Videogiochi > Don'tStarve
Segui la storia  |       
Autore: Carlo Di Addario    04/08/2014    1 recensioni
AVVISO: Storia sospesa e destinata a restare incompiuta.
----------------------------------------------------------------
"Questa ezzere krande forza che è... SCIENZA, MUAH AH AH!!!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 9: 


 

Wendy domandò stanca: "Quanto manca?"
La nera guardò la sua fida mappa. Che fortuna che aveva avuto a trovarla: "Poco, ormai!"
e sorrise alla bionda: "In ogni caso, se non ce la fai possiamo fermarci, sta tranquilla"
La  bionda si guardò intorno. La quantità di neve era decisamente diminuita e man mano che si avvicinavano a valle erba, cespugli e perfino qualche albero stavano lentamente prendendo il sopravvento. Ma ce ne era ancora troppa, per i suoi gusti.
Scosse la testa e, brandendo fieramente la sua stampella davanti a se, esclamò: "Basta neve, ne ho fatto indigestione! Avanti tutta!"
La nera annuì divertita, mentre l' amica ricominciava a marciare traballante. 
Wilson: "Sapete gente, mi sento strano oggi!"
[Pokemon FireRed/LeafGreen- Pokemon Gym: https://www.youtube.com/watch?v=FAO6TGnFTkA]
Wolfgang commentò: "Solo oggi?"
Lo scienziato spiegò: "Intendo dire... mi sento esaltato... vi rendete conto??? Abbiamo ucciso un mostro alto venti metri!!"
E Wendy esclamò: "E grosso almeno il doppio!"
Wolfgang ridacchiò tirandosi i baffoni: "Eheh, effettivamente quel coso era perfino più forte di Wolfgang!"
Willow sorrise: "Abbiamo venduto cara la pelle. Quel bestio ha imparato che non deve mettersi contro di noi"
Wendy esclamò: "Già, Willow! E tu gli hai addirittura dato fuoco!! Sei stata mitica!!!"
Wolfgang: "Si, ma chi è che ha lanciato il colpo di grazia?"
Sbam!
E il russo si battè fieramente il petto.
Wendy annuì ed esclamò ilare: "Hai ragione! Siamo stati tutti mitici! Ahahahahahah!"
Passato il trauma, il gruppetto si era ripreso più che bene dallo scontro. E ora che si stavano lasciando alle spalle quelle terribili montagne, la paura, la disperazione e il terrore avevano lasciato spazio all' allegria, alla speranza e alla...
Wilson: "...miticità! Ecco dov' entreremo una volta raccontata la nostra impresa al villaggio!"
Willow domandò divertita: "Miticità?"
Wolfgang guardò la nera toccandosi la testa con un dito: "Secondo me se le studia di notte"
Willow annuì sogghignando: "Mi sa anche a me"
Lo scienziato li guardò male.
Pat!
La bionda gli sorrise dandogli una pacca sulla spalla: "Eddai non prendertela, su! Permalosone!"
Wilson guardò i due un momento.
"Prrrrrrr!"
Lo scienziato gli fece una pernacchia.
Willow e Wendy risero: "Ahahahahahahah!"
Wolfgang commentò allegro: "Tsk... pirlone!"
Si, decisamente era una mattina allegra per il gruppo. 
Wilson cambiò discorso: "Comunque, gente, sapete che intendo fare con la Science Machine?"
Willow: "Ah, già, è vero! Si è rotta! Se ti serve una mano a ripararla..."
Lo scienziato scosse la testa e s' affrettò a dire: "Grazie mille, ma non ho intenzione di ripararla!"
Tutti: "?"
La scout domandò stupita: "Ah no?"
Wendy esclamò: "Ma mi hai detto che non si era danneggiata troppo, che potevi rifarla quando volevi!"
Lo scienziato annuì: "Appunto! E' una tecnologia troppo vecchia ormai! Non c' è più gusto! Sapete, in questi giorni ci ho lavorato parecchio... e penso sia l' ora di mettermi finalmente a costruire... il Motore Alchemico!"
Wendy: "Intendi la super macchina alla quale lavori da settimane???"
