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Autore: bolt    02/08/2014    2 recensioni
-Che caratterino. Nonostante ciò conserva la sua grazia. Credo che saprai sorprendermi infermiera.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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Il giorno dopo
Mattina, ore sei
Hinata era appena uscita dalla spogliatoio femminile dell’ospedale quando notò un ragazzo in camice correre nel corridoio. Purtroppo non lo aveva visto in faccia ma sembrava abbastanza agitato.
-Buongiorno infermiera Hyuga.
-Buongiorno dottor Uchiha. Avete visto un uomo correre nel corridoio?
-No, perché?
-Appena sono uscita dallo spogliatoio delle infermiere un dottore è scappato da quella parte. Era molto agitato come se avesse fatto qualcosa di losco e non volesse essere scoperto.
-Hinata, questa sedia è sempre stata fuori lo spogliatoio?
-No, ieri non era qui.
-C’è un’impronta sulla sedia. È grande quindi è di un uomo.
-Vuole dire che qualcuno spia le infermiere dalla finestrella sopra la porta?
-Probabile. Ti sei cambiata qui oggi?
-Mi sono messa la divisa nel bagno dello spogliatoio e non si vede dalla porta. Mi cambio sempre nel bagno.
-Per fortuna. Continua a cambiarti nel bagno, non vorrei mai che quel mascalzone ti vedesse. Intanto io chiederò in giro se nei giorni scorsi qualcuno ha visto qualcuno di sospetto.
-Ora che ci penso quando ieri è arrivata la signorina Shizune mi ha detto di aver sentito qualcosa fuori lo spogliatoio. Mi sembra che parlasse del suono di una sedia che strusciava.
-Allora Shizune avrà già detto tutto a Tsunade. Da ottima responsabile delle infermiere non permetterà a nessuno di disturbare le sue collaboratrici. Stai tranquilla troveranno lo spione.
-Grazie per la rassicurazione.
-L’uomo non deve averti vista uscire dal bagno dello spogliatoio e non ha fatto in tempo a portar via la sedia.
-Il bagno non si vede dalla porta, non poteva vedermi uscire.
-Trovo stupido che un dottore si abbassi a fare certe cose. Se Tsunade lo trova non la passerà liscia. Non vorrei essere nei suoi panni quando lo sgriderà. La dottoressa sa essere una tigre quando si arrabbia.
In quel momento arrivò il dottor Kabuto
-Uchiha ti cercavo. Il dottor Madara mi ha detto che hai avuto da ridire sul mio operato ieri.
-Hai prescritto una medicina che non serviva al paziente. Hai solo peggiorato le sue condizioni.
-La medicina gli serviva poiché aveva forti dolori al petto. Hai sbagliato tu a non dargli niente ieri mattina.
-Ti ripeto che non era necessaria. Hai peggiorato la situazione del muscolo cardiaco.
-Secondo me ti sei inventato tutta questa storia per denigrarmi. Eri solo con il paziente come faccio a sapere che non hai dato qualcosa al paziente per farlo sentire male e accusarmi.
Sasuke non voleva mettere in mezzo Hinata perché sapeva quanto era crudele Kabuto. Poteva farla licenziare se voleva.
Con grande sorpresa di entrambi i dottori, la ragazza prese la parola.
-C’ero io con il dottor Uchiha, ero di turno con lui. Il paziente stava molto male.
-Tu devi essere il nuovo bocconcino. Sei quella assunta da Tsunade. Sai che hai delle gambe fantastiche.
-Non cambi argomento. Parlavamo del benessere del vostro paziente.
-Bocconcino sei solo un’infermiera, non puoi permetterti di dirmi cosa devo o non devo fare. Devo dire che la divisa da infermiera dell’ospedale ti sta proprio bene. Accentua le tue curve. Meno male che la gonna è corta.
Kabuto stava allungando la mano sul sedere della ragazza e Sasuke gli bloccò il braccio.
-Non ci provare. Fai così con ogni infermiera ma non ti vergogni.
-Faccio così solo con le ragazze carine.
