Controimmagine
Nell’istante
in cui Naruto alzò lo sguardo dal libro, l’orologio
appeso alla parete della biblioteca scoccò le quattro. Il ragazzo chiuse di
scatto il volume di algebra e portò entrambe le braccia
sopra la testa, stiracchiandosi come se si fosse appena risvegliato da un sonno
profondo.
Sasuke,
seduto allo stesso tavolo, si limitò ad alzare lo sguardo, per distoglierlo
subito dopo e tornare ai propri esercizi.
“Sai dobe” iniziò Naruto
a mezza voce, tentando i rispettare l’obbligo di silenzio “stavo
pensando…”.
“Davvero?”
commentò Sasuke, senza mostrare particolare interesse
per il discorso dell’amico.
“Stavo pensando -come faccio molto più spesso
di quanto tu creda- alla nostra amicizia”.
Di fronte
al silenzio di Sasuke, Naruto
continuò.
“Insomma,
hai presente le funzioni algebriche?”.
“Io si”
rispose “…e tu?”.
“Certo che
le ho presente, idiota!” disse il biondo vagamente offeso “sto cercando di fare un discorso serio, una volta tanto, per cui tieni per
te ogni commento sarcastico, ok?”
Sasuke
non rispose, limitandosi a roteare gli occhi.
“Dicevo” si inumidì le labbra “alla fine anche la nostra amicizia è
così. Una funzione non è altro che il legame tra due insiemi. È come se io
fossi… non so, il dominio di x e tu il codominio di y!”
“Che diavolo vai dicendo, baka?”
chiese Sasuke con aria perplessa. Naruto
che parlava di matematica? Doveva sicuramente sentirsi male.
“Zitto e ascolta” lo liquidò questi riprendendo con il
ragionamento “Io sono il dominio, ok? E in quanto tale immetto nella funzione un determinato numero x,
riconoscibile come il mio ‘impegno’ in quest’amicizia”.
“Impegno
dici?” domandò Sasuke, sempre più stranito.
“Certo”
rispose Naruto seccato, come se fosse la cosa più
ovvia del mondo “guarda che essere amico tuo non è mica facile!”.
Sasuke
emise un verso spazientito, optando per il silenzio.
“Comunque sia, la nostra amicizia -ovvero la funzione-
elabora quest’impegno e lo restituisce sottoforma di
y, ovvero l’immagine del numero x che io ho immesso all’inizio, mi segui? Io
posso scegliere un qualsiasi valore da attribuire alla controimmagine, ma ciò che sarà l’immagine è indipendente
dalla mia volontà. Non posso prestabilire i numeri che otterrò, così come non
posso obbligarti a reagire in modo più gentile o entusiasta”.
Entrambi rimasero in silenzio per una manciata di secondi, infine Sasuke parlò:
“Stai dicendo che ti sei rassegnato?”.
Naruto
scosse la testa.
“Vedi che
non hai capito?” bofonchiò in una via di mezzo tra l’imbarazzato e l’irritato
“sto dicendo che a me vai bene comunque”.
Ok, mi
è stato detto che non si capisce nulla del
ragionamento di Naruto, ma va beh. Questa
Flash Fic mi è venuta in mente oggi, durante la
lezione di algebra (…si, ho iniziato scuola ieri e sto già facendo lezione, me
tapina).
Ci sono
accenni shonen ai? Non ci sono? È solo amicizia? Chi lo sa XD
Mela