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Autore: _Nancy_    04/08/2014    1 recensioni
La Guerra è finita.
I nostri coraggiosi eroi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e vivere le loro vite con tranquillità.
Harry, Ron e Hermione sono ancora un trio. Impegnati nell'intraprendere i loro sogni, non mancano le avventure in Casa Weasley.
Ormai abitano tutti lì, compresi Harry e Hermione che sono considerati come dei figli.
Le famose coppie? Leggete e scoprirete tante novità!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Katie Bell, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Si chiuse la porta alle spalle, portò lo sguardo sulla scrivania dove il capo l’aspettava.
-Mi hai fatto chiamare, Signora?-
-Penso che lei sappia perché è qui.- Disse, invitandola ad accomodarsi. –Sono venuta a scoprire personale che il paziente di cui si occupa, Fred Weasley è in via di guarigione. Sta facendo molto bene il suo lavoro, mi congratulo con lei.-
-La ringrazio.- Sentì le guance infuocarsi. –Io faccio solo il mio lavoro.-
-E lo fa molto bene da quanto ne so, me lo hanno raccontato gli altri pazienti.-
-Sono lusingata.-
-Posso chiederle un ultimo favore? Controlli un’ultima volta il Weasley, tanto per assicurarsi che stia riposando.-
-Si, subito Signora.-
***
Fred era stanco di quella situazione, quasi non poteva muoversi e la notte non riusciva mai a prendere sonno.
Non c’era nessuno in stanza con cui parlare, non c’era nulla di interessante, non poteva buttare le cacche bombe, si sentiva rinchiuso in una cella di isolamento.
Ma come ragionavano questi babbani?
-Fred, devi dormire.-
-Tu dovresti essere a letto da un pezzo.-
-Il mio capo mi ha detto di venire a controllarti.- Socchiuse la porta. –Perché non dormi?-
-Ti pare che posso dormire qua? Voglio tornare a casa.-
-Devo rivelarti delle informazioni sul libro.- Si era seduta sul letto, lui le aveva fatto spazio. –Nella storia, io sono inglese e tu sei americano.-
-Wow, che bella notizia!-
-Non è finita.- Si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –Tu hai partecipato alla Guerra, siamo nel periodo della Seconda Guerra Mondiale Babbana, ne hai mai sentito parlare?-
-No e non mi interessa.-
-Dovrebbe, è cultura babbana e .. vabbè, lasciamo perdere.- Scosse la testa, inutile dirgli qualcosa se nemmeno l’ascoltava. –Comunque, è per questo motivo che sei stato ferito.-
-Ho partecipato a una guerra, tutto chiaro.- Si mise sui gomiti. –E dopo?-
-Niente, devi guarire. Io starò qui a controllare che tutto vado come da copione.-
-Granger, dove pensi di andare?-
-A riposare. Domani mattina devo alzarmi presto, devo comprare il cibo per i pazienti.-
-Granger, ti ho chiesto altro.- La strattonò per il polso, facendola cadere sul suo petto. –Perché sei così sfuggente?-
-Sono solo stanca.- Cercò di scostarsi.
-Stasera non mi dai il bacio della buona notte?-
-Cosa ti salta in mente nella zucca che ti ritrovi?- Lui si era avvicinato, imprigionando il suo sguardo. –Lasciami andare.- Girò la testa dall’altra parte, in modo da non guardarlo più.
-Scusami Granger, non te lo chiederò più.- L’aveva fatta voltare verso di sé e le aveva catturato le labbra.
Hermione arrossì istintivamente, portando le mani sul petto di Fred.
Si scostò, cercando di parlare. –Fred, no.-
-Perché? Cosa c’è di sbagliato in un innocente bacio della buona notte?- Ghignò, accarezzandole il viso.
-Io sono la tua infermiera e ho il compito di curarti, fine.-
-Baciarmi è la miglior cura.-
Abbassò lo sguardo, imbarazzata.
-Non è quello che deve accadere nella storia.- Sussurrò, senza guardarlo negli occhi. –Non usciremo mai di qui se continui a farlo.-
La attirò a sé, ricominciando a baciarla.
-Chi se ne frega del libro, Granger.- Le baciò il collo, provocandole un brivido. –Non ho intenzione di portarti a letto, per ora.-
-Non ci verrei mai.-
-Questo è ancora da vedere.- Ridacchiò, accarezzandole il collo con le dita. –Finirai per amarmi, Hermione.- Le diede un bacio a fior di labbra. –Buona notte.-
***
Bussò, sentendosi stupida a correre da lei.
-Ginny, che ci fai qui?-
Fleur sulla soglia la guardava preoccupata, notando le notevoli occhiaie della ragazza.
-Posso parlarti? E’ molto importante.-
-Entra pure.-
***
Fortebraccio aveva appena chiuso, quando George e Katie si erano incontrati lì di fronte.
Katie, con appena un po’ di trucco e vestita bene, lo aveva aspettato impaziente.