Lo scienziato fece spallucce: "Be', dovrò pur far qualcosa tutto il giorno, no? E visto che ormai i prototipi sono pronti, i progetti son tutti su carta..."
La bionda esclamò: "Uao... posso partecipare anch'io??? Sono entusiasmanti le tue stramberie!"
Wolfgang fece spallucce: "Bah..."
Willow sorrise beffarda: "Che entusiasmo! Ma t' assicuro che mettersi l' ha ad armeggiare con le macchine e robe varie è tutt' altro che facile, vero Wilson?"
Lo scienziato annuì: "Vero! Ma ciò non toglie che sia entusiasmantevole! Ahahahahahah!"
Tutti scoppiarono a ridere e anche Wolfgang si fece coinvolgere dalle risate.
E così, allegri e trotterellanti, i quattro proseguirono la loro discesa verso il villaggio dei pig.

Willow mormorò: "Eccoci qua, dunque... che facciamo, allora?"
Da dietro i cespugli, la nera stava osservando il consueto posto di blocco davanti all' entrata del villaggio.
Wilson fece spallucce: "A, non so! E' tua l' idea di spiegargli che li abbiamo ingannati e presi in giro, e non so come la prenderanno"
Wolfgang si tirò un baffo pensoso, rimembrando ancora i casini avuti con Zoro: "Non posso dargli torto, Willow"
La nera provò a dire: "Ma se quelli continuano a crederci la corte di Maxwell, come facciamo ad avere il loro aiuto?! Per loro noi siamo onnipotenti! Ed è ovvio che se chiediamo informazioni al re capirà subito che di sto' coglione dun Maxwell sappiamo a malapena il nome!"
Wolfgang annuì: "Er... già..." si grattò la testa pensoso: "...che razza di situazione..."
Wendy: "Però a me Re Pig è sembrato abbastanza disponibile e pronto ad aiutarci! Potremo dire solo a lui, tu per tu, che non sono io sta' fantomatica regina"
Willow: "Mmm... e se poi le cose si mettono male? Inizio a creder che non sia poi tanto saggio rivelargli chi siamo veramente"
La bionda ribattè: "Si, ma così non potremo estorcergli alcuna informazione! Informazioni di qui ora abbiamo bisogno!"
Wilson annuì: "Effettivamente, ora abbiamo una pista da seguire e Re Pig potrebbe essere la chiave per capire finalmente come tornare a casa"
E Wolfgang commentò beffardo: "E nel caso le cose di mettessero male..."
Il russo si scrocchiò le nocchie mettendo ben in mostra i bicipiti.
Willow annuì titubante: "Va bene... infondo Re Pig mi era sembrato leggermente più intelligente dei suoi sudditi"
Wilson: "Ci sarà un motivo se è diventato re, no???"
La nera riannuì: "Va bene! Allora... andiamo!"
Frush, frush!
Così il gruppetto uscì dalle fronde e s' indirizzò verso il posto di blocco.
Wendy camminava bel' impettita, davanti ai quattro.
Subito i guardiani li videro e uno dei pig si fece avanti in assetto da guerra: "CHI ESSERE VO... REGINA CARTER, QUALE ONORE!"
E di colpo tutti i pig s' inginocchiarono davanti alla bionda.
La ragazza esclamò sorridente: "Buongiorno a tutti, signori! Io e la mia corte siamo appena tornati dai monti e siamo davvero molto stanchi! Vorremmo chiedere al Re se può ospitarci per questa notte"
I pig guardarono il seguito della bionda.
Wilson annuì anche lui bell' impettito, Willow salutò con la mano mentre Wolfgang fece appena un cenno.
Il pig inginocchiato davanti a Wendy, che doveva esser anche il capo del plotone, annuì ed esclamò: "MA OVVIAMENTE, REGINA! NOI SCORTARE SUBITO DA NOSTRO RE!"
Wendy sogghignò. 
E via, altra piccola parata verso il centro del villaggio, scortati dai cinque maiali bipedi.
Al loro passaggio i vari pig s' inchinavano, oppure esclamavano...
"REGINA WENDY, BEN TORNATA!"
"BUONGIORNO, REGINA!"
La bionda salutava allegramente con la mano ad ogni acclamazione che riceveva.
Altri invece si mettevano sull' attenti a mo' di soldati: "GENERALE SUPREMO...!"
