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Autore: ELIOTbynight    09/09/2008    10 recensioni
Era una fresca e magica sera, momento ideale per rilassarsi un po'... quando arrivò qualcuno a sciupare l'atmosfera!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La FFFEP (Fan Fiction Film Eliot Production)
Presenta

MEZZANOTTE DI FUOCO

L’ho scritta appunto a mezzanotte in un momento in cui avevo voglia di mettere le mani sulla tastiera del computer. Però ne vale la pena! Buona lettura!

Trenta minuti a mezzanotte.
Sul terrazzo di un grande e lussuoso albergo dove alloggiavano quattro famosi e giovani artisti tedeschi, non si sentiva un rumore. Solo il fruscio del vento che soffiava tra ciocche di capelli neri che luccicavano sotto la luce della luna. Occhi nocciola incredibilmente intensi e lucidi scrutavano il cielo pieno di stelle. Era davvero una serata magica, momento ideale per rilassarsi un po’.
Il ragazzo che stava sdraiato sulla panca del terrazzo fissando le stelle era Bill, che aveva deciso appunto di rilassarsi dopo il concerto appena finito. Lui sospirò e chiuse gli occhi.
Mille immagini gli passavano davanti. Vedeva le fans scatenate che urlavano, piangevano, svenivano … Le luci del palcoscenico e della sala si muovevano confuse nella sua mente, sentiva le urla delle fans che gridavano il suo nome e la sua stessa voce che diceva “Danke shon!”.
Bill sorrise a quei pensieri. Era tutto così bello per lui, semplicemente fantastico. Tenendo le palpebre chiuse delicatamente, si godeva la brezza serale che scivolava lentamente sul suo viso e sul suo corpo.

Venti minuti a mezzanotte.
Il silenzio di quella sera così magica e straordinaria fu rotto dall’improvviso cigolio della porta del balcone. Bill aprì di scatto gli occhi. Guardò attraverso il vetro della finestra e vide una sagoma. All’inizio non gli era ben chiaro cosa fosse, ma pian piano mise a fuoco l’immagine e capì di chi si trattava. C’era la tenda davanti, ma si vedeva benissimo la forma di un cappello che continuava più in basso con una cascata di rasta.
Tom stava lentamente aprendo la porta per uscire e prendere anche lui una boccata d’aria.
Bill tornò a fissare il firmamento sopra di lui, tranquillo del fatto che il fratello non avesse cattive intenzioni. Tom si sedette vicino ai suoi piedi e mise le mani dietro la nuca.
- Ah … che serata stupenda. Il concerto è andato splendidamente, non trovi? -
Bill sorrise ripensando alle visioni di qualche attimo prima.
- Sì … è stato fantastico. Come sempre-
Tom lo guardò inarcando curiosamente un sopracciglio.
- Te la godi, eh? -
Bill aprì gli occhi.
- Beh, meglio godersi il presente, no? Il mio motto è “Leb die sekunde”, ricordi?-
- Già … -
- E tu non ti godi il successo?-

Quindici minuti a mezzanotte.
Tom si girò verso il fratello, un po’ spiazzato.
- Beh … cerco di sfruttare la mia notorietà … -
- Sì, portandoti a letto una ragazza diversa ogni sera e comportandoti da playboy?-
Tom sussultò.
Bill si sedette accanto a lui e lo guardò sorridendo amichevolmente, compiaciuto del fatto che aveva indovinato lo stato d’animo di Tom. Quest’ultimo lo squadrò con un’occhiata acida.
- Beh? Cosa c’è di male, scusa? La mia vita la decido solo ed esclusivamente io, va bene?-
- Tranquillo, Tom, non volevo farti arrabbiare. Volevo solamente darti un consiglio.-
-  … che genere di consiglio?-
- Forse dovresti fare come me. Aspettare la ragazza giusta e … godersi il successo come si deve.-
Tom inarcò di nuovo il sopracciglio, ma stavolta con cipiglio.
- Se mi godessi il successo come te, non sarei più Tom Kaulitz. Io sono famoso appunto perché mi godo il successo in un certo modo; se mi comportassi come te perderei il mio stile, la mia personalità … -
Bill lo guardò deluso. Tom aggiunse abbastanza irritato:
- per favore, Bill: lasciami vivere la mia vita in pace. Qui c’è in gioco la mia identità. Te lo chiedo da gemello.-

Dieci minuti a mezzanotte.
-  … ok, d’accordo, Tom. Rispetterò la tua decisione. Ma permettimi di dire ancora una cosa … -
- Sì, cosa vuoi dirmi?-
- Ti dico solo di fare attenzione. Può darsi che se continui così prima o poi qualche problema serio salta fuori. Per esempio, se hai fatto sesso con una senza prendere precauzioni può succedere … -
- Sì, ho capito. Vai avanti.-
- Oppure, se continui a pavoneggiarti in quel modo possono uscire delle voci che dicono chissà cosa su di te … -
Il rasta sospirò. “Calmo, Tom. Non hai motivo di arrabbiarti. E’ tuo fratello, se ti rompe le balle così è solo perché vuole che non ti succeda niente …” pensò. Si sforzò di essere gentile:
- Devi stare tranquillo, fratellino. Vedrai che andrà tutto bene. Mi comporto da playboy solo per divertirmi, ma in fondo sono anche io responsabile e so badare a me stesso. Comunque grazie per esserti preoccupato per me.-
Bill si sentì abbastanza meglio dopo averne parlato. Lui si mise sdraiato e continuò a guardare le stelle, il gemello rimise le mani dietro la nuca, si appoggiò al muro e chiuse gli occhi con l’intenzione di rilassarsi. Continuarono a godersi quella fresca e magica sera come se nulla fosse.

