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Autore: ladyphantomhive    03/08/2014    1 recensioni
Dal testo:
“Quest’anno c’è veramente tanta gente!” Questo è il pensiero che mi corre in testa da tutto il giorno e io e le mie amiche siamo sommerse di foto..”è tutto stupendo...uno dei giorni più belli della mia vita” penso, “niente potrebbe renderlo più bello”..ma mi sbaglio..eccome se mi sbaglio. [...] ma ad un certo punto eccoli, li vedo, 5 ragazzi vestiti completamente di nero che si avvicinano sorridendo..”o mamma non possono essere loro”...
Salve a tutti, è la mia prima ff quindi mi dispiace se ci sarà qualche errore ma cercherò di fare del mio meglio :) spero vi piaccia, ditemi cosa ne pensate! Vi annuncio subito che è un po' strana come storia e forse potrebbe dar fastidio a qualcuno con lo stomaco un po' debole...ma volevo provare un cosa un po' diversa. Grazie in anticipo della lettura!
A.
Genere: Comico, Demenziale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Buongiorno gente! Come vederete ho allungato i capitoli mettendone insieme due, per mandare avanti la storia un po' più velocemente...spero vi piaccia! Grazie mille della lettura! 
A.


Appena arrivati a casa prepariamo il pranzo insieme agli altri. Siamo davvero affamati e per fortuna la mia cara nonna ci ha portato un sacchetto di tortelli fatti in casa. Tutti sono deliziati, in particolare Jake che ne prende tre piatti.
-Oddio Alice! Sono dannatamente buoni!
-Allora siete contenti di essere qui? Vi piace?
-Certo che siamo contenti! Perché non dovremmo esserlo? Questo posto è fantastico! Quasi quasi vengo a vivere con te-Ashley mi guarda di sottecchi con faccia furba.
-Non so se mi sopporteresti più di tanto..
-Si si certo…praticamente vivo con questi quattro tizi, secondo te non riuscirei a sopportarti?-sorridiamo tutti. Sembriamo una famiglia riunita per un pranzo insieme.
Dopo qualche minuto di silenzio continuo.
-Ragazzi posso chiedervi una cosa?
-Scommetto che è da un po’ di giorni che ci pensi-il mio sguardo e quello di Andy si incontrano mentre finisce la frase, a volte è quasi irritante come mi guarda.
-Sì in effetti sì.
-Beh allora dicci-Jinxx ha parlato! Prima era troppo intento a mangiare. Una delle scene più dolci a cui si possa assistere.
-Vi ricordate la ragazza che ha fatto la foto con noi a Lucca?
-Sì! Me la ricordo!-CC ha ancora la forchetta in mano mentre parla.
-Ecco lei è la mia migliore amica, ci conosciamo da quando abbiamo tre anni..lo so che sembra strano da sentire ma..lei è la persona più importante della mia vita..e quest’anno non le ho fatto un regalo degno della mia gratitudine di averla accanto, così ho avuto un’idea. Nessuno sa che siete qui tranne mia madre. E per rimediare a quell’oggetto che doveva essere il suo regalo vorrei farla venire qua per conoscervi perché anche lei è una vostra fan, come avete visto…potreste farmi questo favore?
-Alice noi saremmo solo felici di incontrare..Martina giusto?-a Jinxx brillano gli occhi.
-Come fai a ricordati il suo nome, l’abbiamo vista una volta?!
-Ash a differenza tua, io mi ricordo i nomi delle persone che incontro, in particolare se sono carine e gentili. Tu non ti ricordi neanche il nome di quella che ti sei portato a letto la sera prima..
-Jinxx!-Andy lo incenerisce.
-Cosa c’è?-Jinxx lo guarda con faccia divertita.
-Siamo un presenza di una minorenne..-silenzio di tomba. Tutti guardano Andy leggermente interdetti, specialmente la sottoscritta. Lui ci osserva facendosi un po’ più piccolo nella sedia.
-Cosa…ho detto di male?
-Ma ti sei sentito?-diciamo tutti in coro.
-Ma è vero!
-Sì ma ha 16 anni, non 2..capisco che ti sia affezionato ma sei un po’ iperprotettivo così..-CC gli fa il rimprovero. Penso che lui potrebbe essere lo zio simpatico e buffo nella nostra “famiglia”, che sgrida con modi gentili. Andy sembra prendersela.
-Ho solo detto una mia opinione. Tutto qua.
-Andy..-sto per pronunciare delle parole che potrebbero solo farlo arrabbiare di più ma mi fermo in tempo.
-Cosa?
-Meglio che sto zitta..
-Giuro che non mi arrabbio, mi interessa la tua opinione.-la situazione non è per niente tesa, come si potrebbe presumere, anzi è quasi demenziale.
-Non è che tu poi sia così più grande di me…cioè ti sei finito di sviluppare circa cinque anni fa..-mentre parlo non lo guardo in faccia ma al soffitto. Di nuovo silenzio tombale, ma ora tutti fissano me. Poi dopo qualche secondo uno scoppia a ridere e dietro gli altri tre, eccetto ovviamente Andy, che continua a puntarmi con  suoi occhi azzurri.
