Era tarda notte e il piccolo Darryl Doodle aspettava la sua dolce mammina. Quel giorno era uscita di casa molto presto e non era ancora rientrata. Finalmente la porta si aprì e il piccolo, dolce Darryl Doodle vide finalmente comparire la sua mamma. Notò con stupore, però, che la sua mamma portava un bambino in braccio.
Darryl Doodle: E…e quel bebè chi è, mamma?
Mamma: E’ il figlio di un ricco industriale, l’ho rapito in modo tale da chiedere un grosso riscatto e poi… ehm…no, cioè…volevo dire… è tuo cugino.
Darryl Doodle: Mio cugino? E come si chiama?
Mamma: E che ne so?!... cioè… volevo dire… Bob!
Darryl Doodle: Capito! Mamma… perché non racconti a me e a Bob la favola della buonanotte?
Mamma: E chi è ora ‘sto Bob?
Darryl Doodle: Come chi è? Mio cugino!
Mamma: Ah, sì…giusto, giusto. Dimenticavo! Va bene…continuiamo la favola.
“LEANDRA E I SETTE NANI”
Capitolo 18
Nel regno di Mistakenland la perfida regina, Grimilde, recitò la sua quotidiana frase dinanzi allo specchio.
Grimilde: Oh, specchio! Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Lo specchio si illuminò e uscì una voce.
Specchio: La sua bellezza, oh mia regina, ho già
elogiato. Ma un’altra donzella, oggi, il primato le ha rubato.
Grimilde era sconvolta.
Grimilde: Cosa? Ma…ma…Biancaneve è andata via da Mistakenland! Ora…devo essere io la più bella!
Specchio: Non di Biancaneve sto parlando, ma di
un’altra principessa che Mistakenland sta varcando.
Grimilde: Il nome! Dimmi il suo nome!
Specchio: Leandra è il suo nome, oh mia platessa. Di
“Piccolo e Poco Conosciuto” è principessa!
Grimilde: … mi hai appena chiamato platessa?
Specchio: …era per fare la rima con principessa!
Grimilde: Quella…quella Leandra, morirà! Che venga il cacciatore!!! Per lei è la fine!
Intanto, nel bosco di Mistakenland, Leandra ed Ashe cercavano tracce della fata Fauna.
Ashe: Qui non c’è nulla, forse dovremmo dividerci.
Leandra: Cosa? COSA?... tu…tu mi stai lasciando??
Ashe: …io ti sto…cosa?
Leandra: Stava andando tutto bene!! Perché? Perché vuoi divorziare??
Ashe: …tu sei tutta fuori! Ma cosa stai dicendo?
Leandra: Ti prego, non dire nulla a Gianbilly! E’ ancora troppo piccolo!
Ashe: …chi è Gianbilly?
Leandra: Nostro figlio.
Ashe: …fatti vedere…ma da uno bravo. Comunque… io vado a sinistra, tu a destra. Ci vediamo qui al tramonto. Va bene?
Leandra: Sì!
I due si divisero. Mentre cercava segni del passaggio di Filippo, Leandra si rese conto del cacciatore che impugnava un coltello.
Leandra: Ehi! Vuole uccidermi?
Cacciatore: Volevo farlo…ma…ma… non ci riesco. Lei è troppo bella… ma la regina cattiva vuole ucciderti! Deve scappare! Subito!
Leandra: Oh Cielo! Vuole uccidermi…vuole ucciderm… aspè… ma tu sei Ugo!
Cacciatore: …sì! Ma come fa a …
Leandra: Cavolo! Andavamo a scuola insieme! Sono Leandra!
Cacciatore: Leandra? Davvero? Oh! Ma fatti abbracciare!
I due si abbracciarono
Cacciatore: Quanto tempo… come te la passi?
Leandra: Ah…sono una principessa, ora. Tu, invece?
Cacciatore: Cacciatore!
Leandra: Ah…che cosa carina… oh, se non sbaglio io dovevo scappare via terrorizzata!
Cacciatore: …già.
Leandra: Bene, è stato un piacere rivederti, Ugo!... Allora… AHHHHHHHHHH! VOGLIONO FARMI FUORI!!!!
Leandra scappò via terrorizzata. Arrivò in una casetta, vi erano sette piccoli uomini dentro, Leandra chiese ospitalità e loro la fecero entrare.
Dotto: Lascia che ci presentiamo, loro sono: Brontolo, Gongolo, Mammolo, Eolo, Pisolo e Cucciolo… io invece mi chiamo…
Leandra: Aspetta… lasciami indovinare… ti chiami … Occhialutolo?
