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Autore: Red Robin    10/09/2008    5 recensioni
Vampiro?
Che significava?
Nulla…
Solo che sentì un pizzicore alla giugulare.
Ne tengo ancora oggi i segni alla destra del collo.
Mi aveva morso senza tanti complimenti.
E rieccomi a postare nuovamente, questa Fan Fiction, che avevo precedentemene cancelato per puro sbaglio.
Ho rimoernato l'età del protagonista, e come si può facilmente vedere, anche il titolo iniziale, buona letura e, mi raccomando, recensite in molti, ovvero più di prima ciaoo!
Genere: Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fma azione-1

 

E fu così che nacqui

 

 

 

Mi chiamo Diego.

Sono nato a Roma nel Dicembre del 1901…

Non ricordo il giorno del mio compleanno, tento meno il mio cognome.

In verità ricordo solo le cose essenziali e altre meno…

Ma abbastanza per poter ripercorrere la mia storia prima della battaglia…

 

Io avevo due gemelli più piccoli di me e una sorellina.

Sono certo si essere il più grande, perché i miei ripetevano che si notava dagli occhi.

Solo le miei iridi erano verdi come le acque di un fiume quando nacqui…

Diverse dai miei fratelli ed esse non cambiarono mai.

La mia vita scorreva normale, finché tutto si fermò quel giorno in cui “compii gli anni per l’ultima volta”…

Ne avevo e ne ho ancora 16, da non so più quanto tempo.

Ricordo ancora tutto così vivido.

Come se fosse ora…

 

L’inizio della fine…

Ecco cosa fu quel giorno per me.

Di essa me ne sono accorto solo quando era tutto troppo tardi…

Ovvero quando ero già morto.

 

Aprii cauto la porta di casa.

Io e Mattia, mio fratello avevamo rincasato tardi la sera.

Noi due a differenza di nostra sorella Ambra, che era una più odierna, uscivamo spesso la sera…

Ci piaceva la notte.

 

Appena entrati ci colse un odore acre.

Ci arrivò forte prima ancora di poter capire cosa accadesse.  
Nemmeno il tempo di pensare…

 

Calcia qualcosa.

Mattia cadde.

La luce flebile della luna ci fece da giuda.

 

Un cadavere.

 

Un brivido gelido percorse la mia schiena…

Così come un altro ne percorse a mio fratello.

 

Dentro di me il nulla assoluto.

Sapevo cosa fosse accaduto in grandi linee.

Ma al contempo non capivo o sapevo nulla.

 

Le gambe mi cedettero.

Il buio nella mia mente.

Qualcosa dentro di me mi diceva di stare all’erta.

Che altro doveva accadere.

 

Mi girai verso mio fratello.

La sua figura era strana.

Sembrava un fantoccio.

Un manichino nelle mani di qualcuno.

Un suo gemito soffocato.

Mi mossi e vidi.

 

Mi resi conto che non eravamo soli.

Che c’era qualcun altro.

Qualcuno che però non centrava nulla con la strana situazione che si era creatasi in casa.

Gattonai silenzioso…

O così credetti…

Per allontanarmi.

Così che vidi i corpi dei miei famigliari morti.

Un lago di sangue.

 

Ancora oggi mi chiedo come sia potuto succedere.

La polizia liquidò anche il caso.

Nessuno trovò nulla.

Anche io fui salvo in quell’istante.

Ovvio non che io l’abbia perdonato, che dio mene guardi.

Solo che…

Al tempo non potevo sapere o capire.

E in parte posso ringraziarlo ma…

Non ne sarei così sicuro.

È solo per lui che io mi ritrovo a “vivere” la “vita” che ho.

 

Il mio istinto mi imponeva di scappare...

Una presa sul collo me lo impediva.

Mi voltai.

Vidi la figura di un uomo.

Sembrava elegante.

Fine.

Anche maestoso si…

Perché no?

A me faceva paura.

Ben preso avrei scoperto anche cosa fosse.

 

Diedi un fuggevole sguardo a mio fratello.

Anche lui morto?

 

“È vivo. Non temere.”

Mi aveva letto nel pensiero?

 

“Si, posso farlo. Anche tu, se riuscirai a sopravvivere lo potrai fare forse.”

-Cosa?-

È l’unica cosa intelligente che riesco a dire.

 

“L’ho morso.”

Noto i canini appuntiti. 

Un lieve e invisibile rigagnolo insanguinato scendergli dal labbro inferiore.

Sorride mellifluo.

Mi paralizzo inerme.

 

“Se la tua forza di volontà, avrai di che vivere una vita nuova. Lo stesso vale per lui.”

Indicò Mattia.

 

-Che… che vuol dire?-

“Vuol dire che ora io ti morderò. Rimarrai in fin di vita. Morirai. Se tu non voi morire e la tua volontà lo imporrà così tanto, c’è una probabilità che tu rinasca.”

-Rinascere?-

Non capisco…

 

“Si. Potresti divenire come me.”

-Cosa sei?-

“Un vampiro. Ma la tua società, sta divenendo troppo chiusa per riuscire ancora a crederci.”

 

Vampiro?

Che significava?

Nulla…

Solo che sentì un pizzicore alla giugulare.

Ne tengo ancora oggi i segni alla destra del collo.

Mi aveva morso senza tanti complimenti.

 

Quando riuscì a “rinascere” come diceva lui, mi disse che a causa di tutto quel sangue non era riuscito a trattenersi ma…

Diavolo mi avrebbe anche potuto avvertire.   

 

Rantolavo.

Un suono rauco.

Flebile.

Silenzioso.

Ero morto?

Non volevo morire.

Non dovevo morire.

Volevo vivere.

Almeno io quella sera dovevo vincere!

Il buoi mi accolse a braccia aperte.

Io meno.

Non volevo brancolare in esso.

Se dovevo sarebbe stato per mia scelta.

 

Fu così…

Che dopo il dolore di un corpo in fuoco.

Ovvero la trasformazione.

Divenii “l’animale” notturno che sono.

 

 

 

 

Fine XD!! Rassicuratevi!
Se questa storia vi piace, ci saranno altri capitoli XD!! ^^^

Attendo almeno 2 o 3 recensioni anche se sarebbero gradire di più XD!

 

 

 

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E me…

   
 
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