George era stato puntuale, con il draghetto in spalla come quel pomeriggio.
-Ti sono mancato?-
-No, sono uscita con un ragazzo oggi.- Ridacchiò, posandogli un bacio sulle labbra. –Hai lavorato tanto oggi?-
-Quello che mi spetta tutti i giorni. Fred adesso è a divertirsi con la Granger.-
-Le ha chiesto di uscire?- Chiese, curiosa e eccitata lei.
-Non nel modo in cui pensi tu. Ho appena messo in prova la mia nuova invenzione.- La prese per mano. –Stanno facendo un bel viaggetto in un libro babbano di Hermione.-
-Lo metterai in negozio?-
-Se funzionerà con Fred e Hermione, si.-
-Spiegamelo meglio, dai!-
-Prima entriamo a prendere una Burrobirra nel mio appartamento e dopo ne parliamo.-
-Non farò sesso con te, Weasley. Finche’ non mi dirai tutto.- Incrociò le braccia al petto, guardandolo seria.
***
Quella mattina si svegliò presto.
Il lavoro di infermiera si faceva sempre più duro.
Alzarsi, lavare e vestire i pazienti.
Andare a controllare costantemente Fred, portargli colazione, pranzo e cena.
Fare la spesa ogni tre giorni, in cambio di turni coperti dalle altre infermiere per non lasciare soli i pazienti.
Andare a dare le pillole a Fred.
Fare piccole pausa e qualche passeggiata al pomeriggio nelle ore libere.
Farsi dare il bacio della buona notte da Fred.
-Signorina Granger, ha già portato la colazione al Signor Weasley?-
Hermione si chiuse gli ultime bottoni della camicetta bianca. Alzò lo sguardo, incontrando quello del capo.
-Sto per portargliela prima di uscire per fare la spesa.-
L’altra annuì, lasciandola sola.
-Maledetto Fred.- Imprecò, mentre un bottone si staccava dalla camicetta.
Non mostrava quasi nulla, se non l’inizio del suo seno. Era coperto, ma non troppo come voleva lei.
Tanto valeva correre a portare la colazione a Fred, era già tardi per cambiarsi.
Si affrettò a raggiungere le cucine, dove la colazione di Fred l’attendeva su un vassoio.
Raggiunse la camera con velocità e in punta di piedi, posò il tutto sul comodino vuoto.
Fred dormiva ancora, erano appena le sette. Almeno lui, poteva riposare quanto voleva.
Si sarebbe un po’ raffreddata la colazione, non importava. Gli impegni dell’ospedale erano più importanti, le aveva detto una volta il capo.
Si, certo. E i pazienti devono mangiare congelato il cibo?
***
Le diede una tazza calda di tè, accomodandosi di fronte a lei.
-Sei sicura di quello che dici? Capita che salti.-
-Ne sono sicura, me lo sento dentro.- Portò la bevanda calda alle labbra, bevendo un sorso. –Sei l’unica a saperlo. Tu hai esperienza in un certo senso.-
-Non così tanta come credi.- Rise, guardandola. –Se vuoi posso darti qualche consiglio.-
-Sarebbe utile.-
***
Il draghetto si era comodamente posato sul divano, con l’idea di dormire un po’. Dieci minuti dopo si era addormentato come un ghiro e aveva lasciato i due a chiaccherare.
-Questo aggeggio serve per la mia nuova invenzione.- Tirò fuori dalla tasca una penna, dandola nelle mani della ragazza. –Basta puntarla sulle vittime e loro cadranno ai piedi di questa magia.-
-Possono entrare solo nei libri?- Studiò la penna, rigirandosela tra le mani.
-Si, è come un sogno brevettato. Non sogni a occhi aperti, vivi quello che hai letto e riletto. Fred e Hermione sembravano così in sintonia seduti a bisticciare sul letto, che non ho potuto trattenermi.- Rise di gusto. –Che ne pensi?-
-Fred quando tornerà ti farà a pezzi.-
-Questi sono i sacrifici per il nostro negozio.- Gonfiò il petto, facendola ridacchiare. –Abbiamo tutto l’appartamento per noi.-
-Aspetta, levami un’ultima curiosità.- Si scostò il ragazzo di dosso. –Come fanno a tornare indietro?-
-E’ facile, devono seguire il corso della storia.-
-Che libro era quello che stava leggendo Hermione?-
-Una storia d’amore, avevo sentito ipotizzare da Fred.-
-Hai fatto un bel casino. Come pensi che loro possano riuscire a uscire da lì? Non sono innamorati.-
-Questo lo dici tu, Katie.- Le prese un ciocca di capelli, rigirandola tra le mani. –La Granger e Fred si sono baciati, manca solo che .. –
-No! Non dirlo!- Si alzò, portandosi le mani alla bocca. –Sei pazzo!-
-Sono un George Weasley, Katie. Non puoi aspettarti altro da me.-
  
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