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Autore: Sayumi    09/01/2005    4 recensioni
Come reagiresti se di punto in bianco un perfetto sconosciuto ti si avvicina e ti chiede: "vuoi uscire con me?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio tutti quelli che leggono questa fic grazie di cuore!!!!!! ^_^



Capitolo 1

-Conoscerti-

A scuola la mattina dopo....

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnn

La campanella dell'intervallo come sempre spaccò i timani degli studenti.... "hanno forse paura che non la sentano?" pensavo ogni santissima volta che quell'aggeggio stridulo si metteva a scandire il tempo durante la mattina.

Scesi le scale per raggiungere il mio migliore amico Davide e delle altre amiche Chistine, Elena, Rossana, Nicole e Sara ... erano alunne di altre classi che avevo conosciuto casualmente in autogestione gli anni precedenti durante un corso allestito di fumetto...

Eravamo davanti al cancello e stavano chiacchierando della domenica precedente, e di un evento particolare che si sarebbe tentuo nel fine settimana...

–Ehi Giu Perché quella faccia a cosa pensi?- Ero persa nei miei pensieri del sabato precedente, mentre mi tornò in mente il pazzo che mi aveva perseguitato per quei pochi minuti... Davide mi riportò alla realtà....

– Niente è solo che sabato mi è successa una cosa strana tutto qui…- mi ritrovai a fissare il suolo... pieno della carta gettata delle merende e dei mozziconi di sigaretta....

– che è successo?- mi chiese con un tono misto tra la curiosità e la preoccupazione.

– Niente d’importante... un tizio si è avvicinato e mi ha chiesto di uscire… - mi guardò con lo sguardo preoccupato poi mi appoggiò la mano sulla spalla, fece per parlarmi ma qualcosa attirò la mia attenzione...

Dalle mie spalle udii la voce di qualcuno… mi pareva di averla già sentita ma non ricordavo dove…. La riconobbi dopo quando udii il modo in cui mi aveva chiamato…
– Tesorooooooo – "oh no!! Era lui!!" mi guardai intorno per capire da dove proveniva la sua voce.

– Arg!! Nooo come diavolo ha fatto a trovarmi?!!-

Come lo vidi mi misi a correre attraversando mezzo istituto, travolgendo qua e là qualche alunno, fiondandomi in classe.



In cortile tutti mi fissarono con lo sguardo sconvolto.

– ma dov’è finita? Avete visto la ragazza che c’era qui? – Il maniaco si avvicinò al cancello guardando dentro al cortile... fortunatamente ero scappata in tempo.

I ragazzi che erano rimasti lì a fissarmi sparire seguirono la mia scia mentre nelle loro menti restava un unico pensiero:i “ma che cosa le è preso? E questo chi è?” si voltarono a fissarlo con lo sguardo stupito....



Nel frattempo avevo corso per le scale di corsa e mi nascosi dentro la porta dell'aula con il fiatone.

Viola mi si avvicinò e mi chiese preoccupata – Giu mi sembri agitata che è successo? –

– niente… scappavo da un incubo…- “anf anf anf c’è mancato poco!” continuai ad ansimare per la corsa poi vidi spuntare anche Davide dalla porta....

-Che cosa diavolo ti è preso? e poi chi era quello?- Davide mi fissò.

-Quello che ti dicevo... di sabato... mi chiedo come diavolo ha fatto a trovarmi... mi perseguita!!-



Tornai finalmente a casa dopo le lezioni... mi sdraiai sul letto e mentre ascoltavo della musica mi misi a pensare a quel ragazzo…

“deve avere almeno 23 anni…. Però che strano…. “ mi riscoprii a sorridere a quello strano tizio…. Vidi il suo volto nella mia mente…. “certo che però era carino… e anche pazzo…” Il cd smise di suonare e arrivò un messaggio di posta al computer…. “Chissà come avrà fatto a trovarmi a scuola….”

Mi dedicai al pc, volevo raccontare tutto alle mie amiche... ma non dissi nulla....

Una piccola voce nella mia testa iniziò a parlare - Anche se glielo dici non cambierebbe nulla... -

Mia madre da dietro la porta iniziò a chiamarmi... mi voltai nella direzione e mi alzai... spensi con un gesto lo schermo e andai ad aiutare mia madre...

-Non permettere che accada ancora.... Non lasciare che si intromettino....- Quella voce continuava a risuonare nella mia mente...



Era giovedì e come al solito entrai un’ora dopo, Salatvo sempre la prima ora perchè evavo scelto di non avvalermi di religione....

Una folla era radunata davanti all’edificio e nessuno accennava a voler entrare… un brusio crescente aveva l'aria di chi non voleva accennare a fare lezione e che le persone erano irritate per l'avvenimento...

Vidi una mia compagna di classe e le chiesi perché c’era tutta quella folla attorno al cancelletto...

– L’ennesimo all’allarme bomba… me ne vado a casa tanto oggi non ci sono verifiche- disse prima di voltarsi e dirigersi verso casa sua...

Andai alla ricerca di altri miei compagni, e anche loro mi accennarono alla stessa situazione....

Dopo un po’ anche il resto della scuola iniziò a dileguarsi, mentre la vicepreside, nervosa e skazzata come sempre, era dietro a fumarsi una sigaretta strafregandosene degli alunni… Dall'alto del primo piano, con tutta la sua cotonata e il cerone in faccia si lamentava senza compiere nulla di concreto.

“me ne torno a casa in treno” pensai ma qualcuno fermò la mia camminata nello stesso istante in cui mi voltai…

“ti prego dimmi che non è vero” alzai lentamente la testa.... poi mi scontrai con i suoi occhi....

