Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: blackmoon5    01/08/2014    2 recensioni
Dopo aver finito di leggere Breaking Dawn, mi sono chiesta: e Tanya? Insomma, tutti hanno avuto un lieto fine, tranne lei. In questa storia, finalmente troverà la persona giusta per lei, ma un incontro nella foresta le metterà a rischio la vita. Solo i Volturi la possono salvare. Accetterano di aiutarla? Spero vi piaccia.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tanya, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti. Come promesso, ecco che aggiorno. Voglio ringraziare sempre chi segue la storia, chi l'ha mesa tra i preferiti, chi recensisce e chi solamente legge. Ho qualche spiegazione da dare su questo capitolo. L'ho scrito per diverse ragioni. Primo perchè volevo un pov Tanya. Secondo perchè non voglio svelarvi subito come andrà a finire. Terzo perchè io ADORO i Denali e non potevo non scrivere un capitolo con loro come protagonisti principali. Quarto perchè in ogni storia con uno che sta per morire c'è sempre il momento degli addii. Quinto perchè non riuscivo a togliermi dalla testa quest'idea. uffauffauffa Non sarà Aro a risolvere la situazione (e ho già detto troppo). Tranquilla, ti farò la descrizione del futuro marito di Leah in uno dei prossimi capitoli. Detto questo, vi lascio alla storia. Baci, blackmoon5

L’auto procedeva rapida attraverso il bosco, più veloce di come avrebbero guidato Charlie o Sue. La udimmo attraversare il prato e fermarsi davanti al porticato. Quattro portiere si aprirono e si richiusero. I nuovi arrivati si avvicinarono alla porta senza parlare.

 (Breaking Dawn, pagina 400)

Seduta sul grande divano di casa Cullen, immobile, parlo con Leah. O meglio, ascolto quello che dice lei, perché prima di tutto io non sono nelle condizioni di parlare tranquillamente senza piegarmi in due per il dolore, e poi perché sono in pensiero per Embry. Ieri sera è partito per Volterra, e mi manca terribilmente. “Tanya, hai bisogno di qualcosa? Che hai?”, mi chiede Leah con tono preoccupato. Ormai è diventata la mia migliore amica. Da quando Embry è partito, si è piazzata vicino a me e non si è più mossa. E’ restata tutta la notte seduta sul divano, e aveva insistito per restare anche quando ormai cascava dal sonno. Si era addormentata, alla fine, alle due di notte, e alle sette era già sveglia a tenermi compagnia.
“No, niente, solo…”, mi interrompo quando nel salotto entra Esme con in mano una tazza grigia. Leah la guarda male. “Sto per vomitare…”.
“So che ti sembra poco ortodosso, Leah, ma è l’unico modo che conosciamo per aumentare la resistenza di Tanya”. Nel rispondere, Esme cerca di essere il più naturale possibile, ma è evidente che resistere al liquido rosso contenuto nella tazza le costa un certo sforzo. E come biasimarla! Anche se la mia resistenza al sangue umano è pari a quella di Carlisle – e forse anche maggiore -, solo l’idea di assaggiarlo mi fa venire l’acquolina in bocca. “Dammi”, le dico, allungando il braccio sinistro. Esme mi porge la tazza e mi segue con lo sguardo quando me la porto alla bocca e, in pochi sorsi, la svuoto. Il sangue mi scende nella gola e subito mi sento meglio. Esme spruzza un po’ di profumo in casa. “Va meglio?”, chiede sedendosi alla mia destra, mentre dalla parte opposta Leah si allontana impercettibilmente. Annuisco. “Immagino che Alice abbia portato Jasper a fare un giro”, dico sarcastica. “Sì, per la prima volta l’ha accompagnata volentieri a fare shopping!”. Ridiamo tutte e tre. Poi sento una macchina percorrere il viale che porta alla villa e, allungando lo sguardo fuori dalla finestra, noto una macchina nera dall’aria familiare che parcheggia. Quando mi rendo conto che la macchina è la mia, capisco che la mia famiglia è stata informata del mio “incontro” col Figlio della Luna. Kate apre lo sportello e scende per prima, seguita a ruota da Garrett, seduto accanto a lei al posto del passeggero. Lo stesso fanno anche Carmen e Eleazar. Mia sorella si precipita a suonare il campanello, così tesa che gli altri tre vampiri si tengono a distanza di sicurezza per non restare fulminati. Garrett la guarda preoccupato e coraggiosamente le appoggia la mano destra sulla spalla, coperta da un giubbotto di pelle nero. Esme va ad aprire e Leah, istintivamente, si alza e si piazza davanti al divano con fare protettivo. “Entrate”, dice la padrona di casa alla mia famiglia, e