E lo scienziato, sogghignando, rispondeva con noncuranza: "Riposo soldati, riposo!"
Willow sorrise guardandoli e commentò: "Che bambinoni che sono, vero Wolfgan...!!"
Il russo ruggì a un pig: "NON CHIAMATEMI PIU' BUFFONE DI CORTE, CHIARO?!"
Il pig sbiancò dalla paura e per poco non svenì, mentre dalle narici del russo uscivano fumo e fiamme.
Willow fece spallucce: "Che bambinoni, appunto"
La piccola parata proseguì ancora qualche minuto e ben presto giunsero al cospetto di Re Pig.
Il capo delle guardie annunciò: "RE PIG, LA REGINA CARTER!"
E tutti i maiali s' inchinarono al sovrano.
Il re, che stava finendo di sistemare la sua personale collezione di nani da giardino, s' affrettò a dire: "AH! EMM, BEN FATTO, GUARDIE! VOI POTERE TORNARE SU VOSTRE POSIZIONI!"
Il maiali annuirono. Fecero ancora una volta un leggero inchino a Wendy e il suo seguito e poi si dileguarono.
Poi Wendy esclamò: "Ma ciao!"
Il re sorrise: "BUONGIORNO DUNQUE, REGINA! E ANCHE VOI, CORTE!"
Tutti fecero un cenno di saluto.
Poi domandò: "COSA VI PORTA QUA, OGGI?"
Alla bionda brontolò lo stomaco e s' affrettò a dire: "Fame, signor re, molta fame! Oh, e anche altro, ma non è che per il momento potrebbe..."
Tutti osservarono supplicante il pig. Effettivamente la sera prima avevano finito le loro provviste, ed erano d' allora che non mettevano nulla sotto i denti.
Il re li osservò e annuì: "CERTAMENTE!"
E indicò i consueti cestoni di frutta, carne e verdura, che i pig riempivano quotidianamente per sfamare il loro pigro e indolente sovrano: "RIPOSATEVI E RIFOCILLATEVI! PIU' TARDI VOI PARLARMI CON CALMA!"
Tutti annuirono.
Wendy esclamò: "Grazie maestà!"
E senza troppi complimenti, tutti si misero a mangiare affamati come non mai.
Il re lì guardò divertito e pensò come non avesse mai visto mangiare con tanta foga come quei quattro. Probabilmente durante i pasti non si era mai visto allo specchio.

Finito in fretta e furia il lauto pasto, quasi temendo che il re potesse unirsi a loro, il gruppetto se ne stava ora bello bello rimpinzato.
Il sovrano era tornato a lucidare i suo orrend... amabili nani da giardino e nel villaggio i pig erano in pieno movimento. C' era chi zappava, chi costruiva spuntoni di legno, chi riparava casette mezze rotte, c' era il cambio della guardia... avevano pure intravisto Zoro prima, e il pig era venuto a salutarli caldamente. Ormai lui e Wolfgang s' intendevano parecchio e sembravano quasi vecchi amici. Per Wilson era logico, tra scimmioni ci s' intende, eheheh... uff... doveva smetterla di tergiversare e pensare ad altro, doveva prendere una decisione: dire il re tutta la verità o continuare con quella messinscena?
Questi erano i pensieri che frullavano nella mente di Willow, la quale si stava osservando intorno.
Continuò a squadrare ben bene i pig, tutto sommato tranquilli e laboriosi. Infondo all' inizio erano stati scontrosi perchè temevano che loro fossero una qualche minaccia per il re. Non se la sarebbero presa poi così tanto, se avessero scoperto di esser stati presi in giro, no?
Mise i gomiti sul tavolo e bisbigliò: "Ok, ragazzi, penso sia il momento"
Wendy disse emozionata: "Si???"
Wilson, sparapanzato sulla sedia e prossimo ad addormentarsi, si destò leggermente, mezzo stordito. Wolfgang invece si stava grattando pensoso l' ascella.
I due si girarono perplessi e chiesero all' unisono: "Per cosa?"
Willow sospirò e disse ancora più piano: "Per dire al re la verità... ricordate? Ne abbiamo parlato più volte sta mattina..."