– ciao Tesoro… te lo dicevo che ci saremmo rivisti! – era ancora quel pazzo maniaco... "come devo fare per liberarmene?!!"

– ancora qui!! Ma cosa ti ho fatto di maleeeee – Mi misi una mano sulla fronte... mi stava per venire il mal di testa per tutti i casini che mi stava creando quel pazzo... poi decisi di scansarlo e proseguii in direzione della stazione a passo veloce ansiosa di seminarlo...

– Sei bellissima quando sei disperata lo sai?… a parte che sei sempre bellissima! – mi fermai di scatto e lo osservai con uno sguardo glaciale...

– si si come no!- risposi con sufficienza.

– Vedo che non hai lezione posso approfittare di questo e offrirti un caffè? – mi fermò di scatto sfiorandomi la mano e prendendomela tra le sue... il gesto in se era dolce... e le sue mani calde... sentii il suo calore diffondersi per tutto il braccio...

Mi sorrise… il suo tono questa volta era gentile e dolce… non riuscii a fare a meno di arrossire al suo sorriso… era ancora più carino....

– ehehe il tuo rossore lo prendo come un si – mi trascinò con se al bar… c’era già gente… e l’unica cosa che pensai fu… “speriamo che non mi vedano le mie amiche.. non mi va di dare loro spiegazioni”

Non riuscii nemmeno ad oppormi... nonostante questo però ero timorosa.... non mi fidavo...



Davanti alla tazza di caffè quel ragazzo si dimostrò davvero affascinante… mentre parlava non riuscivo a fare a meno di fissarlo… Aveva un modo di fare e di parlare che riusciva ad incantarmi...

– e così ti chiami Giulia è un bel nome… io mi chiamo Andrea, immagino ti chiederai quanti anni ho…- Sorrise malizioso fissandomi negli occhi....

Abbassai lo sguardo e annuii... non avevo parlato molto da che ci eravamo seduti, mi limitavo ad annuire e rispondere il minimo indispensabile... mentre sorseggiavo il tè che mi aveva offerto...

– Ne ho 22 spero non siano troppi per te… - Sorrise malizioso – in fondo sono solo cinque… accettabili no?- le sue parole mi colsero di sorpresa... come faceva a sapere che avevamo quella differenza d'età? "non mi ricordo di avergli detto la mia età!" appoggiai la tazza di te sul piattino e mi sporsi in avanti.

– come fai a sapere che ne ho…- mi ammutolì posando l'indice sulle mie labbra

Sorrise alla mia domanda…

– Te l’ho detto ti conosco già, ti ho visto nei miei sogni…- quando lo disse era serio… "di nuovo con quella storia del sogno.... era ridicolo! Ma non mi permise di ribattere..."

Sollevò la tazzina e ne sorseggiò qualche goccia del liquido nero…

Continuò a parlarmi del suo lavoro e della sua famiglia, non mi chiese nulla… parlava lui e basta…

– allora ho ottenuto almeno un briciolo della tua fiducia?- Lo scrutai per bene osservandolo a fondo....ero ancora titubante....

– Mmm… forse... ma… non riesco ancora a capire perché tu insista tanto con me… non sono nulla di speciale…- Arrossii e spostai lo sguardo fissando oltre il vetro della finestra…

– ti sbagli per me sei speciale… è da due anni che non fai che apparire nei miei sogni…- "oh adesso basta con quesi sogni!!"

– Nei tuoi sogni? – chiesi guardandolo incredula.

– si… vedi io sono un po’ magico…- mi strizzò l’occhio… era davvero carino…- allora esci con me??- mi sorrise speranzoso…

Ecco che tornava alla carica non voleva proprio cedere...

- … mmm – feci una pausa –Non lo so... ancora non ti conosco....-

Mi guardò con gli occhi dolci... accidenti non riesco a resistere a questo genere di suppliche... continuava a guardarmi in silenzio... -Oh! e va bene basta che la smetti di guardarmi a quel modo!!-

Lui saltò in piedi e mi prese le mani… era raggiante

– yuppi!! Non sai quanto mi rendi felice!! Comunque ora scusami ma devo andare al lavoro… questo è il mio numero di cellulare – mi porse un bigliettino – chiamami sta sera – poi prima di sparire mi scoccò un bacio sulla guancia. Pagò il conto ed uscì.

Restai a vederlo sparire dietro l'angolo della via mentre finii il mio tè... Poi mi alzai e presi la mia roba... mentre camminavo diretta alla stazione non riuscii a fare a meno di sfiorarmi la guacia proprio nel punto in cui mi aveva scoccato quel bacio....



Quella sera gli telefonai…

Sentii il cellulare squillare ed ad ogni squillo il timore che non mi avrebbe risposto... era misto ad un'agistazione sempre più crescente....

-Pronto?- Sentii la sua voce all'altro capo... -chi è?-

Mi schiarii la voce... un pochino tremante risposi... -ehm sono Giulia...- Non aggiunsi altro perchè le sue urla di gioia mi spaccarono il timpano...

Poi nel sentirlo felice non riuscii a fare a meno di scoppiare a ridere... passammo tutta la sera a chiacchierare al telefono... ogni tanto mia madre chiamava chiedendosi che cosa avevo da ridere a quel modo... mentre davanti a me lo schermi del computer si riempiva di messaggi di mie amiche curiose...

Era buffo… nemmeno lo conoscevo e come lo vidi mi sembrò un pazzo… ma non riuscii a fare a meno di innamorarmene…

Però un pensiero non riuscii a scacciarlo…



-Fine cap 1-
  
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