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Autore: LightAngel    09/01/2005    6 recensioni
In questa fan fic, da principio non si capirà molto, in modo particolare dal prologo. Ma saranno molte le sorprese, gli antiche segreti che verrano svelati. E cosa sarà mai accaduto all'angelo dagli occhi tristi? E chi sarà colui a cui appertiene la morte e la distruzione?
Genere: Fantasy, Generale, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ShadowMoon  Capitolo 6

ShadowMoon

Capitolo 6 (Quello vero e proprio NdA)
-Mamma, papà! Sono a casa- annunciò Hilary entrando.
-Ben tornata- disse la madre sporgendosi dalla porta della cucina.
-Ho portato con me un amico. Può restare per un po’?-
-Certo- disse la madre della ragazza sorridendo:- Sei un blader o un suo compagno di classe?-
-Bhè, ecco...io...- Alex era in difficoltà, che dire?
-Lui è come me- disse Hilary. Evitavano accuratamente di dire che lei era uno Spirits e via dicendo, in caso che qualcuno ascoltasse, ci mancava solo un pazzoide che la voleva costringere ai suoi ordine e che lei avrebbe arrostito, non che ogni tanto le veniva la voglia di sfogarsi con qualcuno, ma meglio evitare.
-Capisco- disse la donna annuendo, non era ne colpita ne preoccupata, come se fosse la cosa più normale del mondo.
-Scusi.- disse il ragazzo più a suo agio:- Non mi sono presentato, il mio nome è Alex-.
-Molto piacere, io mi chiamo Sera Tachibana-.
Inchino alla giapponese.
-E’ andato tutto bene?- chiese la donna.
-Sì- disse lei.
-Hilary!- la rimproverò Alex.
-Va bene, ho incontrato il pazzoide e mentre stavamo discutendo “civilmente” sono arrivati i Blade Breachers più i White Tiger, per salvarli ho dovuto chiamare i loro bit e per non dargli delle spiegazioni ho dovuto tagliare i ponti con loro- spiegò la ragazza.
-Per fortuna che era andato tutto bene- disse ironica la madre della ragazza.
-Bhè, io e il masochista abbiamo parlato senza distruggere mezzo pianeta, tutto sommato è andata bene, no?- disse lei con leggerezza.
Sulle teste dei due si formo un *gocciolone* di dimensioni bibliche seguite da un sospiro rassegnato.
-Ora Dovrai affrettare i tempi.- disse cupamente la madre.
-Tutto il contrario- disse Hilary
I due la guardarono interrogativamente.
-E’ vero se mi ha “degnato” di una sua visita vuol dire che lo scontro è vicino, ma ho avuto la netta impressione che il motivo principale della sua venuta sia proprio allentarmi dai Blader, quindi allontanarmi da qui è l’ultima cosa che devo fare.- disse la ragazza sicura.
-Ottimo- disse Sera.
-Però…- iniziò la ragazza.
-“Però” cosa?- domandò la donna.
-Però dovrai abituarti ad avere molti… molti come noi in giro per casa, per le eventuali riunioni improvvisate più Loro- disse Hilary.
-Non c’è alcun problema, spero solo che la nostra casa resista.-
-Perché non dovrebbe? Non credo che quelli come noi facciano troppi danni,anche se la loro stazza non è delle migliori- disse il ragazza.
-Ma noi non ci riferivamo a loro- disse Sera.
-Giusto, noi ci riferivamo a Loro- disse Hilary sorridendo angelicamente (&.& Confusione NdA).
-Secondo me state esagerando, non potranno mai fare tanti danni da distruggere la casa!- disse il ragazzo.
-Se lo dici tu?- dissero le due in tono angelico.
-Uff al massimo mi occupo io delle eventuali riparazioni.- di propose Alex.
-Tu?!- dissero le due all’unisono.
-Me la cavo con le riparazioni manuali-
-Perfetto- ghignò Hilary.
-Perché quel ghigno- chiese il ragazzo piuttosto preoccupato-
-Vedrai che questa frase sarà la tua condanna- disse Sera.
?_? Alex non capiva il perché di quelle parole, ma le due donne (perché Hilary sarebbe una donna? NdAlex Se conti che ha 100.000.0… e rotti di anni NdA Ma è un bit NdAlex pignolo! Lo sei anche tu, eppure ti chiamo ‘ragazzo’ e non fai storie >o< NdA ^___^’’’’’’’’’’’’ NdAlex).
Implorare una spiegazione non servirebbe, giusto? - chiese lui sconsolato.
-Perspicace - ghignò Hilary.
- Ma dove sono capitato ç.ç ?-
Sorriso angelico da parte delle due.