loro avanzano lentamente verso Leah, che mi copre la visuale e m’impedisce di guardare mia sorella negli occhi. Kate sta per correre da me, ma Leah la blocca per una spalla, non sapendo cosa rischia. Kate la guarda furiosa e le sfiora la mano con la propria, e subito la lupa si ritrae con un urlo dal contatto. “Stupida succhiasangue, che ti è saltato in mente?”, ringhia, già scossa da forti spasmi. “Leah, tranquilla. Kate è un po’… impulsiva. Lascia che venga”, le dico prima che la situazione degeneri. Leah guarda dubbiosa mia sorella, che la sta fulminando con gli occhi, ma alla fine si scosta e la lascia passare. Adesso che non sono più nascosta dalla mia migliore amica, la mia famiglia mi guarda e resta pietrificata. “Sono ridotta così male?”, chiedo per rompere il silenzio. Kate è la prima a riprendersi. “Tanya!”, urla, e mi corre incontro, sedendosi alla mia sinistra. “Tanya, che ti è successo”, sussurra con gli occhi lucidi. La seconda che corre da me è Carmen, preoccupata quanto Kate, che si siede alla mia destra e guarda il braccio bendato, che è diventato di una strana sfumatura violacea. Non ci ho messo molto a capire che quello è il veleno del Figlio della Luna, e man mano che la macchia viola si allarga, il bruciore che parte dal braccio si fa sempre più intenso. Ormai la macchia è arrivata a coprire anche il fianco destro e parte del petto, lo capisco perché lì il dolore è più forte. Kate inizia a singhiozzare. Abbassa la testa e i capelli biondi le ricadono a tendina davanti al volto, nascondendolo. Ho visto Kate in quello stato solo tre volte: alla morte di Sasha, quando i Cullen ci avevano detto che non sapevano dove fosse Irina e nei giorni successivi alla sua morte per mano dei Volturi. Si copre il volto con le mani e io non posso fare a meno di guardarla apprensiva. “Dai, Kate, non fare così. Vedrai che andrà tutto bene”.
“Non dire cazzate, Tanya. Tu stai male e non dovrebbe essere possibile! Carlisle mi ha detto tutto, i Volturi non accetteranno mai di aiutarti. Non dopo quello che è successo il mese scorso. Irina è morta solo da un mese, non te ne puoi andare anche tu. Prima Sasha, poi lei e ora anche tu! Mi state abbandonando, state scomparendo tutti!”, grida fuori di sé, alzandosi in piedi, con la voce rotta dai singhiozzi. Se avesse potuto piangere, avrebbe inondato la casa. “Sei mia sorella…”, sussurra, guardandomi dritta negli occhi. I suoi sono neri come pozzi senza fondo. Da quanto tempo non va a caccia? Ringraziando silenziosamente di avere ancora le forze che mi ha dato il sangue umano, mi alzo dal divano sotto lo sguardo allibito di tutti, Poi mi avvicino a lei e la stringo forte con il braccio buono, mentre lei si nasconde contro il mio petto. “Anch’io ti voglio bene, Kate, più di quanto tu pensi. E ti prometto che non ti libererai così facilmente di me. Hai capito?”. Mia sorella annuisce, ma continua a singhiozzare. Restiamo così per qualche minuto, finchè lei non si calma. Gli altri ci hanno saggiamente concesso un po’ di tempo da sole. Poi non ce la faccio più, la forza inizia a scemare. “Garrett”, chiamo, stringendo Kate ancora più forte. Il nomade che ha perso la testa per mia sorella appare accanto a noi. Sciolgo l’abbraccio, lasciando che lui la prenda e la stringa forte a sua volta, posandole un bacio tra i capelli. Quella scena mi fa tenerezza e un sorriso mi viene spontaneo. So che mia sorella è in buone mani, Garrett è una brava persona. “Portala a caccia”, gli dico affidandola. Lui annuisce e la porta via dalla stanza. Torno a sedermi sul divano. Carme mi è subito accanto. Anche lei ha gli occhi lucidi. Come descrivere il mio rapporto con lei? Dopo Sasha, è stata la cosa più simile a una madre che io abbia avuto. Le voglio davvero molto bene e, dalla sua espressione triste, capisco che per lei è la stessa cosa. In realtà voglio bene a tutto il mio clan. No, non clan, famiglia. Mi sono già affezionata a Garrett, sebbene sia con noi da poco più di un mese. Sorrido a Carmen, cercando di farla stare più tranquilla. Ma nei secoli che abbiamo passato sotto lo stesso tetto, lei ha imparato a riconoscere i miei veri sorrisi, e sa che adesso non sono sincera. “Sei sempre la solita, sei un  capo fino all’ultimo. Ti preoccupi per il bene del tuo clan. Vedi di resistere, altrimenti dove lo troviamo un capo come te?”. Carmen e Esme, probabilmente, sono le uniche che non mi danno ancora per spacciata.