Wilson si destò di colpo: "M-ma certamente!"
Il russo s' affrettò a dire: "Ovvio! Non crede che ce ne siamo dimenticati, eheh... eh!"
Alle due ragazze venne da ridere.
La nera commentò: "Come no... andiamo va!"
E s' alzò, seguita da Wendy che agguantò prontamente le sue stampelle.
Anche Wolfgang s' alzò titubante.
Wilson esclamò: "A-aspettate!"
Lo scienziato gentiluomo s' alzò di scatto, si sistemò ben bene il gilet, si levò la bava dalla bocca e domandò: "S-sicura che sia una buona idea, allora?"
La nera rimase interdetta. Basta temporeggiare, doveva dare una risposta: "Si"
Wendy esclamò: "Dai, su, Wilson! Sta' tranquillo, vedrai che andrà tutto bene"
E Wolfgang disse beffardo: "E nel caso queste teste di legno protestino..."
Il russo scrocchiò le nocchie.
Lo scienziato ripensò all' episodio del tallbird. E in quel caso non gli era nè parso che fosse finita bene nè che Wolfgang fosse riuscito a far gran che coi suoi pugni. Però sorrise e annuì: "Va bene, andiamo!"
Così il gruppetto raggiunse il re, poco distante.
Il sovrano, sentendoli arrivare, si girò e li salutò: "BENTORNATI! GRADITO IL PASTO?"
Tutti annuirono.
Wilson esclamò: "Molto!"
Wolfgang si tirò un baffo: "Tutto squisito, burp!"
Willow però non voleva perder tempo in squinquille e s' affrettò a dire: "Sisi, delizioso! Ora però dovremmo dirle un paio di cosuccie..."
La nera prese fiato. La tensione saliva, mentre il re inarcava un sopracciglio. La sua espressione sembrava vacillare dal perplesso al divertito: "DITEMI PURE, PRIMO MINISTRO"
Willow, sentendosi addosso quello strano sguardo, tentennò: "Emm... ecco... in realta'... vede..."
Wendy disse tutto dun' botto: "Vede, io non sono questa fantomatica regina Carter! Non so manco chi sia, sta' Carter! E' stato tutto un equivoco del quale abbiamo approfittato per poter entrare nel villaggio e aver da mangiare!"
Tutti: "!"
Wendy: "Auf!"
la bionda prese fiato. Guardò Willow titubante. Aveva fatto la cosa giusta, questa volta? La nera ricambiò lo sguardo preoccupata, come anche Wilson e Wolfgang, sull' attenti e pronti a scattare.
Silenzio.
Il re sorrise: "TUTTO QUA?"
Tutti: "...?!"
Silenzio.
Wendy: "C-come tutto qua? Non... non... non è arrabbiato?"
Il re fece spallucce: "E PERCHE'? IO GIA' SAPERE CHE VOI NON ESSERE REGINA"
Tutti esclamarono: "COSA?!"
Re Pig esclamò: "ANDIAMO! VOI CREDERE CHE IO POTESSI ESSERE INGANNATO DA STRAMPALATA CORTE? HO SOLO TENUTO GIOCO PER VEDERE VOI DOVE ANDARE A PARARE"
Tutti: "!"
Silenzio.
Wendy: "Ah..."
Il re sorrise, poi domandò: "BENE. DOPO QUESTA IMPORTANTE RIVELAZIONE, ESSERCI ALTRO?"
Willow all' improvviso esclamò: "Ma allora... se sapevate fin da subito che siam solo quattro poveracci... perchè non ci avete avvertito che sui grandi ghiacciai si trovava un mostro?!"
Il re parve sorpreso: "UN MOSTRO? DI COSA STATE PARLANDO?"
Willow esclamò: "Del gigante d' inverno!"
Wolfgang: "Un coso mostruoso!"
Wilson: "Semplicemente agghiacciante!"
Wendy: "Alto una ventina di metri!!"
Il re li guardò perplessi: "IO NON AVERE MAI VISTO COSE SIMILI NE' SAPERE DELLA LORO ESISTENZA. ALTRIMENTI IO DIRVELO"
La scout lo squadrò ben bene: un maialone anziano, obeso e ormai neanche più autosufficente. Non faceva fatica a credere che fossero anni che non si muoveva più da lì. 
