!’
Attacca.
‘Che voleva?’ Mi chiede Jorge.
‘Stasera andiamo in discoteca. Ti va bene?’
‘Discoteca?! Ma neanche per sogno!’
‘Perché?’
‘Non hai idea di quello che succede lì dentro. Droghe, alcool, ragazzi ovunque!’
In effetti non sono mai stata in una discoteca vera e propria.
‘Andiamo Jorge.. Starò con te… Non ti fidi neanche di te stesso?’
‘A che ora?’ Si rassegna
‘Ci passano a prendere Lodo e Xabi alle 22.00’ Lo informo.
‘Ok. Perfetto, ma chi ci verrà a prendere al ritorno?’
Non ci ho pensato…
Scendo di sotto, ma stranamente non trovo nessuno in soggiorno. Entro in cucina, seguita da Jorge. Olga è indaffarata a pulire, mentre scambia qualche parola con Roberto.
‘Tini! Qualche problema?’ Mi chiede Olga
‘No. Dov’è papà?’
‘Lui e la signora Ana sono andati a fare due passi’
‘Oh.. E a che ora torneranno?’
‘Credo verso le 23.00…’
Guardo l’orario: 17.30. Abbiamo finito di mangiare parecchio tardi.
‘Ecco… Stasera io e Jorge dovremmo uscire verso le 22.00…’ Olga mi interrompe.
‘Serata romantica?’
‘No, Olga, nessuna serata romantica… Usciamo con dei nostri amici.’ Riprendo il discorso ‘.. e volevo chiedere a papà se mi poteva venire a prendere, ma dato che non c’è io e Jorge resteremo qui, e non ci divertiremo da soli…’ Inizio ad inventare cose inimmaginabili, mentre Jorge se la ride sotto i baffi ‘…io speravo di poter uscire con i miei amici, ma non sarà così…’
‘Ok, ok… Posso venire a prendervi io!’ Mi dice Roberto.
‘Davvero? Oh, ti ringrazio.. Parlate voi con papà?’
‘Sì, Tini. parliamo noi con tuo padre’
‘Grazie!!’ Dico abbracciando entrambi.
Io e Jorge risaliamo di sopra.
‘Sei unica!’ Dice Jorge chiudendo la porta.
‘Grazie!’
‘Che facciamo mentre aspettiamo che vengano? Abbiamo ancora qualche ora’
‘Come che facciamo? Scegliamo cosa devo mettermi! Ovvio!’
‘Scherzi.’ Dice serio.
‘No! Ovviamente no!’
‘Sportivo o elegante?’ ‘Che dici di vestirci abbinato?’ Gli chiedo.
‘Vestirci abbinato? Non è un po’ esagerato?’
‘Ma anche no. Secondo me a te sta bene il blu…’
‘Non ho niente di blu’
‘È praticamente impossibile. Tutti i maschi hanno qualcosa di blu nel loro armadio. Altrimenti potresti metterti qualcosa di viola, abbinato ad un cappello che ti copra non tutta, ma quasi, la faccia di un giallo fluorescente. Magari stile Star Wars! Ti starebbe divinamente ed è perfetto per una serata con gli amici!’
Mi guarda quasi terrorizzato e, non resistendo alla sua faccia, scoppio a ridere.
‘Cosa c’è da ridere?’
‘Dovresti vedere la tua faccia!’
‘Era uno scherzo?’
Annuisco mentre non riesco a finire di ridere.
‘Ero uno scherzo, eh?’ Mi dice buttandomi sul letto iniziando a farmi il solletico.
‘Ora te lo faccio vedere io lo scherzo!’ Dice continuando nella sua opera (?).
Quando ci troviamo faccia a faccia ed entrambi veniamo come ipnotizzati dagli occhi dell’altro, quindi io smetto di ridere e lui finisce di farmi il solletico.
‘Finito?’ Chiedo.
Lui annuisce.
‘Che fai? Ti alzi o dobbiamo aspettare che..’ Mi interrompe.
‘Prima mi baci e poi mi alzo!’ Dice avvicinandosi.
‘Altrimenti?’ Chiedo mentre lui si avvicina ancora.
‘Non c’è bisogno di chiedertelo…’ Dice ignorando la mia domanda prima di baciarmi.
Bussano alla porta e ci stacchiamo immediatamente, sedendoci poi in modo corretto sul letto. Roberto entra in camera.