-Quindi è questo che pensi..mmhh..interessante..-ha le mani incrociate davanti alla bocca e i gomiti appoggiati al tavolo. Sta pensando alla sua vendetta.
-Sì…non voglio offenderti ma alla fine ci dividono meno di nove anni..visto che tu compi gli anni a dicembre e io a febbraio..
-Corri.- sibila.
-Cosa?- si toglie le mani da davanti la bocca e ripete.
-Ho detto, CORRI!- si alza di scatto e così faccio io. Gli altri subito non capiscono. Ora siamo faccia a faccia in piedi dai due lati opposti del tavolo che ci fissiamo come due pistoleri.
-Non sfidarmi Biersack..non sono una campionessa, ma non sono male a correre.
-Questo lo vedremo.
-E poi questa è casa mia..facciamo che vale tutta la casa, anche fuori, nel parcheggio e dai garage ok?
-Accetto. Ti do cinque secondi. Uno, due, tre-mentre conta schizzo alla velocità della luce giù dalle scale e poi fuori dalla porta. Il gioco ha inizio!
 Continuiamo a rincorrerci per il resto del pomeriggio, tutti insieme. Dopo un po’ si formano delle squadre: io, Ashley e CC contro Jake, Jinxx e Andy. Ad un certo punto mia zia Elena, la sorella maggiore di mia madre, si affaccia dalla finestra di quella che io ho definito “The Cacciavillani’s House”, ovvero la villetta dove vive tutta la famiglia di mia mamma, che è esattamente di fianco al parcheggio di casa mia.
-Ali, tutto bene?- in quel momento io sto correndo proprio nel parcheggio inseguita da Jake. Ci fermiamo di colpo.
-Sì, tutto bene…-non so cosa dire. Jake mi guarda. Io lo guardo.
-Ma scusa con chi sei?
-Questo zia è un mio amico, si chiama Jake, è americano.
-Mmh, quindi non parla italiano?
-No.-sembra preoccupata e nello stesso tempo un po’ arrabbiata, visto che ha trovato la sua cara nipotina che veniva rincorsa da uno sconosciuto molto particolare.
-E quanti anni avrebbe questo Jake?-sono indecisa se dire la verità o no.
-25.
-Alice ma tua madre sa che sei uno strano tizio di 25 anni?!
-Sì, certo che lo sa, non ti preoccupare.-le sorrido e lei ci guarda come per dire “vi tengo d’occhio”.
-Beh se vuoi vieni qua che ti faccio conoscere anche gli altri.
-Ah, perché ce ne sono pure altri?
-Sì, sono in cinque.-lei sgrana gli occhi. Poi torna seria.
-Ok, scendo. Voglio verificare la situazione.-Dopo poco arriva e la presento a Jake, che cerca di non sembrare terrorizzato. Mia zia quando vuole fa veramente paura…forse è un vizio di famiglia.
-Ah eccovi finalmente!-arrivano di corsa anche gli altri. Andy ha il fiatone. Dopo che si è ripreso li presento tutti. Mia zia si fida di me però non di loro quindi mi dice che se succedesse mai qualcosa la devo chiamare immediatamente. Ci salutiamo e continuiamo il nostro gioco, con già una vittima: Andy.
-Andy sei proprio un mezzo fisico!- lo prendo in giro-però sai di chi la colpa, vero?
-Sì sì, lo so. Non mi fare la predica anche tu!
-E invece sì che te la faccio!
-Ok ok è colpa delle sigarette, del fumo che mi fa male ecc.
-E invece no. Non è colpa delle sigarette! È solo colpa tua! Le sigarette mica si fumano da sole. Se avessi dei polmoni buoni farei cambio con te se mi promettessi di smettere di fumare.
-Cioè? Cosa intendi con “polmoni buoni”?- Jinxx mi si avvicina- Alice sei malata?
-No, cioè non ora…ho avuto un po’ problemi con i miei polmoni del cavolo..io sono sempre stata debole di salute, ma in particolare ho sempre avuto un eccesso di produzione di catarro..lo so, scusate se fa schifo da sentire..però è così.
-E che malattie hai avuto?
-In realtà niente di così grave, però ho avuto due focolai polmonari, un bronco spasmo e di nuovo mi sono avvicinata ad un focolaio qualche anno fa.. la cosa che preoccupava molto mia madre erano le febbri alte e il respiro molto affannato..fra poco mi verranno i reumatismi da anziana signora-ridiamo tutti poi scherzando sulle varie malattie che loro avevano avuto da piccoli ci dirigiamo verso casa e prepariamo la cena.
Passiamo il resto delle giornate così. A divertirci, rilassarci insieme. Qualche giorno dopo Martina viene da me e appena entra e li vede seduti al tavolo della sala rimane a bocca aperta. Tutti la salutano abbracciandola e lei è un po’ scossa. Le spiego perché l’ho invitata e quasi si mette a piangere. L’intero pomeriggio lo passiamo a parlare e scherzare insieme. Poi però è arrivato il momento di partire per loro. Io sono molto triste ma non lo do a vedere. Li saluto e poi torno alla mia monotona vita da teenager amichevole ma solitaria.
  
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