Senza contare che, anche sapendo fino a quel momento che lo stavano ingannando, li aveva rifocillati e dato praticamente qualunque cosa gli avevano chiesto. Che senso avrebbe avuto poi mandarli a morire su quelle montagne senza avvertirli del pericolo? 
All' improvviso il re domandò: "MMM... DEDUCO CHE VOI AVERE VISSUTO EPOPEA SU QUEI MONTI! PERCHE' NON RACCONTATE?"
Willow si destò dai suoi pensieri.
Wendy esclamò: "Vabbene! Ma sarà una storia lunga!"
Così il gruppetto iniziò a raccontare i fatti avvenuti e, malgrado qualche piccolo intoppo narrativo ogni tanto...
(Wilson: "E così, mentre Wolfgang se ne stata a rompere e piagnucolare, io, gagliardamente, ho intuito..."
Wolfgang: "Eh?! MA COME OS...")
...le loro avventure vennero riassunte al sovrano dei Pig.
Wendy: "...e poi ci siamo messi qua, a raccontarvi le nostre vicissitudini! Ecco tutto! Mitico, n'è???"
Il re parve abbastanza sorpreso dal quel breve, ma intenso, resoconto ed esclamò: "UAO... ANCHE VOI ESSERE VERI DRAGONI!!!"
Wilson: "Eheh, modestamente..."
Wolfgang mise fieramente il petto in fuori vittorioso: "Nessuno è più forte di Wolfgang!"
Wendy annuì festosa: "Già, ahahahah! Dei veri dragoni, proprio come Wigfrid!"
Il re annuì, ancora stupito: "GIA'... ANCORA IO NON CREDERE CHE VOI AVERLA INCONTRATA..."
Willow prese la palla al balzò: "Eh già, a proposito, ma le panzane che ci ha raccontato sono vere? Può confermarlo?"
Il sovrano annuì: "SI, QUELLO SI. TUTTO CIO' CHE LEI HA DETTO ESSERE SUCCESSO VERAMENTE"
Willow esclamò: "Quindi  è davvero colpa di sto' Maxwell se siam finiti qua?!"
Il re parve titubante: "IO... IO NON SAPERE... FORSE..."
Wilson domandò: "Lei conosce qualcun' altro capace di parlare attraverso una radio ed evocare mani d' ombra?"
Il re esitò un momento: "...NO"
Wilson annuì: "Bene, allora direi che siamo sicuri che sia colpa di sto' figlio d' una brava donna se siam qua"
A quel punto Wendy domandò: "Senta, lei che lo ha conosciuto, per caso sa se c' è un motivo o ha qualche idea sul perchè Maxwell ci abbia rapiti  e spedito qua?"
Il re prese fiato e scosse la testa: "IO... NON AVERE IDEA. MAXWELL ESSERE STATA SEMPRE FIGURA ENIGMATICA. IO IGNORARE RAGIONI CHE HANNO MOSSO E MUOVERE TUTT' ORA SUE AZIONI"
Willow esclamò: "Ma chissene frega del motivo per cui ci ha spedito in questo schifo! Piuttosto, lei sa se c' è un modo di tornare nel mondo reale?!"
Il sovrano riscosse la testa sconsolato: "NO, IO NON SAPERE NEANCHE QUESTO. VOI DOVERE CHIEDERE A MAXWELL IN PERSONA, COME DETTO WIGFRID"
Willow si buttò le mani in faccia, sempre più incazzata: "MALEDIZIONE! Possibile che l' unico modo per tornare ad avere uno straccio di vita decente sia quello di andare in giro a vuoto per sto' schifo di posto alla ricerca di uno schifo di macchina?! Già la mia vita era abbastanza dura, poi ci si è messo pure sto' grandissimo coglione d'un Maxwell!!"
La nera iniziò a sclerare di brutto e a muoversi girando intorno nervosamente, sotto gli sguardi di tutti: "E continuamente c' è qualcosa che tenta di ammazzarti,continuamente qualcosa va a fuoco, qualcuno si fa male, e arriva sta' rincoglionita, e poi il mostro gigante e ora i quattro pezzi e vaffanculo! VA-FAN-CU-LO!!! MI SONO ROTTA DI QUESTO SCHIFO!!!"