Dotto: no…
Leandra: Quattrocchiolo?
Dotto: …no…
Leandra: Saputellolo?
Dotto: …mi chiamo Dotto.
Leandra: Intelligentolo?
Dotto: DOTTO! DOTTO!!!!!
Leandra: Come Dotto? Perché il tuo nome non finisce con –olo come tutti gli altri?
Dotto: …mia madre era una baldracca. Comunque, ora stiamo uscendo. Ti lasciamo sola in casa. Mi raccomando. Non aprire a nessuno!
Leandra: Guarda che non ho otto anni, Geniacciolo.
I sette nani andarono a lavorare lasciando Leandra in casa da sola.
Leandra: Bene, ho deciso di ringraziare i nani per la loro ospitalità pulendogli casa.
Leandra si affacciò alla finestra.
Leandra: Cervi! Gufi! Scoiattoli! Castori! Aiutatemi a pulire casa! E con ‘aiutatemi’ intendo dire che dovrete fare tutto voi mentre io vi dò ordini fischiettando un motivetto insopportabile!
Nessun animale si presentò.
Leandra: Beh, vorrà dire che farò tutto da sola.
In pochi minuti Leandra mise in ordine la casa. Ad un tratto sentì bussare.
Leandra: Chi è?
Grimilde: Una vecchia.
Leandra: E’ offensivo! Si dice anziana!
Grimilde: Va bene…va bene…sono un’anziana!
Leandra non si accorse che dall’altra parte della porta vi era la perfida Grimilde, tramutata in vecchietta grazie ad un incantesimo.
Aprì la porta.
Leandra: Prego, entri pure, vecchia.
Grimilde: Ehi! Non era offensivo dire ‘vecchia’?
Leandra: Come vuole…
Grimilde: …l’hai detto tu prim…
Leandra: Si accomodi. Ho appena preparato una torta di mele, ne vuole un po’?
Grimilde: No, grazie. Sono qui per farti un dono. Una bella mela!
Grimilde aveva avvelenato quella mela e aveva intenzione di uccidere Leandra con un morso della stessa.
Leandra: Oh, la ringrazio ma io sono allergica alle mele! Non posso neanche toccarle!
Grimilde: Ma…ma hai appena fatto una torta di mele!
Leandra: Ah…sì, ma lì non ci sono mele!
Grimilde: Una torta di mele… senza mele? O.o
Leandra: Sì… c’ho messo delle prugne!
Grimilde: Quindi è una torta di prugne?!
Leandra: No! E’ una torta di mele!
Grimilde: Ma quindi non sei allergica alle mele!
Leandra: No, ho mentito!
Grimilde: … e allora perché non vuoi prendere la mia mela!
Leandra: Perché non mi va di mangiare una cosa che hai toccato, vecchia schifosa!
Grimilde: EHI!!! Non è carino dire una cosa del genere…
Leandra: Sì, scusi…volevo dire… “Non mi va di mangiare una cosa che hai toccato, anziana schifosa!”
Grimilde: -.- non è questo il punto.
Leandra: Va bene, va bene…mi dia questa mela. Così la finiamo.
Grimilde stava per dare la mela a Leandra, ma ad un tratto la porta si aprì.
Ashe: Leandra! Non toccare quella mela!
Leandra: Ashe! Anche tu pensi faccia schifo toccare quello che tocca una vecchia?
Ashe: Ho parlato con un certo Ugo, un cacciatore, che mi ha spiegato tutto. Quella mela è avvelenata!
Grimilde: Ve ne pentirete! Userò la mia magia contro di voi.
Ashe suonò il suo magico liuto, fece addormentare Grimilde e la legò.
Subito dopo Ashe e Leandra uscirono dal bosco di Mistakenland.
Ashe: Purtroppo non ho trovato nessun indizio su dove possano trovarsi Filippo e Pommes. Dobbiamo dirigerci a Musikerland, un paese qui vicino, forse lì saremo più fortunati.
Leandra: Sì! Andiamo! Continua l’avventura!!! Yuppi! Olèèèè! Viva le vecchieee!!!
Ashe: … tu sei davvero, ma davvero, strana.
Darryl Doodle: Che bella storia, mamma! Ma…cosa è questa puzza?
Mamma: Sei tu…
Darryl Doodle: Ma no, mammina birichina! Sento puzza di pupù!
Mamma: …appunto…
Darryl Doodle: Credo che provenga dal pannolino di Bob! Bisogna cambiarlo!
Mamma: Pensaci tu… io vado a farmi una manicure, buona fortuna piccola molletta rotta!
Continua…