‘Ragazzi volevo sapere verso che ora dovrei venire a prendervi…’
‘Non so Roberto, ma non credo troppo tardi perché per come è fatto papà… E poi domani c’è scuola.. Io direi di chiamarti quando saremo lì…’
‘Ok. Perfetto. Adesso vi lascio, avrò sicuramente interrotto qualcosa…’ Dice facendo l’occhiolino a Jorge, che fa una leggera risata.
Ma pensano tutti alla stessa cosa?!
Roberto esce.
‘Ma che ti ridi?’ Chiedo colpendo Jorge con un cuscino.
‘Andiamo, è divertente’
‘No! Non lo è…’ Smette di ridere.
‘E comunque mi hai fatto male!’
‘Scusa, non lo faccio più’ Dico prendendolo in giro.
‘Jorge ..’ Divento seria.
‘Che c’è?’ Chiede mettendo la sua mano sulla mia sul letto.
‘Non sai quanto io possa essere felice in questo momento… Ti amo troppo Jorge’ Gli confesso.
‘E tu non sai quanto mi possa aver reso felice quello che hai appena detto.’ Risponde con voce calda. Adoro la sua voce.
Verso le 20.30 Jorge torna a casa per prepararsi.
Faccio una veloce doccia e dopo circa trenta minuti riesco a scegliere cosa  mettere(http://weheartit.com/entry/95367011/search?context_type=search&context_user=maggies12&query=vestiti+da+discoteca).
Alle 21.50 Jorge è in soggiorno, ma Olga lo informa che mi sto ancora preparando, infatti devo ancora finire di truccarmi e sistemarmi i capelli.
Opto per un trucco semplice: matita, mascara e rossetto di un rosso non troppo accesso, mentre lascio i capelli al naturale:: un po’ mossi.
Prendo la pochette nera e scendo di sotto. Vedo Jorge in soggiorno (http://28.media.tumblr.com/tumblr_l64egjpaQb1qcx7mgo1_500.jpg) (senza bretelle e gilè) che mi guarda con la bocca aperta.
‘Ehi!’
‘Sei bellissima! Devo stare molto attento stasera’ Sorrido e mi avvicino a lui.
‘Tanto io amo solo te’ Gli dico prima di baciarlo. Nonostante i tacchi alti, non riesco ancora a raggiungerlo per quanto riguarda l’altezza.
Il cellulare squilla: Lodo. Sono arrivati.
Saluto Olga e Roberto, prendiamo i cappotti, ed usciamo di casa.
Vediamo la macchina di Xabi dall’altra parte della strada (http://image.nanopress.it/motori/fotogallery/628X0/675/maserati-grancabrio-vista-dallalto.jpg) Dalla sua macchina capisco che la sua famiglia è molto ricca.. Lui e Lodo sono seduti avanti, quindi io e Jorge ci sediamo nei due posti dietro.
‘Buonasera!’ Dico appena entro in macchina, seguita da Jorge. Xabi parte.
‘Siete pronti a divertirvi?’ Strilla Lodo, anche a causa della musica alta.
‘Ovvio!’ Dico
‘Chi saremo?’ Chiede Jorge.
‘Noi quattro, Mechi, Pablo, Cande, Facu, Samuel, Alba, Lucia e Ruggero!’ Mi informa Lodo.
‘Ruggero?’ Chiedo sorpresa.
‘Sì! Lui e Samuel sono amici e ha deciso di invitare anche lui!’
Il viaggio dura circa venti minuti. Xabi parcheggia davanti ad un grande edificio che ha una gran folla davanti.
Vedo l’insegna “Hasta Lo Strip”.
Ci mettiamo in fila. Dopo pochi minuti ci raggiungono anche gli altri.
Sono un po’ nervosa: non ho mai avuto la possibilità di mettere piede in una discoteca per via di mio padre. Ma per fortuna con me c’è Jorge.
Mi avvicino mentre sta parlando con gli altri e mi metto a braccetto. Lui fa finta di niente, come se fosse una cosa normale. È così bello!
Dopo circa dieci minuti entriamo. All’inizio è tutto buio, ma si sente già la musica alta. Attraversiamo il velo iniziale ed entriamo nella folla di persone che sta già ballando. Ci sono luci di tutti i tipi. Sul fondo c’è un bar, accanto al DJ, e ai lati ci sono dei divanetti. Accanto al DJ, inoltre, c’è una scala. Non so precisamente a dove porti. Attraversiamo metà pista, per poi trovare un divanetto vuoto. Ruggero, Samuel, Jorge, Pablo, Facu e anche Lucia si buttano all’interno della pista e io, Mechi, Cande, Lodo e Alba, che ci siamo appena sedute, li perdiamo di vista.