Kabuto si staccò da Sasuke e provò a caricare un pugno in direzione del braccio del ragazzo.
Hinata si mise davanti a Sasuke con grande agilità e parò il colpo portando entrambe le braccia davanti il viso. Aveva praticato un anno di karate e sapeva come parare i colpi.
Il colpo non era stato forte ma la fece finire a terra. Kabuto aveva praticato quattro anni di judo e sapeva come sferrare i colpi per atterrare gli avversari.
Sasuke si inginocchiò vicino alla ragazza e controllò che non fosse ferita.
-Bocconcino non dovevi metterti in mezzo.
-Stai zitto Kabuto. Potresti averle provocato una lesione al polso.
-Sto bene, non sento alcun dolore alle braccia. Dottor Kabuto siete un vile. Non si sferrano dei colpi a tradimento verso una persona che non vi ha fatto niente. I pugni non risolvono nulla. E poi potevate ferire il dottor Uchiha provocandogli una lesione al polso. È un chirurgo e le braccia gli servono. Ha una carriera brillante davanti a sé. Siete un insensibile e cinico medico che non sa ammettere i propri errori.
-Come osi parlarmi in questo modo stupida …
Kabuto non finì la frase perché vide Sasuke avvicinarsi al lui in modo minaccioso.
-Chiedile subito scusa.
-Mai. Non mi scuso con le persone inferiori.
Sasuke stava per colpire Kabuto con un pugno. Hinata si rialzò in piedi e gli bloccò il braccio appena in tempo.
-Non lo faccia. Le sue mani guariscono le persone non le feriscono.
Kabuto corse via mentre Sasuke si girava verso Hinata.
-Perdonami. Non sopporto gli uomini che se la prendono con le fanciulle indifese.
-Sto bene dottore. Non mi importa cosa pensa di me. Non ti sei fatto male vero?
-No, il merito è tutto tuo.
-Non faccia più a pugni. Si ricordi sempre che le vostre mani sono importanti per i pazienti dell’ospedale. Siete un ottimo chirurgo e so che farete grandi cose in futuro.
-Hinata sei …
Proprio nel momento cruciale arrivò Tsunade. Kabuto era andato nel suo ufficio per lamentarsi con lei. Voleva che Hinata fosse sospesa dal servizio per un mese senza stipendio.
-Porta Hinata nel tuo ufficio e visitala. Non mi servono spiegazioni. Shizune era nella sala relax di fronte allo spogliatoio femminile e mi ha riferito per telefono.
In quel momento dalla sala uscì Shizune.
-Grazie capo.
-Di niente Hinata. Quel bastardo merita una lezione.
-Shizune ha perfettamente ragione. Mi occuperò io di Kabuto.
-Grazie dottoressa. Mi dispiace per il casino.
-Non è colpa tua Hinata. Kabuto si comporta spesso in questo modo con le donne. Purtroppo non riesco mai a fargli dare una sospensione. Questa volta però lo sbatterò al pronto soccorso a fare i vaccini. Dovrà aver a che fare con una marea di genitori che gli faranno migliaia di domande. Shizune andrai con lui.
-Con piacere. Non vedo l’ora di vedere come si comporterà.
-Forza dottor Uchiha. Porta la signorina Hinata nel tuo ufficio. Voglio una visita accurata, non tralasciare niente.
-Io sto bene.
-Non ne dubito. Mi serve una visita medica per aggiornare la tua cartella sanitaria. Ogni nuovo dipendente viene visitato in questo ospedale.
-Va bene.
Tsunade era furiosa a causa di Kabuto. Erano mesi che Sasuke non la vedeva in quello stato. La dottoressa andò via con Shizune mentre il moro prendeva in braccio Hinata.
-Posso camminare da sola.
-Non mi farò strillare dalla dottoressa. Quando lei ordina qualcosa io lo faccio.
-Non ha detto che dovevi mettermi in braccio.
-Ti sbagli. Ha detto porta Hinata nel tuo ufficio. Intendeva letteralmente.
-Potresti farti male.
-Sei una piuma. Perché hai il terrore che qualcuno si faccia male?