Cinque minuti a mezzanotte.
- Tom, puoi venire un attimo dentro?-
Una strana voce chiamò il chitarrista da dentro la stanza. Né Bill né Tom capirono di chi era la voce, ma pensarono che fosse il manager o un tecnico.
- Torno subito, Bill.-
Tom entrò nella stanza mentre Bill lo seguiva con gli occhi. Mentre la porta si chiudeva Bill rabbrividì. Non sapeva se era per il freddo o … perché aveva un brutto presentimento.
“Forse è solo la mia immaginazione. Forse le parole di Tom mi hanno un po’ suggestionato. Cosa può accadere a Tom in questo momento?”
Si era appena convinto che sarebbe andato tutto bene quando …
- Ehi, non mi toccare, hai capito???-
Bill sentì gridare il fratello e si spaventò a morte. Scattò immediatamente in piedi e vide la scena. Vedeva la sagoma di Tom che stava cercando di opporre resistenza a un altro tizio, incappucciato, che stava “molestando” il malcapitato. Bill era talmente spaventato che non riusciva a muoversi.
- Adesso vieni con me, Tom Kaulitz … Tu mi frutterai tanti di quei soldi … -
- Smettila, metti giù le mani o ti ritrovi all’altro mondo!-
- Vedi di non farmi arrabbiare, signorino! E adesso vieni con me!-
- No!!! Lasciami! Ti ho detto di lasciarmi!-
Bill aveva una paura tremenda. Ripensò alle parole del gemello di qualche minuto prima.
“sono anche io responsabile e so badare a me stesso”.
- Oh, mio Dio … Tom … è tutta colpa mia … non avrei dovuto lasciarlo andare … -

Un minuto a mezzanotte.
Ad un certo punto i due dietro la tenda finirono a terra. Bill sentì il cuore rimbalzargli in bocca dalla paura. Si appoggiò al vetro e iniziarono a venirgli gli occhi lucidi.
- Bill!! Fratellino, vieni qui!!! Bill, aiutami!! Ti prego, Bill, aiutami!!-
Il cantante si immobilizzò. “E ora cosa faccio? Ho tanta paura … voglio salvare Tom ma come faccio? Non riesco a muovermi …”
-BILL!!! AIUTO, BILL!!! SALVAMI TI PREGO!!!-
Finalmente Bill si scosse e spalancò la porta convinto.
-Eccomi, Tomi! Sono … -

Mezzanotte in punto.

. . .

- Cosa? GEORG?!?-
Bill non poteva credere ai suoi occhi. Georg era buttato sopra Tom, il quale scoppiò in una fragorosa risata che si sarebbe sentita fino in Siberia. E il bassista pure. Bill era molto sconvolto.
- ma … ma cosa … che è successo???-
Dalla porta della stanza si è affacciò Gustav che finalmente gli diede una spiegazione.
- Vedi, Bill … questi due scalmanati hanno voluto farti uno scherzetto di mezzanotte. Tom ha finto di essere molestato e Georg ha voluto fare il molestatore.-
- Ch … CHE COSA????????-
- Già. E’ stata tutta (e sottolineo TUTTA) un’idea di tuo fratello. L’obiettivo era farti prendere uno spavento e vedere se avevi fifa in circostanze come questa.-
Il povero Bill guardò stranito e sconvolto i due maligni artefici di questa farsa, che erano ancora lì che indicavano il poveretto ridendo come dei forsennati.
- Tom … come hai potuto … ?-
- Ti prego ahahahah perdonami ahahahahah spero che tu ahahahah mi possa ahahahahahah perdonare ahahahahahahahahahahahahah!!!!!!-
Bill strinse lentamente i pugni. E Gustav iniziò a preoccuparsi.
- Oh, cavolo … Tom, Georg, credo che si stia incazzando … -
Poi il cantante socchiuse gli occhi e strinse i denti. Georg si alzò prontamente in piedi per scappare.
- Qui si mette male … io me ne vado!-
- Gustav … -
Bill parlò sottovoce.
- Gustav … tieni fermo Georg … io penso al mio caro fratellone … -
- Ok, come vuoi!-
Gustav afferrò Georg appena in tempo per il cappuccio della felpa prima che lui potesse scappare. Batterista e bassista deglutirono e Bill si tirò su le maniche lentamente. Tom si accorse troppo tardi del pericolo.
- Oh, cazzo … Non mi perdoni, vero?-
- e ti aspetti che ti perdoni dopo uno stupido scherzo del genere??? VIENI QUI CAROGNA!!!!!-
Tom si alzò in piedi in meno di un secondo e iniziò a correre verso la porta. Bill lo rincorse allungando le mani in avanti e con due occhi a palla super spalancati.
- TORNA QUA, VERME VISCIDO CHE NON SEI ALTRO! E TU, PIASTRATO CORRUTTIBILE, CON TE FACCIO I CONTI DOPO! Gustav mi raccomando non farlo scappare!-
Gustav era ammutolito. Aveva scoperto un lato sconosciuto di Bill che finalmente era venuto fuori.
- … Sissignore, comandante Kaulitz! E tu, Hobbit, faresti meglio a stare buono qui finché non arriverà il signor Bill Kaulitz  a farti la festa, chiaro?!?-
Anche Georg aveva scoperto un lato nascosto di Gustav in quel momento.
- d-d-d’accordo … non mi muovo … -
Intanto i due gemelli correvano a perdifiato per i corridoi dell’albergo.

Come sarà andata a finire? Tom sarà riuscito a farsi perdonare da Bill? Oppure Bill avrà raggiunto Tom e lo avrà menato per bene? E Georg l’avrà scampata o le avrà prese anche lui? E Gustav? Cosa avrà fatto alla fine?
Chi può dirlo? I Tokio Hotel sono così imprevedibili …

Fine



   
 
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