‘Non ti piacciono le discoteche Tini?’ Mi chiede Alba alzando la voce a causa della musica.
‘Non ci sono mai stata. Questa è la prima volta.’ Mi guardano stranite ‘Mio padre è supermegaiper protettivo nei miei confronti. Non mi ha mai permesso di avere un ragazzo. Mi sorprendo ancora per Jorge.’ Chiarisco loro le idee.
‘Sei felice, vero?’ Mi chiedono in comitiva.
‘Ragazze è ovvio!’
‘Siamo molto contente per te Tini!’ Mi dice Mechi.
‘Anche se dovrei ringraziare voi per quello che è successo!’
‘Sì, e anche più di una volta!’ Afferma Cande facendo ridere tutte.
Ci prendiamo qualcosa da bere. Io prendo un drink analcolico, mentre le altre bevono qualcosa di alcolico, ma comunque non troppo forte.
Passa circa un’ora e tutti i ragazzi decidono di tornare da noi, tutti ad eccezione di Jorge che sembra non voler tornare. Menomale che doveva stare con me.
‘Xabi, sai che fine ha fatto Jorge?’ Gli chiedo.
‘No. L’ho lasciato circa venti minuti fa vicino al DJ. Potrebbe essere ancora lì.’ Mi informa.
‘Vado a dare un’occhiata’ Dico a tutti.
Mi faccio spazio tra la folla, ma quando arriva vicino al DJ, Jorge non è nei paraggi. Continuo a camminare, ma senza risultati.
Inizio a preoccuparmi… Che sia da qualche parte con chissà quale ragazza? No, Tini… Non farti strani film in testa! Jorge ti ama, giusto?
Mi avvicino ai divanetti al lato opposto ai miei amici, ed è qui che vedo Jorge con un ragazza. Lei ha un drink in mano, sembra una ragazza di 20-21 anni. È bionda, alta, ha un bel corpo, formosa al punto giusto, insomma, tutto quello che un ragazzo può desiderare.
I miei occhi vengono come impossessati dalla rabbia. Sì, ora sono arrabbiata.
Torno dagli altri.
‘Lo hai trovato?’ Mi chiede Xabi.
‘Sì. È con una ragazza.’
‘Oh, Tini…’ Inizia a parlare, ma lo interrompo.
‘No! Non preoccuparti.’
‘Che vuoi fare?’ Mi chiede.
‘Ho solo intenzione di ripagarlo con la stessa carta’ Dico immaginando la scena e allontanandomi.
Vado al bar e chiedo un altro drink analcolico. C’è un ragazzo accanto a me, seduto su uno sgabello che beve una vodka. È molto carino. L’occasione giusta per vendicarmi di Jorge.
‘Ciao’ Lo saluto
‘Ciao..’
‘Io sono Tini… Tu sei?’
‘Damien’
‘Piacere! So che non ci conosciamo neanche da un minuto, ma mi potresti fare un favore?’
‘Che genere di favore?’ Mi sembra molto gentile dalla faccia, quella di un ragazzo per bene.
‘Ecco… Lo vedi quello lì?’ Gli chiedo indicando Jorge ancora in compagnia di quella gatta morta. Lui annuisce. ‘È il mio ragazzo. Devi darmi una mano a farlo ingelosire’
‘Io?’
‘Sì, tu! Vedi, lui sta facendo il cascamorto con quella là e voglio ricambiare con la stessa carta!’
‘E che cosa dovrei fare?’
‘Non so.. Magari saliamo sul cubo e balliamo insieme….’
‘No. Questo non è proprio possibile!’ Mi dice immediatamente.
Mi è sembrato da subito un ragazzo alquanto timido.
‘Perché no? Allora balliamo insieme qui. Magari ti avvicini un po’, ma non devi fare niente di che… Cioè non voglio tradirlo, è solo per dargli una lezione’ Chiarisco.
Fa un respiro profondo.
‘E va ben…’ Non lo faccio neanche terminare.
‘Perfetto!’ Dico prendendolo per un braccio e trascinandolo in un punto della pista abbastanza vicino a Jorge, in modo che ci guardi.