Sbacrash!
La nera diede un calcio alla prima sedia a portata di mano, che si schiantò contro un' obelisco.
Silenzio.
Tutti erano attoniti, nessuno aveva mai visto la loro amica così arrabbiata.
"Auf!"
La nera tirò un sospirone, tentando di calmarsi.
Il re guardò pensoso la ragazza. Poi si girò e iniziò ad armeggiare tra le sue cianfrusaglie.
Wendy provò a chiedere: "T-tutto apposto, Willow?"
Wilson: "Stai bene?"
Willow avrebbe voluto urlargli che no, non stava bene, cazzo!
Invece fece un secondo respirone e annuì: "S-si... sto bene... scusatemi..." prese fiato e continuò: "E' solo... è solo che è da quando siamo qua che c' illudiamo di poter tornare a casa! E ora scopriamo che l' unico modo è quello di trovare non si sa dove sti' quattro pezzi... non so davvero più che pesci pigliare..."
Wendy disse dolcemente: "Oh, dai, non fare così! Vedrai che riusciremo a cavarcela, in qualche modo!"
Wilson esclamò indicandosi fieramente col pollice: "Già! E nel caso non ci riuscissimo, costruirò io qualcosa per farci tornare a casa!"
Wolfgang commentò: "Tu? Allora siamo fottuti, ahahahah!"
Wendy rise: "Ahahahahahah!"
Wilson li guardò male.
Però poi sorrise vedendo che Willow s' era un pochetto rasserenata sentendo la stupida battuta di Wolfgang.
All' improvviso Re Pig commentò: "IN REALTA' ESSERCI MODO DI INDIVIDUARE PEZZI DELLA MAXWELL MACHINE..."
Il sovrano sguainò una specie di radio, attaccata ad un grosso bastone nero.
Tutti: "!"
Wilson esclamò: "MA questa..."
Wolfgang: "...è la radio..."
Willow: "...che ci ha trascinato..."
Wendy: "...qui!!!"
Il sovrano dei Pig ora era decisamente confuso: "Ah si?"
Wilson l' agguanto e iniziò a scrutarla ben bene, mentre gli altri gli si misero intorno a fissare il piccolo oggetto.
Lo scienziato esclamò: "E si, si tratta proprio di una Voxola PR-76!! Come diavolo..."
Willow esclamò: "Che diamine ci fa qui?!"
Il re s' affretto a dire: "NON LO SO! MAXWELL DARNE A ME UNA DECINA, QUANDO E' ARRIVATO QUI!"
Higgsbury esclamò: "Non è che forse è proprio con queste che ci ha richiamato dal mondo reale???"
Wendy agguantò a sua volta l' oggetto e iniziò a squadrarlo: "Uao... è identica a quella che avevo a casa!"
Willow guardò truce il sovrano: "Cosa significa tutto questo?!"
Wolfgang invece era decisamente preoccupato, e fissava nervosamente il piccolo oggetto.
Il re s' affrettò a spiegare: "IO NON SO COSA ESSERE SUCCESSO A VOI! IO SO SOLO CHE RADIO SERVONO A TROVARE PEZZI DI MAXWELL MACHINE"
Wilson domandò: "E come?!"
Il re indicò la valvola per regolare il volume: "GIRANDO LA VALVOLA"
Wilson replicò: "Ma quella è la valvola del suono!"
Il re insistette: "FIDATEVI!"
Wendy annuì e girò la levetta.
Silenzio.
FSssssh!
Dalla radio partì un leggero sibilo.
Wendy: "Che era?"
Wolfgang: "Era inquietante..."
FSssssh!
Nuovamente si senti lo stesso suono e la radio vibrò leggermente.
Willow domandò: "Sembrava vibrasse verso est... che vuol dire?!"
Il re sorrise: "SEMPLICE! PIU' IL SUONO ESSERE FORTE, PIU' VOI VICINI AD UN PEZZO DI MAXWELL MACHINE. E LA DIREZIONE IN CUI VIBRARE ESSERE QUELLA DOVE SI TROVA"
Fsssssh!
Altra vibrazione, sempre verso est.
