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Autore: Nika_chan01    09/09/2008    6 recensioni
Serpeverde nell'anima, Grifondoro nel cuore.Questo principio riesce a dividere Hermione Granger e Draco Malfoy...ma circostanze inaspettate ci metteranno ben poco ad avvicinarli.

                      -SPOILER-
*Cos’era quella liscia a calda pelle sulla sua…quegli occhi dorati puntati sul suo capo, come per leggergli dentro…quel profumo, che sapeva di una giornata d’inverno, passata esposti al piacevolissimo seppur gelido vento della stagione, pur nel senso metaforico delle parole…*

*Non era un bacio…erano parole silenziose, un segreto svelato con il contatto.
Ormai abbandonata a lui, mistero, forza e amore in quel bacio…

*Nastri intrecciati, che risentono l’uno della tensione dell’altro, sui quali arrivano i riflessi dei minimi movimenti anche di un solo filo.
Di quello più in profondità.
Dell’anima.
E se Draco stava male, Blaise ne soffriva quanto lui…e viceversa.*

Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sao a tutti^^

Un ringraziamento speciale alla beta reader LunaDiInchiostro, ovvero RaggioDiLuna, che mi sta aiutando tantissimo, e la consiglio a tutte coloro che hanno bisogno di una mano per la correzione delle fic^^Se volete contattarla basta che lo aggiungiate in una recensione!

A whateverhappened: Si, Ron è da uccidere nella mia fic…lo salvano? Non lo salvano? Tu lo sai, non ho potuto fare a meno di dirtelo…spero ti piaccia comunque il capitolo^^ Ronnino caro fa anche gli incubi, anche se è lui alla fine Baci^^

A Hollina: Lucius e Narcissa, l’accoppiata dei cuore-di-ghiaccio!XD Lo salveranno o non lo salveranno? Una domanda che si sono posti in tanti…(seee ti piacerebbe! ndDraco) Bhuaaa!!!Lo vedi come è cattivo?è__é Ma adesso divento cattiva anche io!!Baci^^

A sirenaeterea: Saooo^^Sono davvero felice che ti piaccia^O^ Obbiettivo raggiunto! Sì, ammetto che è tenera, e non è da me…non sono il tipo da diabete, e stavolta rischio che qualcuno rimetta per il troppo zucchero a velo! Ok, sto cominciando a sparare cavolate…sarà perché sono tre ore che sto davanti a una pagina vuota di word senza riuscire a scrivere il seguito?!XD Baci^^

A Cali: Salve^O^ Che bello, davvero la trovi così carina? ^^ Me feliceee!! Draco e Blaise sono molto amici, è particolare…Baci, e spero che questo capitolo ti piaccia^^

A RaggioDiLuna: Prometto che d’ora in poi ti dirò quando aggiornerò XD Solo che non c’eri, ti avrei anche aspettato, ma a causa dei lavori ho il pc vicino alla camera di mia madre e mio padre, e non posso fare tanto tardi perché fa rumore…ho paura che dia fastidio! Nooo, come ho scritto su msn, io la chiamo eccessiva modestia, mista a masochismo…mooolto masochismo!Ci sarò sempre per le tue crisi di pagina bianca XD!E’ un sentimento di amicizia molto forte quello che lega Draco e Blaise, come ho detto prima…anche perché Zabini è anche il suo unico grande amico, e non vuole deluderlo…Baci!

A sara_S_92: Sao cara, benvenuta in una fic scadente quanto orribile!!!XD Guarda, non sei stata tu a non accorgerti dell’aggiornamento, bensì io a scombussolare l’ordine dei capitoli!Mi dispiace del disguido!Comunque sono contenta che l’idea ti piaccia, e spero che continuerai a seguirmi^^Baci^^

A pei_chan:More,eccomi finalmente, dopo taaaanto tempo!Certo, anche tu ti sei fatta aspettare…XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo, che ha creato tanti problemi!!!Hehe…W Zaini!!!Baci^^







