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Autore: DodaLora    03/08/2014    0 recensioni
Ciao, sono Sharon Payne, vivo a New York con mia mamma Karen e mio papà Geoff.
Il mio psicologo dice che devo scrivere, che scrivere fa bene per far passare la rabbia e a volte per vedere le cose da un lato migliore. Mio fratello è uno dei componenti degli One Direction, ha una casa a Londra ma non penso che ci stia molto perché è sempre occupato a girare per il mondo in tour con i suoi amici
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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“E mi son fatto rubare forse gli anni migliori dalle mie paranoie e dai mille errori."
                   -Tiziano Ferro


Sono ufficialmente contenta, domani mattina arriva Liam, preferirei averlo tutto per me ma ormai gli altri componenti sono diventati come fratelli per lui.
Stanotte non dormirò, la mamma continua a cucinare, ha già preparato quattro crostate… Robe da matti! Sono coricata sul divano, papà legge una rivista per appassionati di moto e auto d’epoca, il gatto mi sta mordicchiando la mano perché vuole essere accarezzato e la gatta dorme vicino a papà, è appena arrivata la nonna: abita non molto lontano a casa nostra e tutte le volte che porta a fare un giro al cane passa a casa nostra.
Ho fatto la spesa, in realtà non l’ho fatta io, l’ha fatta Andy, io mi sono seduta nel carrello e lui correva e mi spingeva prendendo le prime cose che gli capitavano sotto mano. Verso le 13 ho avuto lezione, con Samantha, vuole imparare a suonare la chitarra, ha 9 anni ed è schifosamente tenera, mi va venir voglia di prenderla e strapazzarla ed è simpaticissima; ho provato con il mio gruppo perché sabato prossimo ci hanno chiesto di suonare in un bar del paese perché fanno una serata a tema anni’60 e ’70, abbiamo provato tante canzoni e po sono tornata subito a casa.
Liam dovrebbe arrivare all’aeroporto di New York alle 10 del mattino, non so se andrò con papà a prenderlo o se rimarrò a casa con mamma a preparare qualcosa, vedremo domani.
Vado a letto, ciao.
 
 
Non avevo voglia di andare a dormire ma ero obbligata, mezzanotte è passata da qualche minuto, vado a mettermi il pigiama e mi butto sul letto. I gatti, per fortuna, stanno dormendo, mentre io non riesco, da poco ho iniziato a leggere un libro molto interessante, è di Nicholas Sparks si chiama “Ricordati di guardare la luna” finirò di leggerlo stanotte.
Il sole filtra dalla finestra, mi sono addormentata qualche ora fa, è il 2 di agosto e c’è già caldo, mi giro dalla parte del comodino e premo il pulsante centrale del mio cellulare per controllare eventuali notifiche, mi scappa l’occhio sull’ora: sono le 10:35, Liam sarà arrivato a New York da poco se calcolo i soliti ritardi aerei, non ho la forza di alzarmi e rimango ancora a letto.
Sono venti minuti che mi sto rigirando nel letto, sento mia mamma in cucina che armeggia con le pentole e vari arnesi con la radio accesa, non ho le forze per alzarmi, non ricordo neanche di essermi addormentata, è entrato il gatto: tempismo perfetto! Si accovaccia immediatamente all’angolo del letto vicino all’armadio e mi guarda con aria supplichevole di coccole ma non ho voglia di alzarmi e torturarlo, mi sta scoppiando la testa, e penso di star per vomitare. Ieri sera mi sono dimenticata di prendere le pastiglie per dormire e gli antidepressivi.
Domani ho un appuntamento con il dottor William, verrà anche Liam credo.
Sento parlare in cucina, il mal di testa aumenta e cerco di nascondere il viso sotto il cuscino e cerco di coprire il mio corpo con un lenzuolo il più possibile. La porta della mia camera si spalanca, non so chi sia, di sicuro la mamma, non ci faccio caso, sta aprendo le persiane, mi sta alendo il crimine, la luce penetra nella stanza obbligandomi a chiudere gli occhi, mi giro dall’altro lato facendo finta di niente.
Il materasso si sta abbassando da un lato, segno che qualcuno si stava sedendo, non era la mamma, la mamma non si siede mai sul mio letta, non ci penso tanto e continuo a far finta di dormire.
“Buongiorno principessa.” Era Liam, il mio Liam.
 
 
 
 
 
Ciao, spero che la storia vi piaccia, vi aspetto in molte e buona giornata.
  
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