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Autore: Bethany_    05/08/2014    6 recensioni
ATTENZIONE: SPOILER (contiene spoiler vari sulla saga)
"La strinse forte come se lei fosse tutta la vita e gliela volessero portar via. La strinse sentendo che lei era tutta la vita che poteva esserci per lui." - Ernest Hemingway
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gideon de Villiers, Gwendolyn Shepherd, Leslie Hay, Raphael Bertelin, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO SETTIMO


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GIDEON.

“Come hai fatto a farmi innamorare di te? Mi hai rubato il cuore e ora non posso stare lontana da te per troppo tempo senza che una sensazione di vuoto mi assalga proprio al centro del petto. Quando sto con te mi sento al sicuro, protetta da tutto e da tutti. Tu… Non so cosa farei se dovessi perderti per colpa mia. È questa la mia unica paura.”
 
 
Mentre il consueto lampo bianco mi investe riportandomi nel mio appartamento, rimango abbracciato a lei e continuo a ripensare alle sue parole. I suoi occhioni luccicanti mentre mi apriva il suo cuore erano pieni di emozione: guardandoli ho avuto l’impressione di potermi immergere in quell’oceano di sentimenti celati dietro le sue iridi blu. È stato in quel preciso istante che tutti i miei dubbi e le mie preoccupazioni sono svaniti definitivamente riempiendomi il cuore di un’immensa gioia. La giornata passata insieme a lei sarà ricordata in eterno. Era già tutto perfetto nella mia mente, ma quando questo si è avverato è stato ancora più bello di qualsiasi mio sogno o desiderio! E vedere lei così felice dopo tutto quello che ha passato.. Beh… non posso che esserlo anche io, perché lei è l’incarnazione della mia felicità.
Prima di sciogliere l’abbraccio la stringo forte e le bacio il collo. Una lieve traccia del suo profumo mi riempie le narici. Mentre mi allontano per accendere le luci e mettere un po’ di musica lei si avvicina alla vetrata del salotto. Scostando la tenda, un raggio di luna la inonda provocando un gioco di penombra sul suo viso increspato da un lieve sorriso.
Con la rotellina vicino all’interruttore regolo al minimo l’intensità della luce e mi avvicino a lei. Con il telecomando dello stereo accendo la musica: un lento. Le sfioro una spalla.
- Mi concede un ultimo ballo, Milady? – .
Con un piccolo sussulto si gira.
- Con molto piacere, Milord! – ride.
Balliamo in silenzio: dapprima guardandoci negli occhi, poi abbracciati con la sua testa appoggiata al mio petto. La piuma della fascia per capelli mi solletica leggermente il mento facendomi sfuggire un risolino.
- Che c’è?! – dice alzando la testa.
- La tua piuma mi fa il solletico! – sorrido.
- Oh… - ci fermiamo un attimo. – Stupida piuma! – sussurra togliendosi la fascia e lanciandola sul tavolino da caffè. In pochi secondi una cascata di lunghi capelli ondulati e neri le ricade sulle spalle.
- Scusami. Possiamo riprendere? – si avvicina colmando il vuoto tra noi.
Dopo pochi passi la canzone finisce e parte l’ Hallelujah di Bon Jovi.
- Canzone perfetta per un giorno perfetto! – sussurro.
- La nostra canzone! – sussurra in risposta.
Sposto la mano dal suo fianco alla schiena sfiorando la pelle nuda della scollatura. Al semplice tatto sento che trattiene il respiro e che un brivido le percorre il corpo.
Le scosto i capelli da un lato e lentamente le bacio il collo lasciando una scia di baci fermandomi all’angolo della bocca. Lei risponde affondando le mani dietro la mia nuca e baciandomi appassionatamente.
Amo quando fa così! I suoi baci sono così sincere e intensi di passione che mi inebriano i sensi.
Avvinghiati, arretriamo fino a quando non ci ritroviamo appoggiati contro la vetrata. Ci stacchiamo di pochi centimetri per riprendere fiato.
In quel frangente i nostri sguardi complici si incontrano e si fondono in un tutt’uno. Un’intesa perfetta.
Mi accorgo che la musica è finita ma non mi importa. Contiamo solo io e lei. Qui e ora.
Faccio scorrere la lunga zip del suo vestito rosso e la prendo per i fianchi spingendola contro la finestra e contro il mio corpo. Esita un attimo ma quando riprendo a baciarla sento le sue mani darsi da fare per sbottonarmi la camicia.
- Gwen… Vuoi venire in camera da letto? – le sussurro ad un orecchio.
La luna le illumina il volto. La guardo: ha un’espressione tra l’esitante e l’emozionata ma, nonostante questo, sorride impercettibilmente e annuisce. Mano nella mano la accompagno nella mia stanza.
Riprendiamo a baciarci ma questa volta sono io ad avere un momento di esitazione. Ne abbiamo parlato più volte di questo. E più volte siamo arrivati al punto di doverci fermare perché volevamo aspettare il momento giusto. Ma… E’ questo il momento giusto? Questo sarebbe la prima volta per entrambi. Io mi sento pronto, ma non vorrei che avesse accettato solo per farmi questo piacere. Non potrei sopportare anche questo: vivrei con il senso di colpa che mi attanaglia lo stomaco per averle rubato la verginità contro il suo volere. Non posso e non voglio.
- Gwendolyn, aspetta… Sei sicura di volerlo? Non voglio farti del male costringendoti a farlo se non lo sei. – dico serio fissandola negli occhi.
- Sono sicura. Abbiamo aspettato che arrivasse il momento giusto, e questo è arrivato. Sono pronta. – risponde. Il tono sicuro che vorrebbe usare è leggermente macchiato dall’emozione che le fa tremare la voce.
 