Illusioni e confessioni

-Professor Silente!-
Il trio dei miracoli e Blaise corsero incontro al preside, intento in una conversazione con Madama Chips davanti alla porta dell’infermeria. La McGranitt lo affiancava con espressione preoccupata.
-Ragazzi, cosa ci fate qui?- chiese la professoressa, in tono severo.
-Oh, non preoccuparti, Minerva- rispose Silente- sono stati proprio loro ad avvertirmi della situazione del Signor Malfoy…che, peraltro, è proprio in infermeria in questo momento.-
Blaise sgranò gli occhi:- Ma come sta? Cioè…non l’hanno…-
-No, signor Zabini, non l’hanno marchiato- lo informò Madama Chips- e sta alla perfezione. Ma…gli effetti di una magia incompiuta possono variare. E nel suo caso è comparso l’alone del Marchio Nero.-
Il ragazzo si passò nervosamente una mano fra i capelli.
-Possiamo vederlo?-chiese Hermione, ancora turbata.
L’infermiera annuì - Certo, però…potrebbe avere un comportamento diverso dal solito-
-E’ rimasto sconvolto, ragazzi, dovete capirlo…- spiegò la McGranitt- e in effetti è meglio che non entriate tutti…prego, signorina Granger, signor Zabini.-
I due si guardarono e il preside fece loro un cenno, invitandoli ad entrare.
Blaise si fece avanti per primo che ed aprì lentamente la porta. Hermione la richiuse dietro di sé.
L’infermeria era vuota, regnava un silenzio rotto soltanto dal fruscio delle loro vesti contro i letti. Ogni passo poco più pesante lacerava con il suo rumore quella quiete…innaturale.
Giunsero poi ad un giaciglio circondato da alcune tende di stoffa pesante e spessa. Zabini le scansò, facendo passare anche Hermione.
Mi sento morire…
Chi? Lei o Draco? Sapeva solo di riuscire a sentire esclusivamente quelle parole, che spiegavano il sentimento di qualcuno…che fosse suo, o di Malfoy.
Perché a vederlo l’unico sentimento che trasmetteva era tristezza, profondissima, cupa tristezza. Non c’era amore in quella figura. Non c’erano emozioni in quel corpo.
Vuoto.
Sdraiato su un fianco, a fissarsi l’avambraccio sinistro, sfiorandolo lentamente con le dita.
Spento.
Si avvicinarono con cautela, osservandolo.
Il biondo portò la sua attenzione sui due, sgranando gli occhi, terrorizzato.
Solo.
-Ehi…-sussurrò dolcemente Blaise, come faceva sempre quando trovava il suo amico in difficoltà. Gli veniva naturale, ormai. Ma il tentativo di tranquillizzarlo fu vano.
-Madre…p-padre…-bisbigliò, piano.
I due ragazzi si guardarono, preoccupati.
-Non siamo Lucius e Narcissa, Draco…-tentò Hermione, titubante.
Malfoy si raggomitolò sotto le coperte, sempre più agitato e impaurito:- No, per favore…non ho fatto niente.-
Zabini gli poggiò una mano sulla spalla:-Draco, guardami, sono Blaise.-
-No…non è vero…ti prego, padre…fa male…-continuò il biondo, ostinandosi a rimanere con gli occhi serrati, evitando di incrociare gli sguardi.
-Dra…-
-TI PREGO!- urlò Malfoy.
I due sussultarono, la grifona si portò le mani alla bocca, mentre Blaise la prese per un braccio e la trascinò via.
Harry, Ron e i professori erano entrati nella stanza, spaventati nell’udire la voce del biondo.
-Cos’è successo?- si affrettò a chiedere Madama Chips.
Blaise prese a guardare il pavimento:- N-non ci riconosce…pensava che fossimo Lucius e Narcissa, si è spaventato…-
La McGranitt sospirò:- Vi avevamo avvertiti, ragazzi…anche se nemmeno noi ci aspettavamo una cosa simile. Siamo davvero dispiaciuti…solo che voi avreste dovuto avvertirci di come andavano le cosa già tempo fa.-
I ragazzi non risposero.
-Bene, adesso andremo a controllare il signor Malfoy…voi dovreste andare nei vostri dormitori. Ci possiamo fidare?-
-Certo, Madama Chips, sono bravissimi ragazzi- commentò Silente- sono sicuro che non saranno così stolti da disobbedirci. Anche perché domani avete lezione- aggiunse poi rivolgendosi direttamente a loro -Andate, ora.-
Il quartetto annuì, e si incamminò silenziosamente per i corridoi. Si divisero a metà strada, salutando Blaise con un cenno.
Giunsero ai dormitori di Grifondoro ed Hermione si incamminò verso l’ala femminile, augurando la buonanotte a Ron e Harry con tono piatto.
Salì le scale a chiocciola, entrò in camera e si sedette sul letto.
-Hermione…-la chiamò Ginny avvicinandosi lentamente alla ragazza, per poi sedersi accanto a lei.
-Com’è andata?- le domandò titubante.
La grifona continuò a guardare imperterrita il vuoto, evitando di rispondere.
-Male... Cos’è successo?-
-Che…sono affari miei, Ginny.- disse, fredda.
La rossa sospirò:- Herm, che è successo?-
-Draco vedeva me e Blaise come Lucius e Narcissa.-
Ginny la guardò preoccupata:-Herm…-
-Ginny non lo sento più…non prova più niente.-
-No, non è vero…lo sai benissimo che non è vero.-
-Gin…-
-Ti stai facendo trasportare troppo…per lui è sicuramente una situazione difficile, come d’altronde lo è anche per te…ma Herm, è sotto le cure di Madama Chips, del preside…-
Hermione sorrise.
-Ecco, vedi come funzioni?Basta che dico una parola e mi pendi dalle labbra!No…sono io che ho un carisma superiore alla norma!-scherzò la rossa, schivando una cuscinata dell’amica.
-Allora, che ha detto Silente?-
-In realtà dobbiamo ancora approfondire il discorso…comunque Madama Chips ha detto che sta bene e il Marchio si toglierà in fretta e senza problemi. Ovviamente un comportamento del genere era previsto, anche se in modo più lieve…per cui ho dedotto che probabilmente è rimasto ferito.In più non so nulla di Narcissa Malfoy.-
-Quindi non sai niente in tutto questo…-
-Già…-
-E devi parlare con il preside, immagino anche con Zabini, e infine con Malfoy…o Draco, come preferisci.-
Hermione ridacchiò, seguita da Ginny.