Wolfgang si grattò la testa perplesso: "Ma... ma non dovrebbe vibrare verso i grandi ghiacciai, allora?"
Willow provò a girare la radio verso le montagne.
Fssssh...
Il suo si era fatto decisamente più flebile e la vibrazione quasi impercettibile.
Willow annuì tra se e se: "Ha senso... Wigfrid non deve aver perso tempo a prender il pezzo che si trovava su quei monti e chissà dove si trova, adesso. Ecco perchè il segnale è così debole..."
Wilson all' improvviso esclamò: "Ma certo! Ecco come faceva Wigfrid a sapere che tra quei monti si trovava uno dei pezzi... per caso avete dato una radio anche a lei?"
Re Pig annuì: "SI, OVVIAMENTE"
Willow annuì: "Eh... te pareva..."
Un attimo di silenzio.
Wilson: "Che se fa?"
Wendy: "Ora abbiamo una pista... ci mettiamo alla caccia dei pezzi?"
Willow scosse la testa sconsolata: "Io... non lo so..."
La nera prese fiato e continuò triste: "...smettetela di rivolgermi a me come se avessi tutte le risposte, come se avessi sempre un piano, come se avessi la situazione sotto controllo! Non ce l' ho! Non ce l' ho mai avuta! Sono disperata quanto voi, tento in qualche modo di barcamenarmi, di restare a galla e manco ci riesco! Quindi non chiedete a me cosa fare, perchè non lo so!"
Silenzio. Essere la colonna portante di un gruppo non era facile. Era comodo, per i suoi amici, starsene li belli belli a guardala, stupiti. Loro potevano sempre rivolgersi a lei. Ma lei, a chi poteva rivolgersi? Era sola, sempre, dannatamente, sola...
Poi la nera tentò di riprendere il controllo. Stava andando troppo fuori di matto: "...Auf... non vedo... non vedo altre alternative, infondo. Voi... voi ve la sentite di intraprendere questo viaggio della speranza?"
Ci fu un attimo di tensione.
Poi Wendy sorrise e annuì: "E' l' ultima cosa che ci resta, no?"
E mise la mano avanti.
Anche Wilson sorrise e annuì: "Per me vabbene, tanto peggio di così..."
e mise la mano su quella della bionda: "Però come faremo a costringere Maxwell a riportarci a casa?"
Wolfgang sorrise beffardo: "A quello ci penseranno i miei due amici: pugno destro e gancio sinistro!"
E scricchiolò le mani, mettendo in mostra i bicipiti. Poi ammollò anche lui la mano sopra quella degli amici.
Poi tutti guardarono Willow, sorridenti.
La nera abbozzò un sorriso. Infondo, non era poi così dannatamente sola.
E mise anche lei la mano sopra quella degli amici: "E allora è deciso! Faremo sto' viaggione!"
Wendy esclamò: "E torneremo tutti a casa, yu-uuuh!"
E alzò il braccio insieme agli amici.

Quella sera...
Il fuoco ardeva di buon grado nel piccolo campo all' interno del villaggio.
Avevano da poco finito di mangiare e tutti si stavano rilassando un pochino.
Wilson stava armeggiando di buon grado con le sue macchine, Wendy lo stava aiutando tutta contenta mentre Wolfgang se ne stava in un angolo, steso, a leggere un libro prestatogli da Re Pig. S'intitolava "The End is Nigh: the world will end in fire and tribulation! Ia! Ia!" di una tale Wickerbottom. Che robe strampalate si trovavano in giro.
L' unica a lavorare era Willow, che stava studiando l' ipotetico percorso che avrebbero dovuto intraprendere per trovare il secondo pezzo della Maxwell Machine. E sulla sua fida mappa si prospettava un viaggio tutt' altro che semplice, visto che avrebbero dovuto superare tutta la foresta di pini e poi addentrarsi in una tetra palude. Aveva chiesto a Re Pig, il quale l' aveva avvertita su strani mostri verdi contro cui i maiali combattevano da sempre. L' aveva poi anche rassicurata un pochetto, dicendole che comunque, prima della paluda avrebbero trovato un altro villaggio di pig.