Mi avvicino a lei e molto lentamente le bacio le labbra e il collo facendola sospirare. Levo la camicia, che si appallottola sul pavimento, e slaccio i pantaloni. Timidamente, Gwen, a sua volta inizia a baciarmi il collo mentre le sue mani accarezzano il mio addome scolpito.
La sollevo prendendola per i fianchi e – continuando incessantemente a baciarla – la spingo con delicatezza sul letto. I nostri respiri iniziano a farsi più affannati e la pelle a scaldarsi, così togliamo via di mezzo gli ultimi indumenti che ci coprono rimanendo in intimo. Gwen porta subito le braccia a coprirsi il petto non troppo sporgente. Gliele scosto delicatamente e le bacio l’incavo dei seni solleticando le spalline del reggiseno con le dita.
- Aspetta… Gideon, io… Posso tenerlo? – chiede arrossendo violentemente.
Le sorrido. C’è un non so che di tenerezza nel suo essere imbarazzata.
- Non c’è problema -.
Ci mettiamo sotto le coperte e ci sfiliamo l’intimo. Mi metto sul fianco, prendo un quadratino di plastica dal comodino e metto la protezione. Quando mi giro verso di lei mi blocco vedendo la sua espressione preoccupata e il leggero fremere del suo corpo.
- Gwenny? Tutto bene? – chiedo preoccupato.
- So di aver detto che sono pronta ma… Ho… Ho paura -.
Le accarezzo una guancia. – Mi prenderò cura di te, te lo prometto. Ok, Principessa? -.
Annuisce facendo un respiro profondo.
- Pronta? – sussurro.
Con un sorriso timido annuisce.
Entro in lei e molto lentamente mi muovo avanti e indietro. Con un gemito di dolore si aggrappa a me inarcando la schiena.
- Tutto bene? Se vuoi mi fermo – le sussurro.
- Tutto ok. Solo…  Fallo lentamente -.
Sollevato, riprendo il movimento e piano piano sento il suo corpo rilassarsi sotto il mio e vedo, sul suo volto, apparire un’espressione di piacere.
 
