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Autore: Anfalos    10/09/2008    3 recensioni
Durante la guerra sacra Athena viene quasi sconfitta, ultimo baluardo a sua difesa rimangono leo e sagitter ma oramai Hades stesso sta risalendo le case dello zodiaco vuote, al suo fianco Papillon e Minos del Grifone tolgono di mezzo le ultime guardie di Athena rimaste.
Ora sono dinanzi alle porte della tredicesima casa...
Genere: Generale, Mistero, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- L'ultimo miracolo -
La fine è vicina, Athena è ora a pochi passi da Hades e sulla sua vita solo un lieve manto d'oro cala baluardo di una difficile difesa . Shura, Aioria e Aioros cercheranno di impedire a papillon e minos di arrivare ad Athena.


**

La nube di polvere ci nascose tra le sue pieghe grigiastre. Leo stava alla mia destra, Shura alla mia sinistra ma nel trambusto che si scatenò nell'attimo seguente mi riuscì difficile vedere se in volto avessero timore o speranza.

Quando la polvere lasciò nuovamente il posto alla luce dinanzi a me o per meglio dire a noi si pararono Hades Papillon e Minos, sui loro volti era dipinto un sadico sorriso e negli occhi portavano la fiamma di chi pregusta una facile vittoria su prede oramai smarrite dalla paura.
Feci un passo avanti - Hades lasciatelo a me, fate fuori Minos e Papillon poi fuggite con Athena. Io vi coprirò le spalle - ma Leo e Shura non erano per nulla daccordo e specialmente il cavaliere del capricorno che sbottò nervoso - tsk, quanto pensi di poter resistere contro Hades? Quello è un Dio! - mi voltai e alzai l'arco indicando a Shura Papillon - Farò del mio meglio - ci separammo dando inizio alla battaglia su tre fronti diversi.

La tredicesima casa era di forma rettangolare, la porta stava difronte ad una scalinata che dava su una piccola piattaforma sulla quale faceva capolinea un altare, un corridoio dava poi ad una camera che avevamo allestito ad infermeria e che a sua volta faceva strada per un'enorme spiazzo coperto d'erba verdeggiante. dinanzi alla scalinata, quella dinanzi alla porta, stava il trono a circa trenta metri dall'altare, infine a sinistra dell'altare la sala del primo ministro. Non seppi mai cosa vi albergava o come era fatta quella parte del tredicesimo tempio: i miei occhi mai sfiorarono quel luogo.

La tredicesima casa divenne dunque il campo di battaglia e Minos, abile stratega si lanciò nel corridoio oltre l'infermeria; Leo lo inseguì con la giusta dose di furia e attenzione. Shura invece assai abile in battaglia ma freddo si stava letteralmente divertendo nel lanciare Papillon verso le sale del primo ministro anche se lo spectre pareva divertito dal comportamento del mio compagno. Infine rimanevamo io ed Hades uno di fronte all'altro separati solo dall'altare sacro d'athena.
La battaglia entrò nel vivo quando una enorme esplosione scosse le fondamenta della casa e da destra sbucò Shura che sorridendomi teneva in mano un pezzo dell'ala di papillon segno che la sua battaglia era già terminata. Notai però che il vincitore dello scontro non era privo di ferite: una enorme macchia di sangue faceva capolinea sulla sua coscia e le mani erano completamente imbrattate di sangue. Immaginai che per colpire papillon Shura avesse dovuto farsi colpire a sua volta indebolendosi di molto. Nonostante questo il gold saint con passo degno di nota riversò le sue attenzioni al potere di Minos andando in soccorso di Leo.
Fu allora che Hades prese le redini della situazione - Maledetto - sbraitò furioso - Muori! - una enorme palla di cosmo nero si stava formando sulla mano puntata su Shura che non avvedutosene continuava la sua corsa - Fermati! - urlai colpendo il braccio del Dio con un calcio - Sono io il tuo avversario - rincarai per innervorsirlo -Tu, misero umano, credi davvero di poter fermare me, il sommo signore dell'Ade? - mi interrogò - Non lo so, ma posso provarci - risposi di getto e con finta arroganza - Allora morirai ! - Hades si mosse verso di me e scagliando alla velocità della luce un getto di nera fattezza.
Sorridendo allora dissi- Ci sei cascato! - e l'altare assorbì il nero cosmo del Dio proiettandolo sotto forma di bianco muro attorno al campo di battaglia. Hades mi guardò come un cane fa verso il gatto e poi rise -Ridi, dio malevolo, questa è una barriera inalzata con il tuo stesso cosmo. L'altare di Athena lo ha creato grazie a te! - ma il signore dell'ade continuò a ridere per poi urlarmi - E tu pensi che questa misera barriera possa nulla contro di me? - li bastò porre una mano sulla pallida barriera per farla esplodere in un abbagliante luce biancastra cosparsa di schegge.

