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Autore: WickedSwan    03/08/2014    3 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction, leggete e commentate quanto volete, non può farmi altro che piacere! Ho deciso di riprendere i personaggi del mio libro preferito ed adattare la loro celebre storia al mondo attuale. Spero che vi piaccia, buona lettura (:
DAL TESTO
"Vorrei che ammettessi che ti manca.”
A questo punto non ho altre carte da giocare, dato che come sempre Jane ci ha azzeccato in pieno. Ma ciò non vuol dire che lo ammetterò. Ho una reputazione da difendere. E non importa se in fondo è vero che Will mi manca da morire, non importa se quando ripenso alle nostre conversazioni così semplici eppure così intime mi viene da piangere, non importa che, se non fosse per il mio orgoglio, adesso sarei ancora in quel pub a bere la birra che mi avrebbe volentieri offerto, non importa se ogni volta che lo vedo vorrei dimenticare tutto quello che è successo tra noi e ricominciare. Non si può dimenticare il passato e certamente non posso abbandonarmi alle mie debolezze, sarebbe un passo indietro e da adesso in poi voglio solo andare avanti.
AU.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy, George Wickham, Jane Bennet, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2- So cosa vuoi sapere

 

Pago in fretta, senza voltarmi verso il tavolo, ancora visibile dall'arco divisorio del ristorante ed esco.

“Ehi Elizabeth, ce l'hai fatta finalmente! Ma che ti è successo là dentro?”

Jane mi viene incontro con il suo passo leggero. La guardo storto e lei si ferma di fronte a me: mi conosce talmente bene che sospetto abbia già capito tutto.

“Will?”

“Si, 'Lord' Darcy ed io abbiamo avuto uno dei nostri amabili incontri.” Confermo, con uno dei miei sospiri molto teatrali.

Jane assume il suo sguardo da 'Salviamo il soldato Ryan' e poi mi abbraccia. Ricambio il suo gesto d'affetto, grata che non mi faccia altre domande, e ci incamminiamo verso il pub qui vicino dove ho appuntamento con George.

Chissà dove sarei adesso se non ci fosse Jane. E' la mia migliore amica da talmente tanto tempo che non riesco a ricordare un momento in cui non lo eravamo.

In realtà in molti si chiedono come possiamo essere così unite date le nostre evidenti differenze caratteriali e spesso me lo chiedo anch'io.

Jane è dolce e misurata, non potrebbe pensare male di qualcuno neanche se lo volesse. Per lei tutto il mondo è buono e caro ed ogni persona dovrebbe avere sempre una seconda possibilità. Credo di non averla mai vista alzare la voce, neanche una volta, anzi, probabilmente non si è mai arrabbiata in vita sua.

Io invece sono tutta l'opposto: mi ritengo molto brava a comprendere il carattere di una persona molto velocemente ed i miei giudizi sono spesso esatti e precisi. Ho un carattere molto più ribelle e gusti direi..particolari.

Certo, non sono una Punk e non ho i capelli viola ma non mi piace seguire la moda, preferisco avere uno stile tutto mio. Mi rendo conto che spesso posso sembrare un po' troppo scontrosa ed irascibile e per questo ringrazio che ci sia Jane a smussare questi lati del mio carattere.

La nostra indole, così diametralmente opposta, si rispecchia perfettamente anche a livello estetico, dato che non potremmo essere più diverse di così.

Innanzitutto Jane è alta circa dieci centimetri più di me. Ha gli occhi color cielo, grandi e sinceri che danno al suo viso un'espressione dolce e serena, tanto che “Bambi” è stato il suo soprannome fin da quando eravamo piccole. Mai nomignolo fu più azzeccato. Contribuiscono a creare la figura angelica dei capelli meravigliosi, di un biondo cenere splendente, che le scendono sulle spalle in morbide onde, creando un'aurea dorata intorno al suo viso. Infine, ciliegina sulla torta, è la classica ragazza che potrebbe mangiare qualsiasi cosa e non ingrassare di un etto. La sua figura è slanciata e snella, sicuramente frutto di tutti quegli anni di danza classica.

Lo ammetto, se non le volessi tutto il bene che le voglio probabilmente la odierei, ma la conosco ed una volta conosciuta è impossibile odiarla, anche volendo.

Quanto a me sono, come dire, una persona normale, di altezza normale (forse un po' al di sotto della media) e costituzione normale (forse un po' al di sopra della media, mi piace mangiare, lo ammetto). Ho capelli castani piuttosto lunghi che adorano prendere le forme più strane ed hanno assolutamente una vita propria ed occhi nocciola che spesso mi dicono essere troppo indagatori.
Giuro, non lo faccio apposta è che tendo ad avere uno sguardo un po' troppo diretto quando parlo con una persona.

Anche a livello fisico io e Jane abbiamo le nostre differenze: la mia pelle è particolarmente pallida e l'unico risultato che ottengo quando mi espongo troppo al sole è quello di sembrare un pomodoro arrostito, mentre lei assume subito un belo colorito ambrato. Con questo non voglio lamentarmi, io sto benissimo con me stessa; riconosco di non essere una bellezza da mozzare il fiato ma neanche troppo insignificante per essere notata. Con il tempo infatti ho imparato a supplire alle mie “mancanze” fisiche con parlantina frizzante, ironia e voglia di ridere.

