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Autore: RoloChan105    02/08/2014    4 recensioni
"Tutti adoravano ballare. Lei no.
Tutti adoravano le feste. Ancora no.
Non l'aveva mai preso come un piacere, ma come un dovere.
Anche la ricerca di un marito poteva definirsi tale sotto un lungo quanto preciso ragionamento."
*Fan fic partecipante allo Zonami Week del Midori Mikan* - Rating provvisorio-
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 2



Lo sguardo di stupore che comparve sul suo volto era genuino e sorpreso.

Evidentemente, l'aveva realmente persa in mezzo alla folla di gente presente nella stanza. Non dava però alcun segno di turbamento o di imbarazzo, come capitava spesso a molti uomini colti con le mani nel vaso della marmellata quando se la ritrovò davanti gli occhi.

Osservandolo finalmente in un ottica più aperta e approfondita, Nami si domandò mentalmente perchè, esattamente come Law, lo sconosciuto non ricevesse lo stesso interesse da parte degli altri invitati.

Spiccava in mezzo a tutti, sia per la sua notevole altezza sia per lo strambo quanto sorprendente colore di capelli. Eppure, l'insieme non era male, anzi. Senza ritegno, lo squadrò da capo a piedi appuntandosi mentalmente che l'uomo aveva un fisico molto robusto. Sicuramente, non era un normale lord.

-Ebbene...?-Parlò la rossa accennando un colpo di tosse per poter richiamare la sua attenzione. D'altronde, era stato lui ad irretirla con quello sguardo, lui che l'aveva fatta sentire a disagio e sopratutto, lui che l'aveva fatta allontanare dal tavolo delle cibarie.

Quell'uomo doveva prendersi le sue responsabilità.

-Mi dispiace milady-Il suo tono di voce era basso e roco. Non le capitava spesso di provare dei brividi così intensi per una sola frase...una frase del tutto scontata. -Non ho potuto fare a meno di rimanere incantato dalla vostra bellezza.-

Ah, mossa sbagliata.

L'arte del corteggiamento era difficile e se quel tipo partiva subito in quarta in modo così sfrontato, doveva allora essere un gran casanova.

-Ma davvero?-Domandò incrociando le braccia al petto e sollevando incredula un angolo della bocca. Le lusinghe con lei non funzionavano. Specialmente lusinghe già ascoltate e riascoltate a non finire.

-Ha la mia parola-Annuì socchiudendo sensualmente gli occhi.-è raro trovare una persona con un così buon gusto...-Il suo sguardo scese verso il suo vestito-Un colore così scuro non è apprezzato da molti-Osservò, come aveva fatto lei, gli abiti color pastello che intasava quella stanza.-La stoffa proviene sicuramente dal lontano regno di Alabasta...-

Che le venisse un colpo.

Come diavolo aveva fatto a indovinare?

-è così-Assentì ammorbidendo il tono di voce.- è mai stato in quel regno?-

-Si, ho viaggiato molto in questi ultimi anni...-Si prese una pausa-...Finalmente però, sono tornato nel mio paese natio.-

Ma davvero? E allora perchè non lo aveva mai visto?

-La sua casa è qua vicino?-Forse non era il caso di prendersi così tante libertà, ma la curiosità era una sua pecca. Inoltre, come già detto, la colpa era sua.

-Ho ereditato il castello di mio Zio-Le voltò le spalle invitandola a seguirlo sulla terrazza. Seguendolo, subito se ne pentì e si maledì più e più volte. Faceva freddo, molto freddo.

Il vento autunnale si era alzato e portava con se i primi venti gelidi della stagione.

Addio abiti scollati e gonne comode.

-Quello laggiù-Indicò con l'indice, in mezzo alle montagne il simbolo della città.

-COSA?!-Sbraitò ad alta voce sporgendosi dalla balaustra-Scherza!?- Quello era pazzo! Non poteva quel castello essere suo! Prima di tutto era inabitato da anni e secondo, era un ammasso di ruderi che si reggeva a stento.

-No, non sto scherzando.-Ridacchiò compiaciuto.-E dentro non è così male come sembra.-

-Devono esserci un sacco di spifferi...-

-Niente spifferi.-La rassicurò- Mesi prima del mio arrivo ho ingaggiato dei restauratori. Molte parti del castello adesso sono agibili e possiedo un sacco di stanze.-Si strinse nelle spalle-I soldi non mi mancano e per me, quell'ammasso di rocce significano molto.- Lento, tornò a fissare Nami e con un ghigno da predatore, allungò una mano verso di lei.

-Roronoa Zoro-Si presentò-Perdoni la mia scortesia.-

Gli occhi di Nami balenarono al solo sentire quel nome. Con altrettanta grazia, depositò la mano guantata nella sua e chinò leggermente il volto.

-Nami Cocoyashi-Si rivelò abbozzando un leggero sorriso. Nell'udire il suo nome, gli occhi del verde tremolarono di rosso. Che fosse solo un banale effetto della luce?

Con delicatezza, sfilò la mano dalla sua e riprese a fissare il castello in lontananza. Poco sapeva di quel lord se non il suo nome, ma la storia di quei ruderi invece, era tutt'altra storia.