-Hilary! Ti vuoi calmare?- chiese esasperato Alex.
Erano nella camera della ragazza (che lei aveva ingrandito con i suoi poteri NdA), dalla discussione con i suoi amici era passato poco più di una giornata e ormai era sera, in quel momento Hilary stava camminando avanti e indietro per la una stanza come una pazza.
-No, che non mi calmo!- urlò la ragazza, sembrava in preda ad una crisi isterica.
-Hilary!!!!- urlò lui disperato.
-Perché?! Perché non capiscono che non li voglio più vedere!?- disse la ragazza lasciandosi cadere seduta sul letto. Da quando aveva tentato di ‘tagliare i ponti’ con i Blade Breachers e in quel lasso di tempo i suoi amici l’avevano chiamata una decina di volte.
-Perché tu non vuoi non vederli semplicemente hai deciso che non puoi. Loro sono tuoi amici e, in un certo senso, ti conoscono bene e sanno che non è da te e lo vogliono capire- disse il ragazzo.
-Sarà, ma io così non so più che fare-
-La verità?-
Hilary lanciò al ragazzo un’ occhiata poco rassicurante, molto poco rassicurante:- No- disse con voce fredda e tagliente come il ghiaccio.
- Bhè, allora non so più che cosa consigliarti- disse il ragazzo indifferente all’arrabbiatura del suo capo.
- Angel!- la rimproverò Alex.
-E’ vero!- disse lei con tono leggermente infantile.
-Te lo ripeto, perché non opti per la giusta e semplice verità?-
-Cosa posso fare? Andare da loro e dire: “Scusate per l’altro giorno, ma il fatto è che il mio fratellino vuole distruggere questo pianeta e se vuole può anche farlo, perché è un bit power, il più bastardo dei bit power, ah! Anch’io sono un bit power e lo dovrò combattere, ma voi dovete starmi alla larga altrimenti vi ucciderà” che ne dici?- chiese ironica la ragazza.
-Perché no?- chiese il ragazzo.
-Perché: Punto 1) Mi prenderebbero per matta. Punto 2) Quando e se mi crederebbero cercherebbero di aiutarmi e questa è l’ultima cosa che voglio Punto 3) … ehmm… non c’è un punto tre ^__^’’’’’’’’’- spiegò lei.
- *cof* *cof*- il ragazzo tossì per tentare di nascondere una risata.
- Che cosa c’è?- chiese lei irritata.
- Niente- disse lui con un’aureola sulla testa.
-Passiamo alle cose serie - iniziò Alex.
-Perché? Questo non lo è?-
-Capo- la rimproverò Alex.
-Ve bene- disse in tono stanco.
-Quando hai intenzione di contattarLi?- chiese il ragazzo.
-Non lo so…-
-Angel devi farlo. Potrebbe decidere di colpirli- le fece notare lui.
-Non lo farebbe- cerco di convincersi la ragazza.
-Sì invece e tu lo sai meglio di me.- disse il ragazzo con voce più alta del solito.
Hilary non rispose, ma girò la testa dall’altra parte per non guardarlo in faccia.
Lui si alzo dal letto dove era seduto, le si posizionò davanti e la bloccò per gli avambracci, poi con gesto piuttosto brusco fece in modo che lo guardasse dritto negli occhi:- Non hai scelta-.
Angel lo scanzò in malo modo e uscì dalla stanza, scese le scale e senza una parola uscì di casa. Alex non tentò nemmeno di fermarla sapeva benissimo che aveva bisogno di pensare, riflettere, in caso sfogarsi, ma soprattutto aveva bisogno di stare da sola.
-Scusa Alex, dov’è andata Hilary?- chiese la tutrice della ragazza apparendo sulla soglia della porta.
-Non lo so, ma aveva bisogno di un po’ di solitudine-
-Deve decidere?- chiese Sera.
-Sì-
-Spero che Li chiami- disse lei uscendo dalla stanza (Ma parlare chiaramente, mai, eh? ç.ç NdLettori_esasperati).
- Anch’io- disse piano il ragazzo.