Uno spiraglio di luce penetrò fra le pesanti tende verde intenso, trovando comodo appoggio sul viso di Blaise Zabini.
Il ragazzo si svegliò infastidito.
-Dra, porca la miseria, quante volte ti ho detto di chiudere bene la ten…-
Tacque improvvisamente.
Draco Malfoy in quel momento non era in camera con lui, bensì solo in infermeria a lottare con chissà quale effetto che l’alone del Marchio Nero gli procurava.
Gli mancava…e non era nemmeno una notte che erano divisi…
Strano.
Forse perché lo sentiva indifeso come non lo era mai stato…o perché ormai erano diventati la stessa cosa, e l’uno poteva sentire i sentimenti dell’altro.
Nastri intrecciati, che risentono l’uno della tensione dell’altro, sui quali arrivano i riflessi dei minimi movimenti anche di un solo filo.
Di quello più in profondità.
Dell’anima.
E se Draco stava male, Blaise ne soffriva quanto lui…e viceversa.
Si vestì in fretta e poi si sciacquò il viso con l’acqua gelida, svegliandosi per bene.
Varcò la soglia dei sotterranei dei Serpeverde in religioso silenzio, ma a passo veloce.
Salì rapidamente le scale, incrociando gli sguardi di innumerevoli studenti perplessi nel vederlo solo.
Giunse in Sala Grande, accomodandosi in un cantuccio distante dal caos che regnava al tavolo dei Serpeverde.