“Credo ancora che sia stato tutto un malinteso. Con Will intendo.” Mi dice Jane, riportandomi alla realtà.

Mi volto a guardarla: ormai non conto più le volte che abbiamo affrontato questa conversazione.

“Jane, tu sei troppo buona, non smetterò mai di ripetertelo. William è un presuntuoso, insolente bastardo e non ho proprio niente da dirgli. Siamo troppo diversi io e lui, un'amicizia tra noi è impossibile; e poi scusa, dovresti odiarlo più di me, dato che tu e Charlie vi siete lasciati per colpa sua!”

Se fosse stato solo per il suo orribile carattere avrei potuto anche perdonarlo, ma non posso dimenticare quello che ha fatto alla mia amica.

“Lizzie, sono passati già cinque mesi..”

“Sì, cinque mesi in cui ti ho vista piangere e stare male e tutto per quel..borioso!” La interrompo, incapace di rimanere in silenzio mentre cerca ancora di difenderlo. Jane mi guarda, cercando di capire come calmarmi, ma in questo momento niente potrebbe dissuadermi dal mio odio verso Mr. Insensibilità.

“Charlie mi ha lasciata perchè non mi ama. E non c'entra niente ciò che gli ha detto Will, o meglio, ciò che tu pensi gli abbia detto, dato che sono solo tue supposizioni. Non tutto quello che succede a Rose Hill è colpa di Will Darcy, Elizabeth.”

“Sì invece!” Rispondo io, fermandomi di colpo. “Jane, è ovvio che sia stato William a convincere Charlie che tu non tenevi a lui! Ti ricordi cosa disse? . Guarda, più ci ripenso, più mi pento di aver lasciato il ristorante senza prima rompergli quel maledettissimo naso perfetto!”

“Il fatto che non fosse l'unico a pensarlo non vuol dire che quella persona fosse Will!” Esclama jane, rossa in viso per l'agitazione.

“A parte che non capisco perchè continui a tornare sull'argomento, ma sono sicura che sia stato il 'Principe William'. E' il suo migliore amico e non ha mai sopportato che io e te fossimo entrate nel suo giro di piccoli Lords. Non vedeva l'ora di liberarsi del popolino ed ha sfruttato questa scusa assurda per riuscirci!”

“Va bene Elizabeth, come vuoi. Tanto quando ti metti in testa una cosa è impossibile farti cambiare idea. Se sei sicura non ne parlerò più, ma vorrei che ammettessi che ti manca.”

“Chi?” Chiedo. Ho perso il filo del discorso, non capisco di chi stia parlando.

“Will, ovviamente. So che avevate legato prima che succedesse quello che è successo.”

Apro la bocca per ribattere che non avevamo legato e che non mi manca affatto, ma lei mi precede con la sua calma fermezza :

“Non negare per favore. Tu sarai anche più brava di me a giudicare i caratteri e le situazioni, ma questo non vuol dire che io non abbia gli occhi. Se non vuoi dirlo ad alta voce va bene, ma ammettilo almeno a te stessa, potrebbe portarti un po' di serenità.”

A questo punto non ho altre carte da giocare, dato che come sempre Jane ci ha azzeccato in pieno. Ma ciò non vuol dire che lo ammetterò. Ho una reputazione da difendere. E non importa se in fondo è vero che Will mi manca da morire, non importa se quando ripenso alle nostre conversazioni così semplici eppure così intime mi viene da piangere, non importa che, se non fosse per il mio orgoglio, adesso sarei ancora in quel pub a bere la birra che mi avrebbe volentieri offerto, non importa se ogni volta che lo vedo vorrei dimenticare tutto quello che è successo tra noi e ricominciare. Non si può dimenticare il passato e certamente non posso abbandonarmi alle mie debolezze, sarebbe un passo indietro e da adesso in poi voglio solo andare avanti.

Intanto siamo arrivate vicino al “Blossoms”, George dovrebbe essere già qui, se solo riuscissi a vederlo..

“Hey Kitten!” Esclama una voce sorniona alle mie spalle.

 

 

Ok, eccoci arrivati in fondo al secondo capitolo.
Nessuna interazione tra Darcy e Elizabeth (esiste un nome per questa coppia?) ma volevo inserire il personaggio di Jane,
in modo da poter usare anche un punto di vista esterno con cui descrivere i personaggi, che ne dite? Troppo noioso?

Finalmente conosceremo George nel prossimo capitolo, ma vorrei sapere che ne pensate riguardo alcune possibilità:

1. Volete dei flashback che raccontino un pò la "finita" amicizia tra Lizzie e Darcy? Oppure continuo così senza dare ulteriori spiegazioni sul passato?
2. La storia con George sarà veloce ed indolore oppure è meglio portarla avanti per qualche capitolo? Io personalmente lo odio e l'ho sempre odiato Wickham, quindi vorrei liberarmene in fretta ma ho bisogno della vostra opinione!

Grazie per essere ancora con me in quast'avventura e BUONA LETTURA!

XoXo
-Bea (:

   
 
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