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Autore: Jennifer320    02/08/2014    2 recensioni
Storia molto concentrata su Daisy e Peach, ovvero " le gemelle diverse" che fanno le idrauliche.
Poi il destino verrà da sé.
-*PERSONAGGI*-
Peach as Jennifer Lawrence (bionda).
Daisy as Selena Gomez.
Luigi as Louis Tomlinson.
Mario as Niall Horan. (bruno)
Rosalinda as Indiana Evans.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisy, Luigi, Mario, Peach, Rosalinda
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciau a tutti :D
Non ci credo, 10 capitoli e già 32 recensioni!! *-*
Non so davvero come ringraziarvi...davvero. :'3
Mi rendete fiera, siete delle lettrici/lettori molto speciali!
Ringrazio a chi mi recensisce sempre come: NintendoLove00, NzFriends, Cincilove, Cèline..grazie ragazze.
Inoltre, vi auguro buona lettura.
Scusate per gli errori presenti nel testo ^^"
Un regalino per voi, scoprirete leggendo...;)

Ps. Si tratta DaisyxLuigi! Leggete tutto il capitolo prima di scoprirlo.
Baci <3 :*


Jennifer320 vi ama con tutto il cuore ^^.


 
Chapter Nine.
 Danger – Who are you?!

# Peach.

Tossii a fatica, poggiando una mano sullo stomaco, ancora traumatizzava mi nascondevo nell’ombra sentendo il suolo tremare ai suoi piedi.
Grandi scheletri ovunque, quadri spaventosi appesi con dei chiodi al muro di roccia, e una ragazza giaceva sul quel divano voltata verso i cuscini: ero io.
Il caldo in quella stanza era di qualche grado sopra ai quaranta gradi, o forse cinquanta.
Non si respirava, e a raffica prendevo lunghi sospiri, ma questo peggiorava il tutto: il fumo aveva invaso quello spazio che mi circondava.
Alzai 
il capo, ancora nello stato incosciente, e lo rivolsi alla figura mostruosa e terribile che era di spalle davanti a me.

- Oh, sei sveglia. – sospirò avvicinandosi.

Si avvicinò a me porgendomi la sua grande mano, e per poco non mi ‘infilzava’ con il suo artiglio. Mi sedetti con noncuranza sul bracciolo del divano e caddi all’indietro per la paura.

- Sta..state lontano da me! Cosa volete?! – balbettai proteggendomi il viso con le braccia rivolte verso quella..tartaruga(?).

- Non le farò del male. – allungò di più quella mano spaventosa mentre io tremavo come una foglia. Caddi a terra e posai le mani sulle ginocchia mentre iniziavo a piangere.

- Cosa volete da me? – chiesi nuovamente. 

- Nulla, vi ho preso in tempo quando siete caduta. –

- Caduta? In che senso caduta? – strizzai gli occhi stranita. Caduta, qui non va bene affatto. 

- Sì, siete caduta. – confermò.

- E come sono finita qui? Siamo sottoterra vero? Ha aperto lei quella voragine?! – puntai l’indice contro quel mostro mentre giocherellava con le sue dita.

Non rispose, avevo avuto la mia risposta: tutto un piano.
Misi braccia conserte e mi guardai intorno, le via d’uscita aspettava me. Ne trovai una ma abbassai lo sguardo solo per non fargli notare che in 5 minuti sarei scappata dalle sue grinfie.
Si allontanò offeso, fissando la cascata di lava davanti ai suoi occhi. Era il momento giusto.
A passi poco rumorosi mi avvicinai all’uscita, ovvero un corridoio molto stretto (cosa alquanto strana per un mostro delle sue dimensioni).
Iniziai a gattonare e a gattonare quando sentii afferrarmi la caviglia ustionata.

- Scappate, fuggitiva? – strinse ancora di più la sua presa mentre io spalancavo la bocca per il dolore.

- Chi sei tu per fermarmi, brutto mostro!? – esclamai mettendomi seduta, afferrai il mio coltello.