Sasuke la vide triste e smise di fare domande.
-Siamo arrivati nel mio ufficio.
Il ragazzo entrò nella stanza e poggiò delicatamente Hinata sul lettino per le visite. Poi chiuse la porta.
-Hinata dovresti togliere la parte superiore della divisa.
-Va bene.
Hinata sbottonò la parte superiore della divisa e l’abbassò fino alla vita. Poi si coprì la parte superiore con le braccia. Nonostante avesse ancora il reggiseno si vergognava di farsi vedere da Sasuke. Eppure sapeva che per lui era normale visitare le donne.
-Basta così?
-Perfetto. Hinata non sei mai andata dal dottore?
-Sì, ma il mio dottore è una donna.
-Non ti ha mai visitata un uomo?
-Mai.
-Sono fortunato a essere il primo. Hinata non ti devi vergognare, sono un medico.
-Lo so ma è più forte di me.
-Non posso visitarti se non togli quelle braccia.
-Ecco fatto.
Sasuke doveva ammettere che Hinata aveva un fisico fantastico. Cosa pensava in quel momento, doveva visitarla non guardarla. Il fascino di quella ragazza lo portava a fare e pensare cose strane.
-Non riesco a trovare lo stetoscopio.
-Dottore.
-Dove l’ho messo? Eppure mi sembrava di averlo messo sulla scrivania.
Da cinque minuti Sasuke girava come un pazzo per l’ufficio in cerca del suo stetoscopio.
Hinata afferrò la mano di Sasuke e lo fece fermare davanti al lettino.
-Dottore ecco cosa cervate.
-Lo avevo intorno al collo e non me ne sono accorto. Devo avere un po’ di febbre oggi.
In realtà Sasuke sapeva benissimo che non si era accorto dello stetoscopio perché era rimasto folgorato da Hinata.
-Procediamo alla visita o facciamo notte qui dentro. La respirazione va bene.
Hinata aveva il cuore a mille solo perché Sasuke la stava esaminando. Sperava che non si accorgesse dei suoi battiti accelerati. Era anche diventata completamente rossa.
-Ora ti misuro la pressione. Hinata stai bene? Sei un po’ rossa.
-Sto bene.
-Anche la pressione è ottima. Potresti spostar la treccia dalla schiena alla spalla.
-Devi esaminare anche la schiena?
-Sì, la dottoressa Tsunade vuole un esame completo quindi devo controllare anche la colonna vertebrale.
Hinata spostò i capelli e Sasuke andò dietro il lettino per guardare la schiena della ragazza. La mora chiuse gli occhi. Aveva paura che Sasuke urlasse vedendo la sua schiena scoperta.
-Hinata chi ti ha fatto queste piccole cicatrici sulla schiena?
-Nessuno.
-Esaminandole si vede che sono state inferte con qualche oggetto.
-Sono quattro piccole cicatrici che mio padre mi ha fatto prima che me ne andassi di casa. Mi ha colpita con il suo bastone e mi ha lasciato quei segni. Per favore, non guardare, sono orribile.
Sasuke sbatté il pugno sul lettino e la ragazza sobbalzò.
-Come si può colpire una figlia con il bastone. Hinata non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno.
-Grazie.
-Però devi farmi un promessa.
-Quale?
-Non dire più che sei orribile. Sei una ragazza fantastica. Volevo dirtelo prima ma è arrivata la dottoressa. Vorrei avere il tuo coraggio e la tua passione.
Hinata non riusciva a credere alle sue parole. Qualcuno l’ammirava, la rispettava.
-Hinata perché non dici niente?
Sasuke andò davanti alla ragazza e vide che si asciugava le lacrime.
-Perché piangi? Ti ho forse fatto male mentre ti esaminavo?
-No, piango perché nessuno mi aveva mai fatto dei complimenti così belli.
-Te li meriti tutti.
Sasuke si avvicinò a Hinata e le asciugò le lacrime sul viso.
I due erano vicinissimi tanto da sentire i loro battiti.
-Dottor Uchiha dobbiamo tornare a lavoro.