Hilary stava camminando per le strade deserte della città, era sera. Non aveva la più pallida idea di dove andare, quindi andò alla ceca, dopo una decina di minuti circa, minuti in cui non si fermò neanche per un istante.
Alla fine si fermò trovandosi di fronte al bel vedere e al cratere che ne dilaniava il paesaggio. Strano, quel posto sembrava avesse un qualche potere che attirava a se la persone che ne avevano bisogno, chiunque avesse bisogno di un’oasi di pace. In un posto simile per la prima volta aveva incontrato Rea, o meglio era proprio quello, ma ne aveva subito di cambiamenti, anche se per la maggior parte erano stati annulati da quello che era successo il giorno prima.
Camminò finché non si trovò al limite del cratere, rapidamente controllò che il posto fosse completamente deserto, poi posò prima le dita sulle labrà e poi mettendosi in ginocchio sfiorò il terreno, o meglio la parte dove prima c’era stato il terreno. Da quel punto si diffuse una luce potentissima che ricopri il cratere e non solo di espansa prendendo delle strane forme, quando sparì, tutto era tornato come prima della ‘visitina’ di Mike.
Gli esseri umani, per prima i suoi amici, avrebbero passato un bel po’ di tempo per tentare di capire che cosa era successo, ma alla fine non ne avrebbero capito niente.
Si appoggiò alla ringhiera, chiuse gli occhi ed iniziò a ricordare “Loro”, i suoi vecchi compagni di squadra, compagni di squadra suoi e di Rea…