Glielo buttai contro ma lo schivò in tempo. Ero in guai seri.
Cosa potevo fare se non..oh.
Presi la mia scarpa e gliela tirai in faccia, finendogli sul naso. Poi la ripresi e iniziai a dargliela per ben 10 volte sullo stesso punto finché sfinita non crollai a terra.
Era svenuto, ma andava bene, almeno non avrei avuto complicazioni per un bel po’.
Con molta fatica e dopo molte bastonate per non risvegliarlo, lo infilai con forza in un vecchio magazzino che chiusi a chiave (in quel momento pensai come facesse a stare uno magazzino in profondità...).
Mi allontanai, e scappai da quel posto a passi di gattoni.
Alla fine del corridoio, c’era una porta in ferro enorme con su scritto: “Exit”.

- Uscita, finalmente! Uscita! – esclamai battendo le mani.

Girai il pomello, speranzosa che si aprisse, ma ciò che mi era davanti mi sconvolse e non poco.
Un labirinto, cavolo. Labirinto.
Ma non feci in tempo a mettere piede che una mano si posò sulla mia bocca impedendomi di respirare.
Urlai così forte che si sentì il mio stesso eco.

- Aiuto!!! – ringhiai scrollandomi di dosso quei piccoli mostriciattoli che somigliavano tanto alla tartaruga di prima. Aveva una famiglia. – Vi prego, aiutatemi!! – diedi un ultimo urlo soffocato prima di sentire una voce alle spalle.

- Lasciatela! – 

Quelle tartarughe sparirono in fretta, e io crollai tra le braccia del mio eroe (anzi eroina), sfinita.

- Ora sei salva, Peach. – quella ragazza così graziosa e premurosa mi coccolò stringendomi a sé poi mi aiutò ad alzarmi poggiando il mio braccio sulla sua spalla automaticamente mentre lì a poco a poco perdevo conoscenza.

***

- Gra..grazie. – balbettai dolorante mentre aprivo gli occhi. – Come ti chiami? –


- Rosalinda, sono una prigioniera. Non meriti questo posto. – sussurrò al mio orecchio. – Scappa. –

- Ti porto con me. – decisi. – Neanche tu ti meriti di stare qui. –

- Ma come? La mia magia non ha effetto qui. – chiese con sofferenza nel tono.

- Ci salveremo a vicenda, mi sei stata di grande aiuto Rosy. – 

- Di nulla, Peach. –

- Come sai il mio nome a proposito? – domandai curiosa.

- Questo non ha importanza, ormai. Dobbiamo scappare, Bowser ci verrà a prendere.-

- Non è più un problema, Rosalinda. E’ svenuto. –

- Svenuto!? – era sorpresa, il suo viso esprimeva felicità.

- Sì. – mostrai la scarpa piuttosto malridotta e le ammiccai mentre lei scoppiava in una fragorosa risata. – C’è un labirinto, e per uscire io avrei intenzione di volarci sopra. –

- Volare? – 

- Sì, volare. – mi mostrò la bacchetta e in pochi istanti avevo delle scarpe alate.

- Ma cosa?! – esclamai, e non appena alzai il piede mi ritrovai a testa in giù, a mezz’aria ancora sorpresa. – Non è divertente. – sibilai.

Le mie scarpe risero (WTF?!) o meglio, le alette risero mentre cercavo di rimettere i piedi a terra, ma per questo non ci riuscii affatto.

- E’ divertente invece. – aggiunse la ragazza dai capelli biondo platino, rigirando la bacchetta tra le mani. – Come hai fatto a venire qui? –

- Mario! – portai le mani sulla bocca. – Oh no, dove potranno mai essere? –

- Forse nel labirinto. – propose Rosy. – Andiamo a cercarlo. –

- Cercarli, eravamo in quattro. – la corressi, mentre cercavo di picchiare le alette, poco cattive mi dicono.

# Daisy.

- Santissimo! – ringhiai battendo un pugno sul muro di pietra. – Ora come torno all’entrata?! – misi la schiena contro quest’ultimo e scivolai fino a terra.

