Gelosia

I row-lefiani accompagnarono Ami fino all’edificio più imponente di tutti, probabilmente la casa delle autorità. Qualche metro dietro la folla, Rock Lee, Ub, Tenten, Kiba e Akamaru. Parecchi metri addietro, Minako, ancora basita per essere stata così bellamente ignorata.
-Scusi- Kiba cercò di attirare l’attenzione di uno degli uomini -può spiegarci cosa sta succedendo?
-Siete insieme alla dea, giusto?
-LA DEA?!- gridarono tutti in coro.
-Venite, vi faccio strada fino al palazzo. Là potrete chiedere tutto quello che vorrete.
-Grazie infinite!
-Un momento!- s’intromise Rock Lee -Minako è rimasta indietro, bisogna andare a chiamarla…
-Perfetto, noi ti aspettiamo a palazzo!
-Ma Tenten! Io non ho detto…
Prima che potesse finire la frase i suoi compagni di squadra si erano già imboscati nella folla.
-Tutte a me…

I ragazzi erano stati scortati di fronte alla stanza del capo della città.
-Sentite, se non vi dispiace vorrei parlarci da sola.
-E perché?
-Non ti fidi più di noi?
“Oddio, Tenten sta cominciando a pensare come Minako, non è un buon segno!” -Non guardatemi così! Intendevo dire che mentre io ascolto quello che ha da dirmi il capo del villaggio a proposito di Ryan voi potreste andare a pranzare oppure a riposarvi, tutto qua!
-In effetti, quand’è stata l’ultima volta che ho mangiato?
-O che ho dormito?
-Ci hai convinti. Però poi ci informerai di tutto, intesi?
-Intesi.
Ami varcò la soglia della stanza del capo, mentre Ub, Tenten, Kiba e Akamaru seguirono una corpulenta donna che li avrebbe aiutati a ristorarsi. Durante il tragitto, la kunoichi venne attratta da una foto gigante appesa nel bel mezzo di un corridoio. Raffigurava un ragazzo dalla pelle rossa e dai lunghi capelli bianchi, come tutto il resto degli abitanti di Row Lef.
-Scusi, sa dirmi chi è questo?
-Ah, quello è Jeeth. Me lo ricordo ancora quando era un bambino. Si è arruolato nell’esercito di Freezer molti anni fa. Quando abbiamo saputo che è entrato a far parte della famosa squadra Ginew questa città è diventata l’orgoglio del pianeta!
-Freezer? Orgoglio? Abbiamo sentito parlare di lui, è un vero tira…- la bocca di Tenten venne prontamente tappata dai ragazzi.
-Tiratore scelto, è questo che voleva dire!- disse Ub cercando di salvare capra e cavoli.
-Ma che vi salta in mente?- chiese la ragazza sottovoce.
-Questi credono che Freezer sia un benefattore, se gli diciamo la verità rischiamo di venire esiliati e non avremo più il loro appoggio!

-MINAKOOO!!! Dove sei finita? MINAKOOOO!!! (no, così non va, proviamo con questo) SAILOR VENUUUUUUS!!!! (non funziona neanche così, non mi resta che giocare l’ultima carta) LEADEEEEERRR!!!!
Tempo un nanosecondo, Rock Lee vide spuntare da dietro l'angolo una raggiante Minako.
-Eccomi a voi, la paladina dell’amore, la combattente di Venere… ma dove sono tutti gli altri?
-Al palazzo della città. Sono riusciti a entrare perché la gente crede che Ami sia una dea, non lo trovi un gran colpo di fortuna? Vieni, ci stanno aspettando.
Lee prese la bionda per un braccio e tentò di trascinarla con sé, ma questa rimase immobile come una statua di marmo.
-Avanti muoviti… Minako?
Il ninja vide la ragazza mordersi forte le labbra, cercando di trattenersi dal piangere, per poi esplodere in un fiume di lacrime e correre via come una pazza.
-Minako, aspetta!

Dopo aver consumato un lauto pasto ed essersi abbandonati ad un rutto liberatorio, Ub Kiba e Tenten si sedettero su dei cuscinoni in attesa del ritorno di Ami. Nessuno eccetto il piccolo Akamaru riusciva a prendere sonno, per via del trambusto proveniente dall’esterno, dove i cittadini cantavano a squarciagola inni di gioia verso la Sailor. Finalmente la loro amica uscì dall’ufficio del sindaco e come raggiunse la sala da pranzo venne tempestata di domande.
-Calmi, vi dirò tutto, ma prima vorrei che ci fossero anche Lee e Minako.
-Uffa! Ma dove diavolo sono finiti quei due?
-E va bene, aspettiamoli. Dicci però una cosa: perché pensano che tu sia una dea? È per via di quella fontana che hai riparato?
-Sì, le mie supposizione si sono rivelate esatte. È da quel macchinario, collegato alle altre città tramite un sistema di tubi sotterraneo, che dipende la vita dei suoi abitanti.
-Cavolo Ami, tu sai sempre tutto!

-Quella cavolo di Ami sa sempre tutto!!! Io non la sopporto piùùùùùù!!!