Mi decisi dunque a lanciare il colpo che mi ero proibito ma ben presto Hades capì le mie intenzioni e preparando a sua volta una tecnica la scagliò contro la mia pioggia di frecce. La luce sconvolse il luogo abbattendo gran parte del tetto ma Hades ne uscì incolume a differenza mia che avevo sprecato molte energie.
Athena intanto si era alzata e reggendosi al suo bastone d'oro mi urlò - Salvati te ne prego - finendo poi a terra svenuta.
Hades la guardò - Non morire ora Athena, altre sono le pene che ho in serbo per te - le urlò incurante della mia presenza. Fu allora che decisi di usare ciò che di più caro e unico avevo, l'oggetto più pericoloso del grande tempio: la freccia d'oro. La incoccai sul dorato arco sfruttando il fatto che Hades s'era distratto per deridere la mia Dea e nella freccia incanalai tutto il mio cosmo, la mia forza. La vita.

-Per Athena -

Hades si voltò preso alla sprovvista e colpì la freccia con la sua enorme spada nera. Fu un duello titanico in cui la freccia tentava di trovare un pertugio in cui sfogare la sua potenza ma che mano a mano perdeva incisività. La lotta durò pochi secondi, una decina, Hades infatti si infuriò e scatenò il suo enorme potere travolgendo la freccia che prese verso opposto.

Leo e Shura nel contempo arrivarono. Sentii mio fratello urlare -Aiolos! - ma non lo vidi, sentii solamente il loro cosmo allontanarsi e con esso quello che rimaneva del potere divino d'Athena. Ringraziai gli dei dell'olimpo non so quante volte per quella enorme esplosione luminosa: essa aveva permesso a mio fratello e ad Athena di salvarsi così come a Shura.

Ma sfortunatamente Hades era ancora vicino a loro, molto, troppo vicino. E difficilmente essi sarebbero riusciti a fuggire dal Dio se non avessero avuto un aiuto. Mi rialzai ma una fitta lancinante attraversò la mia spalla sinistra ed il dolore si allungò verso il petto, il cuore, la gola. La freccia era conficcata nel mio petto e solo di qualche millimetro non toccava il cuore che a stento batteva. Respiravo affannosamente e la vista era offuscata. Hades mi guardò e goliardico mi disse - Toh guarda, sei ancora in piedi, non credi che sia il caso di morire? - scossi il capo e non per dissentire ma per riprendermi. Fu allora che... -Fine capitolo - @Gufo_Tave: sinceramente sono 4 anni che ruolo su dei gdr by forum sagitter e il gold ci aveva sempre mostrato la freccia d'oro un colpo invincibile, il migliore a sua disposizione. Poi in ep. G ci ha fatto ammirare il colpo delle frecce di luce/cosmiche che kurumada non degna minimamente di una storia o un momento di riflessione. La scelta che ho attuato è stata improntata proprio su questo: dare all'in. break un degno "lancio" e state pur certi che tenterò di darle nell'ultimo capitolo quello che avrebbe dovuto darle Kurumada: una storia.

  
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