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Autore: _Nancy_    03/08/2014    2 recensioni
La Guerra è finita.
I nostri coraggiosi eroi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e vivere le loro vite con tranquillità.
Harry, Ron e Hermione sono ancora un trio. Impegnati nell'intraprendere i loro sogni, non mancano le avventure in Casa Weasley.
Ormai abitano tutti lì, compresi Harry e Hermione che sono considerati come dei figli.
Le famose coppie? Leggete e scoprirete tante novità!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Katie Bell, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Si mise a sedere sul letto, a poca distanza da lei.
-Polpettone rosa?-
Lo guardò truce, spostando nuovamente l’attenzione sul libro.
-Esci e vai a fare altro.-
-E se voglio sapere di cosa parla il libro?-
-Leggitelo.- Ribadì. –Ma non toccherai di certo il mio libro.-
-Granger.-
Un soffio, prima di sparire nel nulla con la ragazza.
***
Entrò, costatando che non ci fosse nessuno.
Il piano aveva funzionato, i giochi avevano inizio.
-Buon viaggio, fratellino.-
-Sei stato cattivo! Come faranno a uscire da lì?-
Il draghetto da compagnia, posato sulla spalla di George.
-Lo sapranno da soli, e poi è un grande esperimento il mio. Fred mi ringrazierà.-
***
Un rumore lo svegliò, lasciandolo perplesso.
Non era in camera di Hermione e nemmeno nella sua.
Si alzò con busto, guardando. Da entrambi lati si ritrovava qualcosa.
Alla destra un comodino su dove erano posate delle pillole. Alla sinistra un altro comodino dove era posato un giornale.
-Finalmente è sveglio.- La porta si aprì.
Un uomo con la barba e sulla cinquantina, avvicinò al letto dove era seduto.
-E’ un problema svegliarsi a quest’ora?-
-Assolutamente no.- Prese la cartellina messo sulle sbarre del letto. –Credevo volesse saltare la colazione. Come va la gamba?-
Stava per ribattere, quando un fitta di dolore lo fermò.
Non si era accorto di avere la gamba fasciata, e non si era accorto di quel dolore insopportabile.
-Mi fa molto male.-
-Infermiera, gli dia qualcosa.- Urlò, mentre questa entrava con delle pillole in mano.
-Sentirà meno dolore.- Gliele porse.
-L’infermiera Granger è già passata a controllare?-
-Scusate, ma io non .. –
-Eccomi. Ho portato la colazione al Signor Weasley, sempre che abbia appetito.- Ferma sulla soglia con un vassoio in mano, lo sguardo sul dottore. –Ho fatto ritardo e mi sono dimenticata di svegliarlo, così sono andata a prendere la colazione per .. –
-Non si scusi, Signorina Granger.- Si portò la cartelletta sul petto. –L’importante è che il nostro paziente guarisca.-
-Signore, le medicine gli faranno bene.- L’infermiera di prima, sempre con le pillole in mano.
-Ci penso io, non preoccuparti.- Hermione posò il vassoio sul comodino, scostando il giornale. –Puoi andare a controllare gli altri?-
-Si.- Annuì l’infermiera.
-Buon lavoro, Granger.- Disse l’uomo, chiudendosi la porta alle spalle.
***
Mangiava lentamente, lei lo guardava quasi incuriosita.
-Mi vuoi spiegare cosa è successo?-
-Siamo finiti nel libro, penso.-
-Come sarebbe a dire finiti nel libro?-
-Di sicuro non ci siamo caduti dentro.- Abbassò lo sguardo, pensando a lungo. –Forse qualcuno ha fatto un incantesimo nel momento in cui eravamo distratti.-
-Quando mi ammiravi?- Chiese, guardandola.
-Non sei spiritoso, e comunque io non ti ammiro.-
-Va bene, Granger. Allora, visto che sei così intelligente, perché non mi spieghi come uscire da qui?-
-Io non lo so!- Si mise le mani tra i capelli. –Non ho fatto io l’incantesimo!-
-Quindi sei certa che sia un incantesimo questo.-
-Bè, si.- Si affrettò ad aggiungere. –Potremmo averlo fatto senza rendercene conto. Come quando da piccoli non sapevamo padroneggiare la magia che stava in noi, e che è ancora in noi.-
-Sembra impossibile, però non è da escludere.- Posò il vassoio vuoto sul comodino, sotto lo sguardo di Hermione. –Di cosa parla questo polpettone rosa?-
-Non te lo dirò. Dobbiamo far andare le cose come vanno.-
-Granger, ti ordino di dirmelo.- Si avvicinò pericolosamente a lei. –Solo perché sono bloccato con la gamba non mi impedisce di fare qualcosa.-
-Non ho alcuna intenzione di darti informazioni.- Ribadì altezzosa, scostandosi appena.
-Visto che è un polpettone rosa, perché non ricominciare un bel discorsetto?- Si era avvicinato ancora, sfiorando il naso con il suo.
-Non cadrò ai tuoi piedi.-
-Io credo proprio di si.-
-Sogni, Weasley.-
-Mi vuoi far sognare tu, Granger?- Le accarezzò i capelli sciolti che ricadevano sulle spalle. –E’ il libro che ti fa più attraente?-
-Signorina Granger, chiedono di lei al telefono.-
Come un fulmine, Hermione si scostò.
