Ecco qui. Vi informo che ormai alla fine manca poco (due o tre capitoli, epilogo compreso). uffauffauffa credo che il capitolo 11 sia quello che è piaciuto di più anche a me. I Denali li ho sempre visti come una famiglia e finalmente Leah ha un'amica. Vi lascio al capitolo, ma prima posso chiedervi un favore? Mi lasciate una recensione. Grazie anche a chi legge solamente. Baci, blackmoon5.

“Ce ne vuole per stupire Marcus, ve lo garantisco”. A giudicare dal viso smorto di Marcus, era vero.

(New Moon, pagina 294)

Seduto sulla panchina dell’aeroporto di Roma, cerco di rimettere insieme i pezzi del mio cuore andato in frantumi quando ho sentito le parole dei Volturi. Tra meno di due ore partirà l’aereo che ci porterà in America. Edward si siede vicino a me e mi poggia una mano sulla spalla. “Troveremo un altro modo, vedrai. Non ci arrendiamo così facilmente”.
“Non c’è più tempo, Edward. Tanya peggiora rapidamente e noi non abbiamo la cura”, dico con voce monocorde. Credo che il dolore che provoca il potere di Jane, in confronto a quello che sto provando adesso, sia niente. Mi sento come… devastato. Edward, mi devi promettere una cosa.
“Dimmi”, dice lui serio.
Promettimi che mi aiuterai a non fare azioni stupide.
“Come quelle che ho fatto io quando credevo Bella morta?”.
Esattamente.
“D’accordo”, acconsente, poi tace. Carlisle ci raggiunge e mi guarda dispiaciuto. Sta per dire qualcosa, ma lo interrompo. “Per favore…”, lo supplico. Lui chiude la bocca e sposta lo sguardo altrove. L’aeroporto non è particolarmente affollato. A un tratto, tra gli odori puliti, umani, riconosco la scia di un vampiro. Anche i due Cullen la sentono e scattano subito in piedi –ovviamente a velocità umana-, aguzzando la vista. Tra la folla scorgo un uomo pallido, dai capelli neri e gli occhi scuri. E’ vestito come un umano, in felpa rossa, jeans e scarpe da ginnastica nere, ma il suo volto mi è familiare. Marcus. Cosa ci fa qui lui? Cosa vuole? Inizio a tremare di rabbia. “Embry, calmati…”, sussurra Edward. Mi impongo di restare calmo, e non mi trasformo per saltargli alla gola solo perché ci sono umani tutt’intorno. “Tu…”, sputo fra i denti, quando Marcus si avvicina a noi. “Vi prego di ascoltare quello che ho da dirvi, prima di saltare a conclusioni affrettate”, dice il Volturo, con voce pacata. “Parla pure, Marcus”, dice Edward, mentre un sorriso si accenna sul suo volto. Perché sorride? “Volevo dirvi che io non sono d’accordo con la decisione di Aro e Caius. Sono venuto qui perché vi voglio aiutare”.
“Perché dovresti farlo?”, gli chiedo, stentando a credere a quello che ho appena sentito. “Il mio potere è quello di sentire i legami tra le persone. Quello che ti lega a Tanya è un sentimento molto forte, e mi ha fatto ripensare a mia moglie…”. Ok, fermi tutti. Cosa sta dicendo? E che centra sua moglie?
“Anche lei è stata uccisa da un Figlio della Luna e noi siamo arrivati troppo tardi per salvarla. Da allora non riesco più ad essere felice. Ma io sono vecchio. Tu invece sei giovane e non voglio che ti succeda la stessa cosa”. Sono rimasto a bocca aperta. Mi giro verso Edward, che guarda Marcus con uno sguardo pieno di compassione. “Come fai a sapere come curare Tanya?”.
“Sono stato io a curare Caius, dopo il suo scontro”.
“Perfetto, allora…”, inizia Carlisle, ma io smetto di ascoltare. Improvvisamente, il mio cuore torna a posto, i pezzi più uniti che mai –manco avessi usato il pattex millechiodi. Fatico a trattenermi dall’urlare di gioia, perché qualcuno mi prenderebbe per pazzo.

Sull’aereo per New York, alle due di notte, continuo a ripensare alla storia di Marcus, che mi ha colpito molto. Dev’essere stato difficile per lui superare tutto, specialmente con i fratelli che si ritrova.
“Non sai quanto hai ragione”, mi dice Edward, seduto accanto a me.
“Che vuoi dire?”
“In realtà, Didyme non è stata uccisa da un Figlio della Luna”.
“A no?”, sussurro alquanto sorpreso.
“E’ una bugia che Aro ha raccontato a Marcus. Didyme era la sorella biologica di Aro. Lui l’ha trasformata sperando che avesse un potere simile al suo. Purtroppo per lei, non è stato così. Il fratello la lasciò in vita perché Marcus se ne era innamorato. Ma una volta sposati, i due progettarono di andarsene, stufi della vita con i Volturi. Aro, non potendo perdere il suo miglior stratega, uccise Didyme, E Marcus non ebbe più motivo per lasciare la città”. Son che Aro è subdolo, ma non avrei mai immaginato fino a questo punto. Mi auguro di non avere più a che fare con lui. Prima di addormentarmi, penso a Didyme e a quanto mi sono sbagliato sul conto di Marcus. E decido che, prima o poi, mi sarei sdebitato con lui.