Strinsi al petto le mie ginocchia iniziando a piangere, in quel momento ero sola e non riuscivo a capacitarmi che ero persa, in un’enorme labirinto con un filo spezzato.
- Luigi! – urlai più forte. – Sei all’uscita? – 

- NO! – rispose poco dopo. – Dove sei?! –

- Mi sono persa, è finita la lana e il filo si è spezzato! Sto nei guai. –

- Vengo a prenderti. – propose ancora urlando. – Aspettami! Mario, cerca l’uscita. –

Stetti muta e ferma, nella stessa posizione fin quando non vidi Luigi (che miracolosamente aveva seguito il filo verde ovvero il mio).
Rimase paralizzato, per il mio stato.
Alzai lo sguardo, e fui così tanto sorpresa che presi la rincorsa e finii fra le sue braccia con gli occhi lucidi.
Di slancio, allungai di più il viso verso il suo sfiorando le sue labbra dove poco dopo premetti con forza. Dovevo farlo.

- Luigi, portami via da questo inferno. – lo supplicai piangente. – O se vuoi, tu prosegui, io esco. –

- Se te ne vai tu, vengo anch’io. – specificò. – Non voglio perderti.

- Non voglio perderti neanche io Luigi, davvero. Ma lasciami andare, tu prosegui. Io seguirò la lana. – 

- Ma.. - cercò di dire, ma gli tappai le labbra posando dolcemente il mio indice su queste ultime.

- Lasciami andare. – replicai.

Gli accarezzai con le dita le gote, prima di riassaporare ancora una volte quelle dolci labbra che mi ricordavano tanto una ciliegia, per quanto fossero rosse naturali.
Mi circondò la vita con le braccia così da avvicinarmi di più, lo aveva reso un perfetto bacio da “Arrivederci”.
Si staccò ansimante, e mi diede un ultimo bacio sulla punta del naso.

- Fai attenzione. –

- Lo prometto, MR. – sghignazzai staccando le nostre mani da una stretta molto forte.

- Ci rivediamo dopo? – chiese, non appena mi chinai per riprendere il filo spezzato.

- Vedilo come un Arrivederci, se non uscissi più. –

- Cosa?! – urlò sbiancando, spalancò gli occhi mentre mi trattenevo dal scoppiare a ridergli in faccia.

- Scherzavo. – risi.  – A dopo Luigi. –

- Aspetta, mi sono dimenticato di dirti una cosa. – mi raggiunse e quando fu accanto al mio orecchio sinistro sussurrò un: “Ti amo”.

- Anch’io. – risposi.

- Ragazzi?! – urlò Mario da qualche parte nel Labirinto. – Cosa cavolo state facendo? –

- Mario,non usare questo tono con la mia ragazza. – Luigi mi abbracciò sorridente.

Aspetta aspetta..ragazza?

L’ho voluto io, vai via!


Lo abbracciai stretto mentre Mario urlava dalla gioia.

- Finalmente! Non ti sopportavo più quando parlavi di Daisy anche nel sonno, ma ora sarai peggio! –

- Cosa? – domandai piuttosto stranita.

- Non lo pensare. – avvicinò le sue labbra alle mie con velocità, dopo aver fissato per un bel po' qualcosa che era sopra alle nostre teste.  – Scappa Daisy. – mi lasciò un bacio, e mi spinse via in tempo prima che una palla di fuoco mi colpisse la testa perfettamente.

- Scappa! – urlò ancora una volta il moro.

Annuii sconvolta e seguii il filo di lana finché non vidi l’entrata. Liberai un sospiro, ma cantavo vittoria troppo presto.
Qualcuno mi spinse da dietro.
Non so chi, ma scivolai tanto da cadere nel burrone di lava.
Mi aggrappai con forza prima di dire Addio al mondo, e cercai di urlare, anche soffocato non mi importa.
Cercai di trattenermi, ormai non avevo speranza.
Ero quasi sul punto di un precipizio, quando un mostro mi comparve davanti agli occhi.

- Chi sei tu?! –

 


Canzoni da ascoltare: 
Right Now - One Direction (#DAISY)

Ciau!!

 
  
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