-Devi riposare un po’. Consideralo un ordine del tuo nuovo medico personale.
-Sei divertente.
-Strano, è la prima volta che mi dicono una cosa del genere. Di solito mi etichettano come medico freddo, acido, presuntuoso e senza cuore.
I visi dei due ragazzi erano a pochi centimetri. Una forza li spingeva ad avvicinarsi l’uno all’altra. Ormai era palese l’attrazione che sentivano reciprocamente.
Hinata trovava Sasuke molto attraente. Forse non aveva mai provato per nessuno quel sentimento che la spingeva a fidarsi di lui. Si era lasciata visitare da un semi sconosciuto e non aveva avuto alcun timore a parte l’imbarazzo iniziale.
-Se vuoi puoi restare qui a riposare. Intanto io inizio il giro visite- disse Sasuke.
Il ragazzo sapeva di doversi allontanare subito dalla mora o avrebbe potuto fare qualcosa che l’avrebbe ferita.
Hinata vide che si stava per allontanare e prese l’iniziativa. Strinse la mano di Sasuke e poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo. Il moro ricambiò subito il bacio e strinse la ragazza per la vita.
-Wow. Baci proprio bene.
-Non è merito mio. Sei tu quello che bacia bene. Questo è solo il mio quarto bacio e il mio ex mi ha sempre detto che ero una frana.
-Il tue ex si sbagliava. È stato meraviglioso sentire le tue labbra sulle mie.
-Questo bacio significa qualcosa per te?
-Moltissimo. Volevo baciarti anche ieri. Questo dimostra che ho un interesse per te. Credo che da oggi ci conosceremo meglio. Non posso lasciarmi scappare una ragazza tanto bella.
-Grazie, è la prima volta che mi dicono che sono bella in modo sincero.
-Come sai che sono sincero?
-Non lo sei?
-Impossibile non esserlo di fronte a te. Mi sembra strano che non ti abbiamo mai detto che sei bella.
-Invece è vero. Forse a te lo hanno ripetuto spesso.
-Solo per venire a letto con me.
Qualcuno bussò alla porta e i due si staccarono di colpo. Hinata si accorse di avere ancora la parte superiore della divisa abbassata e si sistemò subito.
-Avanti.
-Come state?
-Bene dottoressa- disse Hinata.
-Hai completato la visita?
-Sì, scriverò la cartella e ve la porterò prima di staccare.
-Molto bene. Vi è successo qualcosa?
-No, tutto bene.
-Te la senti di tornare a lavoro infermiera Hinata?
-Certo.
-Allora iniziate il giro visite. Domani avete tutti e due il giorno libero come stabilito dal contratto. A dopo ragazzi.
Tsunade uscì dall’ufficio e chiuse la porta.
-Stasera ceniamo ancora insieme?
-Certo Hinata. Possiamo andare dove vuoi.
-Sorprendimi.
-Ti porterò nel mio ristorante preferito.
-Per me è perfetto.
Sasuke baciò Hinata sulla guancia e poi iniziarono il giro visite.
 
Il giro visite iniziò come sempre dai bambini.
-Come stai oggi Gabriel?
-Molto meglio. Però ieri sera avevo la febbre alta.
-Ora il dottore ti visita e vede quale cura ti farà bene.
-Grazie dottore.
Sasuke esaminò il piccolo e vide che si poteva continuare con la stessa cura.
-Il bambino si sta riprendendo bene. Per fortuna il suo corpo reagisce bene alla cura.
Sasuke visitò anche gli altri bambini e vide che nessuno aveva la febbre. Dopo un’ora e trenta minuti di visite Sasuke informò il primario di pediatria che i bambini che dovevano essere operati alle tonsille potevano andare in sala operatoria il giorno dopo.
 
Due minuti di pausa e poi Hinata e Sasuke si recarono nel reparto di cardiologia. Lì trovarono Madara e Kabuto che visitavano un paziente.
-Non mi sembrava il tuo turno in cardiologia Kabuto.
-Di nuovo tu. Sei cocciuto Uchiha.