-Arrivo subito.- Disse.
Il lieve rossore sulle guance la rendevano ancora più bella.
-Le porterò il pranzo alle dodici, se vuole può leggere il giornale.- Prima di uscire, indicò il giornale dove poco prima era poggiato il vassoio vuoto.
***
La giornata trascorse in fretta.
Hermione gli aveva portato il pranzo in perfetto orario e infine era corsa via, alludendo a un impegno importante da svolgere.
Era ritornata dove quasi un’ora, solo per portare via il vassoio ripulito da Fred.
Non gli aveva più rivolto la parola.
La sera aveva fatto lo stesso con la cena.
L’aveva lasciato con l’amaro in bocca.
Non aveva chiesto poi chissà cosa, solo la trama di quel libro dove erano costretti a vivere. Non solo ero costretto a vivere senza bacchetta e con i babbani, doveva pure subire i suoi silenzi.
Tante valeva scappare da lì.
***
La gamba era migliorata. Il dottore passava ogni tre giorni per controllarlo, pareva contento.
Gli rivolgeva dei grossi sorrisi, e aveva incaricato Hermione di portare giornalmente qualche bicchiere di vino durante i pasti di Fred.
Fred accettava di gusto. Il vino babbano non era male, aveva sentito dire da Harry.
Visto la bella giornata, Fred aveva richiamato Hermione.
-Vorrei fare un passeggiata.- Aveva detto.
Un’infermiera lì vicino, li stava osservando. Forse era il suo capo.
-Subito, Signore.-
***
Il giardino dell’ospedale era carino.
Non assomigliava per niente alla Tana, ma era accogliente.
-Hai deciso di dirmi la trama?-
-Assolutamente .. no!- Spingeva la carrozzina, dove Fred era seduto.
-Dai, Hermione. Possiamo chiuderla qui questa storia.-
-Non puoi camminare, ed è troppo presto.-
-Presto per cosa?- Fece una smorfia, muovendosi.
-Rovineresti tutto e io non voglio rimanere qui per sempre! So quello che sto facendo.-
-Vuoi sapere quello che non stai facendo?- Ridacchiò, attirando la sua completa attenzione. –Non stai dando ragione al tuo istinto e non mi stai baciando come quella volta.-
Si fermò sotto un grande albero, proprio sotto all’ombra.
-Non ti bacerò mai più, è ben diverso.-
-Lo vorresti.-
-Parli a vanvera.-
-Granger, sei senza speranza.-
***
Lo aveva riportato nel letto, e non aveva osato fiatare.
Conosceva a memoria quel libro, sapeva di essere spacciata. Non poteva dire a Fred tutto, doveva fare ..
Al diavolo! Non ce l’avrebbe fatta da sola.
-Non me lo dai il bacio della buona notte?-
-Ho altri progetti per stanotte.- Gli aveva sistemato il cuscino.
-Quindi? Non trovi spazio per il tuo ragazzo?-
-Non sei il mio ragazzo.-
-Scommetto che in questo libro, io sono il tuo ragazzo.-
-Sbagliato.- Lo aveva coperto con il lenzuolo. –Buona notte, Weasley.-
-Granger, sono irresistibile. Non puoi lasciarmi scontento, e solo.-
-In panni di infermiera posso, eccome.-
-Hai qualcun altro da curare?-
-Non sarebbe da escludere.-
La porta si era aperta.
“Ci mancava solo questa!” disse tra sé e sé Fred.
-Signorina Granger, ha messo a letto il paziente?-
-Si, stavo per andare a  .. –
-Vada, qua a spegnere le luci ci penso io.-
-Buona notte.- Aveva sussurrato, prima di sparire fuori.
-Lei è il capo della Signorina Granger?-
-Esattamente.- Aveva spento la luce. –Dorma, ne ha bisogno.-
-Domani sarà una giornata impegnativa?- Chiese, alzandosi appena per guardarla.
-Può darsi.-
***
Nel frattempo, una Ginny Weasley parecchio irritata ..
-Ci sta facendo esaurire!- Urlò.
L’allenatore rimase a bocca aperta.
-Non osare più avere questo tono!-
-Angelina stava per cadere dalla scopa e rompersi il braccio, e lei cosa fa? Urla di continuare a giocare senza dare un minimo aiuto!-
-Qui sono io che decido, ragazzina. Se non ti sta bene, esci da questo campo e non tornare mai più.-
-Lo farò, subito dopo la partita di questa domenica.-
-Buona fortuna, Weasley.-
-Ginny .. –Provò a dire Angelina, cercando di avvicinarsi. –Ti rovini la carriera.
-Non importa. Non posso più pensare alla mia carriera.-
-E perché?-
-Lascia perdere.-
Si era trascinata fino agli spogliatoi, buttando a terra in mal modo la sua adorata scopa.
No, non poteva più pensare a sé stessa.
 

 


Angolo Autrice
Premetto fin da subito che il libro in cui si trovano Fred e Hermione non è la storia di Pearl Harbor(il film, per chi l'avesse visto).
Questa storia l'ho letta due anni fa, è di un famoso libro che mi avevano suggerito di leggere.
Non vi rivelerò nulla e nemmeno il nome del libro o dell'autore, voglio farvi scoprire da soli il tutto. Per chi abbia capito il nome del libro, vi chiedo di non rivelare niente o la mia sorpresa sarà vana.
Vi auguro una buona lettura con i miei capitoli, alla prossima serata!
FredxHermionelove
  
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