Alla quarta spinta si avvinghia al mio collo e mi incoraggia ad andare più veloce. Piano piano aumento il ritmo. Gwendolyn si lascia sfuggire un gemito di piacere mentre io gemo piano.
Dal contatto con la sua pelle calda e nuda percepisco il fremito di ogni parte dei nostri corpi fusi in una cosa sola mentre non smetto di baciarle la bocca. Sento il suo cuore rimbombare dentro il mio. Mentre questa sensazione di piacere aumenta di intensità, il desiderio e la felicità di possederla diventa sempre più forte. Ai respiri affannati si uniscono i nostri gemiti. Arriviamo insieme all’apice del piacere, chiudendo gli occhi, stringendoci forte e incitando l’uno il nome dell’altro.
Quando esco da lei siamo entrambi senza fiato. Mentre riprendiamo a respirare regolarmente mi sfilo la protezione e la getto nel bidoncino accanto al letto. Mi giro e rimango incantato alla vista del corpo di Gwendolyn, abbandonatasi sul cuscino, coperta fino al basso ventre, imbevuta della luce lunare proveniente dalla finestra laterale. La sua pelle liscia risplende come di luce propria.
Prima di sdraiarmi accanto a lei le bacio l’ombelico facendola ridere per il solletico.
Alzando la testa incrocio i suoi occhi e mi ci perdo nuovamente. Ogni volta che li osservo è come se fosse la prima volta. Sono così espressivi che in un lampo rivivo tutte le cose belle passate insieme. Tutti i baci e le carezze. I sussurri, le risate e gli abbracci. Rivivo la giornata intensa di oggi. Il giorno più bello della mia vita. Un giorno suggellato dal nostro amore.
Mi sdraio in modo che possa cingerle le spalle mentre lei poggia la testa sul mio petto. Un attimo prima che mi addormentassi cullato da questi pensieri, la sento chiamarmi.
- Gideon…? –
- Si? –
- Ti amo, Gideon -.
Apro gli occhi e incrocio ancora una volta l’oceano liquido delle sue iridi blu.
- Ti amo anche io, Principessa. E lo farò per sempre! –.
Ci baciamo e, infine, ci addormentiamo abbracciati stretti l’uno all’altro con la definitiva consapevolezza che, da quel momento all’eternità, niente e nessuno potrà distruggere il legame che ci lega: perché non esiste profezia o incantesimo che possa reggere il confronto con un “Ti amo” detto con sincerità. Non esiste magia più potente dell’amore, perché amore significa immortalità.

















NOTE AUTORE:


Inizio dicendo che sono dispiciuta un sacco per avervi fatto attendere così tanto per il nuovo capitolo! Tra i vari impegni c'è stato anche un guasto al pc e sono rimasta senza per settimane intere T____T  E' stato un'agonia non poter pubblicare!! Mi dispiace davvero tanto!!

Siamo giunti al settimo capitolo! La temperatura nell'atmosfera della coppia si è decisamente alzata :P Questo è stato il capito più "difficile" - per così dire - da scrivere. Non tanto per il fatto di dover descrivere una scena delicata (sicuramente anche questo a fatto la sua parte) ma per il fatto che ho deciso di scriverla dal punto di vista di Gideon. La maggior parte delle storie con scene del genere solitamente sono scritte - comprensibilmente - dal punto di vista della ragazza. Ma siccome mi piace l'avventura, mi sono lanciata in questa sfida: provare a scrivere le scene solitamente affidare ai pensieri di una ragazza, viste dal punto di vista di un ragazzo. Ecco il motivo del perchè ho lasciato a Gwendolyn il dovere di raccontarci l'appuntamento :) per lasciare questa parte a Gideon. E' la prima volta che scrivo un testo che contiene un atto sessuale, quindi non so come sarà ai vostri occhi da lettori. Spero di non aver scritto una cavolata e aver rovinato la storia :S per questo mi affido alle vostre recensioni e ai vostri giudizi. Ma la speranza è l'ultima a morire ;) non smetterò di sperare che vada tutto per il meglio :D

Il prossimo, molto probabilemente, sarà l'ultimo capitolo! So.... Stay tuned ;)

Aspetto con ansia le vostre recensioni  ;) e scusatemi ancora per il ritardo :S  spero che il capitolo ne sia valsa l'attesa!

A presto, la vostra


Bethany_


 
   
 
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