-Oggi sono assegnato a questo reparto per il turno visite.
-Puoi anche andare a compilare le scartoffie perché di questi pazienti ce ne occupiamo io e il primario.
Hinata si avvicinò al lettino del signor Takeda perché respirava a fatica.
-Dottore venga qui.
Sasuke si avvicinò al lettino e iniziò a visitare il paziente.
-Accidenti i battiti sono accelerati. Mi aiuti a metterlo seduto infermiera.
-Sì.
Il dottor Madara si avvicinò al letto e scansò Hinata buttandola a terra.
-Dottor Madara come si permette di trattare un’infermiera in quel modo?
-Non faceva il suo lavoro in modo adeguato. Ci pensiamo io e il dottor Kabuto a questo paziente.
Sasuke vide che il suo intervento era bastato a calmare il paziente e poteva lasciarlo al primario. Era stabile. Il moro si avvicinò a Hinata e l’aiutò ad alzarsi.
-Ti sei fatta male?
-No, non mi ha spinta forte.
-Andiamo a controllare cosa fanno i bambini visto che abbiamo tempo.
Uscirono dalla stanza e Sasuke strinse la mano di Hinata.
-Mi dispiace per come ti trattano. Quei due non si rendono conto che questo ospedale non andrebbe avanti senza le infermiere. Le trattano tutte malissimo.
-Grazie per avermi difesa con il primario.
-Vorrei fare di più.
-Fai tanto per i pazienti e non te ne accorgi. Sei un dottore eccezionale. Lo dicono anche i pazienti.
 
Dopo quattro ore
Sasuke aveva appena staccato e stava portando la scheda medica di Hinata a Tsunade.
Toc toc
-Avanti.
-Vi ho portato la scheda medica di Hinata. Ditemi una cosa quando l’avete assunta avete fatto delle ricerche su di lei vero?
-Faccio ricerche su tutti quelli che assumo nell’ospedale. Cosa vuoi chiedermi?
-Sapevi che Hinata ha lasciato la casa?
-Sì, ha lasciato villa Hyuga a diciotto anni perché il padre non le consentiva di continuare gli studi. Le aveva proibito di fare l’università. Lei ha preso i pochi soldi che le aveva lasciato la madre e si è trovata un monolocale, poi si è trovata un lavoro e infine si è iscritta all’università. Queste cose me le ha dette lei durante il colloquio. È una ragazza estremamente sincera, la trovo una bella dote. Vuoi chiedermi qualche altra cosa sulla nuova infermiera?
-L’avevate già visitata?
-No, mi sono fatta mandare la sua cartella dalla dottoressa Kurenai. Lavora nel distretto est.
-La dottoressa Kurenai era una mia insegnante all’università di Tokyo.
-Allora saprai che la cartella medica di Hinata è molto accurata. Lo è anche la tua?
-Sì, ma ho omesso una cosa perché le ho fatto una promessa.
-Le hai promesso di non parlare a nessuno delle quattro cicatrici dietro la sua schiena.
-Come lo sa?
-Sono nel rapporto della dottoressa Kurenai. Avrai notato che Hinata non parla volentieri di quelle cicatrici.
-Sì, mi ha detto tutto.
-Io non so niente. La dottoressa Kurenai mi ha riferito che cura Hinata da quando aveva cinque anni. Le ha medicato lei le ferite dietro la schiena.
-A occhio quelle cicatrici le sono state fatte quando aveva diciassette anni.
-Dottor Uchiha siete proprio forte. Stasera quando esci con la signorina Hyuga non farla arrabbiare.
-Come fa a sapere che esco con lei?
-Hinata era imbarazzata quando sono venuta nel tuo ufficio. Vuol dire che le hai chiesto un appuntamento.
-Non è un’uscita romantica.
-Non sono nata ieri Uchiha. Si vede che la ragazza ti piace.
-Io vado a casa. Con voi non si può parlare.
Sasuke si avviò verso la sua macchina. Non vedeva l’ora che arrivasse la sera. Voleva assolutamente conoscere meglio Hinata.
 
  
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