“Ma oltre che un capo, insieme a Kate e Irina, siete state delle figlie per me. Permettendo a me e a Eleazar di unirci a voi, ci hai regalato la cosa più bella che potessimo desiderare”
“Il sangue animale?”, chiedo sarcastica.
“No, una famiglia. Tre figlie e tanti cugini!”, dice, concludendo il suo discorso. Chi non vive con Carmen non direbbe mai quanto sia simile a Esme. Il loro carattere è molto simile, sono entrambe nate per essere mamme. Io e le mie sorelle eravamo felici quando i due sposi si erano uniti a noi. Ci trattano tutt’ora come delle figlie, anche se siamo più vecchie di loro. Da parte nostra, siamo state ben felici di avere dei nuovi genitori davvero fantastici. “Ti voglio bene, Tanya”. Le sue parole mi scaldano il cuore. E non posso fare a meno di pensare che sono affezionata alla mia famiglia più di quanto mi fossi accorta. “Anch’io ti voglio bene, Carmen, tanto”. Mi appoggio sulla sua spalla, nascondendomi tra i suoi capelli neri. Qualcuno entra nella stanza, riconosco i passi di Eleazar. Alzo la testa e lo guardo. Lui non è un uomo di molte parole, ma ci sono andata d’accordo fin da subito. E’ sempre stato il mio braccio destro, e la nostra intesa è tale che abbiamo imparato a parlarci con gli sguardi. “Mi raccomando, Eleazar, prenditi cura di Carmen”. Lui annuisce, poi prende per mano la moglie facendola alzare, e le dà un bacio sulla guancia. “E anche degli altri”, sussurro, ma so benissimo che mi ha sentito. Carmen esce dalla stanza e lui mi viene vicino. Mi dà un bacio sulla fronte e poi raggiunge la sua compagna. Anche Garrett sarebbe un buon capo, ma lui si deve occupare già di quella pazza di mia sorella.

Alice ci ha fatto riunire tutti nel salotto, ma non la troviamo più. Gli altri la vanno a cercare, con me rimane Garrett, nel caso avessi bisogno di qualcosa. Approfitto dell’assenza di Kate per dirgli quello che mi preme di più. “Mi devi promettere che ti prenderai cura di Kate e la farai ragionare, qualunque cosa succeda. Impediscile di fare cose stupide o avventate, ok?”.
“Tranquilla Tanya, Kate con me è al sicuro”.
“Non avevo dubbi”, rispondo sincera. “Di cosa state parlando voi due?”, chi chiede mia sorella, entrando nella stanza e dando un bacio a Garrett. Adesso è molto più calma e, cosa più importante, ha gli occhi color topazio. “A te cosa importa, donna?”, le chiede a sua volta il nomade. I loro scambi, fin dal primo momento, avevano sempre fatto sorridere tutti. Sono una coppia perfetta. Arrivano anche gli altri, insieme ad Alice. Lei si mette al centro della stanza. “Ok, Carlisle, Embry ed Edward sono arrivati”, dice sedendosi a terra e chiudendo gli occhi. Leah si avvicina e mi abbraccia, stando attenta a non urtarmi il braccio destro. “Si comincia”, dice la veggente.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: blackmoon5