Anche se all’inizio avevano avuto qualche problema… (La sign: “io non ho bisogno di nessuno” e la sign “a cosa servono gli essere umani” che fanno squadra… aiuto ç.ç NdA) bhè, a dire la verità le cose non erano molto migliorate.
Lei la seguiva sempre o quasi sotto la forma di un gattino nero dagli occhi rossi (*o* NdA_che_adora_i_gatti_neri Portano sfiga NdLettori Più di quella che già ho? Impossibile U_U NdA) aveva un collarino d’oro con incastonata una gemma rosa perla e le stava sempre alle calcagna Questo a Rea scocciava parecchio, Angel spesso aveva avuto la sensazione che l’avrebbe volentieri presa e venduta ad un pellicciaio ^-^.
Ancora non si era mostrata alla ragazza sotto la forma di Bit Power, non voleva essere considerata come un’arma, anche se, sinceramente, dubitava che sarebbe mai successo.
-La vuoi smettere di seguirmi?- fu la gelida “domanda” della ragazza, il gatto per tutta risposta le si avvicinò di più.
Rea stava per dire qualcosa di tagliente, ma un’esplosione la bloccò (Ma è una fissa è.é NdLettori Che altro dovrei dire? “Ma un grande spostamento d’aria e immediatamente dopo un parziale distruzione del territorio di una parte di un parco della città” NdA &.& NdLettori Appunto quindi… NON ROMPETE!!!!!!!!! >o< Nd_inka_nera), un rapido sguardo tra le due e già si dirigevano verso il luogo dell’esplosione. Era il solito parco, frequentato da parecchi Blader, ma in quel momento c’erano solo die persone e gli evidenti resti di una sfida.
Erano due ragazzi, ma molto diversi tra loro.
Il primo era un: tipico-cattivo-mediocre-che-si-dimentica-in-fretta. Il secondo, invece, era molto particolare: aveva i capelli corti a caschetto viola scuro con dei riflessi più chiari, ma teneva gli occhi chiusi e aveva un sorriso ebete sul volto come un deficiente (Lui non sorride come un deficiente, lui è un deficiente U_U NdPersonaggio_sconosciuto TU CHE DIAMINE CI FAI QUI!!!!!!! NdA_pronta_ad_un_mangaiccidio Ma io mi annoio NdP_sconosciuto T.T Perché capitano tutte a me? Ç.ç NdA Perché te le vai a cercare, scrivendo fic e “creando” personaggi senza alcun cervello >o< NdTutti ç.ç NdA_in_un_angolo_a_fare_cerchietti), ma, al contrario nell’altro, possedeva un qualcosa che lo rendeva impossibile da dimenticare. In quell’istante aveva in mano un bey, un bey nero come la notte con riflessi viola.
Invece l’avversario era in ginocchio, sconfitto.
Non era difficile immaginare che cosa era successo: una sfida e il ragazzo con il bey viola aveva vinto (^__^ NdDeficiente_conosciuto_anche_come_ragazzo_con_il_bey_viola EHI!!! NdDef. Grr NdD), ma la cosa impressionante erano le condizioni del parco, lì sembrava che più che uno scontro a bey ci fosse stata una lotta tra Titani da come era ridotto.
Bit power… Spirits…
Però, ormai, era tutto finito.
-Il parco è a pazzi- sussurrò Rea, tutti i giochi e le panchine che c’erano prima erano ridotte in un’insieme di lamiere e la terra era come se fosse stata rivoltata da poco, uno spettacolo desolante.
Forse, l’unica cosa che si era salvate era la ringhiera, per fortuna.
-Mi vendicherò, te la farò pagare- disse il ragazzo tipico-cattivo, prima di andare via con un balzo.
Rea stava per andarsene, qualsiasi cosa fosse successo ormai era tardi, ma lei non era dello stesso avviso, con un movimento fulmineo, sia poco umano che animale, le prese il bey (dalla tasca NdA Come ha fatto? È un gatto! NdLettori E io che dovrei dire che ho un gatto che mi aprile porte? NdA -.- NdLettori).
-Che cosa stai facendo?- chiese Rea in modo estremamente pericoloso, ma ormai era tardi, tanto valeva firmare la propria condanna a morte e andare fino in fondo. Portò il bey vicino al ragazzo e lì lo lasciò cadere, lui lo stava per prendere, ma Rea fu più veloce e lo prese.
-Blader…- disse piano il ragazzo, sempre con quel sorriso, che avrebbe dato a chiunque sui nervi.
Dopo averlo guardato male si girò per continuare per la sua strada.
-Paura- chiese il ragazzo.
-Di cosa?- rispose Rea.
-Di me-
-Perché dovrei?- disse lei in tono gelido ma beffardo (O ha il tono beffardo o gelido ma non può averli tutti e due insieme, è impossibile! NdLettori Sì che è possibile! Chiedete a Kei! NdA … NdK Appunto ^_^‘’’’’’’’ NdA).
-Per paura di perdere o di rovinare il tuo bey, ragazzina-
-ù_u ragazzina… ?- ripeté piano. Quanto non sopportava essere chiamata così: -Perdere? Non credi di sopravalutarti un po’ troppo?- disse lei nel suo tono iceberg.
-No, dubito di perdere contro dite, al massimo perderò solo il mio tempo- “Non ha neanche un bit power” aggiunse mentalmente, aveva prima visto il bey ed ora ne era sicuro.
-Ed io il mio- disse lei beffarda.
-Bene, allora… ti sfido-
-In posizione…-
*gocciolone generale*
Del campo di gara e dintorni non era rimasto niente (Le sue solite buone maniere… -.- NdA).
-Una sfida senza confini… interessante ^__^- disse il ragazzo (tanto Rea non sorride mai NdA).
Si misero in posizione, l’uno di fronte all’altro, con i dispositivi di lancio in mano, pronti ad iniziare, mentre il “gatto” stava accanto alla ragazza, pronta a non perdersi neanche il suo più piccolo movimento, come quello del ragazzo.
-TRE… DUE… UNO… LANCIO!!-
In aria i due bey si sfiorarono appena e l’onda d’urto che scatenarono fu potentissima. E in campo i due bey non si davano un attimo di tregua.
-Devo ammettere di averti sottovalutato ragazzina- disse il ragazzo sempre sorridendo in effetti non aveva smesso di sorridere da quando lo aveva visto, ma non era un sorriso vero e sincero, era un sorriso misto ad un ghigno, qualcosa di poco rassicurante.
“ragazzina, ancora!” tuonò mentalmente Rea. Questa parola il ragazzo l’avrebbe pagata cara.
-Bene, adesso basta giocare- disse il ragazzo: -SHADOWMOON tocca a te!-
Dal bit del ragazzo si espanse un enorme luce, che prese la forma di una pantera dal manto nero coma la notte, sul corpo aveva una specie di armatura in oro bianco, ma non esagerata, sull’armatura c’erano delle gemme ametista, ma molto più acceso, lo stesso colare degli occhi del lupo dalla pupilla tipicamente felina e sulla fronte spiccava una mezza luna bianca come la neve.

Quanto adoro stoppare i capitoli così (-.-***** NdLettori) Bhè in questo e nei prossimi capitoli si farà un altro po' di chiarezza (Alleluja NdLettori Ma alcuni interrogativi resteanno sempre (E quando mai ç.ç ?NdLettori)
Fatemi sapere cosa ne pensate.

LightAngel

 

  
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