-Buongiorno Harry!-salutò Hermione accomodandosi davanti a lui.
-Ron- fece ancora.
Ginny la raggiunse pian piano, immersa in chissà quale rivista comperata ad Hogsmeade la settimana prima e sfogliato milioni di volte, calcando sullo stesso argomento.
Salutò con un “Buongiorno” generale, concentrandosi nuovamente nella lettura.
-Allora, Herm?-chiese Harry.
-Cosa, allora?-
-Cosa farai oggi? Per le lezioni, si intende…-
-Ovviamente le seguirò…almeno la prima e seconda ora di Piton…poi vedrò, insomma.-
-Ok…-fece comunque Harry, titubante, tuffandosi nel suo bacon.
Non appena ebbero terminato la colazione, i ragazzi si diressero ognuno verso la propria aula, mentre Hermione andò frettolosamente incontro a Blaise.
-Ti va di passare per l’infermeria prima di entrare? Giusto per chiedere a Madama Chips come sta.-chiese lei.
-Ehm…si, si…andiamo.-rispose Zabini.
Si incamminarono.
-Allora, come va?-chiese Hermione nel tentativo di aprire un discorso con Zabini, che in quel momento sembrava davvero infelice come non mai.
-Hn...bhè…bene…tu?-
-A posto…speriamo che oggi vada un po’ meglio…-
Non rispose.
-Ci stai male?-
Il ragazzo annuì, senza portare lo sguardo su di lei.
Senza sapere più cosa dirgli, la ragazza si arrese e smise di parlare.
D’un tratto un lungo mantello oscurò loro la vista.
La professoressa McGranitt, proveniente dall’infermeria, si era parata davanti a loro.
-Buongiorno professoressa.-salutò Hermione, seguita poi da Blaise.
-Buongiorno, ragazzi. Stavate andando dal signor Malfoy?-chiese.
-Oh, no…stavamo solo andando a chiedere a Madama Chips come sta.-
Minerva sorrise:- Oh, sta bene. Si stava svegliando proprio mentre io me ne sono andata e Madama Chips ha detto che è esclusivamente una questione di giorni e si riprenderà del tutto.-
La grifona sgranò gli occhi, stupita:- Quindi…quindi è sveglio? Cioè…-
-Sì, signorina Granger. Sta bene. Scusate, ma ora devo andare o tarderò alla lezione.-
-Arrivederci- salutarono i due.
Hermione la osservò sparire per il corridoio, seguita dalle sinuose onde del suo mantello.
-Quindi è tutto a posto-fece Blaise.
-Così sembra…-
-Torniamo a lezione?-
La ragazza annuì e tornò indietro verso l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure, seguita da Zabini.

Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure.
Alias, l’unica lezione in cui riusciva a intravedere un minimo di attenzione per il professore (specialmente se si trattava di Piton) da parte di Ron….
Gli occhi castani di Weasley passavano dal libro al professore, magari senza badare ai minimi particolari, che riuscivano a colpire tanto lei.
-Hermione…Herm!-la chiamò Harry, in un sussurro.
La ragazza portò la sua attenzione al moro.
-Cosa c’è?-fece, con un filo di scocciatura.
-Che diavolo è un Poltergeist?!-
La grifona alzò gli occhi, esasperata: -Ancora combatti con il compito?Comunque è uno “spirito rumoroso”, che infastidisce i giovani, specialmente gli adole…-
-Signorina Granger, la prego di illuminarci sul suo interessante discorso con il Signor Potter.-Interruppe Piton, il tono lento e impercettibilmente scocciato.
Scoperti.
Come spesso accadeva.
-Ci scusi professore.-disse Hermione, sicura.
L’uomo si avvicinò minaccioso, gli occhi color dell’inchiostro perforarono Harry, irati.
-Signor Potter, credo sia ora di ritirare il suo compito-fece, prendendo con un gesto veloce e secco il foglio dal banco del moro.
-Magari in questo modo potremmo prevenire discorsi privati.-concluse, scivolando verso la cattedra.
Harry sbuffò, scocciato.
Ron diede una gomitata all’amico:-Fregato…-
-Oh, sta zitto Ron!-
-Ma è vero!-
-Quindi?!-
Il moro gli diede una bottarella dietro alla testa.
Hermione ridacchiò sotto i baffi, sfogliando rapidamente il libro di Arti Oscure alla ricerca di qualche approfondimento, nell’attesa che i compagni terminassero il compito.

