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Autore: Starsign    03/08/2014    1 recensioni
Il piccolo Darryl Doodle non riesce a dormire senza la sua favola della buonanotte. Così chiede alla sua "dolce" mammina di raccontargli una favola, una favola nuova...ma non tanto! Una favola pseudo-nuova.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tarda notte e il piccolo Darryl Doodle aspettava la sua dolce mammina. Quel giorno era uscita di casa molto presto e non era ancora rientrata. Finalmente la porta si aprì e il piccolo, dolce Darryl Doodle vide finalmente comparire la sua mamma. Notò con stupore, però, che la sua mamma portava un bambino in braccio.

Darryl Doodle: E…e quel bebè chi è, mamma?

Mamma: E’ il figlio di un ricco industriale, l’ho rapito in modo tale da chiedere un grosso riscatto e poi… ehm…no, cioè…volevo dire… è tuo cugino.

Darryl Doodle: Mio cugino? E come si chiama?

Mamma: E che ne so?!... cioè… volevo dire… Bob!

Darryl Doodle: Capito! Mamma… perché non racconti a me e a Bob la favola della buonanotte?

Mamma: E chi è ora ‘sto Bob?

Darryl Doodle: Come chi è? Mio cugino!

Mamma: Ah, sì…giusto, giusto. Dimenticavo! Va bene…continuiamo la favola.

 

 

“LEANDRA E I SETTE NANI”

Capitolo 18

 

Nel regno di Mistakenland la perfida regina, Grimilde, recitò la sua quotidiana frase dinanzi allo specchio.

 

Grimilde: Oh, specchio! Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?

 

Lo specchio si illuminò e uscì una voce.

 

Specchio: La sua bellezza, oh mia regina, ho già elogiato. Ma un’altra donzella, oggi, il primato le ha rubato.

 

Grimilde era sconvolta.

Grimilde: Cosa? Ma…ma…Biancaneve è andata via da Mistakenland! Ora…devo essere io la più bella!

 

Specchio: Non di Biancaneve sto parlando, ma di un’altra principessa che Mistakenland sta varcando.

Grimilde: Il nome! Dimmi il suo nome!

Specchio: Leandra è il suo nome, oh mia platessa. Di “Piccolo e Poco Conosciuto” è principessa!

 

Grimilde: … mi hai appena chiamato platessa?

Specchio: …era per fare la rima con principessa!

Grimilde: Quella…quella Leandra, morirà! Che venga il cacciatore!!! Per lei è la fine!

 

Intanto, nel bosco di Mistakenland, Leandra ed Ashe cercavano tracce della fata Fauna.

Ashe: Qui non c’è nulla, forse dovremmo dividerci.

Leandra: Cosa? COSA?... tu…tu mi stai lasciando??

Ashe: …io ti sto…cosa?

Leandra: Stava andando tutto bene!! Perché? Perché vuoi divorziare??

Ashe: …tu sei tutta fuori! Ma cosa stai dicendo?

Leandra: Ti prego, non dire nulla a Gianbilly! E’ ancora troppo piccolo!

Ashe: …chi è Gianbilly?

Leandra: Nostro figlio.

Ashe: …fatti vedere…ma da uno bravo. Comunque… io vado a sinistra, tu a destra. Ci vediamo qui al tramonto. Va bene?

Leandra: Sì!

 

I due si divisero. Mentre cercava segni del passaggio di Filippo, Leandra si rese conto del cacciatore che impugnava un coltello.

Leandra: Ehi! Vuole uccidermi?

Cacciatore: Volevo farlo…ma…ma… non ci riesco. Lei è troppo bella… ma la regina cattiva vuole ucciderti! Deve scappare! Subito!

Leandra: Oh Cielo! Vuole uccidermi…vuole uccidermaspè… ma tu sei Ugo!

Cacciatore: …sì! Ma come fa a …

Leandra: Cavolo! Andavamo a scuola insieme! Sono Leandra!

Cacciatore: Leandra? Davvero? Oh! Ma fatti abbracciare!

I due si abbracciarono

Cacciatore: Quanto tempo… come te la passi?

Leandra: Ah…sono una principessa, ora. Tu, invece?

Cacciatore: Cacciatore!

Leandra: Ah…che cosa carina… oh, se non sbaglio io dovevo scappare via terrorizzata!

Cacciatore: …già.

Leandra: Bene, è stato un piacere rivederti, Ugo!... Allora… AHHHHHHHHHH! VOGLIONO FARMI FUORI!!!!

 

Leandra scappò via terrorizzata. Arrivò in una casetta, vi erano sette piccoli uomini dentro, Leandra chiese ospitalità e loro la fecero entrare.