Cospirazioni, malattie, guerre e uccisioni.

Tutto, per un semplice ammasso di mattoni.

-Ha detto che è rincasato da poco?-Tornò a concentrarsi su di lui per cercare qualche informazione sulla sua persona.

-è così-Assentì voltandosi anche lui verso quel magnifico panorama.

-Non ha mai partecipato ad un ballo vero?-Le sue supposizioni erano quasi sempre esatte e poi, non le occorreva certo un detective per comprendere quanto non fosse avvezzo a quell'ambiente.

-Già-Annuì di nuovo lasciandosi scappare un sospiro.-Proprio questa mattina, è arrivata una lettera della signorina Perona- Spiegò- E non avendo potuto contattarla in tempo, ho dovuto per forza prendere parte alla festa.-

Perona.

Per quanto avesse un aspetto carino e all'apparenza tanto sensuale, lei la trovava la classica oca senza cervello. Con la coda dell'occhio, si voltò verso la sua direzione, trovandola tutta impegnata a civettare con molti partiti abbastanza discutibili.

Al contrario delle altre dame però, lei usava sempre e solo colori tendenti o derivanti del rosa.

Mai che cambiasse o che sgarrasse.

Ma d'altronde, aveva soldi e per quanto eccentrica fosse e lo era e oltre al rosa, era fissata con gli ombrelli, lei poteva permetterselo.

-La notizia del suo arrivo è arrivata in fretta in città- Strano però. I suoi servi e informatori, non le avevano fatto sapere niente. Che in realtà fosse arrivato da più giorni? O solo ed esclusivamente quella sera?

-Accidenti...-Mormorò portandosi la mano guantata sulla nuca-...Pensavo di prendermi un po' di libertà dopo così tanto tempo distante da casa.-Un ennesimo sospiro si impossessò di lui.-Evidentemente mi sbagliavo.-

Era bravo, doveva ammetterlo.

-è un male ricevere un invito dall'alta società?- Per quanto li odiasse, per lei erano fondamentali. L'immagine prima di tutto.

-No certo-Si strinse nelle spalle-Ma è difficile trovare accettabile o meglio, amabile conversare con così tante persone che poco tendono a volerti conoscere sul serio...- Abbassò gli occhi verso di lei-Tutti mirano al denaro qui...- Un brivido freddo attraversò la schiena di Nami.

Diavolo, ma cosa era? Un sensitivo? Oppure era così palese il suo bisogno di accasarsi?

-Lei dice?-Fece la finta tonta restando ad ammirare la luna.

-Anche per lei è lo stesso no?-Osservò abbozzando un ghigno. -Non è forse in età da marito?-

I muscoli della mascella di Nami si contrassero.

Come osava quello sconosciuto smascherare con così tanta facilità le sue intenzioni. Ma come già spiegato, lei ne aveva bisogno, anche solo per la facciata che a tutti mostrava.

-Non lo nego-Si ritrovò ad ammettere indirizzando il suo sguardo nei suoi occhi color pece.-E si, sono in età da marito-

-Ha già qualche partito in mente? Qualcuno si è fatto avanti con lei?- Come mai tutto questo interessamento nei suoi confronti?

-Ebbene no, o almeno, nessuno che ritengo al mio pari-Sospirò in modo affranto, dando mostra comunque dei suoi standard. Un altra folata freddo di vento la investì e di buon grado, tornarono nella stanza.

-Eppure...-Mormorò Zoro osservando l'ampia sala-Siete sicuramente una donna che spicca in mezzo a tutto questo ciarpame...-

Ciarpame? Ripetè mentalmente stupita dalle sue parole. Sebbene fosse arrivato da così poco tempo, sembrava aver compreso il ritmo e il tenore di vita di tutte le persone presenti in quello spazio. Mele marce dell'alta società, tutti che mirano al denaro, alla scalata sociale, al potere...

-Milady-Le afferrò lesto una mano avvicinandosi a lei-Io potrei...-Le elargì un seducente sorriso-Essere... un buon partito?-





E di nuovo, scusatemi per il ritardo per questa storia.

Ma come ho annunciato sia nel mio portfolio, che qua su EFP e sul midori, il mio tempo per scrivere sarà molto ridotto adesso.

La voglia scarseggia, il tempo pure e la vostra Rolo finalmente, non è più un anima solitaria.


Passando alla storia, i personaggi iniziano a muovere i primi passi!

Eheheh!

Stupefacente!


Allora, non so bene se lo avevo detto, ma nel caso mi ripeto: questa storia fa parte della serie “ROLE ATTUATE SU FB”, quindi la storia è già finita...

Devo solo riportarla qua!

Il problema è che la parte di dialogo di chi ha attuato Zoro, non esiste più ( o perchè si è cancellato o perchè lo ha reso privato, insomma, chissene frega).

Io me lo ricordo, ma ovviamente, tratterò la storia in modo ben diverso perchè è sempre e comunque una mia idea.

Bene, buona lettura e grazie per i commenti, recensioni o “mi piace” che mettete per questa storia! Grazie a tutti!

   
 
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