Finite le lezioni si incamminarono e arrivarono in infermeria, incrociando Madama Chips, che fece le solite raccomandazioni.
Hermione sorrise, raggiante: se ancora non c’erano stati problemi, forse era tutto passato.
Varcarono le tende mentre Draco era immerso nella lettura di una copia della “Gazzetta del Profeta” portatagli evidentemente dalla Medimago.
-Ciao Draco…-sussurrò Hermione.
-Ciao Pansy- fece, scocciato, senza alzare gli occhi dal giornale.
Hermione sospirò, cercando lo sguardo di Blaise, che venne poi salutato da Draco con un cenno.
No…Narcissa Malfoy ok, ma Pansy Parkinson no…
“Capisco che è una visione…ormai nemmeno mi preoccupo più tanto…ma Pansy no…!”
-Pansy, non cominciare a fare storie, sono stato un po’ di tempo a casa dei Weasley…e cazzi miei il perché.-
Blaise sgranò gli occhi, stupito: sicuramente Draco si riferiva al periodo in cui era andato alla Tana con Hermione, Harry e Ron.
-Ah, bene…-fece la grifona.
Draco posò il giornale e prese a parlare con Blaise:-Tu non lo sai, Blaise…cosa è successo con la Granger.-cominciò Draco.
Zabini scosse la testa, in fondo curioso di sapere fino a dove sarebbe arrivato l’amico con quella faccenda.
-Insomma…casini vari…e oltre. Nel senso…è spettacolare…-si fermò un attimo- ma cosa cazzo sto dicendo? Deliro…solo che è vero, Blaise, non fare caso alle frasi sconnesse…-
Blaise lo squadrò da cima a fondo…era Draco Malfoy, stava parlando con lui della persona che lui considerava unica e irripetibile…
 Le prime volte che Hermione si avvicinava a lui.
Le prime volte che si guardavano negli occhi senza quell’odio che li aveva divisi per tanti anni.
Cosa ne sarebbe uscito?
-Insomma, sii partecipe!-lo incitò Draco, riprendendo subito il discorso-Ah, bhè…sicuramente starai pensando che non è normale. Insomma, Draco Malfoy purosangue e Hermione Granger mezzosangue che si guardano in faccia, o che si danno una mano. Eppure è così…e in effetti, per quanto non possa sembrare vero nemmeno a me, è stato piacevole.-
-Non era spettacolare?- disse Zabini, iniziando a prenderci gusto.
Il biondo ci pensò su:-Anche…cioè, sì…-
Blaise fece una risatina, che non poté evitare di essere udita da Hermione, che lo fulminò con lo sguardo.
…interrompendo l’osservazione affascinata di Draco quando parlava di lei.
Con questo gli aveva anche perdonato il Pansy…
Nonostante ci fosse una certa superficialità in quello che diceva, quelle parole avevano fatto in modo che lei avesse la certezza che il biondo, fin dal principio, sentisse per lei un sentimento più forte della comune amicizia.
Stava scoprendo in lui un mondo e un modo di pensare che non credeva avrebbe mai potuto essere del Principe Serpeverde…inizialmente così freddo, rigido e arrogante…e poi, come un serpente che muta la pelle, umano quanto non si sarebbe mai aspettata.
Anche se era pronta a sentire chissà cosa.
-Insomma, a prescindere dal fatto che è stato strano…davvero stranissimo, intendiamoci. Mi sono reso conto di tante cose che ignoravo completamente, perché nemmeno pensavo a lei.-
Questa volta la bocca di Blaise si arcuò in un semplice sorriso sincero.
-Comunque…non mi ero mai accorto che avesse un fondo del genere, davvero…degno di una Serpeverde del settimo anno!-
Blaise si allarmò:non si potevano dire certe cose con Hermione presente.
-Fottiti, Dra….finiscila…-
-No, guarda che non l’hai mai guardato bene…il tempo ha fatto il suo lavoro, e pure bene! Certo non che sia molto abbondante , ma compensa con il resto, sai?-
-Dra…-
-E poi l’ha finita con quella crocchia che si faceva per studiare…io non ho parole, la divisa non mostra i particolari più sorp…-
-Ciao Dra!-
Zabini afferrò Hermione per un braccio e la trascinò oltre le tende.
La grifona aveva uno sguardo che definire esterrefatto al massimo sarebbe stato un eufemismo…
-Allora, non ti spaventare, era solo una visione, lui non era in sé e  quelle cose…-
-Le pensa davvero! E’una buona cosa?-chiese lei, preoccupata.
-Adesso mi incavolo…ma se uno ti dice che hai un bel culo, tu gli dai uno schiaffo?-
Lei scosse la testa.
-Perfetto, allora!-
La ragazza lo guardò, perplessa, rinunciando a capirlo.

  
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