 

Dotto: Lascia che ci presentiamo, loro sono: Brontolo, Gongolo, Mammolo, Eolo, Pisolo e Cucciolo… io invece mi chiamo…

Leandra: Aspetta… lasciami indovinare… ti chiami … Occhialutolo?

Dotto: no…

Leandra: Quattrocchiolo?

Dotto: …no…

Leandra: Saputellolo?

Dotto: …mi chiamo Dotto.

Leandra: Intelligentolo?

Dotto: DOTTO! DOTTO!!!!!

Leandra: Come Dotto? Perché il tuo nome non finisce con –olo come tutti gli altri?

Dotto: …mia madre era una baldracca. Comunque, ora stiamo uscendo. Ti lasciamo sola in casa. Mi raccomando. Non aprire a nessuno!

Leandra: Guarda che non ho otto anni, Geniacciolo.

 

I sette nani andarono a lavorare lasciando Leandra in casa da sola.

Leandra: Bene, ho deciso di ringraziare i nani per la loro ospitalità pulendogli casa.

Leandra si affacciò alla finestra.

Leandra: Cervi! Gufi! Scoiattoli! Castori! Aiutatemi a pulire casa! E con ‘aiutatemi’ intendo dire che dovrete fare tutto voi mentre io vi dò ordini fischiettando un motivetto insopportabile!

Nessun animale si presentò.

Leandra: Beh, vorrà dire che farò tutto da sola.

 

In pochi minuti Leandra mise in ordine la casa. Ad un tratto sentì bussare.

Leandra: Chi è?

Grimilde: Una vecchia.

Leandra: E’ offensivo! Si dice anziana!

Grimilde: Va bene…va bene…sono un’anziana!

 

Leandra non si accorse che dall’altra parte della porta vi era la perfida Grimilde, tramutata in vecchietta grazie ad un incantesimo.

Aprì la porta.

 

Leandra: Prego, entri pure, vecchia.

Grimilde: Ehi! Non era offensivo dire ‘vecchia’?

Leandra: Come vuole…

Grimilde: …l’hai detto tu prim

Leandra: Si accomodi. Ho appena preparato una torta di mele, ne vuole un po’?

Grimilde: No, grazie. Sono qui per farti un dono. Una bella mela!

 

Grimilde aveva avvelenato quella mela e aveva intenzione di uccidere Leandra con un morso della stessa.

Leandra: Oh, la ringrazio ma io sono allergica alle mele! Non posso neanche toccarle!

Grimilde: Ma…ma hai appena fatto una torta di mele!

Leandra: Ah…sì, ma lì non ci sono mele!

Grimilde: Una torta di mele… senza mele? O.o

Leandra: Sì… c’ho messo delle prugne!

Grimilde: Quindi è una torta di prugne?!

Leandra: No! E’ una torta di mele!

Grimilde: Ma quindi non sei allergica alle mele!

Leandra: No, ho mentito!

Grimilde: … e allora perché non vuoi prendere la mia mela!

Leandra: Perché non mi va di mangiare una cosa che hai toccato, vecchia schifosa!

Grimilde: EHI!!! Non è carino dire una cosa del genere…

Leandra: Sì, scusi…volevo dire… “Non mi va di mangiare una cosa che hai toccato, anziana schifosa!”

Grimilde: -.- non è questo il punto.

Leandra: Va bene, va bene…mi dia questa mela. Così la finiamo.

 

Grimilde stava per dare la mela a Leandra, ma ad un tratto la porta si aprì.

Ashe: Leandra! Non toccare quella mela!

Leandra: Ashe! Anche tu pensi faccia schifo toccare quello che tocca una vecchia?

Ashe:  Ho parlato con un certo Ugo, un cacciatore, che mi ha spiegato tutto. Quella mela è avvelenata!

Grimilde: Ve ne pentirete! Userò la mia magia contro di voi.

 

Ashe suonò il suo magico liuto, fece addormentare Grimilde e la legò.

Subito dopo Ashe e Leandra uscirono dal bosco di Mistakenland.

 

Ashe: Purtroppo non ho trovato nessun indizio su dove possano trovarsi Filippo e Pommes. Dobbiamo dirigerci a Musikerland, un paese qui vicino, forse lì saremo più fortunati.

Leandra: Sì! Andiamo! Continua l’avventura!!! Yuppi! Olèèèè! Viva le vecchieee!!!

Ashe: … tu sei davvero, ma davvero, strana.

 

Darryl Doodle: Che bella storia, mamma! Ma…cosa è questa puzza?

Mamma: Sei tu…

Darryl Doodle: Ma no, mammina birichina! Sento puzza di pupù!

Mamma: …appunto…

Darryl Doodle: Credo che provenga dal pannolino di Bob! Bisogna cambiarlo!

Mamma: Pensaci tu… io vado a farmi una manicure, buona fortuna piccola molletta rotta!

 

Continua…

 

 

 

  
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