Era appena iniziata questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=yyDUC1LUXSU
Perfetta per la situazione! Iniziamo a ballare.
Nel frattempo Jorge si è allontanato da quella ragazza ed è tornato dagli altri.
‘Ragazzi, ma Tini?’ Chiede non vedendomi.
‘Non lo sappiamo. Ti dico solo che ti ha visto con una ragazza e non era molto contenta.’ Lo informa Xabi.
‘Dannazione’
Comincia a cercarmi nella sala, quando mi trova. Si avvicina.
‘Scusa, puoi lasciarmi da solo con lei?’ Chiede a Damien, mettendosi quasi tra me e lui.
Damien mi guarda, non sapendo che fare.
‘No! Damien resta qui! Tu torna da quella gatta morta!’ Intervengo.
‘Ma almeno lasciami spiegare.’
Faccio un cenno a Damien. Si allontana.
‘Possiamo andare fuori? Qui la musica è troppo alta!’ Urla.
Lo seguo fuori, dove c’è un piccolo spazio con delle panchine, stranamente  vuoto.
‘Ti ascolto.’ Gli dico quasi fredda.
‘Tini… Hai ragione ad essere arrabbiata. Ma non so perché l’ho fatto…’
‘Questo è tutto quello che mi sai dire?’
‘Cos’altro dovrei dire?’
‘Magari perché eri con lei e non con me!’
‘Te l’ho già detto: non so cosa mi sia preso! E comunque anche tu dovresti darmi delle spiegazioni!’
‘Riguardo a cosa?’ Chiedo non capendo
‘Perché eri con quel Damien, Damian o come caspita si chiama?’
‘Forse perché ho visto te con quella bionda tinta!’
‘Non era il modo giusto per affrontare la situazione!’ Mi critica.
‘Basta Jorge. Sono stanca!’ Dico prima di voltarmi.
‘Non te ne andare, ti prego’ Dice con voce leggermente smorzata.
‘Che dovrei fare?’ Gli chiedo voltandomi verso di lui.
‘Credo che stiamo facendo una questione inutile. La stiamo facendo diventare una cosa troppo grande. Io ho sbagliato. Tu hai sbagliato. Non parliamone più.’
‘Tu pensi che in questo modo la cosa si risolva?’
Tini ma perché sei così? Ti sta chiaramente implorando di correre da lui e di baciarlo! Sono troppo orgogliosa!
‘Lo spero.’
‘Prima voglio delle spiegazioni!’ Ripeto.
‘Non ti so dare spiegazioni perché non capisco come io abbia potuto fare una cosa del genere sapendo che ti amo più di ogni altra cosa al mondo! Mi sono, non so, lasciato trasportare!’ Si avvicina un po’ a me mentre parla, ma non me ne rendo conto. Ora siamo solo a circa trenta centimetri di distanza, mentre prima ci dividevano pochi passi.
‘Jorge per l’ennesima volta non so che dirti!’
‘Allora non dire niente! Sai che basta un gesto, QUEL gesto, e tutto tornerà a posto!’ Chiaro: un bacio.
Non so che fare, quindi decido di seguire il mio istinto. Quindi mi avvicino e mi alzo leggermente sulle punte per poi baciarlo. Ogni volta che le nostre labbra si toccano è un’emozione unica.
Ci stacchiamo.
‘Non farlo più Jorge. Ti prego.’ Gli dico a bassa voce
‘Per la prima volta ho provato cosa vuol dire quasi perderti… Non lo farò mai più. Per me esisti solo tu.’
‘Ti amo Jorge’
‘Anche io ti amo.’
Entriamo dentro e Jorge mi dice di dover andare a fare una cosa. Mi fido di lui e lo lascio andare, mentre io raggiungo gli altri.
‘È tutto apposto?’ Mi chiede Xabi.
Annuisco.
‘È il momento di tranquillizzare le acque! Uomini prendete la vostra ragazza e scaldatevi sulla pista da ballo!’ Annuncia il DJ che dà due minuti a tutti prima di mettere la canzone.
‘Mi concedi questo ballo?’ Chiede quel ragazzo occhi smeraldo inchinandosi.
Gli prendo la mano e mi alzo dallo sgabello.
Parte questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=GFQYaoiIFh8
‘Mi perdoni del tutto?’ Mi chiede mentre iniziamo a ballare.