Li avrebbero potuto trovare cibo e un riparo prima di addentrarsi nella palude. E forse anche qualche maiale che li scortasse, ma non gli aveva assicurato quest' ultima cosa: i pig, gli aveva detto, hanno grande paura delle zone paludose e degli orrori che vi si annidano.
Piegò la cartina e la ripose nello zaino. Poi si alzò e richiamò a se l' attenzione generale: "Ok, gente, ho stabilito un piano d' azione!"
Tutti si voltarono a fissarla. La nera continuò: "Pare proprio che la nostra amata radiolina punti verso una grossa zona paludosa a est di qui. La zona pare malsana, ostica, irta di pericoli e di mostri"
Wilson e Wolfgang deglutirono.
Willow continuò: "Ovviamente, prima dovremo attraversare una grossa zona boschiva fatta di pini, alla fine della quale troveremo fortunatamente, se così si può dire, un piccolo villaggio di maiali. Lì troveremo sicuramente vitto e alloggio, prima della zona paludosa"
Wendy: "Daye, una bella notizia!"
Willow annuì sorridendo: "Già, una buona notizia, una volta tanto. Ma non facciamo illusioni, sarà dura"
Wolfgang se la rise sotto i baffi: "E noi saremo i più duri dei duri, snort!" e mostrò il bicipite stringendo il pugno.
Wilson commentò: "Scimmione..."
Wolfgang lo guardò storto: "Bah, scienziatucolo!" poi si rimise a leggere il suo libro.
Willow sorrise. Poi sbadigliò: "Yaaaaah..."
Wilson domandò: "Stanca?"
Willow annuì mezza stordita: "Molto"
S' appollaiò sul suo sacco a pelo, agguantò il suo orsacchiotto e se lo strinse stretto stretto.
Wilson sorrise: "Buona notte"
Wendy aggiunse: "Sogni d' oro!"
Willow annuì sbadigliando nuovamente: "Yaaaah... buona notte anche a voi... zzz..."
E s' appisolò quasi subito. Davanti a lei Wilson e Wendy tornarono ad armeggiare col motore alchemico, mentre la notte proseguiva il suo corso calma calma, sul villaggio dei pig.

[
Don't Starve - End Game Music - Ragtime:https://www.youtube.com/watch?v=OnEG9nMXqxk]
L' allegra musichetta pervadeva l' aria.
L' ambiente era quanto mai tetro e spoglio. Intorno solo alberi morti o carbonizzati, cespugli avvizziti, sassi e un terreno spoglio, morto, fatto solo di nuda pietra o di una specie di sabbia biancastra.
L' oscurità era opprimente il quel luogo.
Non c' era davvero nulla, a parte quel poco descritto sopra.
Seduto sopra un' inquietante e spettrale trono nero, stava un uomo. Impossibile capire chi fosse o che aspetto avesse, immerso nell' oscurità com' era.
All' improvviso, davanti all' uomo, comparve una flebile luce, che ricordava vagamente le sembianze di una giovane ragazza coi capelli ricci.
Questa disse allegramente: "Hanno trovato le Voxola PR-76, gliele ha date Re Pig! Una buona notizia, no?"
L' uomo annuì cupo: "Immagino... immagino di si..."
Prese fiato, quasi stordito dal festoso motivetto: "Maledetto Witherstone..."

Note Autore
Ta-da!! Eccoci ad un altro, fantastico, entusiasmante e bellissimo (?!) capitolo! Le cose sembrano che stiano iniziando ad ingranare, per il gruppo, ma chi sarà mai il misterioso individuo a fine capitolo?? E chi sarà mai questo misterioso Witherstone??? La verità potrebbe esser diversa da quel che sembra e potrebbe stupire anche chi crede d' aver capito tutto, quindi restate allerta e cogliete ogni indizio...
E in ogni caso, cosa celerà mai la terribile palude, causa di tante morti nel gioco? Eheheh... ma ci vorrà un po' per arrivarci, ci vorrà un po =)
Ma passiamo ora passiamo alla sorpresona (si fa per dire) di questo cappy! Gli artwork invernali =D

          

         

Che ve ne pare??? Spero che vi piacciano =D E se non vi piacciono... chissene ^^
Al prossimo cappy!!!

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Don'tStarve / Vai alla pagina dell'autore: Carlo Di Addario