‘Già ti ho perdonato.’
‘Bene. Meglio così.’
‘Non parliamone più. Sei d’accordo?’ Propongo.
‘Sì. Sempre d’accordo con te.’ Dice avvicinandosi per poi baciarmi.
‘Tutto bene quel che finisce bene!’ Dice Xabi vedendo la scena.
***
Sono le 23.00 quando Felipe rientra in casa. Ha trascorso l’intero pomeriggio con Ana. Per lui stare con lei è come tornare ai vecchi tempi e per la prima volta, dopo la morte di Maria, ha trascorso un pomeriggio dimenticandosi di tutto, lontano da tutti. Solo lui e Ana che gli fa provare sensazioni uniche.
Olga e Roberto sentono la porta, quindi si affrettano ad entrare in soggiorno.
‘Buonasera signore’ Lo saluta Olga.
‘Buonasera Olga. Roberto. Tini sta dormendo?’
‘Non proprio..’ Dice Roberto, già pauroso.
‘E che sta facendo?’
‘È uscita signore.’ Lo informa Olga.
‘Come è uscita?’ Chiede sbalordito.
‘Con Jorge e degli amici’
‘E dove sono andati?’
‘Non lo sappiamo’ Dice Roberto.
‘E a che ora torneranno?’ Chiede Felipe.
‘Li andrò a prendere io Felipe. Mi chiamerà lei quando sarà ora. Stai tranquillo, ok? È un’innocua uscita con gli amici. Non ti devi preoccupare.’ Lo informa Roberto.
‘Il mio povero cuore’ Dice Felipe con una mano sul petto. ‘Passatemi un cellulare! La devo chiamare, presto!’
‘No! Tu non chiamerai nessuno!’ Gli ordina Roberto.
ORE 00.30
‘Che ore sono? Ma quando tornano?’ Chiede impaziente Felipe.
‘Roberto è andato a prenderli circa dieci minuti fa! Ora si calmi!’ Gli dice Olga.
Si sente un giro nella serratura e Felipe si affretta ad entrare in soggiorno.
‘E Tini?’ Chiede vedendo solo Roberto.
‘È qui fuori con Jorge. Due minuti ed entra. Lasciali un po’ soli, ok?’
***
Io e Jorge siamo fuori la porta di casa mia. Roberto ci ha appena lasciati e ci ha dato il “permesso” di stare un po’ soli.
‘Allora ci vediamo domani?’ Mi chiede tenendomi le mani.
Annuisco.
‘Mi mancherai.’
Sorrido.
‘Ti vengo a prendere, eh! Al solito orario.’
‘Ma quindi il “non venirmi a prendere” era solo un altro modo per evitarmi!’
‘Be’… Sì. Scusa.’
‘È passato ormai.’
Mi bacia.
‘A domani’
‘A domani!’


 

*Angolo autrice*
Bene bene!! Eccomi qui con il nuovo capitolo dedicato interamente ai nostri Jortini *-* La parte iniziale mi fa davvero scogliere awaw Sulla spiaggia *-* e si fidanzano, ho deciso di mettere anche una data precisa
Poi, serata movimentata in discoteca tra quella ragazza e Damien (quando ho scritto questo capitolo non sapevo ancora che sarebbe entrato Damien Lauretta nel cast e quindi non l'ho immaginato per niente con il suo aspetto, ma, se volete, voi potete farlo, in modo da dargli un volto). Sinceramente, non so se lui ci sarà nei prossimi capitoli e soprattutto, se sarà contro o con il nostro Jorge, vedrò.
Abbiamo anche avuto, però, un momento Fana (?) o Anelipe (?) ahaahah Non so come chiamare la coppia Ana+Felipe, datemi voi un'idea!! E ancora una volta, si nota la gelosia del padre verso la figlia.
Per il momento, i capitoli sono incentrati soprattutto su queste due coppie, ma in fututo mi inventerò qualcosa anche per gli altri, sicuramente non possono fare da cornice u.u
Beneeeeee! Questo è il mio Twitter per qualsiasi cosa: https://twitter.com/Smile__Ever
Ah! Ancora una cosa: ringrazio coloro che hanno recensito e chi ha messo la storia tra le prefrite e le seguite! Davvero! Grazie mille :D
Credo di aver finito!! Il prossimo capitolo domani ;)
Smack Smack.

  
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